Certosa della Madonna della Losa
Ubicazione: Comune di Gravere
Proprietà: parrocchia della Natività di Maria
Destinazione d´uso: edificio di culto
Note storiche e costruttive
Il complesso si trova nel borgo di Losa, in posizione panoramica preminente rispetto all´imbocco dell´Alta Valle di Susa, ed è anticipata da uno spazioso sagrato che permette di apprezzarne l´insieme.
La sua fondazione, secondo quanto indicato nella Cronica della Losa, è attribuita ai benedettini della Novalesa e si fa risalire all´844, mentre alcuni studiosi locali, quali Severino Savi e Luca Patria, la assegnano alla fine dello stesso secolo. Risulta che nel 1189 il luogo fosse passato ai certosini ma, già nel 1197, nel Cartario della Certosa della Losa, risulta in preparazione il trasferimento della congregazione a Monte Benedetto, trasferimento avvenuto, sempre secondo quanto indicato nei documenti, prima del 1202.
Le vicende della comunità monastica della Certosa della Losa sono piuttosto scarse e frammentarie; dopo il trasferimento dei monaci la chiesa passò al patrimonio dello stato sabaudo e fu affidata ad un cappellano.
L´edificio si presenta con una configurazione planimetrica molto semplice a navata unica coperta da una volta a botte intonacata e parzialmente affrescata.
L´intonaco che ricopre tutti i prospetti della chiesa ha nascosto ogni possibile indizio dello stato originale. La copertura è realizzata con una struttura lignea e manto in lose a spacco naturale. Il piccolo campanile, che ha mantenuto il paramento in pietra a vista, riprende, pur nella sua semplicità, caratteristiche architettoniche tipiche dei campanili romanici: ha lesene angolari e fasce marcapiano costituite da cornici a dentelli e archetti pensili in pietra che definiscono campi rettangolari. Le aperture a bifora (dotate di colonnine divisorie e capitelli lapidei) sono chiaramente leggibili dall´interno, ma completamente tamponate sul filo della muratura esterna. L´ultimo livello è adibito a cella campanaria e probabilmente presentava aperture a bifora, poi sostituite da larghe aperture archivoltate per permettere il passaggio delle campane.
L´aspetto che maggiormente caratterizza la cappella della Madonna della Losa è la presenza di un pregevole ciclo di affreschi raffiguranti gli apostoli, ascrivibile alla seconda metà del Trecento. Il ciclo degli apostoli, di solito affrescato sulle pareti dell´abside, è stato qui distribuito sulla volta, sfruttando la sua particolare forma a carena.
Stato di conservazione
La cattiva tenuta delle coperture della chiesa ha causato infiltrazioni con conseguente degrado degli affreschi e degli intonaci interni. La struttura del campanile, da anni in stato di abbandono, necessita di verifica statica e di una revisione generale della copertura e del paramento.
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Considerazioni circa gli interventi prioritari
Il restauro e la conservazione di questo piccolo, antico complesso, favorito dalla particolare posizione paesistica, si rivela opportuna per offrire una sosta gradevole ai gitanti ed agli appassionati, che potrebbero apprendere, da un pannello illustrativo collocato in luogo idoneo, l´importanza del suo significato nella storia degli insediamenti certosini in Valle di Susa e il legame ideale con la Certosa di Montebenedetto.