Beni culturali e paesaggio

Salbertrand - Chiesa e campanile di San Giovanni Battista

Chiesa di San Giovanni Battista

Ubicazione: Comune di Salbertrand

Proprietà: parrocchia di San Giovanni Battista

Destinazione d´uso: edificio di culto

Note storiche e costruttive
Area comunale nel contesto della Valle di Susa

La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista occupa un´area del centro abitato nei pressi della strada statale per Bardonecchia, ai margini settentrionali del pianoro alluvionale formato dalla confluenza della Dora Riparia con la Dora di Bardonecchia. La chiesa si presenta libera sui quattro lati. I prospetti nord ed ovest si affacciano su un´area delimitata da un muro di cinta in pietra a vista, che riprende in parte ancora i confini dell´antica area cimiteriale; il fronte principale, ad est, si affaccia sulla piazza del paese.
L´edificio, preceduto da un grande protiro, è correttamente orientato; ha tre navate con ingresso centrale, cui corrisponde all´interno, una bella cantoria lignea datata al 1535. La sensibile differenza di quote che si nota tra i piani di calpestio del protiro e dell´ambiente interno è, con ogni probabilità, dovuta a progressivi interventi di innalzamento del piano stradale.
La facciata è a salienti, con archetti trilobati in pietra sul fronte principale, e archetti semicircolari sui fronti laterali; la muratura in pietrame è grezzamente intonacata, e le finestre sono incorniciate da blocchi di pietra locale. A sinistra dell´ingresso, in testata alla navata laterale, è ancora visibile una porta murata parzialmente interrata, con stipiti definiti da grandi conci squadrati ed architrave lunato; all´interno le corrisponde una nicchia che ospita il fonte battesimale. Sul fianco destro dell´edificio, presso l´entrata al cimitero, sono ancora visibili tracce di un affresco rappresentante i Vizi e le Virtù, protetto da una tettoia di legno con copertura in lose.

Ortofoto del comune

Il grande protiro che precede la facciata costituisce un esempio pressochè unico in Alta Valle di Susa: il profilo a capanna della facciata è segnato da una serie di archetti trilobati ed inclinati, che si ripetono sulle pareti laterali. L´arcata frontale è sostenuta da due robusti pilastri ottagonali, mentre l´attacco alla facciata della chiesa è definito da due lesene affiancate da colonnine con base e capitello. Le colonnine, tagliate in un solo blocco di pietra verde proveniente dalle cave di Pont Ventoux (tra Salbetrand e Oulx), presentano basi prismatiche con quattro unghioni angolari; i capitelli, a forma di piramide rovesciata, con motivi floreali stilizzati e gigli di Francia, portano incisa la data di costruzione del portico: 1536.
L´ingresso alla chiesa è impreziosito da un ricco portale in pietra, con forti strombature disegnate da colonnine che sostengono arcate incornicianti una lunetta affrescata e che sono sovrastate da un grande arco a carena rovesciata, culminante in un giglio di Francia affiancato da due delfini. Fasce di dentelli e di archetti trilobati, motivi floreali, stemmi e monogrammi, compongono il coronamento della composizione, con tre edicole che contenevano altrettante statue, oggi non più in sito. Tra i fregi, a sinistra del portale si legge la data 1512, a destra la firma del costruttore, Matheus Rode.
Il portone di noce massiccio, lavorato a "punta di diamante" è di fattura più recente.
La navata principale, scandita da una coppia di alti pilastri compositi in pietra, è molto più slanciata delle laterali; la navatella sinistra si conclude con il campanile, quella di destra con il coro, accessibile dal presbiterio. Severino Savi, basandosi sull´osservazione diretta del monumento, sostiene che si tratti di un edificio dell´XI secolo, trasformato in epoche successive, e scrive che "il gotico - con qualche influsso rinascimentale - è preponderante nella parrocchiale di Salbertrand, ed in forma omogenea ed armonica quale non si incontra in nessun altra chiesa dell´Alta Valle". In effetti lo spazio interno conserva le caratteristiche architettoniche tipiche dello stile gotico maturo. Le navate ed il presbiterio, così come il pronao che precede l´ingresso, sono coperte da ampie volte a crociera, con costoloni e tondo centrale in pietra, decorato a colori. Altro elemento di continuità è dato dalle finestre di forma archivoltata che scandiscono le pareti delle navate e del presbiterio. Un´anomalia è invece costituita dal tipo differente dei ritti che separano le navate; la fila di sinistra presenta pilastri polilobati, coerenti con i costoloni delle volte che se ne dipartono; a sinistra tale sistema è sostituito da robuste colonne lapidee sormontate da grandi capitelli scolpiti con figurazioni zoomorfe ed antropomorfe, oltre a figure geometriche, forme vegetali stilizzate, volute ioniche con caratteristici caulicoli, delfini e gigli di Francia, simboli quali il Tau ed alcune scritte.

La chiesa possiede un importante ciclo di affeschi, ancora visibili sulla volta e sulle pareti della prima campata della navata laterale destra e dell´absidiola corrispondente. Altre figurazioni affrescate si trovano su zone delle pareti, sugli sguinci delle finestre e alla base del campanile, il che fa pensare che la chiesa fosse in origine molto più ricca di dipinti. Ora, ad eccezione delle zone affrescate di cui si è detto, pareti e volte sono intonacate e tinteggiate in bianco. Il pavimento è in tavolato di legno, ma sappiamo che nel 1599 (visita pastorale del vescovo Broglia) si presentava ancora in terra battuta.
Il campanile è diverso dalla gran parte dei campanili dell´Alta Valle. Si compone di sette livelli: nei primi quattro si riconosce ancora la partitura romanica (moduli quadrati delimitati da fasce di archetti pensili). I tre piani superiori sono frutto di una soprelevazione eseguita su progetto dell´architetto G. Santus Rusca nel 1739 con l´intento di rendere più udibile da lontano il suono delle campane, che ne ha portato l´altezza a circa ventotto metri. La copertura ha forma piramidale, poco slanciata, con manto di lose a spacco naturale su orditura lignea, e con una base in pietra per la croce. La muratura è in pietra di piccola pezzatura, con spigoli segnati da lesene realizzate in conci squadrati, il tutto ora ricoperto da una tinteggiatura bianca e grigia. L´accesso al campanile avviene da una piccola porta a sinistra del presbiterio; dal locale a piano terra, coperto da volta a botte, parte la scala ricavata nello spessore del muro, che porta al primo piano; i livelli successivi, definiti da solai lignei, sono collegati da scale a pioli.
La chiesa di San Giovanni, esempio tra i più pregevoli dell´Alta Valle, nei primi anni del Novecento fu oggetto di particolari attenzioni da parte dell´Ufficio di tutela che, tra il 1905 e il 1909, seguì direttamente un intervento mirato a prevenire possibili dissesti, rinnovò parte della copertura e posò un nuovo pavimento. Contestualmente furono restaurati gli affreschi, sotto la guida di Giovanni Vacchetta. Alla fine degli anni sessanta vennero realizzati interventi di adeguamento relativi sostanzialmente all´area presbiteriale.
Nel 1997 è stato consolidato il trave di colmo della copertura sulla navata centrale, nel 2000 sono stati eseguiti restauri sugli affreschi interni e nel 2003 è stato ultimato il restauro del retable ligneo.

Stato di conservazione

Attualmente lo stato di conservazione dell´edificio è generalmente buono. Segni di degrado dovuti ad assorbimento di umidità compaiono sulle superfici intonacate del campanile e di alcune pareti interne.

Indicatore di conservazione: stato di conservazione mediocre

Visualizza legenda stato di conservazione

Legenda grafica dello stato di conservazione, da ottimo a rudere
Considerazioni circa gli interventi prioritari

Al termine del ciclo di interventi mirati al restauro generale degli affreschi e degli apparati decorativi, sarebbe opportuna una verifica ravvicinata dello stato di conservazione del campanile per promuoverne il restauro, ed anche un controllo degli elementi lapidei del portale d´ingresso.