Beni culturali e paesaggio

Chianocco - Casaforte

Casaforte di Chianocco

Ubicazione: Comune di Chianocco, Borgata Torre

Proprietà: privata

Destinazione d´uso: casa di abitazione

Note storiche e costruttive
Area comunale nel contesto della Valle di Susa

La casaforte è citata per la prima volta in un documento del 24 marzo 1350 che assegna la proprietà della "domus fortis di Chianoc" ai nobili Bertrandi, potenti feudatari dei Savoia, titolari di ampi territori della valle di Susa e signori del vicino castello di Chianocco. L´esistenza di due insediamenti fortificati in Chianocco dimostra che il luogo, in tempi antichi, era considerato di importanza strategica particolare.
Nell´ambito dello scacchiere valsusino, la casaforte era in diretta comunicazione visiva con le fortificazioni di Bussoleno, San Giorio e Bruzolo.
Per le sue spiccate valenze di testimonianza medioevale, la casaforte fu oggetto di attenzione da parte dei restauratori tra Ottocento e Novecento. Alfredo D´Andrade ne studiò l´evoluzione costruttiva e i suoi disegni ricchi di annotazioni, conservati al Museo Civico di Torino, ne sono efficace testimonianza.
In origine il complesso era costituito dall´edificio principale di pianta rettangolare allungata in direzione nord-sud, dalla opposta torre di avvistamento, che corrispondeva all´ingresso da levante, e dalla cinta muraria che chiudeva la corte.

Ortofoto del comune

Si ha notizia che, intorno alla metà del Seicento, le ripetute alluvioni ed i conseguenti straripamenti del vicino torrente Prèbec causarono movimenti di terra tali da occludere l´originale accesso da levante, provocando crolli parziali anche all´impianto costruttivo. Ciò rese necessario aprire un nuovo accesso alla corte da sud ed introdurre modifiche al fabbricato principale: i solai lignei furono sostituiti da un sistema di volte leggere e fu ricavato un piano intermedio, con nuove aperture di luce, modificando così l´assetto delle facciate.
Nel corso del tempo la costruzione di altri fabbricati ha trasformato la struttura fortificata originale in un agglomerato eterogeneo, su cui prevale la presenza della casaforte, recentemente restaurata; ancora riconoscibile è anche la torre, divenuta colombaia, mentre della cinta muraria sono conservati solo alcuni resti coronati da merli.
La casaforte, ancora coronata da merli solo in parte, è costruita interamente in pietrame, con conci squadrati a segnare gli spigoli.
La testata sud presenta una composizione simmetrica: a piano terra le due finestre ad oblò sono coeve all´introduzione delle volte; ai livelli superiori la grande bifora centrale con architrave e colonnina in pietra è sovrastata da una monofora incorniciata da conci lapidei; due doccioni laterali, pure in pietra, sporgono alla base della merlatura.

L´edificio principale è affiancato da un fabbricato di minore altezza e di aspetto modesto, costruito in epoca posteriore; una scala in pietra conduce al primo livello dove, inserito nella muratura, appare un elemento singolare. Si tratta di un fiore a cinque petali racchiuso in un cerchio che dà luogo ad una finestrella tonda. Tale elemento di scultura lapidea potrebbe essere stato recuperato dalla vicina chiesa di San Pietro e Paolo che, distrutta in gran parte da un´alluvione nel Seicento, conserva ancora nelle parti superstiti analoghe finestrelle.

Stato di conservazione

La casaforte è attualmente in buono stato di conservazione grazie ai lavori eseguiti nel corso degli ultimi decenni a cura del proprietario ed è ora usata anche come centro di incontro.
I lavori, iniziati nel 1982 con interventi di manutenzione straordinaria e con il rifacimento completo della copertura in lose, sono stati finalizzati al recupero dell´immagine medioevale dell´edificio, secondo le linee interpretative a suo tempo tracciate da d´Andrade. Sono infatti state abolite le voltine interne e ricollocati nuovi solai di legno ristabilendo i livelli originali. Molte aperture spurie sono state tamponate e, sulla facciata verso corte, è stata ricostruita la "lobbia" in legno di cui d´Andrade aveva ipotizzato l´esistenza.
Gli interventi di recupero hanno incluso innovazioni interne indispensabili alle esigenze abitative ed hanno interessato anche parte dei fabbricati circostanti, quali ad esempio il fabbricato adiacente alla torre colombaia. Quest´ultima è invece ancora in attesa di un intervento generale di consolidamento e restauro che, tenuto conto dello stato avanzato di degrado, riveste carattere di urgenza.

Indicatore di conservazione: stato di conservazione ottimo

Visualizza legenda stato di conservazione

Legenda grafica dello stato di conservazione, da ottimo a rudere
Considerazioni circa gli interventi prioritari

Nel quadro delle strutture fortificate valsusine, la casaforte di Chianocco, per il suo significato storico, la qualità architettonica ed il soddisfacente stato di conservazione, costituisce una presenza di spicco. L´adozione di un´idonea segnaletica servirà a sancirne meglio l´importanza ed a richiamare l´interesse dei visitatori.
Il luogo acquisterà ulteriore prestigio quando sarà restaurata la torre-colombaia e sistemati al meglio i fabbricati circostanti. Sarebbe auspicabile che, in accordo con i proprietari e con l´amministrazione comunale, fosse consentita ai futuri visitatori un´eventuale breve sosta e l´accesso alla corte. Associata alla presenza del castello che sorge ai margini del centro storico, la struttura fortificata potrà essere un punto chiave all´interno di un percorso che intenda valorizzare e diffondere la conoscenza delle architetture fortificate minori in valle di Susa.