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Cittàmetropolitana di Torino

Linguaggio di genere

Un decalogo, dieci piccole regole, dieci modi diversi di dire a cui fare l'abitudine ma che si basano sul principio della flessibilità, per scrivere la moltitudine di documenti che la Pubblica amministrazione produce e che ancora oggi non rispettano il linguaggio di genere.
Presentato lo scorso 8 marzo in occasione della Giornata internazionale delle donne, nel corso di un incontro dal titolo "Basta un click", il decalogo è stato voluto da questa Città metropolitana, ed è il frutto del lavoro di Rachele Raus, docente dl Dipartimento di culture, politica e società dell'Università di Torino,

Già nel 2016, la Città metropolitana aveva aderito alla Carta di intenti "Io parlo e non discrimino", documento che prendeva le mosse dalle "Linee guida per un linguaggio neutro dal punto di vista di genere" dell'Unesco del 1999 per eliminare il sessismo linguistico e per promuovere più in generale un linguaggio neutro dal punto di vista di genere.

Il decalogo è utile per redigere i documenti secondo la prospettiva del rispetto del inguaggio di genere, le indicazioni e le regole contenute vanno adattate ai singoli documenti e vi sono sempre molte possibilità per dire una medesima frase, il consiglio è che non bisogna scoraggiarsi se alcune locuzioni sembrano "brutte" perché l'uso e la diffusione le rendono nel tempo normali, infine occorre sempre cercare la soluzione più semplice e neutra per non appesantire la lettura con barre, asterischi e altri segni grafici.


(12 febbraio 2021)