I NOSTRI COMUNICATI

 

Viabilità

Viabilità

Cominceranno domani, martedì 9 maggio, le asfaltature programmate dal servizio Viabilità della Città metropolitana per la strada provinciale 6. Il primo intervento sarà nel tratto compreso tra i km 16+000 e 15+700 in direzione Beinasco; a seguire, presumibilmente giovedì 11 maggio, sarà realizzato il nuovo “tappeto d’usura” in corrispondenza del semaforo davanti al Centro Ricerche Fiat.
Per quanto riguarda la Sp 143, nei prossimi giorni è prevista una fresatura di incasso per un nuovo tappeto sulla rotatoria nel ramo di arrivo da Rivalta, per poi restringere con segnaletica l'immissione a una sola corsia. All’incrocio tra la Sp 143 e strada Tetti Valfrè, dove si è verificato un incidente mortale nei giorni scorsi e dove sono accaduti diversi sinistri con tamponamenti e invasione della corsia opposta per la svolta a sinistra in direzione Tetti Valfré, sarà eseguito un nuovo tratto di tappeto d'usura con fresature trasversali, utili a ricordare meccanicamente ai mezzi in transito il rispetto del limite di 50 km/h.
Infine, in merito al tratto della Sp 143 fra strada Antica di None e Stupinigi, dopo aver riasfaltato nel maggio 2016 le parti particolarmente usurate della pavimentazione, “la Città metropolitana ha ora dato parere alle modifiche proposte dal Comune di Orbassano” spiega il consigliere delegato ai lavori pubblici e alle infrastrutture “in modo che si possa procedere senza indugio alla costruzione della rotatoria Centro Ippico, oggetto della convenzione sottoscritta a suo tempo dai due Enti”.

Viabilità

La Città Metropolitana di Torino ha concluso i lavori sulla strada provinciale 165, al km 1+350 nel Comune di Prarostino: durante l’alluvione del 24-28 novembre 2016 era stata chiusa al traffico a causa di una frana che aveva causato uno scivolmento del corpo stradale per un tratto di 25 metri.
Si è trattato di un uno degli interventi pù complessi realizzati dal Servizio Viabilità della Città metropolitana di Torino a seguito degli eventi alluvionali 2016 poiché, considerato che la strada consente agli abitanti di Prarostino un agevole collegamento con la pianura nel periodo invernale, nella fase di definizione dell’intervento (pur trattandosi di lavori in somma urgenza) si è dovuto tener conto di:
  • morfologia del pendio (scarpata con pendenza di circa 35°, la frana ha interessato marginalmente un giardino di pertinenza di un’abitazione);
  • venute d’acqua sotterranea per la presenza di sorgenti nel pendio a monte della carreggiata;
  • accessibilità limitata per i mezzi d’opera al pendio su cui fondare l’opera di contenimento;
  • vincoli geologici legati alla profondità del substrato roccioso su cui attestare i micropali.
Come tipologia d’intervento più idonea è stata individuata la realizzazione di un muro di sottoscarpa con gabbia in elementi prefabbricati cellulari in calcestruzzo riempita con materiale naturale di cava, poggiante su una platea in calcestruzzo collegata al substrato roccioso mediante doppia fila di micropali.
La riapertura al traffico è avvenuta a fine febbraio 2017, e nell’ambito della sistemazione finale del tratto sommitale del versante in frana, considerata l’inaccessibilità ai mezzi d’opera, si è proceduto con tecniche di ingegneria naturalistica per la stabilizzazione superficiale del pendio. In particolare è stata costruita una palificata doppia in legno della lunghezza di 20 metri e una serie di palificate singole più a valle; sono state stese geogriglie con funzione antierosiva sulle quali è stato riportato terreno agrario con successiva idrosemina e piantumazione di talee di salice e si è provveduto a incanalare le acque superficiali e quelle di sorgente.
Il costo dell’opera –che è stata realizzata con la collaborazione dello Studio tecnico associato Geologica per il primo sondaggio e la relazione geologica,  di Idroterm s.r.l per la rimozione della frana e per le opere di fondazione e di Costrade s.r.l. che ha effettuato la ricostruzione del corpo stradale e la sistemazione del pendio- è di 187mila euro.

Viabilità

La Città metropolitana di Torino ha concluso i lavori sulla strada provinciale 165, al km 1+350 nel Comune di Prarostino: durante l’alluvione del 24-28 novembre 2016 era stata chiusa al traffico a causa di una frana che aveva causato uno scivolmento del corpo stradale per un tratto di 25 metri.
Si è trattato di un uno degli interventi pù complessi realizzati dal Servizio Viabilità della Città metropolitana di Torino a seguito degli eventi alluvionali 2016 poiché, considerato che la strada consente agli abitanti di Prarostino un agevole collegamento con la pianura nel periodo invernale, nella fase di definizione dell’intervento (pur trattandosi di lavori in somma urgenza) si è dovuto tener conto di:
  • morfologia del pendio (scarpata con pendenza di circa 35°, la frana ha interessato marginalmente un giardino di pertinenza di un’abitazione);
  • venute d’acqua sotterranea per la presenza di sorgenti nel pendio a monte della carreggiata;
  • accessibilità limitata per i mezzi d’opera al pendio su cui fondare l’opera di contenimento;
  • vincoli geologici legati alla profondità del substrato roccioso su cui attestare i micropali.
Come tipologia d’intervento più idonea è stata individuata la realizzazione di un muro di sottoscarpa con gabbia in elementi prefabbricati cellulari in calcestruzzo riempita con materiale naturale di cava, poggiante su una platea in calcestruzzo collegata al substrato roccioso mediante doppia fila di micropali.
La riapertura al traffico è avvenuta a fine febbraio 2017, e nell’ambito della sistemazione finale del tratto sommitale del versante in frana, considerata l’inaccessibilità ai mezzi d’opera, si è proceduto con tecniche di ingegneria naturalistica per la stabilizzazione superficiale del pendio. In particolare è stata costruita una palificata doppia in legno della lunghezza di 20 metri e una serie di palificate singole più a valle; sono state stese geogriglie con funzione antierosiva sulle quali è stato riportato terreno agrario con successiva idrosemina e piantumazione di talee di salice e si è provveduto a incanalare le acque superficiali e quelle di sorgente.
Il costo dell’opera –che è stata realizzata con la collaborazione dello Studio tecnico associato Geologica per il primo sondaggio e la relazione geologica,  di Idroterm s.r.l per la rimozione della frana e per le opere di fondazione e di Costrade s.r.l. che ha effettuato la ricostruzione del corpo stradale e la sistemazione del pendio- è di 187mila euro.

Viabilità

È stata completata nei giorni scorsi la rotatoria all’ingresso dell’abitato di Agliè, sulla strada provinciale 41. La rotonda, delimitata per il momento da barriere “new jersey” in plastica bianca e rossa, è stata realizzata dal personale della viabilità della Città metropolitana di Torino in stretto coordinamento con il Comune di Aglié, che ha curato a sue spese la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione a led. L’intervento dei cantonieri del Circolo di Caluso è consistito nella rimozione delle aiuole in prossimità del vecchio incrocio, nella realizzazione delle bitumature e nella fornitura e posa di tutta la segnaletica orizzontale e verticale.
La nuova opera risolverà i problemi di un incrocio (tra la Sp 41 e la Sp 41 dir. 2) particolarmente trafficato e segnalato diverse volte negli ultimi anni, anche per incidenti di una certa rilevanza, e consentirà di limitare la velocità di percorrenza in un tratto di strada piuttosto urbanizzato inducendo gli utenti a compiere le manovre in maniera ordinata e disciplinata.

Viabilità

Il ponte Bailey sul torrente Pellice, nel comune di Bobbio Pellice lungo la strada provinciale 161, poco prima della frazione di Villanova, è stato ripristinato dopo alcuni lavori di manutenzione straordinaria.
Il ponte fu montato nel 1977 a seguito del crollo del ponte in muratura per l’alluvione che colpì la Provincia di Torino fra il 18 e il 20 maggio (causando anche il crollo, sempre sul Pellice, del ponte di Bibiana, con un bilancio di 7 vittime).
Si tratta di una tipologia di ponte cosiddetto “Doppio singolo”, con una luce di 24 metri e una larghezza di 3.50 metri.
Il piano viabile del ponte era realizzato con lamieroni e conglomerato bituminoso; in occasione di sopralluogo nel novembre 2016 è emerso lo stato di forte degrado, dovuto all’azione della corrosione, delle strutture secondarie costituenti l’impalcato. È stato pertanto immediatamente attivato un intervento in urgenza per la sostituzione delle “longherine” e dell’impalcato.
Durante i lavori si è avuta evidenza di un diffuso stato di corrosione anche di alcuni elementi principali della struttura e pertanto, dato il sopraggiungere della stagione invernale, il ponte è stato riaperto con una forte limitazione del carico, programmando un nuovo intervento di ripristino definitivo, appena le condizioni climatiche lo permettessero.
L’intervento di ripristino definitivo è consistito nell’inserimento di nuove travi portanti trasversali in affiancamento a quelle ammalorate e nella realizzazione del nuovo piano viabile con un grigliato carrabile zincato.
A intervento concluso è stata eseguita una prova di carico per valutare il comportamento della struttura e ridurre così le limitazioni di carico imposte.
Tutti i lavori sono stati eseguiti in economia diretta dal personale della Città metropolitana e in particolare dai cantonieri del Circolo di Luserna..
Antonio Iaria, consigliere delegato ai lavori pubblici, ha espresso la sua soddisfazione e commentato: "È mio dovere come consigliere delegato rimarcare,che nei momenti di crisi e con le risorse economiche adeguate, gli uffici tecnici e i cantonieri, che ringrazio, svolgono un ottimo lavoro al servizio dei comuni della Città metropolitana".
 
Cos’è un ponte Bailey
La tipologia di ponte Bailey fu messa a punto durante la seconda guerra mondiale dall’ingegnere inglese Donald Bailey che, partendo dal ponte italiano Cottrau, realizzò una struttura modulare in acciaio interamente montabile a mano mediante giunzioni bullonate e perni, senza saldature. Un ponte di lunghezza di circa 30 metri poteva essere montato da una squadra di 20 militari in poco più di un’ora e permetteva, durante il secondo conflitto bellico, di ripristinare o rinforzare i ponti distrutti o danneggiati da bombardamenti o da sabotaggi.

In ambito civile proprio per la versatilità e celerità di esecuzione è stato ed è ancora utilizzato per ripristinare il transito in caso di eventi eccezionali.

Viabilità

I dati del 2015 nel rapporto del servizio Monitoraggio e sicurezza stradale

Benché in Italia e in Europa tornino a crescere le vittime della strada, nel 2015 in Piemonte e nel territorio della Città metropolitana di Torino incidenti stradali, morti e feriti sono diminuiti.
Sulla base dei dati definitivi diffusi dall’Istat nel novembre 2016, in cui si riscontra che per la prima volta dal 2001 nel nostro Paese tornano a crescere le vittime di incidenti stradali, il servizio Monitoraggio e sicurezza stradale della Città metropolitana di Torino ha elaborato il rapporto sull’incidentalità stradale per l’anno 2015. Nel territorio metropolitano, rispetto al 2014 le cose sono migliorate sia sul piano della quantità di incidenti (5.920 contro i 6.101 del 2014) che su quello della loro gravità, poiché è diminuito sia il numero dei morti (96 contro i 107 del 2014) sia quello dei feriti (8.899 contro i 9.007 del 2014).
L’analisi relativa ai Comuni superiori a 30mila abitanti della Città metropolitana (Torino, Rivoli, Nichelino, Collegno, Moncalieri, Settimo Torinese, Venaria Reale, Grugliasco, Pinerolo e Chieri) mette in luce come in questi territori sia concentrato il 70,3% degli incidenti stradali, il 46,8% dei morti e il 70,4% dei feriti dell’intero territorio metropolitano, con indici di lesività superiori alla media piemontese. Nel 2015 nei suddetti Comuni sono decedute per incidente stradale 45 persone (37 nel 2014) in 4.167 incidenti (4.287 nel 2014) e sono rimaste ferite 6.272 persone (6.304 nel 2014). La Città di Torino presenta rispetto al 2014 una diminuzione di incidenti, un lieve aumento dei feriti e, purtroppo, un aumento del 50% dei morti: nel 2015 sono decedute per incidente stradale 33 persone (22 nel 2014) in 3.163 incidenti (3.228 nel 2014) e sono rimaste ferite 4.765 persone (4.761 nel 2014).
Il rapporto della Città metropolitana si concentra poi sugli utenti deboli della strada, vale a dire pedoni, ciclisti e motociclisti, evidenziando come nel territorio metropolitano il peso degli incidenti che coinvolgono questo tipo di utenza sia maggiore (49% in media dal 2010 al 2015) rispetto al dato regionale e nazionale (42% e 46%).
L’indice di mortalità dei pedoni e ciclisti (morti ogni 100 incidenti) è però in calo rispetto al 2014 sia in Piemonte che nella Città metropolitana di Torino, mentre registra un aumento a livello nazionale. Per l’utenza motociclistica  si registra invece un aumento della mortalità rispetto al 2014 sia in Italia che nel Torinese, con una diminuzione dell’indice sul territorio piemontese.
“Lo studio della Città metropolitana di Torino” commenta il consigliere delegato alle infrastrutture Antonino Iaria “evidenzia come sia prioritario mettere a sistema le azioni migliorative in tema di sicurezza stradale, attraverso una maggior attenzione verso gli utenti deboli, prioritariamente in ambito urbano”.

Viabilità

La strada provinciale 197 del Colle del Lys attraversa i centri abitatidi Almese e Villardora, dove come è noto la velocità massima non può superare i 50 km/h, con una carreggiata larga e rettilinea dove “qualunque automobilista e motociclista, anche il più ben intenzionato, raggiunge involontariamente velocità elevate dimenticando di trovarsi all’interno di un centro abitato. E’ per questo che molti Comuni hanno adottato particolari misure di gestione del traffico finalizzate ad aumentare la sicurezza di tutti gli utenti della strada, attraverso interventi di modificazione del corpo stradale ed effetti ottici e psicologici che costringono involontariamente l'automobilista a una guida più attenta e rallentata”. Il consigliere delegato ai lavori pubblici e alle infrastrutture della Città metropolitana di Torino Antonino Iaria risponde con una lettera alla petizione “Autovelox No Grazie” - nella quale i firmatari richiedono la rimozione dei box atti a contenere rilevatori di velocità collocati nel territorio comunale di Almese - ricordando che “tra il 2011 e il 2016 nello stesso tratto di strada provinciale 197 (Almese, Villardora, Almese), sulla quale risulta un traffico giornaliero medio di oltre 5.500 veicoli, sono stati registrati nel solo Comune di Almese dieci incidenti che hanno provocato 13 feriti e nel Comune di Villardora 8 incidenti ed 11 feriti (totale 18 incidenti e 24 feriti)”.
La risposta di Iaria evidenzia, tra l’altro, che solo il 22% dei firmatari dichiara la residenza ad Almese, mentre il 26% risiede a Villardora, il 18% a Rubiana e il restante 34% risulta residente altrove.
“La Città metropolitana di Torino” conclude la missiva di Iaria, “nell’ambito dell’attività del servizio Monitoraggio e sicurezza stradale, sentito in merito il Ministero delle Infrastrutture, ha intenzione di effettuare – nel medio periodo – un’analisi dell’incidentalità relativamente ai tratti stradali sui quali risultano essere installati da parte dei Comuni apparati per alloggiare al loro interno dispositivi di rilevamento del superamento dei limiti di velocità in ambito urbano (ad oggi risultano sulle strade comunali  46 apparati in 12 Comuni)”.

Viabilità

Da questa mattina il ponte sul Po a Castiglione torinese è chiuso. La Città metropolitana di Torino ha infatti meeso un’ordinanza con cui dispone la chiusura al transito dal Km. 1+300 al Km. 1+500 (Ponte sul fiume Po) della Sp 92 di “Castiglione” a tutti gli utenti della strada senza alcuna eccezione.

Sul ponte, dopo l’alluvione di fine novembre, era già stata istituita una limitazione al traffico per i mezzi superiori ai 35 quintali. Le ulteriori verifiche hanno segnalato un peggioramento del cedimento differenziale in corrispondenza del giunto di dilatazione compreso tra la prima e seconda campata lato Settimo Torinese, per cui se ne è disposta la chiusura.

Viabilità

La galleria di Pino Torinese, sulla strada provinciale 10 “Padana Inferiore”, chiuderà al traffico nella notte compresa tra martedì 20 e mercoledì 21 dicembre, dalle 23.45 alle 5. La sospensione della circolazione di tutte le categorie di utenti è stata decisa dalla Città metropolitana di Torino per consentire la manutenzione dell'impianto TV a circuito chiuso, dell'impianto SOS, della segnaletica luminosa e dei ventilatori.

Viabilità

 

Da giovedì 15 dicembre 2016la strada provinciale 169 per Prali, in prossimità della frana, sarà percorribile senza fasce orarie, con senso unico alternato a vista per circa 100 m.
L’unica limitazione è il divieto di transito ai veicoli di massa a pieno carico superiore a 32 t.
Dalla settimana prossima inizieranno i lavori per la realizzazione delle fondazioni profonde per la stabilizzazione del versante che si concluderanno nei primi mesi dell'anno nuovo, consentendo  di ripristinare il doppio senso di marcia.