Progetto catasto

Sistema Gauss-Boaga

La proiezione conforme di Gauss prende il nome di proiezione di Gauss-Boaga (il secondo nome dal geodeta capo dell'Istituto Geografico Militare - IGM).

Il sistema geodetico Gauss Boaga è definito nel modo seguente:

  1. Ellissoide internazionale (Hayford) con i seguenti parametri:
    • Semiasse maggiore a = 6378388 m
    • Semiasse minore b = 6356911,946 m
    • Eccentricità e 2 = 0.006722670022333
    • Schiacciamento s = 1/297
  2. Orientamento dell'ellissoide a Monte Mario:
    • Coordinate geografiche di Monte Mario
      j = 41° 55' 25".51
      l = 0° (12° 27' 08".4 Est da Greenwich)
    • Azimut della direzione a Monte Soratte a = 6° 35' 00".88, determinati con operazioni d'astronomia geodetica

È costituita da due soli fusi di ~ 6° 30' d'ampiezza, con meridiani centrali 9° e 15° ad Est di Greenwich.

Sono stati adottati come falsa origine per le coordinate E i valori di 1500 km e 2520 km rispettivamente, in modo tale che la prima cifra della coordinate E indichi il fuso cui appartiene il punto (lo sviluppo del fuso lungo il parallelo, per per j = 45°, è ~ 474 km).

Il fattore di riduzione assume il valore m 0 = 0.9996 , cosicchè il modulo di deformazione lineare assume il valore massimo di 1.0004 e le massime deformazioni sono uguali o inferiori agli errori di graficismo.I venti chilometri aggiunti alla falsa origine del secondo fuso impediscono confusione nelle coordinate dei punti appartenenti alla zona di sovrapposizione tra fuso 1 e fuso 2.

La scelta dell'ampiezza di ~ 6° 30' (ampliata rispetto all'ampiezza standard UTM) è dovuta sia per facilitare il passaggio fra i due sistemi di coordinate nella zona di sovrapposizione che per comprendere in due soli fusi tutto il territorio nazionale.

Le distanze misurate vanno ridotte all'orizzonte della stazione strumentale. In funzione della quota media alle quale si opera le distanze orizzontali vanno poi ridotte al GEOIDE e trasformate per adeguarsi alle deformazioni insite nella proiezione di GAUSS. Si tratta di applicare ad esse il modulo di deformazione cartografica.

A questo punto si possono effettuare tutte le elaborazioni di tipo planimetrico (calcolo di coordinate, compensazioni, calcolo di azimut, ecc.) come se operassimo su un piano.