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Il piccolo fondo archivistico riguarda un progetto di derivazione di acque dalla Stura ai Regi Opifici, sussidiario al canale del Martinetto (detto anche, nel suo tratto finale, dei Molassi), elaborato nell'anno 1822, cui fece seguito un ampio periodo di verifiche e misurazioni durato sino al 1828 ed infine non realizzato. L'ingegnere Ignazio Michelotti, già autore, nel 1816, dell'omonimo canale a valle del ponte napoleonico sul Po, ne compilò le "istruzioni", ma ebbero un ruolo rilevante nel progetto anche gli ingegneri Tommaso Bonvicini e G. M. Gallinati.
L'opera era considerata necessaria per rinforzare il quantitativo d'acqua regolare destinato alla produzione di energia tramite ruote idrauliche, in un momento di particolare sviluppo della "fucina delle canne" ossia della fabbrica d'armi sorta nel 1715 e attiva fino al primo Novecento, posta in zona Valdocco, presso Torino (attuali corsi Ottone Rosai ed Enrico Gamba); l'utilizzo dell'acqua era rivolto anche a favorire gli impianti molitori e industriali del Borgo Dora. Il progetto comprendeva due sezioni: la prima si sarebbe sviluppata dal "porto di Altessano" (corrispondente all'attuale Venaria Reale, zona cappella Marchese) sino alla cascina Tempia (attuale zona Rebaudengo), la seconda dalla cascina Tempia alla Regia fucina delle canne. L'archivio, le cui origini e provenienza (negli anni '60 del Novecento) in Biblioteca non sono documentate, è diviso in tre parti: relazioni tecniche e progetti, provvedimenti amministrativi e corrispondenza relativa. L'autore dell'inventariazione si presume sia stato Aldo di Ricaldone.
- Inventario dell'archivio (pdf 4 MB)
Ultimo aggiornamento: 03 settembre 2020