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Cittàmetropolitana di Torino

Contro l'usura

“La firma di questo protocollo mi conferma la grande collaborazione che già notai nella situazione torinese. Grazie a quanti si stanno impegnando in prima persona con lo spirito comune di aiutare i cittadini, in questo momento più deboli ed evitare che si infilino in situazioni da cui è difficile uscire. Sicura che ognuno di voi, qui presenti alla firma, contribuirete a riaffermare i valori di legalità e di democrazia”.
Così la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha aperto l’incontro online convocato in Prefettura a Torino per la firma digitale del Protocollo d'intesa per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dell’usura, siglato dalla Regione Piemonte, dalla Città e dalla Città metropolitana di Torino, rappresentate dalla sindaca Chiara Appendino, da numerosi Comuni, Enti pubblici, forze dell’ordine, Associazione bancaria italiana e banche associate, associazioni di categoria, ordini, collegi econsigli professionali e associazioni di cittadini e di Enti locali impegnate nel contrasto alla criminalità organizzata come Libera e Avviso Pubblico.

Il protocollo nasce per agevolare la conoscenza e l’accesso agli strumenti creditizi pensati per fronteggiare le conseguenze economico-finanziarie dell'emergenza sanitaria con figure come il facilitatore nelle associazioni di categoria e nei Confidi, e il referente, individuato da ogni banca aderente per seguire l’iter istruttorio delle pratiche di fido e per combattere il reato nascosto, come lo ha definito il prefetto Claudio Palomba aprendo l'incontro.
Il punto di forza dell'accordo è aver previsto l'istituzione di un osservatorio quale momento di ascolto delle problematiche rilevate sul territorio attraverso il quale sarà possibile mettere strategie in campo - ha sottolineato la ministra Lamorgese -. Le conseguenze del Covid hanno innescato una maggiore necessità di attenzione per chi è stato penalizzato dalle misure restrittive messe in campo per contrastare la pandemia”.

A essere colpite sono le categorie più vulnerabili e aggredibili e, ha sottolineato la ministra, “la stipula del protocollo in questo momento dimostra lo sforzo sempre costante di mettere in atto le attività di ascolto, dialogo e confronto con gli attori istituzionali, i rappresentanti delle parti produttive e del sistema finanziario e creditizio”, utile, ha aggiunto “per intervenire tempestivamente a favore delle imprese per prevenire infiltrazioni mafiose nelle aziende”.

La Città metropolitana ha da tempo aperto uno sportello contro il sovraindebitamento, per aiutare privati o piccoli imprenditori, che si trovano alle prese con problemi finanziari, mettendo a disposizione gli strumenti che la normativa vigente propone per affrontare le situazioni di crisi finanziaria, nell'ottica di ridurre sia il contenzioso giudiziario che scongiurare il fenomeno dell'usura.

(15 dicembre 2020)