Itinerari del gusto

ARTE E VINO - Il Canavese


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Paesaggi e luoghi di culto lungo le antiche vie dei pellegrini

Luoghi d'arte accessibili con orario annuale: battistero di San Giovanni Battista e chiesa di san Lorenzo (Settimo Vittone)

Luoghi d'arte accessibili mediante applicazione Chiese a porte aperte: chiesa di Santo Stefano di Sessano (Chiaverano), pieve di Vespiolla (Baldissero Canavese)

Luoghi accessibili mediante associazioni: chiesa di San Pietro vecchio (Favria); chiesa di Santa Maria di Spinerano (San Carlo Canevese)

Il Canavese è una terra ricca di vigneti, prova di una passione per il vino che vanta radici antiche. La varietà dei suoi ambienti naturali e dei microclimi ha permesso, già dal tempo dei Romani, la coltivazione della vite e la diversificazione dei vitigni e delle forme di allevamento. Dalla pianura ai primi contrafforti alpini, i vigneti sono parte integrante di questi paesaggi, che attraverso la pergola rendono l'area intorno a Carema un unicum in tutta l'area piemontese. L'area racchiude un'infinità di tesori storici, artistici ed enogastronomici.

Partendo dal confine con la Valle d'Aosta, in un paesaggio costellato da antichi vigneti di nebbiolo coltivati su ripidi pendii, a Settimo Vittone incontriamo il complesso plebano del battistero di San Giovanni Battista e della chiesa di san Lorenzo, risalente al 889, in piena età carolingia, posto sul percorso della via Francigena in una zona dall'alto significato strategico. La chiesetta a pianta rettangolare e il battistero ottagonale sono congiunti tra loro da un corridoio coperto. Le volte a botte sono originali, mentre il passaggio coperto che unisce i due edifici e l'esile campanile romanico sono successivi. L'interno della chiesa conserva numerosi cicli pittorici medievali, databili tra il Duecento e il Cinquecento, che fanno del complesso uno dei cantieri pittorici più importanti e complessi di tutto l'arco alpino.

Il bacino morenico è disseminato di numerose pievi romaniche, testimonianza di un importante attività della committenza locale e di una presenza assidua di pellegrini in questo territorio. Tra i luoghi più antichi e ricchi di tesori artistici scopriamo la chiesa di Santo Stefano di Sessano, arroccata sullo sperone che sovrasta Chiaverano, da cui si gode di uno splendido panorama su tutto l'anfiteatro della Serra. L'edificio romanico, risalente all'XI secolo, presenta un'unica navata, il campanile in facciata che funge da ingresso e un'abside decorata esternamente da archetti pensili e nicchie cieche. All'interno la campata coperta da una volta a crociera nervata precede l'emiciclo absidale dove si può ammirare il più completo e antico ciclo pittorico del Canavese, risalente all'XI secolo e realizzato poco dopo la costruzione della chiesa.

La costruzione si lega alla Pieve di Vespiolla, dedicata a Santa Maria, sita nel comune di Baldissero Canavese lungo l'asse stradale che collega Castellamonte con i piccoli borghi di Campo e Muriaglio. Costruita in aperta campagna, la cappella è sita all'interno di una piccola corte con un portico sostenuto da tre colonne di recente edificazione che precede l'ingresso nella piccola navata. L'antica abside è decorata da un ciclo di affreschi dedicato ai dodici Apostoli con i simboli dei quattro Evangelisti nella volta. Al centro è rappresentato il Cristo, delimitato dalla tradizionale mandorla. Gli affreschi furono realizzati nella prima metà del XV secolo e sono stati attribuiti a Giacomino di Ivrea.



Tra i capolavori del romanico canavesano si annoverano due luoghi ricchi di storia, fascino e autenticità. Si tratta della chiesa di San Pietro vecchio a Favria e della chiesa di Santa Maria di Spinerano a San Carlo Canevese, edifici che mantengono nelle architetture le linee più autentiche del romanico piemontese. Risalenti entrambe all'XI secolo, furono affrescate da numerosi pittori nel corso dei secoli, conservando entrambe nel catino absidale due preziosi cicli realizzati dal Maestro Domenico della Marca di Ancona, pittore molto attivo nella prima metà del Quattrocento in tutta l'area.

Al Maestro si devono anche gli affreschi nella chiesa di Sant'Eusebio a Scarmagno, quelli della chiesa di San Giorgio a Valperga e quelli in San Sebastiano a Fontaneto Po. La chiesa di San Pietro vecchio a Favria, inoltrre, conserva nella navata destra una serie di affreschi attribuiti a Martino Spanzotti, uno dei più importanti artisti rinascimentali attivi in questo territorio, che conserva, tra gli altri, l'imponente ciclo della Passione di Cristo dipinto nel tramezzo della chiesa di San Bernardino a Ivrea.




Vitigni coltivati: Nebbiolo, Barbera, Uva Rara, Bonarda, Freisa, Neretto (bacca rossa); Erbaluce (bacca bianca)