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Cittàmetropolitana di Torino

Senza dimora, lavoro di rete per migliorare servizi e assistenza

Con i fondi PNRR, 20 milioni all'housing sociale

Il prefetto Raffaele Ruberto ha presieduto venerdi 10 giugno il Tavolo Interistituzionale previsto dal protocollo d'intesa "Piano integrato di sostegno alle persone senza dimora", mosso dalla complessa situazione socio economica acuita dall'emergenza pandemica, specialmente nell'area metropolitana, e sottoscritto di recente da Prefettura, Regione Piemonte, Comune di Torino, Città Metropolitana, A.S.L. Città di Torino, circoscrizioni comunali di Torino, Arcidiocesi e Federazione Italiana Organismi Persone senza dimora.

Alla riunione è intervenuta anche la consigliera di Città metropolitana delegata alle politiche di parità Valentina Cera che ha descritto il ruolo attivo che Città metropolitana implementa tramite la creazione dell'osservatorio metropolitano sulle fragilità, per mappare la situazione nei territori ed essere punto di riferimento per i Comuni. Con le progettualità del PNRR missione 5 sono stati destinati oltre 20 milioni di euro per la realizzazione di housing sociali nei Comuni metropolitani e in questi luoghi si sperimenteranno percorsi diffusi di inclusione sociale. "L'approccio integrato e di collaborazione istituzionale e con gli attori impegnati sul tema vede quindi la Città Metropolitana impegnata in prima linea; agire insieme è il primo passo per cercare di dare risposte concrete e percorribili" sottolinea Cera.

Sono state individuate le linee guida che dovrà seguire nella propria programmazione il tavolo tecnico-operativo che si riunirà a breve, nonché le attività di monitoraggio dei bisogni delle persone senza dimora.

Nell'occasione il Prefetto Ruberto ha tenuto a sottolineare la novità del protocollo rappresentata dall'approccio nuovo ed integrato per affrontare e prevenire situazioni involutive che possano generare disagio estremo, disuguaglianza ed emarginazione sociale tra le persone, approccio multidisciplinare che vede l'integrazione tra i servizi sociali e i servizi sanitari.


Firmato in Prefettura il protocollo d'intesa per migliorare servizi e assistenza agli homeless

Nel corso dell'ultimo decennio sono aumentati a Torino e sul territorio metropolitano i senza dimora, e l'emergenza legata al Covid-19 ha evidenziato quanto sia indispensabile un approccio globale per affrontare il problema soprattutto sotto il profilo sociale e sanitario.

Da qui è nato il protocollo d'intesa firmato oggi, 2 maggio, fra Prefettura, Città metropolitana e Comune di Torino con le sue circoscrizioni, Regione Piemonte, Azienda sanitaria, Arcidiocesi e Fiopsd per dare vita a un Piano integrato di sostegno alle persone senza dimora. "Un atto importante" ha sottolineato il prefetto di Torino Raffaele Ruberto "perché prende le mosse da un approccio innovativo che prevede un accompagnamento delle persone a 360 gradi e non si limita ad assicurare un posto letto per la notte e un pasto caldo". Per la Città metropolitana di Torino ha firmato la consigliera delegata alle politiche sociali: l'apporto principale dell'ente sarà quello di coinvolgere e coordinare i Comuni in questo importante lavoro di collaborazione sul tema con la Città di Torino.

L'obiettivo in particolare è rafforzare la rete dei servizi sociosanitari in modo che possano intervenire sia sui problemi legati alle povertà sia su quelli legati alla salute mentale o alle dipendenze, con percorsi mirati che richiedono il coinvolgimento del terzo settore per venire incontro alle difficoltà di relazione di molti senza dimora.

Anche il sindaco di Torino e della Città metropolitana ha sottolineato l'approccio innovativo dell'intesa: "Un protocollo che affronta la questione in maniera innovativa, mettendo al centro i problemi di queste persone e non quelli che possono generare agli altri".

Fra le misure previste dal protocollo vi sono quelle legate al potenziamento dell'accoglienza, con l'incremento del numero delle strutture di accoglienza attivate, in collaborazione con il Terzo Settore; l'apertura h.24, tutti i giorni dell'anno, delle Case di ospitalità, la possibilità per gli ospiti di permanenza nella stessa Casa; quelle per il potenziamento dei Servizi di prossimità e di primo contatto, per esempio il rafforzamento dei Servizi di Strada diurni e notturni, e infine lo sviluppo dei progetti di autonomia abitativa e sociale attraverso: come la messa a sistema di servizi di Housing First; l'incremento di opportunità abitative di autonomia assicurate dal Terzo Settore, l'attivazione di percorsi di inclusione sociale (attraverso tirocini e laboratori) e di avvicinamento ai Servizi sociali e sanitari.

(02 maggio 2022)


(13 giugno 2022)