Verso una Città metropolitana del cibo
Le ragioni e il metodo di un percorso partecipativo in tre tappe con i cittadini e gli operatori della Città metropolitana di Torino.
Rapporto di sintesi(pdf 280 KB)
L'Expo di Milano, con il titolo "Nutrire il Pianeta", ha sollevato da alcuni anni l'attenzione di tutti, cittadini, operatori economici e istituzioni, sul tema del "Diritto al cibo", il tema é peraltro già da tempo oggetto delle preoccupazioni delle Istituzioni Internazionali, se pensiamo ai gravi squilibri globali che vede nel Mondo quasi un miliardo di malnutriti, un miliardo di obesi e il 30% di sprechi alimentari.
Il fatto che il cibo sia un bene fondamentale per la vita dell'Essere Umano, come l'aria e l'acqua, rende peraltro immediatamente evidente la ragione per cui la collettività dovrebbe occuparsi in maniera consapevole di cio'che mangia, considerando inoltre che anche nei nostri "ricchi" paesi occidentali il cibo di qualità non è accessibile a tutti, se teniamo conto che le malattie cronico-degenerative diffuse in questi paesi, come il diabete e le malattie cardio-vascolari, sono legate al 50% agli stili alimentari e che queste sono in ascesa e non in discesa; a questo si aggiunga il numero crescente di persone in difficoltà economica, che non possono nutrirsi in maniera adeguata. La possibilità di avere informazioni sufficienti per scegliere il cibo che si vuole e di avere accesso a questo non è peraltro garantita neppure in Italia, che ha fatto del cibo un elemento portante della propria cultura e della propria economia.
La Città e la Città Metropolitana (ex Provincia) di Torino, che ragionano di politiche alimentari da alcuni anni, sono consapevoli che proprio nelle loro mani risiedono le leve piu' importanti per permettere a tutti l'accesso a cibi di qualità e per rendere quindi piu' "democratica" la scelta dei consumatori all'interno di un sistema alimentare complesso, globale, dove i grandi attori (GDO, grandi caterers della ristorazione collettiva, grandi buyers) di fatto decidono quello che quotidianamente mettiamo nel piatto.
L'Agenda del cibo
Se quindi una politica del cibo è auspicabile, a scala almeno metropolitana o provinciale, l'ambizione che guida la Città metropolitana, in partenariato con il Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali e il Dipartimento Scienze Cultura e Società dell'Università di Torino, è quello di costruire un'"agenda" del cibo, un manifesto condiviso "dal basso" con cittadini e operatori economici, agricoltori, artigiani, ristoratori, commercianti, "grandi attori", che permetta di evidenziare i nodi fondamentali da sciogliere e gli obiettivi da raggiungere e che dovrà essere consegnato in primis alle Istituzioni locali: la Città e la Città Metropolitana di Torino, la Regione Piemonte, perché orientino i loro piani agricoli, di salute, del commercio e della logistica, delle politiche educative, urbanistici, di solidarietà sociale.
Per costruire l'agenda si sono organizzati tre eventi partecipativi che hanno coinvolto circa 400 tra esperti, accademici, operatori economici, cittadini, funzionari pubblici.
"Nutrire Torino Metropolitana" è quindi prima di tutto un processo.
Un processo che vuole far assumere agli attori del sistema alimentare la consapevolezza collettiva di esistere e di essere "irrimediabilmente" connessi gli uni agli altri.
La complessità, ricchezza ed ambivalenza delle relazioni del nostro sistema alimentare deve pero' portarci anche a definire una rotta, un "fil rouge", che agevoli la cooperazione tra pubblico e privato e costruisca collegamenti virtuosi tra i soggetti pubblici delle diverse scale istituzionali.
L'Agenda Strategica Metropolitana del cibo è il nostro traguardo, un documento non solo di principi, né solo di azioni puntuali, ma una mappa per navigare nel mare tempestoso degli interessi contrapposti, mantenendo ferma la barra del timone verso il costante miglioramento della qualità del cibo quotidiano per tutti, un cibo sano, equo, pulito, buono.
L'Agenda é un piano di lavoro, che ci permetterà di mettere ordine nelle cose che si vogliono cambiare e in quelle che cambiano ogni giorno, spinte dall'azione individuale di ognuno di noi. E' anche l'occasione per fondare un nuovo spazio, una "casa" in cui sieda la società civile, gli operatori economici e i vari portatori d'interesse, le Istituzioni, il mondo della ricerca, dell'istruzione e della formazione; una nuova area istituzionale che rimetta al centro uno dei bisogni primari dell'Umanità e la capacità decisionale dei cittadini e degli operatori, soggetti attivi della "Civitas".
La nostra Agenda cercherà quindi al tempo stesso sia di tener conto della complessità delle questioni alimentari, che si gioca su prospettive globali e locali, sia di essere precisa e concreta nelle azioni da intraprendere, cogliendo in profondità i problemi e fornendo soluzioni pertinenti e praticabili almeno nel medio termine.
Su questo sito potete trovare, oltre al rapporto di sintesi da cui emergono i punti dell'Agenda, oggi ancora validi, anche le Buone Pratiche di politica alimentare locale scaturiti dal lavoro di ascolto e di coordinamento della Città Metropolitana degli ultimi anni.
La rete del partenariato sulle politiche alimentari ha portato nel 2019 alla firma del protocollo d'intesa per l'Atlante del cibo per costruire insieme azioni e conoscenze sul sistema del cibo di Torino e della Città Metropolitana.
L'Atlante del cibo é un progetto interateneo, promosso dall'Università degli Studi di Torino e dal Politecnico di Torino, a cui si aggiungono partners istituzionali quali l'Università di Scienze Gastronomiche, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino, la Città di Torino, la Città Metropolitana di Torino, l'Istituto di Ricerche Economico Sociali del Piemonte e l'Associazione Urban Lab .
Un progetto che esplora la geografia del cibo e dei sistemi alimentari di tutto il territorio metropolitano, inclusa la Città di Torino, con l'obiettivo di produrre nuova conoscenza relativa al sistema alimentare metropolitano e supportare le pubbliche amministrazioni nella costruzione e attuazione di politiche alimentari e nella gestione ordinaria del sistema, oltre a incrementare la consapevolezza, la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini offrendo uno strumento di interazione anche sociale.
Sito dell'Atlante del cibo