Sindaco metropolitano
La Sindaca metropolitana Chiara Appendino ha convocato la Conferenza Metropolitana dei 315 Sindaci del territorio per martedì 22 novembre alle ore 15 nell’Auditorium della sede di corso Inghilterra 7.All’ordine del giorno, l’espressione del parere dei sindaci sul Bilancio di previsione per il 2016 e sul Documento unico di programmazione per il 2017-2018.
Quella del 22 novembre sarà la seconda seduta della Conferenza Metropolitana nel corso del 2016, la prima dall’insediamento della Sindaca Chiara Appendino.
Sono componenti della Conferenza Metropolitana i Sindaci dei 315 comuni della Città Metropolitana, i quali, in caso di assenza o impedimento, possono farsi sostituire esclusivamente dal loro Vice Sindaco.
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"Credo nella Città metropolitana, ieri abbiamo approvato il bilancio ed è un punto di partenza, ma dobbiamo riorganizzare l'ente, trasformare un rischio in un'opportunità, una possibilità di crescita necessaria per garantire servizi essenziali legati all'ambiente, al trasporto e alle scuole".
Lo ha detto la sindaca metropolitana Chiara Appendino che questa mattina ha incontrato i dipendenti della Città metropolitana nella sede di corso Inghilterra.
"Serve un'inversione di tendenza da parte del Governo perché la legge Delrio è penalizzante" ha aggiunto Appendino.
"Siamo consapevoli delle difficoltà - ha concluso la sindaca - ma vogliamo affrontare di petto questa sfida".
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Tutti conosciamo lo storico Gonfalone della Provincia di Torino che in ogni occasione istituzionale e di rappresentanza identificava l’istituzione ed il suo territorio: formalmente traeva riferimento dallo stemma di cui si fregiava l’Amministrazione Provinciale di Torino concesso con decreto regio del 20 maggio 1930. Sul quel Gonfalone il 25 aprile 2005 era stata appuntata la medaglia d’oro al merito civile conferita dal presidente Ciampi “per il contributo offerto dal territorio e dalle sue popolazioni alla guerra di liberazione nazionale e alla resistenza”.Da quando è nata ufficialmente la Città metropolitana di Torino quel Gonfalone originale è conservato a Palazzo Cisterna e da oggi la Città metropolitana ha un suo nuovo Gonfalone, previsto dall’art. 3 dello Statuto.
“Abbiamo ritenuto opportuno rispondere all’esigenza di partecipazione istituzionale e di rappresentanza della Città metropolitana mediante un proprio simbolo di identità, in modo tale da conferire solennità agli eventi esterni organizzati dal territorio, nel solco della tradizione” ha detto il sindaco della Città metropolitana Piero Fassino oggi durante la seduta del Consiglio metropolitano che ha approvato all’unanimità.
La soluzione è stata quella di mantenere il tradizionale e storico gonfalone già della Provincia di Torino, sostituendo ad esso la dicitura con quella di “Città Metropolitana di Torino” e lasciando inalterati i suoi elementi compositivi (stemma, labelli e scudo sormontato dalla Corona).
“Oggi stesso – ha detto ancora il sindaco – scriverò alla Presidenza del Consiglio dei Ministri perché ci autorizzi ad apporre sul nuovo Gonfalone la medaglia d’oro al valor civile per la Resistenza”.
Il nuovo Gonfalone sarà pronto nei prossimi giorni, ma il prossimo sabato 12 marzo al 16^ congresso provinciale dell’ANPI Fassino interverrà esponendo lo storico gonfalone della Provincia di Torino con la sua medaglia d’oro al valor civile, per rendergli omaggio ancora una volta in attesa della realizzazione del nuovo simbolo metropolitano.
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Gli amministratori delle aree metropolitane europee chiedono all’UE e ai governi nazionali e regionali un riconoscimento ufficiale, che consenta loro di diventare un soggetto protagonista nella elaborazione, programmazione e realizzazione delle politiche urbane che utilizzano fondi europei.Il Forum TorinoEMA 2016, che si è tenuto oggi nel salone della sede Unimanagement, ha riunito gli amministratori di una trentina di aree metropolitane e si è concluso nel pomeriggio con l’approvazione della Dichiarazione di Torino, con cui si chiede a Bruxelles e alle capitali nazionali e regionali un riconoscimento formale e l’avvio di una partnership per la gestione dei fondi europei Horizon 2020. L’assemblea ha anche deciso che sarà Lione la sede del Forum EMA2017
In apertura dei lavori, il Sindaco metropolitano Piero Fassino aveva sottolineato che “la dimensione metropolitana è sempre più centrale nello sviluppo delle Nazioni. Se si compara l’andamento del PIL delle aree metropolitane con quello delle Nazioni di cui fanno parte si scopre che l’incremento del prodotto interno lordo delle prime è maggiore di quello nazionale. Significa che le città metropolitane sono il vero motore dello sviluppo economico e sociale”.
“Se già oggi il 50% della popolazione mondiale vive in aree urbane con almeno 300.000 abitanti, - osserva il Sindaco metropolitano di Torino - le Città metropolitane istituite in molti Paesi europei diventano la dimensione politica ed amministrativa ideale per attrarre nuovi investimenti pubblici e privati, governare l’assetto urbanistico dei territori, promuovere lo sviluppo sostenibile, l’inclusione sociale, la cultura, la formazione e l’accoglienza dei migranti”.
“Chiediamo che il Consiglio Europeo, nella prossima seduta prevista per il mese di giugno, faccia propri gli obiettivi fissati dal Patto di Amsterdam. – ha spiegato Fassino nel corso della conferenza stampa che si è tenuta in una pausa dei lavori del Forum – Chiediamo di poter gestire direttamente una percentuale dei fondi europei per le politiche metropolitane”.
“Lo strumento del Forum - ha concluso il Sindaco metropolitano - ci consente di tenere aperto il confronto continuo e lo scambio di esperienze e buone pratiche fra tutte le autorità metropolitane. Dobbiamo costruire partnership tra le Città metropolitane e rafforzare il confronto con le altre reti di Enti locali”.
IL TESTO DELLA DICHIARAZIONE DI TORINO
Sindaci, Presidenti e Autorità delle Città metropolitane europee riuniti a Torino il 12 febbraio 2016 per il II Forum delle Autorità metropolitane Europee EMA convengono sui seguenti punti:
1. Le Città metropolitane costituiscono un motore fondamentale dell'economia globale, della crescita economica europea e dello sviluppo di ogni nazione. In ogni Paese sono le Città metropolitane a svolgere un ruolo centrale nelle politiche di sviluppo e di coesione sociale.
2. Creazione di lavoro, attrazione di investimenti, pianificazione urbanistica, politiche per la ricerca, l'innovazione e la formazione, sostenibilità ambientale ed energetica, promozione culturale, inclusione sociale e contrasto alle nuove povertà, gestione dei flussi migratori: su ciascuno di questi temi strategici le Città metropolitane sono chiamate ad assumere responsabilità e ad attuare politiche adeguate alle aspettative dei loro cittadini
3. Il successo delle politiche metropolitane produce effetti positivi anche su territori extra metropolitani più vasti concorrendo ad una generale crescita economica e sociale. Così come appare utile promuovere forme di cooperazione intermetropolitane.
4. È essenziale, dunque, che le Città metropolitane siano considerate interlocutori e partners fondamentali nell'elaborazione e realizzazione dell'Agenda Urbana Europea e chiediamo all'Unione Europea di giungere rapidamente alla sua adozione e di assumere sempre di più le Città metropolitane come destinatari diretti dei fondi europei finalizzati alle politiche metropolitane.
5. Il Patto di Amsterdam costituisce una preziosa piattaforma di confronto per l'Agenda Urbana Europea e chiediamo al Consiglio Europeo del prossimo mese di giugno di adottare il Patto e i suoi obiettivi.
6. Per le stesse ragioni chiediamo ai Governi nazionali e alle autorità regionali di riconoscere le autorità metropolitane e di condividere con loro tutte le politiche di dimensione metropolitana.
7. In un'epoca globale le Città metropolitane - pur con le loro specificità economiche, storiche, culturali - hanno di fronte sfide comuni che sollecitano a elaborazioni e azioni comuni, scambio di esperienze, adozione di buone pratiche. In questa chiave EMA intende rafforzare la collaborazione con Eurocities, Metrex, Medcities, Metropolis, Comitato delle Regioni dell'Unione Europea e altri forum delle autonomie locali per promuovere e realizzare azioni comuni. E nella stessa direzione EMA intende promuovere occasioni di confronto con realtà metropolitane di paesi non membri dell'UE, ma ugualmente interessati alla promozione di politiche di sviluppo e coesione sociale di dimensione metropolitana.
8. Le Autorità Metropolitane Europee riunite a Barcellona nel 2015 e a Torino nel 2016 intendono proseguire la loro cooperazione, programmando il prossimo incontro EMA nella Città metropolitana di Lione. Torino e Barcellona continueranno ad assicurare la segreteria tecnica di EMA.
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“La dimensione metropolitana è sempre più centrale nello sviluppo delle Nazioni. Se si compara l’andamento del PIL delle aree metropolitane con quello delle Nazioni di cui fanno parte si scopre che l’incremento del prodotto interno lordo delle prime è maggiore di quello nazionale. Significa che le città metropolitane sono il vero motore dello sviluppo economico e sociale”. Con queste parole e queste considerazioni il Sindaco metropolitano di Torino, Piero Fassino, ha aperto stamani nel salone della sede di Unimanagement in via XX Settembre il Forum TorinoEMA 2016 “Verso un agenda metropolitana comune”.Il Sindaco Fassino ha ricordato che già oggi il 50% della popolazione mondiale vive in aree urbane con almeno 300.000 abitanti. “Le aree urbane, - ha sottolineato il Sindaco metropolitano – offrono ai cittadini e alle imprese maggiori opportunità, servizi, centri ricerca, istituzioni culturali. Ma presentano anche maggiori criticità sociali, aree di povertà e di degrado. Da quello che accade e da quello che cambia nelle aree metropolitane dipende quello che accade nel resto delle Nazioni di cui fanno parte. Ogni Paese ha le sue specificità economiche, sociali e culturali. Ma le sfide che gli amministratori delle aree metropolitane devono affrontare sono comuni. Vi è quindi la necessità di ricercare insieme soluzioni comuni a problemi comuni, al di là delle specificità nazionali”. “Veniamo da anni di pesante crisi. – ha ricordato il Sindaco metropolitano di Torino - Ci sono segnali che è possibile uscire da questa crisi ed è proprio nelle aree metropolitane che si devono concentrare le politiche di sviluppo e le scelte fondamentali per promuoverlo. Nessuna città può programmare investimenti pubblici e locali in una dimensione solamente locale. Ovunque si cerca di mettere in campo strategie per attrarre investimenti e numerose città metropolitane si sono dotate di strategie di sviluppo e di attrazione degli investimenti di medio periodo. Inclusione sociale, pianificazione urbanistica, sostenibilità dello sviluppo, cultura e formazione sono le chiavi di volta per lo sviluppo dei territori”.
Il Sindaco Fassino ha infine ricordato che Torino, sin dal 2001, si è dotata di un Piano Strategico e che anche Barcellona ed Helsinky hanno esperienze analoghe. Il Forum prosegue con gli interventi di città metropolitane d’Italia e d’Europa.
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Domani venerdì 12 febbraio i rappresentanti delle Città metropolitane italiane ed europee si confrontano a Torino nel forum TorinoEma2016 "Verso un'agenda metropolitana comune" organizzato nella sede di Unimanagement di via XX settembre 29.
Il sindaco Piero Fasssino apre i lavori alle ore 9.30 insieme al vice presidente dell'Area metropolitana di Barcellona Alfred Bosch
Alle ore 13 Piero Fassino illustrerà nel corso di una conferenza stampa i contenuti del Forum insieme ai colleghi di città metropolitane italiane ed europee
Tra le realtà metropolitane presenti domani Barcellona, Bilbao, Lisbona, Budapest, Lione, Nizza, Oslo, Porto, Poznan, Helsinki,Stoccarda, Salonicco, Tirana, Vienna, Zagabria; per l'Italia Firenze, Catania, Milano.
Programma completo su www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2016/ema/index_it.shtml
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La formazione del Bilancio di previsione 2016 della Città Metropolitana di Torino e la redazione del Piano strategico metropolitano previsto dalla Legge Delrio sono al centro di una fitta serie di incontri che il Sindaco metropolitano Piero Fassino ha convocato per ascoltare le esigenze e le proposte degli amministratori locali del 315 Comuni suddivisi in Zone omogenee e per indirizzare le politiche per lo sviluppo economico e sociale del territorio in modo partecipato.
Il primo incontro a livello di Zone omogenee si è tenuto a Collegno martedì 19 gennaio. Il giorno successivo, mercoledì 20 gennaio, il sindaco metropolitano Piero Fassino e i consiglieri delegati hanno incontrato i portavoce delle 11 Zone per fare il punto sull’organizzazione della consultazione relativa alle esigenze dei territori e alle priorità programmatiche da indicare nel Piano.
Il prossimo incontro sarà dedicato alla Zona 6 Valli di Susa e Sangone e si terrà mercoledì 3 febbraio alle 21 nella sala del Consiglio Comunale di Sant’Ambrogio di Torino, in piazza XXV Aprile 4.
Venerdì 12 febbraio sarà la volta della Zona 9 Eporediese, con l’appuntamento alle 21 nella sala consiliare della Città d’Ivrea, in piazza Vittorio Emanuele 1.
Lunedì 15 febbraio si passerà alla Zona 5 Pinerolese, con un incontro previsto alle 21 nella sala di rappresentanza della Città di Pinerolo, in piazza Vittorio Veneto 1.
Martedì 16 febbraio il confronto si sposterà nella Zona 4 Area Metropolitana Torino Nord, alle 19 nella Sala Giunta della Città di Settimo Torinese.
Nella stessa serata, ma alle 21, è previsto l’incontro per la Zona 10 Chivassese, nella sala consiliare della Città di Chivasso, in piazza della Chiesa 1.
Martedì 23 febbraio appuntamento per la Zona 7 Ciriacese-Valli di Lanzoalle 18,30 nella sala consiliare della Città di Ciriè, in corso Martiri della Libertà 33.
La stessa sera, ma alle 21, l’incontro con gli amministratori del Comuni della Zona 8 Canavese Occidentale sarà nella sala consiliare della Città di Rivarolo Canavese, in via Ivrea 60.
Martedì 1° marzo gli amministratori dei Comuni della Zona 3 Area Metropolitana Torino Sud si confronteranno a partire dalle 16,30 nella sala consiliare della Città di Moncalieri, in piazza Vittorio Emanuele II 2.
L’ultimo incontro è in programma, sempre il 1° marzo, per la Zona 11 Chierese-Carmagnolese e si terrà alle 21 nella sala consiliare della Città di Carmagnola, in piazza Manzoni 10.
Tutti gli incontri sono aperti al pubblico.
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"So per esperienza diretta quanto fare il sindaco sia un impegno faticoso, continuo ma anche appassionante. E so soprattutto quanto i cittadini si rivolgano ai sindaci per vedere soddisfatte le loro aspettative, rassicurate le loro ansie, corrisposte le loro speranze. I sindaci sono il naturale destinatario di ogni domanda, di ogni richiesta, di ogni esigenza dei cittadini che quando devono rivolgersi ad una istituzione, prioritariamente pensano di andare dal sindaco. Questo rende il nostro lavoro stancante, ma appassionante e soprattutto lo rende utile". Lo scrive Piero Fassino nella newsletter "La Città metropolitana informa i sindaci" che ogni settimana viene inviata ai primi cittadini dei 314 Comuni del territorio. "Fare il sindaco è il modo migliore per servire la propria comunità e per consentire ad ogni famiglia e ad ogni persona di guardare con serenità e con fiducia alla propria vita: facciamolo nel migliore dei modi tutti insieme e il 2016 sia un anno positivo per noi, le nostre comunità e per l’intero Paese" conclude Fassino.Nell'ultimo numero del 2015 della newsletter della Città metropolitana di Torino ai sindaci, anche la conferma da parte del vicesindaco metropolitano Alberto Avetta dei quasi 13 milioni di euro destinati nell'ultima variazione di bilancio al piano della viabilità per manutenzioni e messa in sicurezza della rete stradale. http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/istituzionale/newsletter
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Stamani, nel corso dell’incontro per gli auguri natalizi con i dipendenti dell’Ente nella sede di corso Inghilterra, il Sindaco metropolitano Piero Fassino ha annunciato che, nell’ambito del Piano di dismissioni immobiliari adottato dalla Città Metropolitana, ieri è stata perfezionata la cessione del Palazzo della Questura di corso Vinzaglio.L’edificio è stato acquistato da Invimit – società del Ministero dell’Economia e delle Finanze – per un corrispettivo di 17 milioni di Euro. Le risorse saranno destinate nel 2016 ai programmi di investimento su viabilità, edilizia scolastica e assetto idrogeologico.
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Il 2015 è stato un anno di avvio e di transizione per la Città Metropolitana di Torino, Ente che ha raccolto l’eredità amministrativa dell’ex Provincia, dovendo però assolvere a nuove ed impegnative funzioni per la promozione dello sviluppo sociale ed economico del territorio: è partito da questa constatazione il messaggio che il Sindaco metropolitano, Piero Fassino, ha rivolto stamani ai dipendenti dell’Ente nel corso dell’incontro per gli auguri natalizi, che si è tenuto nell’auditorium della sede di corso Inghilterra 7.Fassino ha ringraziato tutti i dipendenti dell’Ente per l’impegno profuso durante un anno certamente non privo di difficoltà ed incertezze, riconoscendone la professionalità e la competenza, che costituiscono un patrimonio per l’intera comunità territoriale. Il Sindaco metropolitano ha assicurato che il lavoro degli amministratori dell’Ente in questa fase è dedicato anche e soprattutto al reperimento di risorse per assicurare stabilità all’Ente e per effettuare investimenti nell’edilizia scolastica, la viabilità e l’assetto idrogeologico.
“Era facile prevedere che l’attuazione della Legge Delrio non sarebbe stata automatica e rapida. – ha sottolineato Fassino – Ma siamo riusciti in dodici mesi a dotarci di uno Statuto condiviso con i territori, a definire le Zone omogenee, a dare loro un’organizzazione e una funzione, a raggiungere l’obiettivo di ridurre del 30% le spese per il personale, concertando con la Regione e altri Enti l’attribuzione delle funzioni delegate e la ricollocazione di una parte del personale. Siamo infine riusciti ad individuare una soluzione per 21 lavoratori precari con il contratto in scadenza il 31 dicembre, i quali, dal 28 dicembre, saranno assegnati ai Centri per l’Impiego con un contratto che scadrà il 31 dicembre 2016”.
Il Sindaco metropolitano ha tenuto a sottolineare che la logica delle Legge Delrio risponde alla necessità di adeguare l’architettura istituzionale degli Enti locali alla realtà delle grandi aree metropolitane, che in tutto il mondo, grazie alla concentrazione di popolazione, insediamenti produttivi, centri di ricerca scientifica e tecnologica, sono i veri motori dello sviluppo economico e sociale dei territori. Anche nell’area metropolitana torinese vi sono infrastrutture e servizi che già da tempo vengono gestiti in una dimensione che supera i confini comunali: Fassino ha citato ad esempio la SMAT, la GTT e il Servizio Ferroviario Metropolitano, affermando che la Città Metropolitana dovrà rafforzare l’approccio di area vasta alle politiche dei servizi, ad esempio integrando tra loro i Consorzi per la raccolta e smaltimento dei rifiuti. Secondo il Sindaco, senza sostituirsi ai Comuni nelle funzioni di loro competenza, la Città Metropolitana si dovrà affermare come l’Ente in cui lo sviluppo economico e sociale dell’area vasta trova un momento di concertazione, regolazione e programmazione.
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