Nuove tecnologie

Droni

SAPR: Sistemi a pilotaggio remoto

Da circa un anno, la Protezione civile della Città metropolitana di Torino sperimenta l'utilizzo dei droni (Sistemi a Pilotaggio Remoto) in alcune situazioni di particolare criticità, per esempio il monitoraggio di frane, effettuato con la collaborazione del Cnr-Irpi e del Csi o come supporto al Soccorso Alpino ed in generale in tutte quelle situazioni di emergenza dove viene richiesta una visuale dall’alto.

L’utilizzo dei droni permette di lavorare con maggiore sicurezza in situazioni di emergenza, con un notevole risparmio economico rispetto a un volo fatto con un elicottero ed inoltre con un elevato grado di flessibilità poichè riescono, integrati ad un encoder, a trasmettere in diretta su un canale live pubblico tutte le immagini girate in tempo reale, facilitando il lavoro di chi deve decidere le azioni da intraprendere per affrontare l’emergenza.
Inoltre, a supporto degli organi decisionali, si riesce a fornire a fine volo, nel giro di un paio d’ore dall’atterraggio del drone (Aeromobile Pilotaggio Remoto) una serie di informazioni che permettono una visione ad ampio spettro e anche in 3D della zona oggetto delle riprese; si tratta di un sistema software di processamento delle foto che permette di trasformare un rilievo fotogrammetrico di centinaia di foto molto dettagliate, in un'unica immagine 2D o 3D che permette di avere una visione d'insieme e una base su cui fare tutti i ragionamenti necessari allo scopo di affrontare al meglio l’evento in corso o di comparare lo stesso evento in tempi diversi.

Sono state effettuate numerose sperimentazioni sia durante eventi reali che in occasione di esercitazioni, per poter trovare la giusta configurazione sia dal punto di vista della struttura del drone, sia per quanto riguarda la configurazione del payload (macchine fotografiche, gimbal, trasmissione video e trasmissione dati telemetria). Si e’ inoltre cercato di trovare la giusta configurazione per la gestione delle immagini video e fotografiche a terra per poter avere un resoconto in diretta di quello che il drone stava riprendendo in volo e la loro gestione in tempo reale attraverso lo streaming appoggiandosi ai servizi erogati dall’unità mobile di telecomunicazione della Città metropolitana.
La sperimentazione, effettuata presso una struttura della Città metropolitana a Rivarolo Canavese, è iniziata con un periodo di addestramento al volo utilizzando un drone molto semplice atto a ricevere le prime impressioni di volo e riuscire ad acquisire le nozioni base del volo e la relativa manualità ed esperienza allo scopo di poter affrontare tutte le possibili variabili che si possono verificare durante un volo.
Durante questo periodo sono state provate diverse tipologie di droni partendo da normali quadricotteri, passando per esacotteri anche di grande dimensioni (circa 1mt di diametro) fino ad arrivare alla versione attuale, dove si stanno utilizzando dei quadricotteri con otto motori contrapposti che danno garanzie di stabilità anche in condizioni di forte vento.