Itinerario enologio e storico da Villa della Regina a Vezzolano
Luoghi d'arte accessibili con orario annuale: Villa della Regina (Torino), chiesa di Santa Maria della Scala e Battistero (Chieri), canonica di Santa Maria di Vezzolano (Albugnano);
Luoghi d'arte accessibili mediante prenotazione in Comune: Chiesa di San Sebastiano (Pecetto); Chiesa di Santa Maria dei morti (Marentino)
Il territorio collinare a est di Torino regala molte meraviglie di carattere ambientale, agricolo, storico e culturale, con paesaggi di grande bellezza tra dolci rilievi, borghi antichi, chiese, castelli e proprietà nobiliari di forte impronta sabauda tra cui merita di essere segnalata la Villa della Regina e la Basilica di Superga, sontuosa opera di Filippo Juvarra. La Villa della Regina rappresenta uno degli edifici barocchi più autentici del patrimonio torinese, valorizzata nel corso degli anni dal recupero della sua vigna, che rappresenta una vera eccellenza produttiva.
Spostandoci lungo gli itinerari collinari tra Torino e Moncalieri incontriamo il comune di Pecetto, conosciuto per le fioriture primaverili dei ciliegi che rivestono di bianco le alture. All'estremità meridionale dell'abitato a fianco del cimitero troviamo la chiesa di San Sebastiano, interessante esempio di architettura gotico-lombarda. Costruito a inizio del Quattrocento, l'edificio si caratterizza per i numerosi interventi decorativi realizzati tra il XV e l'inizio del XVI secolo commissionati dalle famiglie Vaudano e Bosio, potenti feudatari locali che fecero apporre i loro stemmi su due dei capitelli della chiesa. Il ciclo d'affreschi più significativo è sicuramente quello realizzato tra il 1440 e il 1450 nelle volte del presbiterio dal pittore chierese Guglielmetto Fantini. Sulla parete dietro l'altare è conservata la Crocifissione, imponente affresco firmato da Antonio de Manzaniis databile intorno alla metà del XV secolo, mentre nelle navate laterali si conservato altri cicli realizzati da anonimi maestri tardo gotici.
A pochi chilometri di distanza, a Marentino possiamo ammirare la chiesa di Santa Maria dei morti. Edificio a pianta rettangolare chiuso da un abside semicircolare, la struttura si caratterizza per una muratura con mattoni alternati con conci di arenaria senza una trama precisa. Nell'emiciclo absidale della chiesa sono presenti una serie di affreschi attribuibili a Guglielmetto Fantini, accompagnati da una iscrizione, solo parzialmente leggibile, da cui risultano la data dell'ottobre 1450 e il nome del committente, presbiter Martinus de Panicis de Corteliano. Oltre alle opere del pittore chierese è presente anche una Madonna del Latte realizzata da un artista attivo nel vicino cantiere di Pecetto.
Proseguendo, raggiungiamo la città di Chieri, uno dei più importanti luoghi d'arte di tutta la provincia di Torino. Nel cuore del centro storico è situata la chiesa di Santa Maria della Scala, vasto cantiere internazionale specchio di grandi possibilità economiche e di un orizzonte culturale di ampio respiro. L'edificio fu iniziato nel marzo 1405 e terminato nel 1436, quando fu consacrato da Aimone di Romagnano, vescovo di Torino. Nel corso di due decenni alcuni spazi della chiesa furono affrescati con preziosi cicli tardo gotici, il più importante dei quali venne realizzato intorno al 1430 da Guglielmetto Fantini nelle pareti del battistero. Alcuni anni prima, intorno al 1420, era stata affrescata la cappella Gallieri, situata alla base del campanile, capolavoro del gotico internazionale riconducibile alla scuola di Giacomo Jaquerio. Lasciato questo grandioso edificio, il più importante cantiere quattrocentesco del Piemonte, abbiamo la possibilità di visitare anche la chiesa di San Domenico e la chiesa della precettoria templare di San Leonardo.
Seguendo l'itinerario dei vigneti delle colline chieresi si arriva alla Canonica di Santa Maria di Vezzolano ad Albugnano. Situata in provincia di Asti, questo capolavoro assoluto del romanico italiano rappresenta il naturale punto di arrivo degli itinerari della collina torinesi. Di grande interesse è la facciata a salienti con tre ordini di logge cieche adornate da sculture disposte in schema gerarchico, con al centro un'ampia bifora con la statua del Cristo benedicente tra gli arcangeli Raffaele e Michele, mentre nel terzo ordine due serafini su ruote sono sovrastati dal busto di Dio Padre benedicente, posto nella sommità del timpano. All'interno della chiesa si trova il pontile o jubè, la più importante testimonianza scultorea duecentesca in area piemontese decorata da un doppio registro di bassorilievi policromi raffiguranti nella parte superiore le scene della Dormitio Virginis, Ascesa al cielo ed Incoronazione della Vergine tra i simboli del Tetramorfo, mentre nella parte inferiore è presente la serie degli antenati della Vergine assisi e recanti in mano un cartiglio con il proprio nome.
Vitigni coltivati (a bacca rossa): Barbera, Bonarda, Freisa, Malvasia, Pelaverga