Biblioteca Storica

Manoscritti rilegati

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Fra i tesori nascosti custoditi nella Biblioteca, ecco un tesoro di cui non si aveva notizia: una raccolta di manoscritti rilegati, in grado di comporre una corona di argomenti e di scritti, distribuita in quattro secoli, dai contenuti estremamente variati. Diversi i filoni presenti, che caratterizzano la raccolta:

  • nel filone storico sabaudo, si distinguono:
  • Origine de' titoli della Reale Casa di Savoia, attribuito ad Angelo Paolo Carena
  • Dizionario corografico de' Stati del Re di Sardegna del paleografo Celestino Combetti,
  • Cronica del Monferrato di Galeotto del Carretto,
  • Memorie historiche sopra il Re di Sardegna Carlo Emanuele IV, del chirurgo cuneese Giovanni Gallo,
  • altre opere di Giuseppe Ravizza, Carlo Denina, Giuseppe Agostino Torelli.

Tra le fonti di prima mano, le due celebri relazioni al Doge ed al Senato Veneto dell'ambasciatore Marco Foscarini, sull'abdicazione di Vittorio Amedeo II e sulle condizioni dello Stato sabaudo nel 1743, e le memorie relative alla carica di Gran mastro della Casa di Sua Altezza - raccolte d'ordine di Madama Reale.

Tra le storie locali, si ritrovano:

  • Storia di Vercelli in due volumi, di Fileppi,
  • Memoria della fondazione […] della Città di Mondovì, di Baldassarre Vassallo,
  • Origine Civitatis Alexandriae, storia settecentesca di Raffaele Lumello,
  • Cronaca di Fossano, di Giovanni Battista Dray, importantissimo,
  • il volume recentemente rinvenuto, della Memoria di Centallo o sia Cronaca dell'anno 1619 fino al 1662,proveniente dall'Archivio Frejlino,
  • le Memorie istoriche della Città di Carmagnola,del francescano Giambattista Sola Vaggione, già appartenute allo storico Carena.

Tra le autobiografie, oltre a quella in tre volumi di Francesco Bal, studiata da Maria Carla Lamberti, è presente un frammento della avventurosa vita di Giambattista Boetti (il "profeta Mansur"), e quella del pittore Ottavio Giovanni Rapetti, donata da Terenzio Grandi nel 1967, con i quattro volumi degli Scritti vari dello stesso Rapetti.

Un gruppo di cinque volumi manoscritti proviene dal Fondo Anselmi.

Sono, tranne che nel caso di un trattato di medicina seicentesco scritto in Torino, opere teologiche, fra le quali si può citare un poema epico sulla Sindone del 1763, versione italiana di un originale latino, ed un Tractatus de Deo Uno, di tale Falletto di Pertusio, che raccoglie gli insegnamenti del domenicano p. Giacinto Sala.

Dal Fondo Giulio proviene un Corso di meccanica teorica di Carlo Ignazio Giulio, del 1853.

Di rilievo, una copia della cosiddetta "Biblioteca Carlo Emmanuella", ossia una bibliografia antica delle opere di Casa Savoia; la raccolta di manoscritti della fine del '700 sui parchi di Racconigi e Santena, un volume decorato a mano relativo alla famiglia Arpino di Poirino ed infine una parte minima dell'archivio Melano-Spurgazzi, con interessanti documenti sulla costruzione di piazza Statuto a Torino e sulla ferrovia Torino-Genova.

Una peculiarità dei manoscritti consiste spesso nella loro marginalità, nel loro proporsi come frammenti, anche quando l'intenzione è ambiziosa o l'occasione è grande, come nel caso del povero Gille Badin detto Condé, che passò attraverso le campagne di guerra in Piemonte negli anni 1744-45, annotando cronache e canzoni del suo tempo e della sua non felice esistenza di soldato del re di Francia: il suo manoscritto, tornato in Piemonte, figura nella nostra biblioteca accanto ai Rimedj più strambi per le più svariate difficoltà corporali, raccolte da frate Eusebio da Carmagnola nel 1615 ("La biblioteca di storia e cultura del Piemonte" a cura di W. Canavesio, Editore Provincia di Torino 1997).


Raccolta frontespizi su:


Estratto collezione Manoscritti rilegati su:


Ultimo aggiornamento: 25 ottobre 2023