Beni culturali e paesaggio

Bruzolo - Castello

Castello di Bruzolo

Ubicazione: Comune di Bruzolo, Via del Toppione

Proprietà: privata

Destinazione d´uso: residenza, abitazioni, magazzini, fienile

Note storiche e costruttive
Area comunale nel contesto della Valle di Susa

La mole composita e massiccia del castello, superata solo dall´aggetto della torre, non rivela a prima vista nulla dell´antica tipologia fortificata: le trasformazioni e gli ampliamenti attuati a partire dal Cinquecento ne hanno cambiato i caratteri e la consistenza volumetrica. Scomparsa ogni traccia degli elementi tipici dell´architettura difensiva, il castello ha assunto più l´aspetto di un agglomerato di fabbricati diversi. L´aspetto esterno non lascia immaginare la ricchezza decorativa dell´abitazione signorile ricavata all´interno.

Ortofoto del comune

Si dice che le origini dell´insediamento siano remote; la torre quadrata è stata da alcuni riferita ad epoca romana, indicazione che non è possibile accertare se non con un´attenta ricognizione diretta. Si può piuttosto notare come l´aspetto insolito della sua copertura a cupola faccia pensare a derivazioni di influenza araba. A questa prima torre di segnalazione, alta 30 metri, sarebbe stata aggiunta nell´XI secolo una casaforte, di cui rimangono tracce in porzioni murarie di grande spessore. Dal 1227 fino al 1408 il nucleo fu dominio dei Bertrandi, fedeli feudatari dei conti di Savoia, che ne potenziarono le difese con una seconda cinta di mura; ma è incerto se sia da assegnare agli stessi Bertrandi il completamento dell´impianto fortificato, con le quattro grandi torri rotonde sugli spigoli del fabbricato e il fossato circostante, tipologia che pare più vicina ai modelli del pieno Quattrocento.
Il castello era in diretta comunicazione visiva con i presidi militari di Chianocco, San Didero, Borgone, Villar Focchiardo e San Giorio.
Durante il Cinquecento, passato in proprietà ai conti Grosso di Riva, il castello fu trasformato in una grandiosa residenza signorile: si soprelevarono i piani, si demolirono due delle torri rotonde e le due rimanenti furono ridotte in altezza. Scomparso quasi del tutto il fossato, fu costruita una nuova ala a levante e l´area degli antichi sotterranei fu coperta con un piazzale. Della costruzione più antica sono rimaste l´ala a ponente e il corpo centrale, con sale coperte da soffitti a cassettone. All´esterno si notano ancora alcune finestre trilobate, con architrave.

Nel primo cortile del castello, accessibile da un passaggio sormontato da una guardiola, si trovano le case coloniche e le colombaie, distribuite lungo il perimetro della cinta muraria, ancora munita di belfredi. Passando da un bel portale barocco in marmo di Foresto, la cosidetta "Porta Nobla", si attraversa la cinta interna e si arriva al cortile quadrato, sul quale si aprono le sale del piano terra.
Il castello è ricordato anche perchè nel 1610 vi fu stipulato, tra Carlo Emanuele I ed il rappresentante del re di Francia, il "trattato di Bruzolo" che sanciva una linea comune di azione contro gli spagnoli. Esiste ancora, tra le sale ricche di testimonianze d´arte e di memorie, la"sala del trattato".

Stato di conservazione

Il castello è abitato dalla signora che ne detiene la proprietà per diritto ereditario e che ha molta cura delle testimonianze che vi sono conservate perchè ne conosce la storia.
I fabbricati sono totalmente coperti da intonaco ma qualche lacuna lascia indovinare tratti di muratura in pietrame. Sono visibili anche alcune lesioni e danni superficiali dovuti generalmente all´azione dell´acqua.
Proccupante è invece la situazione della torre che presenta, soprattutto nella parte sommitale, segni di degrado tali da sollecitare un intervento di consolidamento e di restauro.

Indicatore di conservazione: stato di conservazione mediocre

Visualizza legenda stato di conservazione

Legenda grafica dello stato di conservazione, da ottimo a rudere
Considerazioni circa gli interventi prioritari

Il castello e i fabbricati di pertinenza sono localizzati al margine sud-est dell´agglomerato urbano e costituiscono una presenza imponente nel contesto dell´ambiente circostante. Le connotazioni più rilevanti appartengono alla produzione artistica post- cinquecentesca, quando la struttura fortificata, non più motivata da necessità difensive, fu sostituita dalla residenza signorile. Allo stato attuale, stante la condizione di residenza privata, non pare possibile ipotizzare la visita agli ambienti interni del castello se non affidandosi alla cortesia della signora che lo abita.
Si segnala tuttavia l´opportunità di inserire il castello nel percorso delle strutture fortificate valsusine e di incoraggiare il restauro della torre e gli studi sulle sue stratificazioni costruttive, che potrebbero rivelare nuovi dati sulla storia degli insediamenti fortificati in area valsusina.