Sentieri della Resistenza

Centri di documentazione

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AREA METROPOLITANA DI TORINO

Archivio nazionale Cinematografico della Resistenza, Torino

L'Archivio nazionale Cinematografico della Resistenza è stato istituito nel 1966 su iniziativa di Ferruccio Parri, noto politico italiano e capo della guerra di liberazione, e dell'allora sindaco di Torino Giuseppe Grosso. Luogo di ricerca storica e di tutela della memoria, l'Archivio si occupa di reperire e conservare le pellicole cinematografiche girate durante gli anni della Resistenza e di raccogliere le testimonianze di chi ha vissuto il periodo tra le due guerre mondiali, la lotta partigiana ed il secondo dopoguerra.

Biblioteca delle Resistenza e Museo della stampa clandestina, Torre Pellice

Nel gennaio 2009 dalla Biblioteca civica "Carlo Levi" di Torre Pellice è nata la Biblioteca delle Resistenze e Museo della stampa clandestina, sezione distaccata specificatamente dedicata ai temi della Resistenza italiana e delle resistenze contemporanee. A partire dal 2018 la sezione, ricca di un patrimonio di oltre 2000 libri e di un'ampia collezione di riviste, partecipa al progetto di digitalizzazione degli archivi promosso dall'Istoreto di Torino.

Centro studi "Nicola Grosa", Lanzo Torinese

Il Centro di documentazione di storia contemporanea e della Resistenza "Nicola Grosa" nasce nel 1985 come evoluzione dell'Ufficio di corrispondenza di Lanzo Torinese, creato nel 1975 per volere dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte (Isrp) con la collaborazione della dottoressa partigiana Ines Poggetto. Compito del Centro Studi è quello di raccogliere documenti riguardanti la guerra di liberazione nelle Valli di Lanzo, promuovere ricerche ed organizzare mostre ed iniziative didattiche inerenti al tema della Resistenza.

Centro Gobetti, Torino

Il Centro studi Piero Gobetti, ospitato all'interno di quello che negli anni della Resistenza fu l'appartamento di Pietro e Ada Gobetti, è un istituto culturale dedicato allo studio della storia e del pensiero politico del Novecento. Punto di riferimento per gli studiosi dell'antifascismo liberaldemocratico, il Centro conserva i fondi librari di Pietro Gobetti, della moglie Ada e di diverse figure di spicco del secolo scorso; dal 2016 è Ente partner del Polo del '900, nel quale ha trasferito una parte importante del proprio patrimonio documentario.

Istoreto "Giorgio Agosti", Torino

L'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti", associato all'Istituto Nazionale Ferruccio Parri, è un centro studi nato nel 1947 per volere del presidente del Cln piemontese Franco Antonicelli e del magistrato e militante antifascista Alessandro Galante Garrone. L'Istituto vanta un archivio di circa tre milioni di documenti ed una biblioteca di circa 75.000 volumi legati alla storia della Seconda Guerra Mondiale, dell'antifascismo e della Resistenza; è inoltre responsabile di un'importante attività di ricerca e di pubblicazione nonché socio fondatore del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà.


DIPARTIMENTO DELLA SAVOIA

Storia della Resistenza nel dipartimento della Savoia a cura dell'Association AJPN

http://www.ajpn.org/departement-Savoie-73.html
L'associazione Anonymes, Justes et Persécutés durant la période Nazie dans les communes de France (AJPN) è stata istituita nel 2008 con l'obiettivo di raccogliere e archiviare, in una apposita banca dati online, testimonianze e documenti sulla Resistenza francese e sulla Seconda Guerra Mondiale. Nella sezione dedicata alla Savoia è possibile trovare informazioni riguardo ai numerosi luoghi del Dipartimento che sono stati teatro della Guerra di Liberazione: da Camp de Ruffieux, campo di lavoro in cui furono internati circa 280 francesi, al Sanatorio di Sant-Jean-de-la-Porte, che durante la guerra ospitò numerosi bambini ebrei sotto falso nome e procurò agli adulti permessi di lavoro fittizi per salvarli dalla deportazione.


DIPARTIMENTO DELL'ALTA SAVOIA

Storia della Resistenza nel Dipartimento dell'Alta Savoia a cura dell'Association AJPN

http://www.ajpn.org/departement-Haute-Savoie-74.html
Grazie alla prossimità fisica con la Svizzera, facilmente raggiungibile sia attraverso le montagne che passando per la Vallée de l'Arve, tra il 1940 e il 1942 il Dipartimento dell'Alta Savoia ha rivestito un ruolo chiave nell'aiutare coloro che desideravano abbandonare la Francia e superare il confine per trovare riparo dalle persecuzioni nazifasciste. Nell'archivio online dell'Association Anonymes, Justes et Persécutés durant la période Nazie è possibile scoprire la storia di tutte le piccole realtà del Dipartimento che si sono mobilitate per facilitare la fuga di adulti e bambini verso la Svizzera: dall'Ospedale di Annecy, i cui letti venivano destinati ai bambini ebrei in attesa di essere trasferiti oltreconfine, alla casa religiosa Fleur des Neiges di Saint-Gervais-les-Bains che, godendo di una posizione isolata, ospitava rifugiati, ebrei e tutti coloro che volevano sottrarsi al Service du Travail Obligatoire(STO) per poi aiutarli nella fuga.


DIPARTIMENTO DELLE ALPI DI ALTA PROVENZA

Storia della Resistenza nel Dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza a cura dell'Association AJPN

http://www.ajpn.org/departement-Alpes-de-Haute-Provence-4.html
Al Dipartimento delle Alpi di Alta Provenza (all'epoca della Seconda Guerra Mondiale denominato Dipartimento delle Basse Alpi) è ancora oggi riconosciuto il merito di essere stato uno dei dipartimenti più attivi e coraggiosi durante la Guerra di Liberazione. Come testimoniato da diversi documenti conservati negli archivi dell'Association Anonymes, Justes et Persécutés durant la période Nazie, nonostante l'occupazione da parte delle forze naziste e fasciste il Dipartimento fu infatti interessato dalla nascita di diversi movimenti resistenziali: tra questi, i più importanti furono il movimento dell'Armée Secrète (AS), il movimento dei Francs-Tireurs et Partisans (FTP) e l'Organisation de Résistance de l'Armée, la cui fama fu resa nota anche grazie alla circolazione, in tutto il territorio dipartimentale, di diversi giornali clandestini sulla Resistenza francese.


DIPARTIMENTO DELLE ALPI MARITTIME

Storia della Resistenza nel Dipartimento delle Alpi Marittime a cura dell'Association AJPN

http://www.ajpn.org/departement-Alpes-Maritimes-6.html
Nonostante l'occupazione italiana a partire dall'11 novembre 1942 e quella tedesca cominciata appena dieci mesi dopo, nel settembre 1943, il Dipartimento delle Alpi Marittime non ha mai rinunciato a battersi con coraggio e determinazione per la liberazione dai nemici nazifascisti. Oltre ad offrire rifugio agli italiani antifascisti ed ai tedeschi antinazisti, durante la Seconda Guerra Mondiale il Dipartimento si è distinto per aver preso parte ad una Resistenza particolarmente attiva (condotta da partigiani, da membri dell'Armée Secrète e del movimento dei Francs-Tireurs et Partisans oltre che da numerosi civili) e per aver pagato un tributo particolarmente alto in termini di vite umane: si stima infatti che oltre 570 persone siano state fucilate, deportate o siano morte in combattimento nel solo territorio delle Alpi Marittime.


DIPARTIMENTO DELLE ALTE ALPI

Storia della Resistenza nel Dipartimento delle Alte Alpi a cura dell'Association AJPN

http://www.ajpn.org/departement-Hautes-Alpes-5.html
L'occupazione italiana del Dipartimento delle Alte Alpi cominciò nel giugno 1940, come risultato della Battaglia delle Alpi che vide la vittoria dell'esercito italiano e la resa di quello francese, e durò fino al settembre 1943, quando il controllo del Dipartimento passò all'esercito tedesco. Nonostante la costante occupazione del Dipartimento da parte delle forze nemiche, gli archivi dell'Association Anonymes, Justes et Persécutés durant la période Nazie dimostrano che le attività resistenziali volte a sabotare le truppe naziste e fasciste non mancarono: molte di queste possono essere ricondotte a Château de Montmaur, un centro di accoglienza di proprietà di Anoine Mauduit, considerato uno dei più noti partigiani francesi, all'interno del quale nacquero in clandestinità diverse cellule resistenziali.


PROVINCIA DI ASTI

Casa della Memoria, della Resistenza e della Deportazione

La Casa della Memoria, della Resistenza e della Deportazione di Vinchio d'Asti è un centro regionale dedicato allo studio e alla promozione delle tematiche relative alla Resistenza nell'astigiano e alla deportazione contadina. Nata da una convenzione tra l'Istituto della Resistenza di Asti (Israt) ed il Consiglio Regionale del Piemonte, la Casa della Memoria di Vinchio aderisce insieme al Museo Excelsior di Vesime all'associazione "Paesaggi della memoria", rete di musei e luoghi della memoria dedicati all'antifascismo, alla Seconda Guerra Mondiale e alla Resistenza italiana.

Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea

L'Istituto per la storia della Resistenza e della Società contemporanea - Israt di Asti è stato fondato nel 1984 come Consorzio obbligatorio di Enti pubblici ed è referente territoriale della Regione Piemonte per la difesa e la diffusione dei valori della Resistenza e della cittadinanza attiva. Oltre ad occuparsi di attività come la ricerca di materiale documentario sul Novecento, l'organizzazione di eventi culturali e la promozione di ricerche in campo storico e socio-antropologico, l'Israt gestisce la Casa della Memoria di Vinchio e la mostra permanente dell'aeroporto partigiano Excelsior a Vesime.


PROVINCIA DI CUNEO

Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea

L'Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo è stato costituito nel 1964 su iniziativa delle associazioni partigiane e dell'Amministrazione provinciale di Cuneo ed è parte della rete di istituti storici associati all'Istituto Nazionale Ferruccio Parri. Nato per conservare e tramandare la memoria della Resistenza e, più in generale, per studiare la storia contemporanea, l'Istituto possiede una biblioteca, un'emeroteca e una videoteca specializzate nella storia dell'Ottocento e del Novecento e dispone di una vasta documentazione sugli anni della Seconda Guerra Mondiale. Oltre ad occuparsi di ricerca storica, attività didattiche e organizzazione di convegni, l'Istituto Storico della Resistenza e della Società contemporanea di Cuneo pubblica anche la rivista semestrale "Il Presente e la storia" ed è impegnato nella realizzazione di volumi sulla storia della Resistenza e della società contemporanea.


PROVINCIA DI IMPERIA

Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea

Fondato nel 1970, l'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea - Isrecim di Imperia è un centro di documentazione e di ricerca associato all'Istituto Nazionale per la storia del Movimento di Liberazione Ferruccio Parri. Missione dell'Istituto è quella di conservare, promuovere e valorizzare la memoria della guerra di liberazione combattuta nella I zona operativa Liguria, che comprende la provincia di Imperia e l'Albenganese. Nel corso degli anni l'Isrecim è divenuto un vero e proprio punto di riferimento per gli studi locali sulla Resistenza e sulla storia contemporanea, anche grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea dell'Università di Genova.


REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA

Centro di documentazione e Museo della Resistenza "Émile Chanoux"

A Valsavarenche c'è il Centro di documentazione e Museo della Resistenza "Émile Chanoux", inaugurato nel 2009 in onore di Émile Chanoux, promotore dell'autonomia della Valle d'Aosta e capo della lotta valdostana di liberazione durante la Seconda Guerra Mondiale, e di Federico Chabod, primo Presidente della Regione Autonoma Valle d'Aosta. Il centro di documentazione, oggi ospitato nei locali dell'ex scuola elementare di Émile Chanoux nel villaggio di Rovenaud, si dedica alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale lasciato da Chanoux e Chabod, con particolare riferimento al materiale legato agli anni della Resistenza e al dibattito sul federalismo e sul progetto europeo.

Centro di documentazione e Museo della Resistenza "Brigata Lys"

Aperto per la prima volta al pubblico nel 2001, a partire dal 2008 il Centro di documentazione e Museo della Resistenza "Brigata Lys" è ospitato a Perloz nell'edificio storico che fu dimora della III Brigata Lys, prima banda partigiana attiva nella Bassa Valle d'Aosta. Il progetto INTERREG "Memoria delle Alpi" ha reso possibile la ristrutturazione dell'edificio e l'allestimento al suo interno del museo, presso il quale oggi sono conservati documenti legati alle tragiche vicende della Seconda Guerra Mondiale e cimeli che raccontano la vita e la storia dei partigiani della Bassa Valle.

Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea

Fondato nel 1974, in occasione del 30° anniversario della guerra di liberazione, l'Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea in Valle d'Aosta ha come obiettivo la conduzione di studi rigorosi sull'antifascismo, sulla lotta di liberazione e sul movimento autonomista in Valle d'Aosta. L'Istituto, coinvolto in diversi progetti interregionali in partenariato con regioni italiane, francesi e svizzere, è un vero e proprio punto di riferimento per le Istituzioni locali e per gli studiosi della storia valdostana, anche grazie alla predisposizione di una biblioteca e di un archivio specializzati: nell'archivio sono conservati oltre 400 documenti originali e 4000 immagini relative alla prima metà del '900, mentre la biblioteca mette a disposizione dei propri lettori circa 3000 opere di storia contemporanea.

 

Ultimo aggiornamento: 14 aprile 2021