Chiesa di San Giovanni Battista
Ubicazione: Comune di Cesana
Proprietà: parrocchia di San Giovanni Battista
Destinazione d´uso: edificio di culto
Note storiche e costruttive
La chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista sorge in posizione dominante rispetto all´abitato di Cesana. Di dimensoni imponenti rispetto alle altre chiese dell´alta valle, ha conservato la chiara impostazione romanica, evidente nelle tre navate segnalate dalla facciata a salienti e nelle absidi semicircolari. Data la notevole pendenza del terreno, mentre la zona absidale è quasi a ridosso della montagna, la facciata, anticipata dal sagrato, è sopraelevata di circa 5 metri rispetto alla strada. Il fianco nord confina con il cimitero, e quello opposto si affaccia su un piccolo giardino caratterizzato dalla presenza di una fontana in pietra. Addossata al limite dell´estremità settentrionale della facciata, si trova una cappella esterna, dedicata ai Santi Michele e Lucia. L´origine della costruzione, in mancanza di documenti, è data dagli storici locali tra la fine del Mille e l´inizio del secolo successivo, ipotesi che si accorda con le caratteristiche architettoniche generali.
L´accesso alla chiesa, centrato sull´asse mediano, è caratterizzato da un bel portale marmoreo cinquecentesco, con eleganti cornici in aggetto, e da un portone ligneo della stessa epoca. La facciata, a falde spezzate, ha una demarcazione orizzontale precisa, al disopra della lunetta del portale. Superiormente il corpo centrale è definito da due grandi lesene angolari e ripartito in tre campi da due paraste sottili (in conci di pietra a vista); la finestra e l´oculo sovrapposto non appartengono alla fase romanica, così come le finestre laterali, tutte incorniciate da conci di pietra a vista. Anche i corpi laterali sono divisi in due parti da una lesena in conci di pietra a vista con coronamento ad archetti pensili. Il profilo delle falde è sottolineato da una sequenza di archetti pensili rampanti in pietra a vista.
La facciata è completamente intonacata e tinteggiata ma, nella parte inferiore, è ancora visibile una porzione di intonaco affrescato, recentemente restaurato. L´alto zoccolo di pietra che riveste la parte basamentale è interrotto dal portale d´ingresso rialzato su alcuni gradini. Sul prospetto laterale sud lo zoccolo è in muratura; sopra una porzione di parete intonacata si innalza la parete in pietra a vista, ripartita da lesene in muratura e finestre a monofora. Il prospetto laterale nord, verso il cimitero, è in pietra a vista con porzioni di muratura intonacata ed ha un´unica monofora; nella zona centrale si nota una porzione di muratura a scarpa, costruita come probabile rinforzo alle spinte della volta interna. Il volume della sacrestia, addossato al lato sud, ripropone una partitura con lesena centrale, e lo zoccolo in muratura.
La copertura è costituita da orditura lignea con manto di copertura in lose di forma e dimensioni irregolari.
L´edificio è illuminato da aperture archivoltate con doppio sguincio e davanzale inclinato in muratura intonacata, che si aprono sia sulle navate laterali sia sulle pareti del cleristorio. Tali aperture, chiuse da serramenti di ferro con vetrate ornamentali colorate, non appartengono alla fase romanica, ma fanno parte degli abbellimenti successivi. Tre grandi campate per parte separano le navate laterali dalla navata maggiore; le absidi sono concluse da volte a catino mentre le navate, per il loro intero sviluppo, sono coperte da un soffitto cassettonato a piccoli lacunari, (pregevole opera datata 1778 del maestro d´intaglio François Ruas) che, in corrispondenza della navata centrale, emula una volta a "schifo" con decori lignei e intarsi colorati. Il pannello centrale a croce greca, contornato da tondi con i simboli degli Evangelisti, riproduce il trigramma raggiante attorno al quale figurano le armi di Francia, del Delfinato e di Cesana.
La pavimentazione è in tavolato ligneo con assi paralleli tra loro inchiodati, in buono stato di conservazione.
Le murature interne sono intonacate ed affrescate con motivi geometrici e floreali, realizzate alla fine degli anni Trenta del Novecento; allo stato attuale non emergono tracce di apparati decorativi più antichi.
L´imponente torre campanaria, che segnala anche da lontano la presenza della chiesa, si innalza al fondo della navatella destra e vi si accede dall´interno. Il locale a piano terra è coperto da una volta a botte, mentre tutti gli altri livelli sono costituiti da solai lignei collegati da scale a pioli. Il campanile, di aspetto compatto, ha il basamento e i primi livelli scanditi solo da lesene angolari e moduli quadrati divisi da lesene e archetti pensili, in cui l´unica apertura è costituita da una feritoia per modulo. La superficie muraria, costituita da conci di pietra irregolare (salvo che per gli spigoli) è intonacata, operazione probabilmente frutto di un intervento relativamente recente, visto il buono stato di conservazione.
Gli ultimi due settori e la cuspide hanno le caratteristiche tipiche di molti campanili dell´alta valle, datati al XVI secolo. Due serie di trifore con colonnine e capitelli a stampella danno luce alla sommità della torre. Al penultimo livello la muratura è costituita da grossi blocchi di pietra squadrata, con abbondante giunti di malta ed un´intonacatura più rada di quella che si vede sulle murature sottostanti. E´ conclusa da lesene angolari, e ripartita in moduli quadrati coronati da archetti pensili: una serie di archetti è stata mutilata per inserire il quadrante dell´orologio. L´ultimo livello è nuovamente caratterizzato da aperture a trifora (di cui due quasi completamente tamponate), con una muratura di conci di pietra squadrati e un cornicione di coronamento costituito da grandi archetti pensili: le superfici sono quasi completamente stonacate e sono visibili sui quattro lati due chiavi di catene metalliche.
La cuspide, a base ottagonale con otto aperture è costruita con blocchi di pietra squadrati legati da abbondante uso di malta, ed è corredata da quattro acroteri costituiti da blocchi squadrati e posti sugli spigoli di base. Al culmine della guiglia si eleva una sfera con croce di ferro.
Gli interventi di restauro relativi alla chiesa di San Giovanni Battista sono poco documentati. Opere di consolidamento e risanamento delle murature furono realizzate tra il 1908 e il 1910, sotto la supervisione di Alfredo d´Andrade e dei suoi collaboratori.
Nel 1916 fu demolita la vecchia sacrestia e sostituita da una nuova.
Gli interventi più recenti, hanno riguardato la realizzazione di un impianto di riscaldamento ad aria calda (1990), il restauro degli affreschi sul prospetto principale (1998) ed infine il restauro del portale di ingresso in marmo.
Stato di conservazione
L´attuale stato di conservazione del complesso religioso è buono, grazie ai costanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria cui è sottoposto. Il fatto che la chiesa si trovi in un centro turistico importante per l´Alta Valle di Susa, influisce infatti positivamente anche sulla salvaguardia dell´ambiente immediatamente circostante.
Visualizza legenda stato di conservazione
Considerazioni circa gli interventi prioritari
L´edificio, importante esempio di architettura romanica in alta valle, possiede caratteristiche molto interessanti e meriterebbe approfondimenti di studio mirati a meglio definirne la genesi costruttiva, a valorizzarne le qualità artistiche ed architettoniche, in vista di futuri interventi di restauro.