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Cittàmetropolitana di Torino

MINORANZE LINGUISTICHE: LA CITTÀ METROPOLITANA PROSEGUE IL SUO IMPEGNO. INCONTRO A ROMA AL MINISTERO CON IL COMITATO DEGLI ESPERTI

La Città metropolitana di Torino prosegue l'impegno per dare piena attuazione realizzazione alla legge 482/99 sulla tutela delle minoranze linguistiche: sul territorio sono tre - occitana, franco-provenzale, francese - ad essere rappresentate.

"Con le attività avviate in passato dalla Provincia di Torino tra cui gli sportelli linguistici, la formazione itinerante e le rassegne culturali si sono ottenuti risultati apprezzabili nella tutela delle minoranze linguistiche, ma è necessario che questo lavoro non si interrompa" spiega la consigliera Barbara Cervetti delegata dal sindaco metropolitano Piero Fassino a occuparsi di cultura e turismo.

Cervetti ricorda che nei giorni scorsi, insieme al sindaco Fassino hanno scritto una lettera alla Prefettura di Torino per vedere ripristinato il tavolo di lavoro indispensabile a verificare l'impegno che nelle trasmissioni radiotelevisive, così come previsto sia dalla legge che dal contratto di servizio tra il Ministero delle Comunicazioni e la Rai, siano garantiti alle minoranze linguistiche adeguati spazi culturali di intervento: "è auspicabile che il progetto di comunicazione avviato in passato sulle lingue madri non si esaurisca. Nell'ottica della Città metropolitana, che deve mirare allo sviluppo strategico del territorio, le minoranze sono una risorsa da valorizzare".

Intanto, mercoledì 1 luglio Barbara Cervetti, insieme a una delegazione dell'associazione Chambra d'oc, prenderà parte a Roma all'incontro organizzato dal Comitato nazionale federativo delle minoranze linguistiche d'Italia (Confemili), in l'occasione della visita in Italia di una delegazione del Comitato degli esperti della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali. Il Comitato degli esperti è un organismo indipendente incaricato di valutare l'attuazione della Convenzione quadro degli Stati sottoscrittori e consigliare il Comitato dei ministri. La procedura comporta l'esame delle relazioni di Stato e altre fonti di informazioni e incontri in loco con interlocutori governativi, rappresentanti delle minoranze nazionali e altri attori interessati.

La precedente visita in Italia si era tenuta nel 2010.

La delegazione del Comitato Consultivo incontrerà rappresentanti istituzionali del Governo, del Ministero degli affari esteri, del Ministero dell'interno, delle Autonomie locali, degli organi di informazione attenti a questa particolare forma di tutela delle tradizioni culturali locali.

(29 giugno 2015)