I NOSTRI COMUNICATI

 

Viabilità

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La galleria di Pino Torinese, sulla Strada Provinciale 10 "Padana Inferiore", chiuderà al traffico nella notte compresa tra lunedì 30 e martedì 31 marzo, dalle 24 alle 6. La sospensione della circolazione di tutte le categorie di utenti è stata decisa dalla Città metropolitana di Torino per consentire la manutenzione dell'impianto TV a circuito chiuso, dell'impianto SOS, della segnaletica luminosa e dei ventilatori.

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Riapre oggi pomeriggio, a senso unico alternato a vista, la strada provinciale 200 di Condove, dopo che mercoledì scorso era stata chiusa a causa della caduta di pesanti massi sulla carreggiata, al km 9+200 nel Comune di Condove. L'immediato intervento di due squadre di disgaggiatori e di demolitori inviate in loco dalla Città metropolitana di Torino ha consentito di liberare la strada e di cominciare a mettere in sicurezza il versante da cui sono franate le pietre. La settimana prossima la Sp 200 sarà nuovamente chiusa per alcuni giorni, per consentire di ultimare le ultime lavorazioni. Seguirà un nuovo comunicato la riapertura definitiva.

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Riaprirà al transito nel pomeriggio di venerdì 20 marzo la strada provinciale 211 di Giaglione. Sono infatti terminati i lavori di messa in sicurezza del versante a monte della carreggiata iniziati nello scorso gennaio.
"La provinciale 211 era stata chiusa al traffico per la presenza sul versante di massi di notevoli dimensioni" spiega il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Alberto Avetta, "il cui disgaggio avrebbe messo a rischio l'incolumità delle abitazioni sottostanti la strada. A gennaio siamo partiti con i lavori, e ora l'intervento è praticamente terminato".
L'intervento, tra il km 0+050 e il km 0+250 in località Pradonio di Giaglione, è consistito nella messa in sicurezza di circa 400 mq di versante a monte della strada mediante il posizionamento di pannelli in fune d'acciaio in aderenza alla parete, armati da un'ulteriore nervatura superficiale in trefoli di acciaio e ancorati all'ammasso roccioso con chiodature di lunghezza variabile tra i 3 e i 6 metri.
La spesa sostenuta dalla Città metropolitana di Torino ammonta a circa 50mila euro.

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La galleria di Pino Torinese, sulla Strada Provinciale 10 "Padana Inferiore", chiuderà al traffico nella notte compresa tra lunedì 26 e martedì 27 gennaio, dalle 23.45 alle 5.45. La sospensione della circolazione di tutte le categorie di utenti è stata decisa dalla Città metropolitana di Torino per consentire la manutenzione dell'impianto TV a circuito chiuso, dell'impianto SOS, della segnaletica luminosa e dei ventilatori.

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Il nuovo ingresso pubblico al Parco la Mandria è stato reso possibile dalla costruzione di una rotatoria sulla strada provinciale 1, in corrispondenza della viabilità che porta alla zona industriale du Robassomero, realizzata dalla Provincia di Torino, ora Città metropolitana.

L'ingresso al Parco e la rotonda saranno inaugurati oggi alle 15, alla presenza dell'assessore ai parchi e alle aree protette della Regione Piemonte Alberto Valmaggia, del commissario straordinario dell'Ente parco Roberto Rosso e del vicesindaco della Città metropolitana Alberto Avetta.

"La rotatoria ha consentito di eliminare il semaforo" spiega Avetta, "e i benefici della nuova opera non si limiteranno ai visitatori del Parco, ma si estenderanno a tutti gli utenti della provinciale 1".

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Ammonta a 50mila euro la spesa che la Provincia di Torino sosterrà per i lavori urgenti di messa in sicurezza del versante a monte della strada provinciale 211, in località Pradonio del Comune di Giaglione.
“La sp 211 è chiusa al traffico per la presenza sul versante di massi di notevoli dimensioni” spiega il vicepresidente della Provincia di Torino Alberto Avetta, “il cui disgaggio metterebbe a rischio l’incolumità delle abitazioni sottostanti la strada”.
L'obiettivo dell'intervento è dunque la riduzione del rischio di caduta massi sulla SP 211 tra il km 0+050 e il km 0+250: si tratta di mettere in sicurezza circa 400 mq di versante mediante il posizionamento di pannelli in fune d'acciaio in aderenza alla parete, armati da un’ulteriore nervatura superficiale in trefoli di acciaio e ancorati all'ammasso roccioso con chiodature di lunghezza variabile tra i 3 e i 6 metri.
I lavori, compatibilmente con le condizioni meteorologiche, saranno realizzati nel mese di gennaio.