Le lingue minoritarie non sono solo un importante elemento per conservare all'interno di una comunità tradizioni e senso di identità, sono anche un patrimonio che nutre la diversità linguistica dell'umanità tutta. Non è secondario, in tempi di linguaggi appiattiti e di comunicazione globale per necessità resa sempre più lineare se non addirittura povera.
Su come tutelare e implementare la letteratura nelle lingue madri si è svolto sabato 14 maggio 2016, dalle 14.30 alle 16, nell'Arena Piemonte del Lingotto Fiere un incontro promosso dalla Città metropolitana di Torino, da Chambra d'oc valadas occitanas e dalla delegazione piemontese dell'Unione nazionale Comuni e Comunità enti montani, un incontro dal titolo "Letterature in lingua madre. Un prezioso patrimonio a favore della diversità linguistica dell'umanità".
All'incontro è intervenuta portando i saluti delle istituzioni Barbara Cervetti, consigliera con delega alla cultura della Città metropolitana di Torino.
Sono seguiti gli interventi "Le ragioni di Babele: politiche per la tutela della minoranze linguistiche"; Giacomo Lombardo "Il Premio Ostana: scritture in lingua madre" ed. 2016; Diego Corraine "Le opere letterarie per l'ufficializzazione delle lingue minoritarie"; Matteo Ghiotto e Matteo Rivoira "L'esperienza degli sportelli linguistici". Ha coordinato Ines Cavalcanti, di Chambra d'Oc.
Nel corso dell'incontro è stata anche presentata la traduzione francoprovenzale del "Il Piccolo Principe".