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Cittàmetropolitana di Torino

PNRR: 219 i progetti finanziati sul territorio metropolitano

Lavori in corso, tempi rispettati

Anche per la Città metropolitana di Torino la partita del PNRR sta entrando nel vivo. Positivamente conclusa la fase di ricerca dei fondi, con 219 progettualità ammesse a finanziamento, per un valore complessivo di 335 milioni di euro, si sta lavorando per l'attuazione nel rispetto di tempi molto stringenti.

Il sindaco della Città metropolitana di Torino, Stefano Lo Russo, insieme al vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e alle le consigliere delegate allo sviluppo economico Sonia Cambursano e ai diritti Valentina Cera, ha presentato i dati di sintesi di un lavoro che impegna la struttura tecnica e amministrativa dell'Ente, con il coordinamento dei consiglieri metropolitani delegati. Alla presentazione sono intervenuti anche i consiglieri metropolitani Rossana Schillaci e Alessandro Sicchiero.

Lo Russo ha ricordato che "il 60% dei progetti finanziati dai fondi PNRR sul territorio metropolitano è in fase esecutiva: un ottimo risultato che dimostra il valore del lavoro sia tecnico che politico messo in campo dalla Città metropolitana di Torino, un impegno per il quale ringrazio i consiglieri e i tecnici".

Qualche esempio significativo: a Bussoleno si realizza la riqualificazione del polo di aggregazione per le associazioni, con una spesa di 4 milioni di euro, indispensabile per Croce Rossa e Caritas che lavorano anche all'accoglienza dei migranti; a Nichelino si realizza invece il parco urbano inclusivo per le famiglie che, insieme al rifacimento della scuola elementare Gianni Rodari che lo ospiterà, comporta un investimento di 9 milioni di euro: a Strambino e San Giorgio il progetto di housing sociale avrà una ricaduta su 21 Comuni del Canavese e servirà ad ospitare famiglie sotto sfratto.

Progetti di cui la Città metropolitana è soggetto attuatore

I progetti di cui la Città metropolitana di Torino è soggetto attuatore riguardano 86 interventi su 15 linee di intervento del PNRR. Di questi, 53 sono in fase esecutiva e quindi in corso di realizzazione. Entro la fine dell'anno si conta di aprire anche buona parte degli altri cantieri, considerando che per altri 10 è in corso di predisposizione il primo livello di progettazione, per altri 20 è già stato approvato e 3 sono già stati ultimati e collaudati. Si tratta di interventi per un importo complessivo che supera i 111 milioni di euro, di cui oltre 68 milioni già impegnati: riguardano sfide come la transizione energetica, la mobilità sostenibile, l'efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici, la tutela del territorio e della sempre più preziosa ricorsa idrica, il potenziamento del sistema scolastico (dagli asili nido all'Università), la coesione territoriale. Particolare attenzione è stata attribuita al patrimonio di edilizia scolastica di proprietà della Città metropolitana, per la realizzazione o riqualificazione di palestre, la messa in sicurezza di scuole, la realizzazione del piano triennale di edilizia scolastica.

Questa la tipologia degli 86 interventi:

  • 66 di competenza delle Direzioni di Edilizia scolastica, per un totale complessivo di 94.108.713,55 euro
  • 17 di competenza delle Direzioni di Viabilità e Trasporti per un totale complesso di 14.496.481,43 euro, di cui: una ciclovia; 7 interventi collegati al dissesto idrogeologico; 9 interventi del Piano Nazionale Complementare (Aree Interne Valli di Lanzo) per il miglioramento della viabilità nelle aree interne montane e rurali
  • 3 interventi di competenza della Direzione Sistemi Naturali per un totale complessivo di 3.076.052,51 euro per la riforestazione.

Per i progetti in cui Città metropolitana di Torino è soggetto attuatore non si registrano ritardi o criticità importanti che potrebbero pregiudicare il raggiungimento delle tappe intermedie e degli obiettivi assegnati. Anche l'andamento degli impegni contabili risulta coerente con le prossime scadenze da rispettare.

Progetti a regia della Città metropolitana

Più articolato il quadro degli interventi a regia, per un totale di 133 progetti finanziati per un valore complessivo di 263 milioni di euro, di cui 234 sui PUI-Piani Urbani Integrati e 30 sui PINQUA-Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare). Si tratta di progetti sui quali la Città metropolitana di Torino svolge un ruolo di coordinamento. "Si tratta di interventi che ricadono nel nostro Piano Strategico ‘Torino metropoli aumentata', che è in fase di riscrittura, sulla quale stiamo avviando la consultazione territoriale" ha specificato la consigliera delegata Sonia Cambursano.

I Piani urbani integrati ricadono nella Missione 5 del PNRR, per un totale di circa 234 milioni di euro. Sono suddivisi in

  • Piano Integrato Urbano della Città di Torino con un finanziamento di 113.395.160 euro
  • Piano Strategico Torino metropoli aumentata "Abitare il territorio", con un finanziamento di 120.552.757,89 euro, che riguarda i Comuni di Alpignano, Avigliana, Banchette, Beinasco, Borgaro Torinese, Borgiallo, Bussoleno, Cambiano, Carignano, Carmagnola, Castellamonte, Chieri, Chivasso, Collegno, Cuorgnè, Druento, Exilles, Feletto, Giaveno, Grugliasco, Ivrea, Leinì, Moncalieri, Nichelino, Osasio, Pianezza, Pinerolo, Pino Torinese, Piscina, Rivalta di Torino, Rivarolo Canavese, Rivoli, Roletto, Rosta, Scalenghe, Settimo Torinese, Strambino, Torre Pellice, Trofarello, Venaria Reale, Villafranca Piemonte, Villastellone, l'Unione Montana Alpi Graie e l'Unione Montana Valli Chisone e Germanasca. per un totale di 45 soggetti attuatori.

Di questi, 12 interventi (circa il 18% del totale delle risorse) sono destinati ad interventi di "housing sociale", mentre i restanti 35 (82% del totale) sono destinati ai luoghi condivisi per la comunità. Degli 83 interventi totali, 48 sono in fase esecutiva e altri 23 in fase di aggiudicazione: un ottimo risultato, frutto anche del lavoro di accompagnamento e supporto degli uffici della Città metropolitana nei confronti dei Comuni coinvolti. Al momento si registrano alcune limitate criticità su una dozzina di interventi per le quali Città metropolitana di Torino ha chiesto al Ministero dell'Interno una proroga al 30 settembre della milestone in scadenza a fine luglio: ci sono ottime possibilità che la proroga venga concessa. Pesano in questi casi soprattutto le difficoltà legate al caro materiali, che hanno portato alcune gare - per lo più appalti integrati - ad andare deserte.
Anche i PINQUA sono ricompresi nella Missione 5, per un totale di poco meno di 30 milioni di euro e sono suddivisi in

  • "Ricami Urbani" per un finanziamento di 14.842.622,58 euro che riguarda Borgaro Torinese, Collegno e Grugliasco, il Consorzio Intercomunale Torinese (CIT) e l'Agenzia Territoriale per la Casa (ATC), per un totale di cinque soggetti attuatori. Su un totale di 15 interventi, sono state avviate quattro procedure di appalto e tutti gli interventi hanno raggiunto almeno un livello di progettazione.
  • "Residenza-resilienza" per un finanziamento PNRR di 14.920.000 euro, che riguarda Beinasco, Chieri, La Loggia, Moncalieri, Nichelino, Piobesi Torinese, l'ente Parco Po Piemontese, l'Agenzia Territoriale per la Casa (ATC) per un totale di 8 soggetti attuatori. Su un totale di 35 interventi, sono state avviate 8 procedure di appalto, di cui 4 aggiudicate. Quindi, dei 50 interventi previsti, 40 sono ancora in fase di progettazione. In questo caso, l'elemento maggiormente problematico è stato rappresentato dal cambio di regole in corsa che ha costretto gli uffici di Città metropolitana ad un lungo lavoro di rimodulazione con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Anche in questo caso sono state richieste alcune proroghe della milestone in scadenza a ottobre, senza le quali sarà difficilissimo portare a realizzazione interventi che avrebbero enormi benefici per il territorio.

VIDEO: PNRR: 219 i progetti finanziati nell'area metropolitana (Durata: 03' 18")

 

Gli studenti di Unito con Europe Direct seguono lo sviluppo dei progetti sul territorio

Approfondire il contesto della politica di coesione dell'Unione europea, far conoscere e fornire informazioni sugli obiettivi e le opportunità dei fondi europei; analizzare i dati e le informazioni sugli interventi delle politiche di coesione sul territorio italiano; attivare un’azione di monitoraggio civico di un progetto finanziato dalle politiche di coesione: sono temi trattati da anni in un laboratorio in collaborazione tra Europe Direct Torino e Università degli Studi di Torino. Da tempo è diventato anche una proposta formativa inserita all'interno del Communicating Europe Integration Certificate, con la finalità di potenziare le competenze specifiche e trasversali all'interno delle attività formative proposte dai corsi di laurea magistrale in comunicazione politica e pubblica.

La lezione conclusiva del laboratorio si intitola “"Comunicare l’Europa ai territori" si terrà venerdì 26 maggio h 14.30 (pdf 125 KB) nella sala al XV piano della sede di corso Inghilterra dellaCittà metropolitana di Torino. Anche quest’anno gli#studentisono stati chiamati ad attivare alcuni monitoraggi civici su progetti finanziati dai fondi europei, e in questo laboratorio l'attenzione è andata sui progetti#PNRRdella Città metropolitana di Torino.
La lezione per presentare l'esperienza sarà aperta al pubblico. Con la consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico Sonia Cambursano interverrano Marinella Belluati, docente di Comunicazione pubblica e politica dell'Università degli studi di Torino; Francesco Rossi Salvemini, consigliere economico della Task Force per la ripresa e la resilienza della rappresentanza della Commissione europea in Italia; Carmela Barbera, docente di economia aziendale dellaUniversità degli Studi di Bergamo; Antonella Ciociola, di Monithon Europe ETS; Matteo Salvai della Direzione generale della politica regionale della Commissione europea; Massimo Sainatu per il progetto Alè Europe.
Interverranno inoltre amministratori che hanno visto i propri Comuni oggetto degli interventi PNRR monitorati.
I progetti scelti dai ragazzi per essere monitorati sono stati: piazza Dolci e via delle Lose a Beinasco, cascina Govean ad Alpignano, parco delle Vallere a #Moncalieri, progetti PINQUA e Housing Sociale in via Beale a Giaveno e progetti di riforestazione a Mompantero e Caselette.

(24 maggio 2023)

Facciamo il punto sull'impegno di Città metropolitana con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza

La Città metropolitana di Torino, in qualità di soggetto attuatore, ha in gestione diretta 85 progetti per circa € 104 milioni di finanziamento PNRR/PNC di cui:

  • circa € 86 milioni sono destinati a edilizia scolastica (la nuova succursale del "Galilei" di Avigliana ed interventi di messa in sicurezza sugli edifici scolastici)
  • 3 milioni alle aree interne (viabilità)
  • 4,1 milioni alle ciclovie urbane
  • oltre 4 milioni ai progetti di riduzione del rischio idrogeologico
  • 6,5 milioni alla riforestazione

Ad oggi sono stati impegnati 69.000.000 di euro e sono stati avviati 65 progetti.

Per i restanti è previsto l'avvio nel corso del 2023 ma in funzione delle date di scadenza allo stato non destano preoccupazioni ma vengono costantemente monitorati.

La Città metropolitana di Torino svolge anche un ruolo di coordinamento cosiddetto a regìa, rispetto a:

  1. Piani Urbani Integrati (PUI) per un totale di finanziamento PNRR di circa € 234 milioni;
  2. Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare (PINQuA) per un totale di finanziamento PNRR di € 30 milioni (M5C2I2.3).

Nell'ambito dei progetti a regìa, la Città metropolitana di Torino svolge il ruolo di Centrale unica di committenza a favore degli enti del territorio metropolitano per il supporto nelle procedure di affidamento in attuazione dei progetti.

Relativamente ai Piani Urbani Integrati si avvalgono di tale assistenza 18 soggetti attuatori, mentre per PINQuA sono 7. Complessivamente, i soggetti convenzionati sono 42.

Ulteriore supporto nelle procedure di affidamento in attuazione degli interventi PNRR è offerto da Invitalia, quale Centrale di Committenza, mediante procedure aperte per l'aggiudicazione di più Accordi Quadro multilaterali (con più operatori economici).

Di tale supporto si sono avvalsi 8 Soggetti attuatori degli interventi dei Piani Urbani Integrati.


Piani Urbani Integrati (PUI)

La Città metropolitana di Torino coordina i seguenti PUI:

  1. "Torino metropoli aumentata: abitare il territorio" di cui fanno parte 45 soggetti attuatori per un totale di 47 interventi e un contributo PNRR di € 120.552.757,89;
  2. "PIÙ Piano Integrato Urbano della Città di Torino" per un totale di 36 interventi e un contributo PNRR di € 113.395.160,11.

Alla data del 31 dicembre 2022 erano state avviate 47 procedure di affidamento, di cui 38 tramite il supporto di InvItalia e 5 tramite la Centrale di committenza della Città metropolitana di Torino.

Il termine per l'aggiudicazione dei lavori è fissato per tutti i soggetti attuatori al 30/07/2023, come da art. 3 del Decreto del Ministero dell'Interno del 22/04/2022 di individuazione dei Piani Urbani Integrati e assegnazione delle risorse.

In riferimento al Piano Urbano Integrato "Torino metropoli aumentata: abitare il territorio", tra i mesi di giugno e agosto 2022, la Città metropolitana e i 45 soggetti attuatori hanno sottoscritto un Accordo di collaborazione per l'attuazione del Piano, al fine di disciplinare e specificare le modalità di coordinamento e cooperazione tra gli enti firmatari, nonché i rispettivi obblighi e responsabilità, con riferimento agli adempimenti previsti dal citato Decreto del 22/04/2022 .

L'art. 8 dell'Accordo di collaborazione tra la Città metropolitana di Torino e i 45 soggetti attuatori istituisce il Collegio di Vigilanza, che si riunisce con frequenza periodica ed è composto dai legali rappresentanti dei soggetti attuatori o loro delegati. Tale Collegio sovraintende alla corretta applicazione e al buon andamento dell'esecuzione dell'Accordo; promuove il coordinamento operativo tra i Soggetti attuatori e organizza forme di supporto amministrativo e tecnico per tutte le attività di progettazione, affidamento, esecuzione, monitoraggio e rendicontazione.

L'Ente ha ottenuto, inoltre (insieme a due altre sole Città a livello nazionale) il supporto di Cassa Depositi Prestiti per le prestazioni di assistenza tecnica rivolte ai soggetti attuatori.


Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare (PINQuA)

La Città metropolitana di Torino è soggetto attuatore di primo livello delle seguenti proposte PINQuA:

  1. "ResiDenza-resiLIenza" di cui fanno parte 10 soggetti attuatori per un totale di 36 interventi a valere su un contributo PNRR di € 15.000.000,00;
  2. "Ricami Urbani - Ricuciture dell'abitare metropolitano inclusivo" di cui fanno parte 5 soggetti attuatori per un totale di 16 interventi a valere su un contributo PNRR di € 15.000.000,00.

Le convenzioni contenenti le norme e le condizioni che regolano i rapporti tra il Ministero e la Città metropolitana di Torino, relative alle due Proposte finanziate (ID 219 "Ricami Urbani - Ricuciture dell'abitare metropolitano inclusivo" e ID 220 "ResiDenza-resiLIenza") sono state approvate con Decreto del Sindaco metropolitano n. 37 del 23/03/2022 e convalidate e rese esecutive con i Decreti Direttoriali MIMS (ora MIT) n. 5012 del 31/03/2022 per quanto riguarda la proposta ID 219 e n. 5013 del 31/03/2022 per la proposta ID 220.

Alla data del 31 dicembre 2022 erano state avviate 3 procedure di affidamento, 2 relative al comune di Chieri e 1 al comune di Beinasco.

Il Decreto direttoriale MIMS (ora MIT) n. 804 del 20 gennaio 2022 prevede che la trasmissione della determina a contrarre (o atto equivalente) e allegati debba avvenire entro 365 giorni dall'erogazione dell'acconto.

Considerando che l'erogazione dell'acconto è avvenuta il 13 ottobre 2022, la data di scadenza per la suddetta trasmissione per i due progetti finanziati della Città metropolitana di Torino è stabilita al 13 ottobre 2023.

(09 febbraio 2023)

PNRR: Città metropolitana e Guardia di Finanza alleate per la trasparenza degli appalti

Come già il Comune di Torino, anche la Città metropolitana di Torino ha concordato con il Comando provinciale della Guardia di Finanza un costante scambio di informazioni per monitorare la realizzazione e gestione degli investimenti previsti dal PNRR di competenza dell'Ente di area vasta. Un protocollo d'intesa in tal senso è stato firmato il 9 marzo nella sede di corso Inghilterra 7 dal Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo e dal Comandante provinciale delle Fiamme Gialle, generale Luigi Vinciguerra.

"Gli uffici della Città metropolitana, - ha sottolineato il Sindaco Stefano Lo Russo - metteranno a disposizione della Guardia Finanza tutti i dati sulle gare pubbliche utili a salvaguardare il corretto utilizzo dei fondi garantiti dal PNRR e degli altri fondi strutturali che arriveranno nel territorio metropolitano nei prossimi anni".

Il protocollo rende sistematico lo scambio di informazioni tra le due istituzioni, al fine di garantire la massima trasparenza delle procedure, l'esecuzione dei controlli preventivi sulla regolarità dell'assegnazione degli appalti, sull'impiego dei fondi pubblici, sulla realizzazione delle opere pubbliche e sull'erogazione dei servizi connessi al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

La Città metropolitana di Torino è impegnata nella realizzazione di progetti PNRR per un totale di 380 milioni di euro, fra gestione a titolarità e gestione a regia. Tra i progetti a titolarità, in cui l'Ente è soggetto attuatore e responsabile degli adempimenti amministrativi connessi, vi sono quelli concernenti la messa in sicurezza e la manutenzione straordinaria della rete viaria che serve le aree montane e rurali, la demolizione e ricostruzione della succursale di Avigliana dell'istituto tecnico Galilei, la tutela del territorio, delle risorse idriche, del verde urbano ed extraurbano, la riqualificazione degli edifici scolastici e degli impianti sportivi annessi. Tra i progetti "a regia", attuati da altri soggetti ma del cui coordinamento è responsabile la Città metropolitana di Torino, figurano i Piani Urbani Integrati e quelli per la qualità dell'abitare come il progetto PINQuA.

Oltre alle consuete procedure previste dai Piani anticorruzione adottati da tutti gli Enti locali, in un'ottica di prevenzione saranno monitorati la presenza di collegamenti societari fra appaltatore e subappaltatore, la presenza nei cantieri di aziende o lavoratori non autorizzati o non qualificati, le eventuali procedure di risoluzione dei contratti o l'applicazione di penali, l'avvio di eventuali procedure di liquidazione delle società appaltatrici, i ritardi nell'esecuzione delle opere, le varianti o modifiche dei lavori appaltati. In sostanza, laddove sorga il sospetto di illeciti, la Città metropolitana chiamerà in causa la Guardia di Finanza per intercettare preventivamente comportamenti illeciti da parte di appaltatori.

Firmando l'intesa, il Sindaco Lo Russo ha sottolineato l'impegno degli uffici della Città metropolitana per la gestione delle procedure del PNRR, in una fase in cui la riorganizzazione e l'assunzione di nuovo personale pongono le premesse per migliorare le prestazioni della macchina amministrativa. Da parte sua, il generale Vinciguerra ha sottolineato come l'intesa tra Guardia di Finanza e Città metropolitana vada nella direzione auspicata dall'Unione Europea, che ha raccomandato all'Italia di intensificare i controlli sul corretto impiego delle risorse del PNRR.

(09 febbraio 2023)

La Città metropolitana di Torino ha portato buone notizie ad Avigliana

Il Comune della bassa valle di Susa è stato scelto per il più importante progetto finanziato per 4 milioni di euro sulla missione 4 – istruzione del PNRR, la costruzione della nuova succursale dell'istituto superiore Galileo Galilei ed il successivo abbattimento della sede attuale, obsoleta per tecniche costruttive ed impianti con elevati costi di manutenzione e di gestione.

La succursale ha sede in via Nicol 2 con accesso secondario da corso Laghi, in un'area inserita in un contesto urbano di pregio, un'area collocata tra il centro storico di Avigliana e la stazione ferroviaria, in un territorio pianeggiante a forma di anfiteatro rispetto ai rilievi che lo circondano.
La nuova sede sorgerà accanto a quella esistente, conterrà 26 classi e 2 laboratori ed il cantiere inizierà a marzo del prossimo anno.

"I tempi sono strettissimi, obbligati dal cronoprogramma ministeriale, ma la sfida è alla nostra portata per un investimento che dà una risposta importante a tutti gli studenti della Val di Susa e della Val Sangone che afferiscono al Galilei" ha commentato soddisfatto il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo che ha presentato il calendario dei lavori al sindaco di Avigliana Andrea Archinà e alla dirigente scolastica del Galileo Galilei Rosina Cardinale durante un sopralluogo nella succursale.

Il progetto di sostituzione di questa parte di patrimonio edilizio scolastico obsoleto ha l'obiettivo di creare strutture sicure, moderne, inclusive e sostenibili per favorire la riduzione di consumi e di emissioni inquinanti, l'aumento della sicurezza sismica degli edifici, lo sviluppo delle aree verdi , la progettazione degli ambienti scolastici tramite il coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti con l'obiettivo di incidere positivamente sull'insegnamento e sull'apprendimento degli studenti, infine lo sviluppo sostenibile del territorio e di servizi volti a valorizzare la comunità.

L'intervento prevede la realizzazione di un nuovo plesso scolastico ad elevata efficienza energetica all'interno della stessa particella catastale di proprietà di Città metropolitana di Torino con minimo impatto ambientale, spazi didattici flessibili e innovativi, relazione con gli spazi esterni, uso di materiali durevoli, ecologici e sostenibili a bassa manutenzione.

La gara e l'affidamento dei lavori a cura di Città metropolitana avverrà entro il mese di settembre, la conclusione dei lavori e il collaudo entro fine giugno 2026.

VIDEO: PNRR: Nell'estate 2024 pronta la nuova succursale del Galilei di Avigliana
Durata: 03' 18"

(24 gennaio 2023)

Arrivano 29 milioni in più per i piani urbani per i Comuni del territorio

Sono in arrivo 29 milioni di euro in più destinati a coprire i problemi causati dal caro materiali: sono destinati a 17 Comuni e 1 Unione montana del territorio metropolitano per i progetti dei Piani Urbani finanziati sulla missione 5 inclusione del PNRR.

Il vincolo è che i progetti siano messi a gara entro fine 2022.

I Comuni interessati all'arrivo dei nuovi fondi sono - oltre a Torino per 18.033.665,21 euro - Alpignano (369.311,56 euro in più per la ristrutturazione di Villa Govean)  Borgaro Torinese (525.326 euro in più per il sistema diffuso di aggregazione sociale lungo l'asse est-ovest del concentrico sotteso dal viale Martiri della Libertà) Borgiallo (123.021,17 euro in più per la riqualificazione Corte San Carlo in casa della comunità) Castellamonte (808.691,84 in più per il  recupero dell'ex ospedale per centro polifunzionale) Chieri (1.538588,24 euro in più per il recupero e rigenerazione dell'area dell'ex Cotonificio Tabasso) Cuorgnè (327.679,28 euro in più per la realizzazione di un polo innovativo di aggregazione sociale presso l'ex Collegio Salesiano) Giaveno (222.970,45 euro in più per il  recupero funzionale dell'edificio incompiuto per realizzazione social housing o residenza alla persona in via Beale) Grugliasco  (752.838,23 euro in più per la rifunzionalizzazione di un ex edificio scolastico) Ivrea (1.965.480 euro in più per la riqualificazione di palazzo Giusiana ) Leini (420.620,22 euro in più per la  riconversione della scuola secondaria di primo grado Carlo Casalegno per realizzazione di biblioteca, sale studio e spazio coworking) Nichelino (900mila euro in più per la riqualificazione parco urbano inclusivo di Via XXV Aprile, con strutture ludico-educative per famiglie) Rivarolo (216.421 euro in più per riqualificazione di Villa Vallero come sede della nuova biblioteca civica e del centro culturale) Rivoli (589mila euro in più per rifunzionalizzazione e valorizzazione del complesso architettonico di palazzo Piozzo Di Rosignano) Strambino (183.861,75 euro in più per il  progetto di gestione dell'emergenza abitativa e housing sociale) Venaria reale (656.536,82 euro in più per realizzazione di un hub per la cultura presso l'ex caserma Beleno) Villafranca Piemonte (1.117.665,32 euro in più per housing sociale) e l'Unione montana Val Chisone (130mila euro in più per progetto di houing sociale rivolto a soggetti fragili in Perosa Argentina e Perrero).

"La Città metropolitana di Torino ha svolto un ruolo importante di accompagnamento e assistenza al territorio, supportando i soggetti attuatori nella definzione della strategia più efficace per rispettare la tabella di marcia imposta dal PNRR - commentano il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e la consigliera delegata allo sviluppo economico Sonia Cambursano - Ora dovremo concentrare i nostri sforzi sugli interventi che andranno a gara nel 2023, cercando di non lasciare indietro nessuno".

(25 novembre 2022)

Il progetto rientra nella missione 5 del PNRR

Decolla l'operazione di recupero delle ex Casermette Rocciamelone di Usseglio, uno dei 45 progetti che la Città Metropolitana di Torino aveva candidatoper il finanziamento sulla Missione 5-Inclusione Sociale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per un importo di 1,9 milioni di euro, a cui andranno ad aggiungersi 100mila euro stanziati dal Comune.
Il 18 novembre è stato pubblicato sull'Albo pretorio del Comune di Usseglio l'avviso per l'acquisizione di manifestazioni di interesse per la concessione in gestione del primo lotto delle ex Caserme. All'avviso sono allegati la relazione descrittiva dell'intervento e lo schema planimetrico e informativo. Le manifestazioni dovranno pervenire al Comune di Usseglio entro le 18 di venerdì 16 dicembre, mediante PEC alla casella certificata info@pec.comune.usseglio.to.it
La valutazione delle manifestazioni di interesse consentirà di individuare un soggetto privato, che potrà anche derivare dall'aggregazione di più soggetti, che assumerà la gestione e definirà nel dettaglio il progetto di utilizzo del complesso, che si estende su un'area di oltre 7.000 metri quadrati ed è composto da sei edifici, per una superficie coperta totaledi circa1.600 metri quadrati. Lo studio di fattibilità è stato elaborato nell'ambito del progetto Interreg Alcotra 2014-2020 SociaLab e coordinato dall'architetto Loredana Iacopino e dal professor Antonio De Rossi del Politecnico di Torino.
Le ex Casermette di Usseglio risalgono alla fine degli anni '30 del XX secolo, sono in buono stato di conservazione e si prestano a differenti riutilizzi. L'area ha il vantaggio di avere una doppia accessibilità, che rende possibile suddividere la ristrutturazione in più lotti. Gli edifici si affacciano su di uno spazio verde che, a sua volta, si presta ad essere utilizzato per diverse attività all'aria aperta. Le ex Casermette diventeranno un luogo in cui l'attenzione ai temi sociali e ai soggetti deboli si concretizzerà in azioni tangibili e in cui, grazie alle comunità e agli imprenditori locali, si rinsalderà il legame tra la metropoli e le vallate alpine che le fanno da corona; uno spazio in cui l'approccio metromontano dell'attuale amministrazione della Città Metropolitana si concretizzerà in progetti di montagna-terapia, aggregazione sociale e culturale, coltivazione didattica, formazione, valorizzazione delle eccellenze locali, informazione e accoglienza turistica attenta alla salvaguardia dell'ambiente.


La filosofia del progetto

Le ex Casermette possono diventare Case alpine del Welfare, dalla cui realizzazione scaturiscono percorsi di riuso e di potenziamento delle risorse locali, ponendosi come un centro propulsivo di progettualità e sviluppo metro-montano, replicabile in altre realtà montane piemontesi.
Come sottolinea il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, "ad Usseglio si vedranno concretamente i risultati di una precisa scelta compiuta nei mesi scorsi dalla nostra amministrazione, che ha selezionato 45 progetti rispondenti ad esigenze molto sentite nei più diversi territori della Città Metropolitana più grande d'Italia, l'unica confinante con uno Stato estero e l'unica in cui sono compresenti una metropoli e un articolato sistema di città, paesi, aree rurali e montane. Il PNRR è un treno che passa una volta sola, un'occasione importante per valorizzare le spinte innovative provenienti dai territori e aiutare le persone, le imprese e le comunità a fare rete per valorizzare le risorse naturali e tutelare la natura e la cultura di cui sono custodi".

(23 novembre 2022)

UrbanPromo, il PNRR al centro del confronto

Fino a venerdì 14 ottobre Cascina Fossata a Torino ha ospitato la XIX edizione di Urbanpromo, una tre giorni di confronto sui temi dell'urbanistica suddivisi in quattro grandi filoni: città, green, digital e social housing; con attenzione ai progetti finanziati con il PNRR, accanto a riflessioni sulla pianificazione territoriale regionale e alla rigenerazione degli spazi pubblici urbani.

Sul PNRR la Città metropolitana di Torino è stata coinvolta mercoledì 12 ottobre in un confronto tra Città metropolitane d'Italia - tra cui Milano, Roma, Bari e Bologna – dal titolo "Dopo 30 anni, acquisizione di senso delleCittà metropolitane".

Il PNRR con la composizione dei Piani urbani integrati ha fatto emergere percorsi diversi di riconoscimento ed appartenenza alle Città metropolitane: Torino in particolare ha scelto un percorso unico a livello nazionale e il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo lo ha illustrato nel suo intervento di apertura ricordando che la Città metropolitana di Torino ha individuato i progetti finanziabili all'interno del proprio territorio a seguito di un intenso processo di concertazione e negoziazione con i Comuni, che si è concluso con la presentazione di due Piani urbani, entrambi ammessi a finanziamento:

  1. Più-Piano integrato urbano della Città di Torino per 36 interventi ed un finanziamento di 113.395.160 euro per affrontare il tema della rigenerazione urbana a partire dal sistema bibliotecario cittadino come elemento dell'infrastruttura sociale urbana. Le azioni del Piano prefigurano interventi sulle sedi delle biblioteche di quartiere e sul tessuto urbano che le ospita, agendo sulle vulnerabilità materiali e sociali, sull'eliminazione delle barriere fisiche e socio-culturali, sulla qualità dello spazio pubblico e sui luoghi della socialità e dell'inclusione;
  2. Torino metropoli aumentata: abitare il territorio con soggetti attuatori suddivisi fra 43 Comuni e 2 Unioni montane, un finanziamento di 120.552.757 euro ed un investimento complessivo di poco inferiore ai 150 milioni di euro per 47 interventi con l'obiettivo di contrastare le disuguaglianze di opportunità che coinvolgono diversi target sociali, in particolare gli anziani, i disabili, i giovani, le famiglie e, in generale, le persone in difficoltà economica. Due le linee di intervento, distinte ma complementari: abitare il territorio attraverso il rafforzamento delle politiche sociali attive che contemplano interventi di housing sociale rivolto ai soggetti fragili (in attuazione dell'Azione 5.2.1 del PSM "Social housing per la rivitalizzazione dei piccoli centri e delle borgate alpine") e la costruzione o ricostruzione di spazi di aggregazione e inclusione, luoghi condivisi per la comunità e spazi culturali e teatrali, attorno a cui ricostruire l'incontro intergenerazionale e interculturale, che includano anche sedi di servizi o attività sociali (in coerenza con l'azione 5.2.3 del PSM "Case della comunità nei centri minori"). Per la Città metropolitana di Torino è intervenuto anche il dirigente Matteo Barbero.

(13 ottobre 2022)

I privati potranno investire in modo agevolato per accompagnare i progetti del PNRR

La Città metropolitana di Torino ha avviato il confronto con i privati e le associazioni che li rappresentano sui 45 interventi selezionati sul territorio e finanziati con 120 milioni di euro nell'ambito della Missione 5 del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, dedicata all'inclusione e alla coesione sociale. L'incontro che si è tenuto martedì 21 giugno ha riguardato le possibilità di investimenti privati collegati agli interventi selezionati e approvati dai Ministeri dell'Interno e dell'Economia e Finanze principalmente nell'ambito del Piano Urbano Integrato "Torino metropoli aumentata. Abitare il territorio".

Particolare attenzione è stata dedicata all'illustrazione degli strumenti finanziari a disposizione dei privati per favorire il partenariato e a supporto degli investimenti da attuare sui territori. Con il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e la Consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico Sonia Cambursano, sono intervenuti i tecnici della Città metropolitana, che hanno illustrato il percorso di attuazione degli interventi della Missione 5, i tempi e le modalità di coinvolgimento dei privati.

La Banca Europea per gli Investimenti ha sottoscritto un accordo di finanziamento con il Ministero dell'Economia e delle Finanze per la creazione di un Fondo di Fondi per un ammontare iniziale di 772 milioni di euro, provenienti dal PNRR e di competenza dei Ministeri del Turismo e dell'Interno. La BEI veicolerà queste risorse alle imprese tramite intermediari finanziari selezionati. La strategia dell'Unione Europea di integrazione tra sostegno a fondo perduto e mobilitazione di capitale privato per progetti e investimenti di interesse pubblico viene attuata attraverso prestiti a basso interesse, garanzie e capitale azionario e altri meccanismi di assunzione di rischio, eventualmente associati all'assistenza tecnica. Per i Piani Urbani Integrati finanziati con la Missione 5 del PNRR il Fondo dei Fondi ha una dotazione di 272 milioni in favore di promotori privati e partenariati pubblico-privato che intendano partecipare o abbiano partecipato ai progetti finanziati dalle Città Metropolitane, promuovano progetti o iniziative coerenti con i progetti e interventi oggetto di finanziamento da parte delle Città Metropolitane. La Direzione centrale per la finanza locale del Ministero dell'Interno emanerà nei prossimi mesi un avviso al pubblico con le modalità e le condizioni di richiesta e accesso da parte dei privati ai prestiti e agli altri strumenti finanziari messi a disposizione.

Durante l'incontro del 21 giugno nella sede della Città metropolitana il Vicesindaco Suppo ha ribadito la disponibilità dell'Ente di area vasta a confrontarsi con i privati per diffondere nei diversi territori le informazioni sulle opportunità di investimento collegate ai progetti finanziati dalla Missione 5, poiché, per ogni intervento di rigenerazione urbanistica e sociale (Suppo ha fatto gli esempi del polo logistico di Bussoleno, delle ex Casermette di Usseglio e del teatro Matteotti di Moncalieri), sono ipotizzabili servizi realizzabili e gestibili da imprenditori locali. La Consigliera Sonia Cambursano ha spiegato che l'importanza di un percorso che coinvolga gli amministratori e le forze economiche locali deriva dai requisiti stringenti per l'assegnazione dei fondi PNRR, in termini di progettazione, tempistiche di realizzazione, monitoraggio dei lavori e rendicontazione delle spese. L'incontro è stato anche l'occasione per richiamare i prossimi passi del percorso di realizzazione degli investimenti pubblici finanziati dalla Missione 5. È in corso la sottoscrizione dell'accordo tra la Città Metropolitana di Torino e i soggetti attuatori. L'aggiudicazione dei lavori dovrà avvenire entro il 30 luglio 2023, mentre il completamento di almeno il 30% delle opere ha come deadline il 30 settembre 2024, pena la revoca del contributo. I lavori dovranno essere terminati e collaudati entro il 30 giugno 2026.

(21 giugno 2022)

Il PNRR spiegato ai privati

Dopo l'approvazione del Piano Urbano Integrato "Torino metropoli aumentata. Abitare il territorio" da parte del Ministero dell'Interno e del Ministero dell'Economia e delle Finanze e l'assegnazione del finanziamento sulla missione 5 del PNRR dedicata a inclusione e coesione sociale, la Città metropolitana di Torino si confronta - in presenza e online - con i privati per illustrare i 45 interventi selezionati e finanziati per un totale di 120milionidi euro e le possibilità imprenditoriali collegate gli interventi approvati.

Appuntamento martedì 21 giugno ore 10 nella sala del XV pianodella Città metropolitana in corso Inghilterra 7.

Particolare attenzione verrà dedicata all'illustrazione degli strumenti finanziari a disposizione dei privati per favorire il partenariato e a supporto degli investimenti da attuare sui territori.

Con il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e la consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico Sonia Cambursano, interverranno i tecnici di Città metropolitana per illustrare il percorso di attuazione degli interventi, tempi stihe e modalità di coinvolgimento dei privati

Prenotazioni a sviluppo@cittametropolitana.torino.it

(16 giugno 2022)

Nelle ex Casermette Rocciamelone di Usseglio attività sociali, formative e di accoglienza turistica

Un luogo in cui l'attenzione ai temi sociali e ai soggetti deboli si concretizzerà in azioni concrete e in cui, grazie alle comunità e agli imprenditori locali, si rinsalderà il legame tra l'area metropolitana torinese e le vallate alpine che le fanno da corona; uno spazio in cui l'approccio metromontano dell'attuale amministrazione della Città Metropolitana di Torino si concretizzerà in progetti di montagna-terapia, aggregazione sociale e culturale, coltivazione didattica, formazione, valorizzazione delle eccellenze locali, informazione e accoglienza turistica attenta alla salvaguardia dell'ambiente.

Il progetto è uno dei 45 che la Città ha selezionato e vedrà finanziati sulla Missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per un importo di 1,9 milioni di euro. Lo studio di fattibilità del recupero delle Casermette “Rocciamelone” è stato illustrato venerdì 10 giugno ad Usseglio dall'architetto Loredana Iacopino e dal professor Antonio De Rossi del Politecnico di Torino. Quella che si è tenuta ad Usseglio è la prima di una serie di presentazioni dei progetti selezionati dalla Città Metropolitana e finanziati sulla Missione 5 del PNRR.

Come ha sottolineato nel suo intervento il Vicesindaco metropolitano, ad Usseglio si vedranno i risultati di una precisa scelta compiuta nei mesi scorsi dall'amministrazione metropolitana, che ha selezionato 45 progetti rispondenti ad esigenze molto sentite nei più diversi territori della Città Metropolitana più grande d'Italia, l'unica confinante con uno Stato estero e l'unica in cui sono compresenti una metropoli e un articolato sistema di città, paesi, aree rurali e montane. Il Vicesindaco metropolitano ha inoltre sottolineato che il PNRR può essere un'occasione importante per valorizzare le spinte innovative provenienti dai territori e aiutare le persone, le imprese e le comunità a fare rete per valorizzare le risorse naturali e tutelare il territorio.

Nei prossimi mesi dovrà essere individuato un soggetto privato - che potrà anche derivare dall'aggregazione di più soggetti - che assumerà la gestione del complesso e definirà nel dettaglio il progetto di utilizzo delle ex Casermette, oggetto del seminario che si è tenuto nel pomeriggio del 10 giugno per confrontare le differenti ipotesi.

Il complesso delle ex Casermette Rocciamelone si estende su un'area di oltre 7.000 metri quadrati ed è composto da sei edifici, per una superficie coperta totale di circa 1.600 metri quadrati. Le costruzioni risalgono alla fine degli anni '30 del XX secolo, sono in buono stato di conservazione e si prestano a differenti riutilizzi. L'area ha il vantaggio di avere una doppia accessibilità, che rende possibile suddividere la ristrutturazione in più lotti. Gli edifici si affacciano su di uno spazio verde che, a sua volta, si presta ad essere utilizzato per diverse attività all'aria aperta.

L'operazione ex Casermette di Usseglio scaturisce dalla comunione d'intenti tra Comune di Usseglio, Unione Montana Alpi Graie, Città Metropolitana di Torino, UNCEM, GAL Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone. I soggetti pubblici hanno deciso di dare vita ad una cabina di regia per governare un progetto strategico che punta a creare un vero e proprio hub metromontano centrato su due assi strategici, legati il primo all'educazione e alla formazione e il secondo alla funzione della montagna per la promozione del benessere sociale e psicofisico. Le attività prettamente turistiche potrebbero insediarsi in spazi per la cui ristrutturazione occorrerà trovare risorse ulteriori rispetto a quelle del PNRR.

(13 giugno 2022)

PNRR, successo per la tappa torinese del road show del Governo

Era molto attesa e non ha deluso le aspettative la visita a Torino del ministro per l'Innovazione Vittorio Colao e della ministra dell'Università e della ricerca, Maria Cristina Messa a Torino, giunti nel capoluogo subalpino per spiegare quali e quante risorse del PNRR arriveranno sul territorio. La visita dei due ministri era una delle tappe del tour istituzionale "Italiadomani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza", organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per illustrare i contenuti e le opportunità del PNRR per il nostro territorio, con il supporto della cabina di regia istituzionale locale, composta da Comune di Torino, Città Metropolitana di Torino, Regione Piemonte, Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino

In totale in Piemonte arriveranno 6-7 miliardi di euro di cui 4 miliardi e 600 milioni già assegnati. Tra gli investimenti più importanti il miliardo e 200 milioni per le infrastrutture e la mobilità sostenibili, ma ci saranno fondi consistenti anche per un diffuso programma di rigenerazione urbana: due piani urbani integrati nella Città Metropolitana di Torino per oltre 230 milioni di euro per il recupero di aree e strutture pubbliche e il miglioramento del tessuto sociale e investimenti per circa 520 milioni di euro per un'assistenza sanitaria di prossimità diffusa capillarmente su tutta la regione, per garantire cure primarie e intermedie, soprattutto alle categorie più fragili. Al Piemonte sono stati inoltre assegnati quasi 268 milioni di euro per l'istruzione, con la costruzione di nove scuole innovative già approvata. A Torino il ministro Colao è venuto anche e soprattutto per parlare di ricerca e innovazione e degli ospedali di comunità.

(27 maggio 2022)

Venerdì 27 alla Nuvola Lavazza il road show del Governo

Fa tappa a Torino il tour istituzionale "Italiadomani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza", organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il supporto della cabina di regia istituzionale locale, composta da Comune di Torino, Città Metropolitana di Torino, Regione Piemonte, Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino, per illustrare i contenuti e le opportunità del PNRR per il nostro territorio.

Venerdi 27 maggio alle ore 11, nella location d'eccezione della Centrale Nuvola Lavazza, in Via Ancona 11/Aa Torino.

Parteciperanno il Ministro dell'Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, il Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, il Sindaco di Torino e della Città Metropolitana di Torino Stefano Lo Russo, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la coordinatrice della segreteria tecnica del PNRR Chiara Goretti.

Modereranno l'incontro il Capo dell'Ufficio per la comunicazione istituzionale e le relazioni con i media della Presidenza del Consiglio dei Ministri Paola Ansuini e il direttore del quotidiano La Stampa Massimo Giannini.

(25 maggio 2022)

Missione 2, nuova scuola ad Avigliana

Sarà costruita una nuova sede per la succursale dell'istituto tecnico "Galileo Galilei" di Avigliana: un intervento da 4 milioni di euro che la Città metropolitana di Torino ha candidato - dopo una attenta valutazione -  nell'ambito della Missione 2 "Rivoluzione verde e transizione ecologica" del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il finanziamento è stato approvato e la soddisfazione è davvero grande per il risultato che consentirà di realizzare la nuova succursale  nella stessa area garantendo la continuità didattica.
"L'Istituto per geometri e ragionieri "Galileo Galilei" di Avigliana è l'unico con questo indirizzo tecnico nella Valle e raccoglie studenti dallaValle di Susa, dalla Val Sangonee dalla zona ovest di Torino: una scuola importante, che ha bisogno di una succursale adeguata e della nostra attenzione"commenta il vicesindaco metropolitano, che conosce bene la realtà essendo anche il sindaco di Condove.
Nei mesi scorsi dopo un forte maltempo la Città metropolitana era intervenuta per i problemi al tetto della succursale: ora si lavora in sinergia con il Comune di Avigliana ad un progetto di ampio respiro.

Entro quest'anno il Ministero dell'istruzione individuerà con un concorso di idee i progettisti ai quali la Città metropolitana di Torino affiderà esigenze e richieste, in collaborazione con il Comune di Avigliana, giungendo così alla definizione del progetto esecutivo,
L'intervento dovrà prevedere larealizzazione di un nuovo plesso scolasticoa elevata efficienza energetica all'interno dello stesso terreno di proprietà della Città metropolitana di Torino; saranno poi demoliti i due fabbricati ora esistenti,ma solo successivamente alla nuova edificazione, in modo da permettere la continuità dell'attività didattica.

L'esigenza di demolire i fabbricati attuali è maturata dalla valutazione dell'alto costo del loro adeguamento alle norme sismiche e alle norme sul risparmio energetico e dei costi di rifacimento delle finiture interne (pavimenti, controsoffitti, servizi igienici, impianti elettrici e speciali, ecc.), che equivalgono alla spesa della ricostruzione integrale.
I lavori di edificazione della nuova succursale dovranno essere aggiudicati entro settembre del 2023.
La conclusione con il collaudo è fissata dal Pnrr inderogabilmente entro il mese di marzo del 2026. 
"È davvero grande la soddisfazione mia e dell'intera Città metropolitana per questo risultato" aggiunge laconsigliera metropolitana delegata all'istruzione e al bilancio, "frutto della sinergia tra gli amministratori e i tecnici dell'Ente, che ringrazio di cuore per il grande lavoro svolto per presentare e vincere questa candidatura".

(12 maggio 2022)

Missione 5 , 45 interventi sul territorio

Martedì 10 maggio alle ore 15 a Torino la Città metropolitana insedia il tavolo di coordinamento dei 45 soggetti attuatori degli interventi ammessi a finanziamento sulla missione 5 inclusione e coesione del PNRR, il piano nazionale di ripresa e resilienza.

Nei giorni scorsi i Ministri dell'interno e dell'economia e finanze avevano firmato il decreto che assegna le risorse ai soggetti attuatori dei piani urbani presentati da Città metropolitana con un’azione di coordinamento territoriale e programmazione negoziata che ha consentito ai progetti di essereinteramente e pienamente ammessi a finanziamento.

L’ambito metropolitano riceve quindi complessivamente 120 milioni di euro per 45 enti articolati in 5 ambiti territoriali: Carmagnola (7 Comuni per 16 milioni)  Grugliasco (18 Comuni per 57 milioni)  Ivrea (8 Comuni per 18,5 milioni) Pinerolo (8 Comuni per 19 milioni) e la Valle di Susa (4 Comuni per 10 milioni) 

Città metropolitana di Torino sottoscriverà insieme ai soggetti attuatori tutti gli atti di adesione e obbligo con il Ministero dell’Interno: le attività, indicate nel progetto dovranno essere avviate da ciascun soggetto attuatore a partire dalla data di sottoscrizione e ricezione dell’atto. Città metropolitana di Torino è chiamata a garantire il coordinamento complessivo dei progetti, raccordando e supportando i soggetti attuatori e proporrà la sottoscrizione di un accordo unitario per una più precisa ripartizione degli obblighi fra i diversi attori; l’istituzione di un collegio di vigilanza che monitori l’andamento degli interventi e individui tempestivamente eventuali criticità; l’avvalimento del personale dei soggetti attuatori per creare un gruppo di lavoro. Dovranno anche essere realizzate attività congiunte di animazione territoriale per presentare al territorio gli interventi del Piano, promuovere percorsi di coprogettazione con il terzo settore, stimolare investimenti privati attraverso il Fondo dei Fondi della BEI ed assicurare ampi processi di partecipazione degli attori economici e della società civile nelle fasi di definizione ed attuazione degli interventi.

Il Governo approva e finanzia i 45 interventi presentati da Città Metropolitana

Grande soddisfazione in Città metropolitana di Torino per il decreto del Ministro dell'interno di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze - in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale - che ha assegnato le risorse ai soggetti attuatori dei piani urbani presentati sulla missione 5 del PNRR dedicata a inclusione e coesione sociale.

Il decreto riporta l'elenco definitivo dei 31 piani urbani integrati (PUI) tra cui quelli presentati dalla Città metropolitana di Torino, che sono stati interamente e pienamente ammessi a finanziamento.

Oltre al piano da 113 milioni di euro riservato alla rete delle biblioteche comunali di Torino, è stato approvato quello di ambito metropolitano per complessivi 120 milioni di euro costruito direttamente da Città metropolitana attraverso un complesso processo di programmazione negoziata che ha 45 enti articolati in 5 ambiti territoriali: Carmagnola (7 Comuni per 16 milioni)  Grugliasco (18 Comuni per 57 milioni)  Ivrea (8 Comuni per 18,5 milioni) Pinerolo (8 Comuni per 19 milioni) e la Valle di Susa (4 Comuni per 10 milioni) 

Il termine per l'aggiudicazione dei lavori è stato fissato per tutti i Soggetti Attuatori nella data del 30 luglio 2023 mentre il termine finale, entro il quale dovrà essere trasmesso il certificato di regolare esecuzione  ovvero il certificato di collaudo rilasciato per i lavori dal direttore dei lavori, sarà il 30 giugno 2026, in linea con il termine di conclusione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

I progetti di Città metropolitana sono rivolti ad una popolazione di un milione e 200mila cittadini del territorio che potranno fruire di servizi a livello locale a carattere sociale, individuati per ricostruire un incontro intergenerazionale e interculturale, per realizzare servizi e spazi nuovi o riqualificarne di esistenti in termini di accessibilità e di sostenibilità.

Come previsto nel Decreto Ministeriale, le progettualità selezionate dalle Città Metropolitane si riferiscono esclusivamente ad interventi di valore non inferiore a 50 milioni di euro,riguardano investimenti volti al miglioramento di ampie aree urbane degradate, per la rigenerazione e la rivitalizzazione economica, con particolare attenzione alla creazione di nuovi servizi alla persona e alla riqualificazione delle infrastrutture, permettendo la trasformazione di territori vulnerabili in città intelligenti e sostenibili.

I comuni metropolitani sedi dei 45 progetti prescelti

  • Ambito Carmagnola: Cambiano, Carignano, Carmagnola, Osasio, Pino Torinese, Trofarello, Villastellone
  • Ambito Pinerolo: Pinerolo, Villar Perosa, Piscina, Scalenghe, Villafranca Piemonte, Torre Pellice, Roletto, Usseglio
  • Ambito Ivrea: Castellamonte, Cuorgnè, Borgiallo, Feletto, Ivrea, Banchette, Strambino-San Giorgio Canavese, Rivarolo Canavese
  • Ambito Grugliasco: Alpignano, Grugliasco, Chieri, Moncalieri, Druento, Collegno, Rivoli, Pianezza, Vinovo, Venaria Reale, Chivasso, Rosta, Leinì, Settimo Torinese, Nichelino, Borgaro Torinese, Rivalta, Beinasco
  • Ambito Valle di Susa: Avigliana, Bussoleno, Giaveno, Exilles.

Nei prossimi giorni la Città metropolitana di Torino insedierà il tavolo di coordinamento dei 45 soggetti attuatori degli interventi ammessi a finanziamento.


 

Illustrati i progetti della missione 5 inclusione e coesione

Risorse per oltre 120 milioni di euro, distribuite per 45 interventi progettuali suddivisi in 5 ambiti territoriali: questa la sintesi del lavoro della Commissione tecnica istituita dalla Città Metropolitana di Torino per definire la ricaduta delle risorse della Missione 5 del PNRR dedicata ad inclusione e coesione sociale.

Il lavoro della Commissione è stato illustrato sabato 19 marzo dal Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo nell'auditorium della sede di corso Inghilterra, durante la cabina di regia istituzionale sul PNRR convocata insieme al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e ai Rettori di Università e Politecnico.

Per la Regione Piemonte è intervenuto l'Assessore al Bilancio ed attività economiche Andrea Tronzano, che ha sottolineato il valore del lavoro di squadra territoriale, anticipando la disponibilità di ulteriori risorse, grazie ai fondi Fesr per lo sviluppo locale metropolitano torinese.
"Mentre 113 milioni sono stati riservati ai progetti della Città di Torino per la rete delle biblioteche comunali, ben 120 milioni di euro sono destinati fuori dal capoluogo, una scelta precisa per i cittadini - ha detto il Sindaco metropolitano Lo Russo, rivendicando la volontà di coinvolgere il più possibile il territorio, anche a discapito del capoluogo - consapevole che se riparte la Città Metropolitana di Torino riparte l'intero Piemonte".
I capofila dei 5 ambiti territoriali metropolitani sono Carmagnola, Grugliasco, Ivrea, Pinerolo e la Valle di Susa.

Nell'ambito territoriale con capofila Carmagnola sono stati ammessi i progetti presentati da7 Comuni, che riceveranno risorse per 16 milioni di euro.

Ai 18 Comuni dell'ambito il cui capofila è Grugliasco andranno 57 milioni.

Sono 8 i Comuni dell'ambito di Pinerolo, a cui sono destinati fondi per 19 milioni, mentre18 milioni e mezzo vanno agli 8 Comuni dell'ambito di Ivrea e10 milionia i 4 Comuni dell'ambito della Valle di Susa.
"Grazie ai fondi del PNRR sulla Missione 5 per inclusione e coesione sociale un milione e 200.000 cittadini del territorio metropolitano torinese potranno fruire diservizi a livello locale a carattere sociale o che abbiamo individuato per ricostruire un incontro intergenerazionale e interculturale. - sottolinea il Sindaco metropolitano – Sarà possibile realizzare servizi e spazi nuovi o riqualificarne di esistenti in termini di accessibilità e di sostenibilità".
Lunedì 21 marzo la Città Metropolitana trasmette al Governo i progetti di Torino e dei 45 Comuni metropolitani, per arrivare entro giugno alla loro approvazione.

Online documentazione e indicazioni per i progetti della missione 5

Superano i 120 milioni di euro le risorse assegnate al territorio metropolitano di Torino nel PNRR, il piano nazionale di ripresa e resilienza, che saranno erogati da quest'anno e fino al 2026 sulla missione 5 "INFRASTRUTTURE SOCIALI, FAMIGLIE, COMUNITÀ E TERZO SETTORE" .

Un budget importante, cui si affiancano altri 113 milioni di euro destinati solo al capoluogo Torino.

Venerdì 21 gennaio online il sindaco metropolitano ha incontrato i Comuni del territorio in una partecipata call durante la quale ha fortemente motivato gli amministratori locali a fare squadra per sfruttare al massimo un'occasione unica per progetti contro la vulnerabilità sociale. In tutto 233 milioni destinati alla rigenerazione, al rilancio economico, alla ricucitura sociale: un'occasione unica per il rilancio di tutto il Piemonte dalla quale dovremo trarre il massimo vantaggio.

Martedì 18 gennaio il sindaco Lo Russo aveva firmato il decreto nel quale sono indicati i termini e le tempistiche del finanziamento per la parte del vasto territorio non compreso nel capoluogo.

La Città metropolitana ha attivato una casella di posta dedicata per ogni info e domande di assistenza: scrivere a progetti.integrati@cittametropolitana.torino.it

Si darà risposta ai quesiti che pervengono entro le ore 12 di mercoledì 26 gennaio.


 

L'iter della selezione dei progetti

L'iter prevede che i Comuni, singoli o associati e le unioni di comuni presentino Progetti Integrati di Rigenerazione Urbana che saranno esaminati da una Commissione tecnica (pdf 159 KB) costituita appositamente.

Entro la mezzanotte del prossimo 26 gennaio dovrà essere inviata con pec all'indirizzo protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it una proposta sintetica su questo modello (docx 158 KB) con l'idea di progetto, l'elenco degli interventi e la loro collocazione territoriale, i risultati attesi e un primo prospetto del budget suddiviso per annualità.

Dopo una prima verifica da parte della commissione di Città metropolitana di Torino, entro la mezzanotte del prossimo 22 febbraio dovrà essere inviata la proposta completa con tutti gli allegati di dettaglio.

Ogni Comune o unione di comuni potrà presentare una sola proposta progettuale

L'ulteriore confronto con i proponenti dovrà consentire  Città metropolitana di Torino l'invio dei Progetti Integrati di Rigenerazione Urbana al Ministero dell'Interno entro la scadenza del 16 marzo: le proposte selezionate saranno contenute in un decreto del sindaco metropolitano.

"I tempi sono stretti, ma il lavoro non ci spaventa: il confronto con i Comuni, le Unioni di Comuni, le Unioni montane è alla base delle decisioni che Città metropolitana di Torino dovrà inviare al Governo tra due mesi, entro il 16 marzo" aggiunge il sindaco Lo Russo.

"Chiediamo ai colleghi sindaci del territorio un grande sforzo e la massima unità d'intenti: entro il 26 gennaio aspettiamo dagli Enti locali del territorio proposte di progetti con un valore minimo di 5 milioni di euro ciascuno, affinché la Città metropolitana possa comporre due grandi interventi di valore pari almeno a 50 milioni di euro che saranno finanziati".

Le regole che arrivano da Roma sono chiare, le prescrizioni e i requisiti devono essere rispettati: i progetti integrati di rigenerazione urbana dovranno avere un importo minimo di 50 milioni di euro a pena di inammissibilità.

"Siamo consapevole della difficoltà di aggregare su una linea progettuale unica realtà locali piccole e piccolissime, anche non confinanti tra loro. Tuttavia dopo anni di tagli e sacrifici, ora c'è l'opportunità di creare valore e non possiamo perderla. Siamo convinti che la ripresa del territorio metropolitano di Torino passi attraverso la rimozione delle situazioni di degrado urbanistico e di emarginazione sociale, culturale ed economica" conclude il sindaco Lo Russo.

Nel decreto, si sottolinea che le parole chiave inclusione e coesione saranno declinate attraverso l'eliminazione delle barriere di genere, fisiche, culturali, formative e di contesto socio economico oltre che infrastrutturale, che impediscono la piena partecipazione di tutta la società al processo di modernizzazione e rilancio del Paese.

In particolare il PNRR destina risorse proprio a progetti con valenza sociale e territoriale che vedano protagonisti i Comuni nell'area metropolitana dove le condizioni di disagio sociale e di vulnerabilità sono più diffuse.


(11 luglio 2023)