Campanile romanico della Chiesa di Sant´Ippolito
Ubicazione: Comune di Bardonecchia
Proprietà: parrocchia di Sant´Ippolito
Destinazione d´uso: edificio di culto
Note storiche e costruttive
La chiesa di Sant´Ippolito si erge nel centro storico di Bardonecchia in posizione dominante, con una
facciata neoclassica aperta sulla Piazza Vittorio Veneto, di recente interessata da una completa
ripavimentazione in porfido. Un´antica fontana di pietra è stata posta in asse all´ingresso
principale dopo i lavori di arredo urbano della piazza.
L´attuale chiesa sorge sui resti dell´antica chiesa di Santa Maria e Sant´Ippolito,
parzialmente crollata il 16 maggio 1806, la cui unica memoria è il campanile romanico ancora oggi esistente.
A seguito del crollo il culto venne trasferito, provvisoriamente, nella chiesa (o cappella) di Sant´Ippolito,
mentre un incendio il 2 agosto del 1821, completava la rovina dell´antica chiesa.
Il 27 aprile del 1826 Don Giuseppe Maria Vachet divenne curato della chiesa di Sant´Ippolito e, a seguito di finanziamenti ottenuti dal re e dal comune, coordinò l´inizio dei lavori di demolizione dei resti dell´edificio. Questi vennero però interrotti dopo pochi giorni per essere ripresi nel 1827, anno in cui ebbe inizio la costruzione della nuova chiesa, completata alla fine del 1829. In questa fase dei lavori il campanile romanico non subì interventi, forse solo per contenere i costi, ma perse il carattere di emergenza rispetto alla nuova chiesa, più alta della precedente. Il suono delle campane risultava pertanto attenuato, e fu così intrapresa nel 1833 la costruzione di una nuova torre campanaria secondo lo stile dell´edificio.
La chiesa di Sant´Ippolito è quindi caratterizzata dalla presenza di due campanili: quello romanico,
e quello ottocentesco. Il primo, restaurato a metà degli anni sessanta del Novecento, è parzialmente
inglobato nel fianco settentrionale della chiesa, e vi si accede dall´interno attraverso una piccola porta
situata nella navata laterale sinistra. La torre è suddivisa in sei livelli con solai lignei collegati
da scale sempre in legno; i prospetti sono definiti da lesene angolari, e ripartiti in moduli quadrati coronati
da fasce di archetti pensili. Le aperture a bifora, presenti sui lati visibili del campanile a partire dal
terzo livello, sono dotate di colonnine in pietra che reggono capitelli a stampella, ma hanno dimensioni e
forma differenti, Nei due settori superiori tali aperture appaiono di proporzioni armoniose e rivelano esecuzione
accurata, mentre nei due sottostanti sono più piccole e diverse dalla tipologia costruttiva romanica,
a causa di interventi più tardi. La muratura in pietra è ricoperta da un leggero strato di intonaco.
Al disopra dell´ultima fascia di archetti sono ancora visibili alcune decorazioni a scacchi bianchi e rossi,
ormai molto degradate; la copertura piramidale è in pietra su struttura lignea.
I primi interventi relativi al campanile romanico risalgono alla fine del 1928 con alcune opere di tamponamento
delle aperture. Le condizioni del campanile però peggiorarono nei quarant´anni successivi sino a
giungere alla fine del 1966, quando fu restaurata la copertura e rimossi i tamponamenti delle aperture.
Gli interventi realizzati negli ultimi vent´anni hanno riguardato il rifacimento degli orizzontamenti
interni e il posizionamento di serramenti sul filo interno della muratura.
Stato di conservazione
La dimensione delle costruzioni più recenti ha snaturato la scala dimensionale del campanile antico.
La rusticità delle sue superfici, caratterizzate dal forte contrasto tra pieni e vuoti e dalla ricorrenza
dei motivi decorativi tipici dell´architettura romanica, ne esalta i valori di diversità in rapporto
ai volumi lisci e squadrati dell´architettura ottocentesca.
Le costanti opere di manutenzione e restauro della torre campanaria hanno contribuito a mantenerla in buono
stato di conservazione.

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Considerazioni circa gli interventi prioritari
Il campanile romanico, unica memoria dell´antico complesso di Santa Maria, meriterebbe di essere maggiormente conosciuto e valorizzato.