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Cittàmetropolitana di Torino

Un ciclo di seminari della Città metropolitana sui temi del cyberbullismo

Il Cyberbullismo nell’era della social media education. È questo il tema del ciclo di 3 incontri seminariali per insegnanti, formatori ed educatori che ha preso il via il 7 febbraio 2017, nell’auditorium del nostro Ente.
L’iniziativa, promossa dal Ce.Se.Di. - Centro Servizi Didattici, e accreditata dall’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, viene realizzata in occasione della "Prima Giornata nazionale contro il bullismo a scuola", indetta dal Miur, e in coincidenza con la Giornata Europea della Sicurezza in Rete.

Progettato e curato dall’associazione Centro Studi di Informatica Giuridica (Csig) di Ivrea, il percorso seminariale è alla sua terza edizione e rappresenta un modello innovativo nel panorama nazionale: il cyberbullismo, infatti, è letto e raccontato attraverso punti di vista differenti e interdisciplinari da parte di esperti di psicologia, diritto, privacy e con la testimonianza diretta di un ispettore del Nucleo di prossimità.

Il primo incontro, aperto dalla consigliera metropolitana delegata all’istruzione, orientamento e formazione professionale Barbara Azzarà e condotto da Alberto Rossetti e Sonia Bertinat, psicologi e psicoterapeuti, si è soffermato su definizioni e scenari, sugli aspetti positivi e negativi dei social media  e sulla  cura delle relazioni digitali.

I successivi, che si terranno nell’aula magna dell’Istituto Avogadro il 14 e 21 febbraio, illustreranno l’evoluzione della normativa con analisi dell’attuale disegno di legge, le linee guida Miur, le responsabilità e le buone prassi esistenti, e affronteranno, tra gli altri, i temi dell’aggressività digitale, dei rischi e delle relative opportunità offerte dalla rete.

"Con la promozione di questo ciclo di seminari la Città metropolitana di Torino si impegna a sensibilizzare la comunità scolastica su un fenomeno sempre più diffuso tra gli adolescenti" dichiara la consigliera delegata all’istruzione, orientamento e formazione professionale Barbara Azzarà. "Il percorso proposto è particolarmente interessante perché approfondisce il tema dei rischi e delle insidie nascoste nella rete e quello delle responsabilità di ragazzi, professori, dirigenti scolastici e genitori".

(08 febbraio 2017)