Sindaco metropolitano
Scrivendo a tutti i sindaci della Città metropolitana di Torino, il sindaco Piero Fassino li ha informati dell'iniziativa "Lascia l'auto e viaggia gratis!" con metro, tram e bus gratuiti e corse potenziate in programma domani 10 e venerdì 11 dicembre."Una due giorni importante per sostenere concretamente le politiche a favore di una sempre migliore qualità dell'aria e un'occasione per promuovere una mobilità sostenibile" scrive il sindaco metropolitano che chiede ai 314 colleghi del territorio di " diffondere il più possibile l'iniziativa, affinché tutti i cittadini possano usufruire di questa bella opportunità" e assicura " valuteremo poi tutti insieme i risultati di questa sperimentazione che potrà rappresentare una buona prassi per tutti i soggetti coinvolti".
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Presentato oggi nella sede della Città metropolitana il nuovo piano industriale della Società acque
“La Smat è una società metropolitana ante litteram, una realtà di area vasta che ha saputo anticipare con grande oculatezza le scelte di architettura istituzionale compiute dalla politica negli anni recenti. È un fiore all’occhiello nel sistema delle società pubbliche italiane, spesso additate come organizzazioni passive e inefficienti, e il suo statuto garantisce che la risorsa-acqua sia e rimanga un bene a gestione pubblica”.
Così il sindaco metropolitano Piero Fassino oggi durante la conferenza stampa tenuta nella sede della Città metropolitana di corso Inghilterra, nella quale il presidente e l’amministratore delegato di Smat Alessandro Lorenzi e Paolo Romano hanno presentato il nuovo piano industriale della Società Metropolitana Acque Torino. Piano che per il quinquennio 2015-2019 ha in programma tre grandi opere: l’acquedotto della Valle Orco, il collettore per la raccolta delle acque inquinate “di prima pioggia” e il potenziamento dell’impianto di potabilizzazione del Po. Investimenti per oltre 1,6 miliardi di Euro sono previsti tra il 2015 e il 2033.
“L’Authority nazionale ritiene che la Smat sia la migliore società pubblica di gestione dell’acqua esistente in Italia” ha detto ancora Fassino, “in grado di offrire sostenibilità economica, ambientale e sociale: ricordo che alle famiglie con Isee minore di 12mila euro/anno viene riconosciuta una riduzione dei costi grazie alla gratuità dei primi 50 litri al giorno per componente della famiglia”.
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Entra nel vivo la governance politica della Città Metropolitana di Torino. Dopo l'attribuzione delle deleghe a sette Consiglieri, il Sindaco metropolitano Piero Fassino ha convocato oggi pomeriggio nella sede di corso Inghilterra 7 la prima riunione dell'organismo di coordinamento che assolve a funzioni di "Giunta metropolitana". Tale organismo è previsto dal comma 5 dell'articolo 16 dello Statuto del nuovo Ente, definitivamente approvato dalla Conferenza Metropolitana dei 315 Sindaci del territorio nella seduta del 14 aprile scorso. Nel comma 5 dell'articolo 16 si legge testualmente: "Il/la Sindaco/a, il/la Vicesindaco/a e i Consiglieri delegati si riuniscono in un organismo di coordinamento. L'organismo di coordinamento concorre all'elaborazione di politiche, atti e proposte da presentare al Consiglio, nonché al complessivo coordinamento delle attività della Città Metropolitana".I punti discussi nel corso della riunione:
1/ avvio di due piani pluriennali di interventi sul patrimonio scolastico, sulla viabilità e manutenzione stradale
2 / criteri per la definizione dei piani di lavoro di ogni assessorato
3 / prima discussione sull'impostazione del Bilancio 2015
Durante la riunione odierna è anche stata decisa la convocazione del Consiglio Metropolitano per giovedì 21 maggio alle 9,30 per esaminare alcuni provvedimenti urgenti, tra cui la Delibera che autorizza la Città Metropolitana alla rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti.
LE DELEGHE ASSEGNATE DAL SINDACO FASSINO A SETTE CONSIGLIERI METROPOLITANI
- Vice-Sindaco metropolitano Alberto Avetta: lavori pubblici, infrastrutture, trasporti, protezione civile
- Gemma Amprino: ambiente, sviluppo montano, agricoltura, tutela fauna e flora, parchi e aree protette
- Lucia Centillo: diritti sociali e parità, welfare
- Barbara Cervetti: cultura, turismo, sport e politiche giovanili
- Domenica Genisio: istruzione, sistema educativo, rete scolastica, infanzia
- Mauro Carena: bilancio, personale, patrimonio, sistema informativo
- Francesco Brizio: sviluppo economico, attività produttive, lavoro, formazione professionale
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Dopo l'attribuzione delle deleghe a sette Consiglieri, comunicata martedì 12 maggio al Consiglio, il Sindaco metropolitano Piero Fassino ha convocato per domani, martedì 19 maggio alle 16,30, nella sede di corso Inghilterra 7 la prima riunione dell'organismo di coordinamento tra il Sindaco stesso e i Consiglieri delegati. Tale organismo è previsto dal comma 5 dell'articolo 16 dello Statuto della Città Metropolitana di Torino, definitivamente approvato dalla Conferenza Metropolitana dei 315 Sindaci del territorio nella seduta del 14 aprile scorso. Nel comma 5 dell'articolo 16 si legge testualmente: "Il/la Sindaco/a, il/la Vicesindaco/a e i Consiglieri delegati si riuniscono in un organismo di coordinamento. L'organismo di coordinamento concorre all'elaborazione di politiche, atti e proposte da presentare al Consiglio, nonché al complessivo coordinamento delle attività della Città Metropolitana".LE DELEGHE ASSEGNATE DAL SINDACO FASSINO A SETTE CONSIGLIERI METROPOLITANI
- Vice-Sindaco metropolitano Alberto Avetta: lavori pubblici, infrastrutture, trasporti, protezione civile
- Gemma Amprino: ambiente, sviluppo montano, agricoltura, tutela fauna e flora, parchi e aree protette
- Lucia Centillo: diritti sociali e parità, welfare
- Barbara Cervetti: cultura, turismo, sport e politiche giovanili
- Domenica Genisio: istruzione, sistema educativo, rete scolastica, infanzia
- Mauro Carena: bilancio, personale, patrimonio, sistema informativo
- Francesco Brizio: sviluppo economico, attività produttive, lavoro, formazione professionale
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Da oggi la Città Metropolitana di Torino ha il suo Statuto, adottato questa mattina dalla Conferenza metropolitana, con il voto favorevole dei Sindaci di 180 Comuni, pari ad una popolazione di 1.857.701 abitanti. Diciassette le astensioni, tre i voti contrari. Prima dell'approvazione odierna, lo Statuto è stato sottoposto a consultazione di tutti i Sindaci, con undici incontri in tutte le aree territoriali della Città metropolitana e con la consultazione delle associazioni e parti sociali, accogliendo così emendamenti e proposte incluse nel testo finale. Anche proposte di emendamenti giunte da singoli cittadini attraverso il Web sono state considerate per la redazione del testo finale.Lo Statuto definisce principi ispiratori, obiettivi strategici e regole di funzionamento della nuova istituzione metropolitana. Lo Statuto norma altresì procedure e modalità per l'adozione - con il voto vincolante dei Sindaci - degli atti fondamentali dell'Ente, quali il Piano strategico triennale, il Piano territoriale generale e il Bilancio.
Insieme allo Statuto è stata anche adottata l'articolazione territoriale della Città metropolitana in undici Zone omogenee, ciascuna delle quali guidata dall'Assemblea dei Sindaci.
"E' molto importante – ha dichiarato il Sindaco metropolitano Piero Fassino al termine della Conferenza – che lo Statuto sia stato adottato a larghissima maggioranza, con il voto favorevole del 90% dei Comuni presenti, a conferma del buon lavoro di elaborazione collettiva realizzato in questi mesi e della volontà di tutti i Sindaci di lavorare insieme per il miglior successo della Città metropolitana. Adesso si tratta di mettersi subito al lavoro per far decollare la nuova istituzione e corrispondere alle aspettative dei cittadini"
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Martedì 14 aprile alle 9,30 nell'auditorium della sede di corso Inghilterra 7 si riunirà la Conferenza metropolitana dei 315 Sindaci dei Comuni della Città Metropolitana di Torino. All'ordine del giorno l'approvazione finale dello Statuto del nuovo Ente di area vasta e l'approvazione della perimetrazione delle Zone omogenee in cui sarà suddiviso il territorio.Il testo dello Statuto e della Delibera sulla perimetrazione delle Zone omogenee sono stati approvati all'unanimità il 1° aprile scorso dal Consiglio Metropolitano, presieduto dal Sindaco, Piero Fassino.
Il testo dello Statuto approvato dal Consiglio è consultabile nel portale Internet della Città Matropolitana alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2015/statuto_citta_metro/
I colleghi giornalisti potranno assistere ai lavori della Conferenza Metropolitana nella saletta stampa attigua all'auditorium, in collegamento audio-video
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"L'approvazione all'unanimità dello Statuto della Città Metropolitana - e con esso anche dell'articolazione della Città Metropolitana in 11 Zone omogenee dotate di poteri e organi - corona positivamente un percorso democratico e partecipativo, a cui in questi mesi hanno concorso attivamente i Consiglieri metropolitani di tutti i partiti, i Sindaci dei 315 Comuni della Città Metropolitana e un'ampia platea di associazioni e organizzazioni della società civile. La unanime condivisione dello Statuto è un ottimo modo per avviare l'attività della Città Metropolitana, istituita per offrire ai cittadini più opportunità di sviluppo e di progresso". Con queste parole, il Sindaco della Città Metropolitana di Torino, onorevole Piero Fassino, ha espresso la sua soddisfazione per il voto unanime con cui il Consiglio Metropolitano ha approvato oggi pomeriggio lo Statuto.Lo Statuto sarà ora sottoposto alla Conferenza metropolitana dei Sindaci per l'approvazione finale. La Conferenza è convocata per martedì 14 aprile alle 9,30 nell'auditorium della sede della Città Metropolitana di corso Inghilterra 7.
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Di fronte alla barbarie del terrorismo il Sindaco di Torino Piero Fassino chiama la Città ad esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime e a manifestare lo sdegno civile e l'impegno della Comunità Torinese contro la violenza sanguinaria dei terroristi. La manifestazione si svolgerà oggi giovedì 19 marzo alle ore 20.30 in piazza Palazzo di Città, di fronte al Municipio.
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Cominciano da Chieri gli incontri con le amministrazioni locali per l'esame sul territorio dello Statuto della Citta metropolitana di Torino. Il Consiglio metropolitano nella seduta del 21 gennaio ne ha già approvato una prima versione, che ora deve essere sottoposta all'esame delle varie realtà locali. Il primo appuntamento è fissato per lunedì 9 febbraio alle 18 nella Sala del Consiglio Comunale di Chieri. L'operazione "Statuto itinerante" si concluderà venerdì 27 febbraio con la doppia tappa di Ivrea (ore 18) e Moncalieri (ore 21) passando da Pinerolo, Collegno, Chivasso, Settimo Torinese, Susa, Rivarolo e Ciriè (scarica il calendario).
Stanno anche arrivando tramite il sito istituzionale www.cittametropolitana.torino.it (oppure www.torinometropoli.it) le proposte di integrazione e i suggerimenti dei vari soggetti portatori di interesse: tutte le sollecitazioni verranno presentate al vaglio del Consiglio metropolitano e delle amministrazioni locali, per arrivare entro la prima settimana di marzo alla versione finale dello Statuto che sarà quindi sottoposto alla Conferenza metropolitana, costituita dai 315 Sindaci della Città metropolitana, per la discussione e la definitiva approvazione.
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Le sfide che stanno davanti agli amministratori della Città metropolitana che dal 1° gennaio 2015 ha iniziato ufficialmente la sua attività, la continuità nella gestione dei servizi sinora garantiti dalla Provincia che ha cessato le sue funzioni il 31 dicembre 2014, le nuove funzioni assegnate alla Legge Delrio alle Città metropolitane, le risorse e il personale necessari al pieno esercizio delle competenze. Tutto questo e altro nella prima conferenza stampa del Sindaco metropolitano, Piero Fassino, durante la quale è stata annunciata la nomina del Vice-Sindaco metropolitano Alberto Avetta: una scelta di continuità, avendo il primo cittadino di Cossano Canavese gestito gli ultimi mesi della Provincia in qualità di Vice-Presidente.
Ecco per punti le questioni affrontate nella conferenza stampa del Sindaco Fassino
Statuto, competenze, perimetrazione delle Zone omogenee
Il Sindaco Fassino ha ricordato che la Legge Delrio prevede che le Città metropolitane assumano la competenza amministrativa sui territori di area vasta delle Province uscenti. La Città metropolitana di Torino è una realtà unica in Italia, essendo composta da 315 Comuni e confinando con la Francia e la Valle d'Aosta. E' la più grande Città metropolitana d'Italia per estensione territoriale ed ha una complessa articolazione territoriale, che affianca all'area metropolitana torinese altre aree territoriali omogenee, territori montani e collinari che hanno peculiarità storiche, culturali ed economiche. La Legge Delrio giunge al termine di un processo ventennale di elaborazione ed è la sanzione istituzionale di una tendenza sociale, economica e territoriale: i confini delle città vanno al di là di quelli dei singoli Comuni, situandosi in una dimensione metropolitana. Altri Paesi europei hanno adottato o stanno adottando leggi che riconoscono la dimensione metropolitana. La globalizzazione accresce il ruolo delle aree metropolitane, perché in esse si concentrano opportunità culturali, attività economiche, centri di formazione, servizi sociali. Vi si concentrano anche le criticità, come la crisi economica e sociale. Per la realtà torinese la Legge Delrio adegua l'intelaiatura istituzionale a un dato obiettivo: già oggi una serie di servizi come i trasporti e la distribuzione sono organizzati in una dimensione metropolitana.
Fassino ha poi ricordato che le Città Metropolitane ereditano le funzioni fondamentali delle Province e ne aggiungono altre, come le politiche per lo sviluppo economico. Il riconoscimento delle Città metropolitane rientra peraltro in un più complessivo processo di riforma costituzionale ed istituzionale, che va dalla riforma del Parlamento alla nuova legge elettorale e alla revisione del Titolo V della Costituzione e dei rapporti tra Stato ed Enti locali. Il Sindaco ha ricordato che il Consiglio metropolitano sta lavorando all'elaborazione della bozza finale dello Statuto del nuovo Ente. Sono state insediate tre Commissioni consiliari, una delle quali sta redigendo la proposta di Statuto, che sarà sottoposta ad una consultazione dei Sindaci e alla successiva approvazione da parte della Conferenza metropolitana dei 315 primi cittadini.
Si sta anche lavorando a definire la perimetrazione delle Zone omogenee – Pinerolese , Canavese, Eporediese, Val di Susa e altre - in cui sarà suddiviso il territorio della Città metropolitana, per dare un riconoscimento all'articolazione del territorio. Lo Statuto prevederà espressamente forme di rappresentanza degli interessi e delle esigenze delle Zone.
La Città metropolitana avrà un bilancio distinto e funzioni distinte da quelle dei Comuni e non sottrarrà risorse né competenze alle amministrazioni locali, perché ciò è espressamente impedito dalla Legge Delrio. I Comuni non perderanno nulla con l'avvento di un nuovo Ente di area vasta che sarà una Città di città e assicurerà pari dignità a tutti i Comuni.
Il tema delle funzioni e delle deleghe è oggetto dei lavori di un'altra Commissione. Si deve definire il futuro delle competenze gestite su delega e con risorse delle Regioni. L'accordo nazionale sottoscritto da Governo, ANCI (di cui il Sindaco Fassino è Presidente) e Conferenza delle Regioni prevede che ogni politica sia affidata all'Ente più congruo nel gestirlo in base al principio di sussidiarietà. Ogni Regione sta negoziando con le Province e le Città metropolitane del proprio territorio come gestire la materia. La Regione Piemonte ha depositato un disegno di legge in materia, che sarà all'esame del Consiglio regionale nelle prossime settimane. Tale disegno di legge esprime un principio di continuità: mantenimento in capo alle Province e alla Città metropolitana di Torino delle funzioni sinora delegate.
La Legge Delrio prevede la possibilità che il Sindaco metropolitano possa nominare un proprio Vice-Sindaco. Nella seduta di oggi pomeriggio Fassino comunicherà al Consiglio metropolitano la nomina a Vice-Sindaco dell'avvocato Alberto Avetta, Sindaco di Cossano Canavese, Consigliere metropolitano e Vice-Presidente uscente della Provincia.
Risorse
La Legge di Stabilità per il 2015 prevede un taglio di risorse globale per le Province e le Città di un miliardo di Euro. L'ANCI e l'UPI hanno più volte fatto presente al Governo che una tale riduzione metterà gli Enti locali in forte sofferenza. Per questo è stata chiesta la rimodulazione del taglio, sulla base dei fabbisogni reali per l'espletamento delle funzioni. Entro il mese di marzo il Governo avanzerà una nuova proposta che rimodulerà il quadro delle risorse finanziarie alla luce dei fabbisogni reali, che sono oggetto di confronto tra Governo ed Enti locali.
Il Decreto legislativo sul federalismo fiscale del 2011 prevedeva peraltro la disponibilità di risorse proprie e poste di bilancio per le Città metropolitane: diritti fiscali su porti e aeroporti, compartecipazione all'IRES e altri tributi. Per attuare quella norma basta un Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che l'ANCI ha chiesto di adottare.
Personale
E' in corso un negoziato tra ANCI, UPI e Governo. Gli Enti locali fanno presente che alle funzioni deve corrispondere il personale necessario, per cui, nel momento in cui aumentano le funzioni delle Città metropolitane, va garantita la necessaria dotazione di dipendenti. Se una Regione avoca le funzioni sinora delegate alle Province si deve prendere in carico il personale.
Nell'arco del 2015 la Legge di stabilità prevede una riduzione dell'organico del 30% nelle Città metropolitane, con percorsi di mobilità verso altre amministrazioni locali e statali. E' una partita complessa da gestire, perché a livello nazionale ci sono 25.000 persone da spostare. L'ANCI ha concordato con il Governo la predisposizione di una mappa dei posti dell'amministrazione centrale che è possibile coprire con la mobilità. Inoltre ci sarà una rilevazione dei posti disponibili nel sistema degli Enti locali. L'incrocio delle due "mappe" dovrebbe fare capire quali sono le disponibilità. Fino a che il lavoro di censimento degli esuberi e delle possibilità di ricollocazione non sarà completato, le Province di secondo grado e le Città metropolitane assicureranno la continuità di tutte le attività svolte dalle Province precedenti con il personale attuale.
Per quanto riguarda i lavoratori a tempo determinato e il blocco dei loro contratti - derivante dall'uscita dal Patto di Stabilità da parte di molte Province e sanzionata con la non rinnovabilità dei contratti a termine – il Governo ha accolto la richiesta dell'ANCI di non applicare le sanzioni agli Enti di nuova istituzione per uno sforamento da parte di Enti soppressi di cui hanno ereditato le competenze. Il Governo presenterà un emendamento che congelerà le sanzioni finanziarie e ordinamentali in sede conversione del Decreto legge "Mille proroghe". L'ANCI ha chiesto all'esecutivo di emanare una circolare che renda nota la decisione e che renda immediatamente possibile il rinnovo dei contratti a termine.
Fase costituente
La legge Delrio prevede che le Città metropolitane si dotino di un Piano strategico triennale, ma intanto, come ha ribadito il Sindaco Fassino, devono essere garantiti i servizi e assicurata la continuità, in una fase che è costituente, in cui c'è un Consiglio metropolitano la cui vigenza è legata alla durata del mandato del Sindaco del capoluogo. "Abbiamo davanti un anno e mezzo, che tutti, Consiglieri metropolitani e forze politiche, dobbiamo interpretare come periodo costituente, in cui siamo chiamati a far decollare la Città metropolitane" ha sottolineato Fassino.
La Città si è dotata del logo "Torino Metropoli" e di una strategia comunicativa. Il logo ripercorre la tradizione dello stemma sabaudo che campeggiava nel simbolo della Provincia di Torino. Il sito Internet www.cittametropolitana.it è attivo dall'inizio dell'anno e fornisce tutte le informazioni e i servizi di cui cittadini e imprese necessitano.
La Città metropolitana ha una dimensione istituzionale, ma anche sociale ed economica e culturale. Per questo i principali soggetti economici, sociali ed il mondo dell'associazionismo si stanno riorganizzando sulla dimensione metropolitana, per essere interlocutori dell'istituzione. Lo Statuto riconoscerà tali soggetti e prevederà forme di partecipazione alla definizione delle politiche metropolitane.
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