Sentieri della Resistenza

Musei ed Ecomusei

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AREA METROPOLITANA DI TORINO

Ecomuseo della Resistenza della Val Pellice

L'Ecomuseo della Resistenza della Val Pellice, nato nell'ambito del progetto "Cultura Materiale" dell'ex Provincia di Torino (oggi Città metropolitana) ed assegnatario della certificazione "Herity" per gli anni 2005-2007 e 2011-2013, coinvolge i comuni di Angrogna, Bricherasio, Luserna San Giovanni e Torre Pellice. Presso la Biblioteca di Angrogna è possibile consultare il materiale multimediale dedicato agli anni della Resistenza, mentre il centro di documentazione di Bricherasio ospita la mostra "La guerra di Bastian" ispirata all'omonimo libro di Pierfrancesco Gilli; a Luserna San Giovanni è invece in fase di realizzazione un centro di coordinamento che consentirà l'apertura continuata degli spazi museali.

Ecomuseo dell'Alta Val Sangone

L'Ecomuseo dell'Alta Val Sangone, nato su proposta del comune di Coazze in collaborazione con i comuni di Giaveno e Valgioie, ospita al proprio interno il Museo della Resistenza, realizzato nel 1999 nell'ambito del progetto "Cultura materiale" dell'ex Provincia di Torino (oggi Città metropolitana) e oggi parte del progetto sovra-nazionale "Memoria delle Alpi". La sua realizzazione è stata resa possibile dalla collaborazione con gli enti locali e dal contributo diretto di diverse associazioni partigiane, che hanno messo a disposizione materiali, testimonianze e memorie di inestimabile valore; grazie a tali contributi il Museo ha potuto realizzare un archivio contente i nomi e le foto di tutti i partigiani caduti in Val Sangone negli anni 1943-1945.

Ecomuseo della Resistenza di Colle del Lys, Rivoli

L'Ecomuseo della Resistenza Colle del Lys, a propria volta parte del progetto "Cultura materiale" dell'ex Provincia di Torino (oggi Città metropolitana), è nato con l'intento di conservare e valorizzare la memoria di un territorio che ha giocato un ruolo fondamentale nella guerra di liberazione: Colle del Lys è infatti stato teatro di diversi momenti significativi della lotta partigiana, in particolare quelli legati alla 17° Brigata Garibaldi "Felice Clima". L'Ecomuseo prende forma attraverso quattro luoghi simbolo della Resistenza: il centro ecomuseale ospitato nei locali dell'ex casa cantoniera, la fossa comune, la torre commemorativa situata nel grande piazzale del Colle e i sei sentieri della memoria che partono dal piazzale stesso.

Museo Diffuso, Torino

Istituito nel 2003 su iniziativa della Città di Torino, il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà si propone di conservare e raccontare la memoria della Resistenza nella città di Torino, rimarcando lo stretto rapporto tra storia e territorio. Oltre alla valorizzazione dei luoghi della memoria presenti sul territorio cittadino, il Museo Diffuso si è impegnato nella realizzazione di un allestimento permanente che accompagna il visitatore in un viaggio virtuale attraverso la Torino degli anni della Seconda Guerra Mondiale e della liberazione.

Museo Storico della Resistenza, Mompantero

Allestito e gestito volontariamente dall'A.N.P.I., dal 1997 il Museo Storico della Resistenza di Mompantero è un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono documentarsi sulla storia della lotta partigiana nella Val Susa. Presso il Museo è infatti possibile consultare numerosi libri sulla Resistenza, decine di diari riportanti testimonianze sulla Val Susa e Val Chisone, diversi giornali clandestini ed una collezione di circa 400 fotografie dell'epoca.

Museo Valsusino della Resistenza, Condove

Istituito nel 2014 dall'A.N.P.I. Condove-Caprie, il Museo Valsusino della Resistenza si trova a Condove nei locali storici delle ex Officine Moncenisio, che negli anni '40 furono occupate dalle forze militari tedesche diventando così un luogo simbolo degli orrori nazisti e della guerra di liberazione. Il Museo dispone di una biblioteca e di una mediateca presso le quali è possibile ammirare una raccolta originale di cimeli, reperti storici e testimonianze fotografiche riguardanti il periodo bellico e quello immediatamente successivo all'arrivo delle forze alleate.

Polo Bibliotecario ed Ecomuseo del Rame, del Lavoro e della Resistenza, Alpette

A partire dal 2014, il già esistente Ecomuseo del Rame di Alpette si è arricchito di nuove sale dedicate al Lavoro ed alla Resistenza. Il nuovo spazio espositivo è stato creato con l'obiettivo di raccontare e di conservare la memoria degli anni della guerra di liberazione, durante i quali Alpette si è ritagliata un ruolo di primaria importanza: è qui infatti che è stata costituita la leggendaria 77^ Brigata Garibaldi, ed è sempre ad Alpette che l'operaio Battista Goglio, meglio conosciuto come Comandante "Titala", si è impegnato nel coinvolgere gli operai della "bôite" dei magnin nella Resistenza e nel diffondere i valori della giustizia sociale e della coscienza politica.


DIPARTIMENTO DELLA SAVOIA

Musée Rosine Perrier, Villargondran

http://www.memospace.fr/fr/sites/9324-Musee-Rosine-Perrier
Ospitato nel Municipio di Villargondran, piccolo comune nel cuore della Savoia, il Museo Rosine Perrier – così chiamato in onore della sua fondatrice e storica della Resistenza Rosine Perrier - propone una ricca esposizione sulla storia della Deportazione e della Resistenza nel Dipartimento della Savoia e, in particolare, nella Valle della Maurienne. In occasione del 60° anniversario della Liberazione, il Museo è stato arricchito di una sala audiovisiva nella quale è possibile ascoltare testimonianze sulla guerra di Liberazione francese e guardare il film La Résistance en Maurienne.


DIPARTIMENTO DELL'ALTA SAVOIA

Site de Morette: Musée Départemental de la Résistance et Memorial de la Deportation, La Balme de Thuy

Il Sito di Morette rappresenta una tappa fondamentale per tutti coloro che desiderano conoscere e toccare con mano la storia della Resistenza nell'Alta Savoia. Realizzato in memoria delle battaglie combattute nel Plateau des Glières tra il gennaio ed il marzo 1944, che costarono la vita a oltre cento combattenti francesi consentendo all'Alta Savoia di diventare il primo dipartimento completamente libero dalle forze nazifasciste, il sito si compone del Museo Dipartimentale della Resistenza e del Memoriale della Deportazione, entrambi realizzati nel 1964 su iniziativa dell'Association des Déportés, Internés et Familles de la Haute-Savoie (U.N.A.D.I.F).


DIPARTIMENTO DELLE ALPI DI ALTA PROVENZA

Musée de la Résistance, Castellane

http://resistancecastellane.free.fr/pages/acceuil.php
Il Museo della Resistenza di Castellane ospita una delle collezioni più importanti d'Europa sul tema della Resistenza e della Seconda Guerra Mondiale: nelle sue sale sono infatti esposti centinaia di oggetti e di documenti originali che ripercorrono la storia di quegli anni, accompagnati da ricostruzioni a grandezza naturale della vita condotta dai partigiani e da tutti coloro che erano costretti a vivere in clandestinità. Il Museo ospita al proprio interno anche una biblioteca ed un archivio che raccolgono un'ampia varietà di documenti e testimonianze sulla storia della Liberazione nel Dipartimento delle Alpi di Alta Provenza.


DIPARTIMENTO DELLE ALPI MARITTIME

Musée de la Résistance Azuréenne, Nice

http://www.musee-resistance-azureenne.fr/histoire/
Realizzato nel marzo 1988, il Muséè de la Résistance Azuréenne fa parte dell'Association Azuréenne des Amis du Musée de la Résistance Nationale e si occupa di raccogliere e conservare i documenti e gli oggetti legati alla Resistenza nel Dipartimento delle Alpi Marittime, di promuovere la ricerca storica sulla Seconda Guerra Mondiale e di coinvolgere le nuove generazioni nel racconto degli anni della Resistenza attraverso una ricca esposizione permanente. Dal 1997 il Museo è anche membro della Fédération du Musée de la Résistance Nationale insieme ai Musei della Resistenza di Bourges, Champigny, Châteaubriant, Givors, Montluçon e Varennes-Vauzelles.

Fort Maginot, Saint Agnès

http://www.sainteagnes.fr/le-fort-de-la-ligne-maginot/
Costruito nel XVI secolo sulla collina a sud del villaggio di Saint Agnès, durante la Seconda Guerra Mondiale Fort Maginot rivestì un ruolo fondamentale nel respingere l'avanzata dell'esercito italiano: il suo obiettivo era infatti quello di impedire agli italiani di infiltrarsi nel litorale francese, prendere la città di Mentone ed avanzare lungo la costa fino a Nizza, obiettivo che fu raggiunto grazie agli scontri che si consumarono nel forte tra il 10 ed il 25 giugno 1940 e che costrinsero l'esercito italiano alla ritirata. Ancora oggi, Fort Maginot è conservato nella sua interezza e può essere visitato in quanto simbolo della Resistenza del Dipartimento delle Alpi Marittime.


PROVINCIA DI ALESSANDRIA

Museo della Resistenza e della Vita Sociale in Val Borbera "G.B. Lazagna"

Il Museo della Resistenza e della Vita Sociale in Val Borbera, intitolato al partigiano Gian Battista Lazagna, è stato realizzato nel 1990 grazie al contributo di diversi enti tra cui la Provincia di Alessandria, l'A.N.P.I. Val Borbera, la Regione Piemonte e l'Isral. Il Museo si propone di raccontare la storia della Seconda Guerra Mondiale e della lotta per la liberazione condotta dai partigiani della Valle, coinvolgendo i visitatori nel racconto degli anni della Resistenza grazie all'esposizione di testi curati dallo storico Manlio Callegari e di fumetti tematici disegnati da Franco Fossati.


PROVINCIA DI ASTI

Museo dell'aeroporto partigiano Excelsior

Inaugurata nel 2016 a cura dell'Istituto storico della Resistenza di Asti, la mostra permanente dell'aeroporto partigiano Excelsior è oggi ospitata all'interno del Municipio di Vesime ed è dedicata alla pista di atterraggio realizzata nel 1944 dai partigiani della 2° Divisione Langhe: attraverso un percorso suddiviso in sei tappe è infatti possibile ripercorrere la storia dell'Excelsior e dell'evoluzione del movimento partigiano delle Langhe, anche grazie ad installazioni audiovisive che alimentano la partecipazione emotiva dei visitatori fornendo al contempo informazioni realistiche e dettagliate.


PROVINCIA DI CUNEO

Ecomuseo della Resistenza "Il Codirosso", Rossana

Nato su iniziativa di Riccardo Assom, noto storiografo della guerra partigiana, l'Ecomuseo della Resistenza "Il Codirosso" si trova nella Valle Varaita, zona in cui furono particolarmente attive la 181° Brigata Garibaldi "Mario Morbiducci" e la XV° Brigata Garibaldi "Saluzzo". All'esterno dell'Ecomuseo è possibile ammirare affreschi ed opere scultoree che rappresentano i momenti più significativi della guerra di liberazione, mentre nelle sale interne sono conservati cimeli, armi e documenti scritti e fotografici legati alla storia delle formazioni partigiane operanti in Valle Varaita e Val Po. Oltre ad ospitare un'aula didattica nella quale studiosi e scolaresche possono approfondire la conoscenza della Resistenza e della Seconda Guerra Mondiale, Il Codirosso organizza anche visite guidate nelle località limitrofe che hanno ospitato basi partigiane e che sono state teatro di scontri con tedeschi e fascisti della Monterosa.

Museo Casa Galimberti, Cuneo

Tancredi Achille Giuseppe Olimpio Galimberti, meglio conosciuto come Duccio Galimberti, fu un noto antifascista e partigiano italiano ed è ancora oggi ricordato come una delle figure più emblematiche della Resistenza piemontese. Insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare e della Medaglia d'Oro della Resistenza e proclamato Eroe nazionale dal Comitato di Liberazione Nazionale piemontese, durante la Seconda Guerra Mondiale Duccio Galimberti trasformò la propria abitazione in un centro operativo della Resistenza e fondò il primo nucleo della banda partigiana "Italia Libera", da cui poi nacquero le Brigate "Giustizia e Libertà". Oggi "Casa Galimberti", dal cui terrazzo Duccio si affacciò il 26 luglio 1943 – all'indomani della caduta di Mussolini - per incitare i cittadini a proseguire la lotta armata contro i tedeschi, è stata trasformata in un museo che conserva la memoria di alcune delle pagine più importanti della Resistenza italiana.

Museo della Guerra e Resistenza in Valle Stura, Valloriate

Ospitato nei locali del Comune di Valloriate, il Museo della Resistenza in Valle Stura è stato istituito nel 2008 come evoluzione della mostra "Valle Stura in Guerra 1940/1945". Mentre la mostra aveva una natura prevalentemente fotografica e documentaria, la nascita del Museo ha permesso di affiancare alle fonti documentarie una ricca varietà di cimeli, attrezzi militari e ricordi di guerra che riportano in vita gli anni della lotta partigiana. Il materiale esposto nelle sale del Museo è organizzato in modo tale da creare un percorso attraverso le guerre che hanno interessato la Valle nel quinquennio 1940-1945 e, più in particolare, attraverso i venti mesi della guerra partigiana combattuta tra il settembre 1943 e l'aprile 1945.

Museo della Resistenza, Boves

Allestito nel palazzo che fino al 1936 fu sede del Municipio di Boves, il Museo della Resistenza di questo piccolo comune del Cuneese conserva la memoria della guerra di liberazione bovesana: nelle sue sale è infatti esposta la mostra "Impressioni – Momenti di vita partigiana", una raccolta di 150 quadri dipinti dal vivo dalla pittrice e partigiana Adriana Filippi nel periodo compreso tra il settembre 1943 e l'aprile 1945. La mostra, che richiama con grande sensibilità artistica alcuni dei momenti più tragici della dominazione nazifascista, può essere suddivisa in due sezioni: una sezione paesaggistica, nella quale sono raffigurate le baite e i nascondigli che venivano utilizzati durante la Resistenza, e una seconda sezione nella quale sono esposti quadri raffiguranti le attività e la vita quotidiana dei partigiani.

Museo della Resistenza "I sentieri della memoria", Chiusa Pesio

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Valle Pesio fu teatro di alcune delle attività più rilevanti della Resistenza italiana: è qui infatti che prese vita la banda partigiana guidata da Piero Cosa, responsabile di importanti azioni di sabotaggio lungo le vie di comunicazione che univano Piemonte e Liguria, ed è sempre qui che nel 1944 cominciò ad intensificarsi il coordinamento tra bande partigiane di diverso orientamento politico. Per non disperdere la memoria della guerra di liberazione combattuta nella Valle, dal 2003 il palazzo comunale di Chiusa Pesio ospita il Museo della Resistenza "I sentieri della memoria". Elemento caratterizzante del Museo è una documentazione fotografica ricchissima e unica nel proprio genere: le immagini raccontano infatti la guerra di liberazione nelle valli Pesio, Ellero, Maudagna, Corsaglia e Jodina, documentando nel dettaglio i vari momenti della vita partigiana, e sono accompagnate da annotazioni indicanti il contesto in cui sono state scattate, la data e l'autore. L'allestimento del Museo, di forte impatto emotivo, è suddiviso in due percorsi: uno di carattere storico generale, intitolato "Il Novecento", e uno dedicato alla storia locale ed intitolato "I sentieri della libertà in Valle Josina, Pesio, Ellero, Maudagna e Corsaglia".


PROVINCIA DI IMPERIA

Museo della Resistenza - Carpasio

Allestito nel "casone" che durante la guerra ha visto nascere la IX Brigata Garibaldi, il Museo della Resistenza di Costa di Carpasio racconta la storia della guerra di liberazione combattuta dai partigiani nell'entroterra del Ponente ligure tra il 1943 ed il 1945. Oltre all'esposizione di circa 300 reperti storici originali e di 200 fotografie sulla vita e le azioni delle formazioni partigiane del territorio, presso il Museo della Resistenza è possibile trovare un punto informativo sugli "Itinerari della Memoria in provincia di Imperia", una serie di percorsi distribuiti lungo le Alpi Marittime e Liguri e in cui si sono consumati alcuni degli episodi chiave della guerra di liberazione.


REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA

Museo della Resistenza presso la Biblioteca intercomunale "Abbé Henry", Valpelline

Il Museo della Resistenza di Valpelline nasce con l'intento di raccontare i rapporti tra la Valle d'Aosta e la Svizzera negli anni 1943-1945: durante la Seconda Guerra Mondiale la Valle di Valpelline è stata infatti scelta come via di fuga da un gran numero di italiani in cerca di raggiungere la Svizzera, neutrale al conflitto. Attraverso un'esposizione permanente ed un ricco documentario multimediale, il Museo della Resistenza di Valpelline accompagna i propri visitatori lungo gli itinerari percorsi da importanti attivisti valdostani come Bréan, Bougeat, Berthod, in fuga verso la Svizzera dopo la cattura da parte dei nazifascisti della loro guida e capo Émile Chanoux.


Ultimo aggiornamento: 01 dicembre 2022