Bilancio consolidato dell'esercizio finanziario 2023
Illustrando la Deliberazione, la consigliera delegata Caterina Greco ha fatto riferimento alla trattazione avvenuta nella seduta congiunta delle Commissioni I e II il 25 settembre scorso. La Deliberazione è stata approvata con 12 voti favorevoli e 3 astensioni.
DUP-Documento Unico di Programmazione 2025-2027
Anche la Deliberazione sul DUP era stata esaminata nelle Commissioni consiliari ed è stata brevemente illustrata dalla consigliera Greco. La Deliberazione è stata approvata con 12 voti favorevoli e 4 astensioni.
Modifiche allo statuto della Fondazione Luigi Firpo-Centro di Studi sul pensiero politico Onlus
Il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha fatto riferimento alla trattazione avvenuta nell'ultima seduta della Commissione competente. La Deliberazione è stata approvata all'unanimità dai 16 Consiglieri presenti in aula.
Lavori di somma urgenza per il ripristino delle condizioni di sicurezza e per la riapertura della viabilità di competenza della Città metropolitana a seguito degli eventi meteorologici del 4 e 5 settembre
Le Deliberazioni, concernenti 11 interventi di somma urgenza realizzati nelle rete viaria a seguito di episodi di maltempo e dissesto idrogeologico verificatisi all'inizio di settembre, erano già state esaminate dalla Commissione competente e sono state approvate all'unanimità. Il consigliere Davide D'Agostino della Lista civica per il territorio ha chiesto aggiornamenti sulla progettazione del rifacimento della galleria Montebasso a Lanzo. Il vicesindaco Suppo ha annunciato l'avvenuta approvazione del progetto esecutivo del lotto 1, finanziato con 6 milioni di euro, derivanti da un finanziamento ministeriale e dall'utilizzo delle risorse provenienti dalla riscossione dei canoni idrici. Entro la metà di ottobre verrà avviata la procedura d'appalto e, come ha ribadito il vicesindaco Suppo, l'obiettivo è di riaprire la galleria nell'estate del 2025. Il consigliere D'Agostino ha chiesto se non sia opportuno cambiare la programmazione degli interventi e in che misura gli eventi meteo sempre più intensi stiano influenzando il lavoro di prevenzione portato avanti dalle due Direzioni Viabilità della Città metropolitana. Il vicesindaco Suppo ha convenuto sull'importanza del tema e ricordato le ingenti risorse investite negli ultimi anni dalla Città metropolitana per migliorare la rete viaria nelle Valli di Lanzo. Il Vicesindaco ha fatto riferimento all'accordo con la Regione Piemonte che consente di impegnare risorse provenienti dai canoni idrici. Ha inoltre sottolineato che altre risorse importanti, provenienti dai fondi ATO, sono disponibili per i Comuni al fine di prevenire il dissesto idrogeologico. Suppo ritiene che i Comuni debbano essere aiutati nelle progettazioni e nell'utilizzo il più possibile razionale delle risorse. Una migliore pianificazione degli interventi a giudizio del Vicesindaco metropolitano è sicuramente auspicabile. La consigliera Clara Marta della Lista civica per il territorio ha fatto riferimento alla delicata situazione della rete idrografica nel Chivassese, auspicando una maggiore programmazione degli interventi di prevenzione delle piene di fiumi e torrenti e di rimozione dei materiali vegetali e dei rifiuti dai corsi d'acqua.
Declassificazione e dismissione di tratti stradali dalla Città metropolitana di Torino ai Comuni di Pessinetto e Almese e di acquisizione di altri tratti stradali dai Comuni di Orbassano e Almese
Le Deliberazioni, già oggetto di trattazione in sede di Commissione lavori pubblici, sono state approvate all'unanimità.
Riconoscimento dello ius scholae quale requisito per la cittadinanza italiana
Il testo dell'ordine del giorno, illustrato dalla consigliera delegata alle politiche sociali e di parità Rossana Schillaci, impegna il Sindaco e il Consiglio della Città metropolitana di Torino affinché venga esaminata e approvata in tempi rapidi una riforma della legge vigente sulla cittadinanza. La normativa auspicata dal testo dell'ordine del giorno dovrebbe riguardare i cittadini stranieri esclusi dall'attuale quadro normativo, introducendo il principio dello ius scholae. L'acquisizione della cittadinanza italiana, secondo i proponenti dell'ordine del giorno, dovrebbe essere consentita ai cittadini stranieri che, sebbene non siano nati in Italia, vi risiedano fin dai primi anni di vita e che abbiano frequentato regolarmente uno o più cicli di studi di almeno 5 anni nel nostro Paese. Sul tema è intervenuta anche la consigliera delegata al sistema educativo e alla rete scolastica Caterina Greco, che ha illustrato alcuni dati sulla elevata percentuali di allievi stranieri nelle scuole del territorio metropolitano. A giudizio della consigliera Greco, un cambiamento legislativo dovrebbe riconoscere quello che è uno stato di fatto. Alle considerazioni delle colleghe Schillaci e Greco si è associato il consigliere Andrea Gavazza della lista Città di città. Secondo la consigliera Clara Marta della Lista civica per il territorio, la cittadinanza è certamente un modo per integrare gli stranieri, ma deve essere la conseguenza e l'esito finale di un percorso di condivisione dei valori e della cultura occidentali e italiani e di assolvimento dei propri doveri civici e fiscali. Il consigliere Silvano Costantino della lista Città di città ha sottolineato che molti ragazzi stranieri che frequentano le scuole italiane appartengono a famiglie che lavorano e pagano le tasse, si sentono italiani e contribuiranno sicuramente al benessere del nostro Paese. La consigliera Schillaci ha replicato alla collega Marta che tutti, italiani e stranieri, devono fare il loro dovere e pagare le tasse e che riconoscere la cittadinanza è fondamentale per integrare i giovani che studiano e lavorano e contribuiscono a far crescere il Paese. La consigliera Greco ha ribadito che ci sono 5 milioni di stranieri che lavorano e contribuiscono al sistema pensionistico, che la cittadinanza non è un premio e che, a suo giudizio, il referendum prossimanente cambierà una norma di legge sbagliata. A giudizio del consigliere Davide D'Agostino, della Lista civica per il territorio, la cittadinanza non è un premio, ma vi sono famiglie che non ritengono di far cambiare cittadinanza ai figli: devono essere i figli, al compimento della maggiore età, a poter scegliere. A giudizio di D'Agostino occorre non confondere l'integrazione com l'assimilazione. L'esponente della lista di centrodestra ha convenuto sul fatto che sarebbero necessarie procedure più brevi e semplificate per la concessione della cittadinanza al compimento del 18° anno di età. A giudizio della consigliera delegata Sonia Cambursano devono essere assicurati uguali diritti ai ragazzi che frequentano la scuola insieme: la cittadinanza non deve essere meritata. Il consigliere Daniel Cannati della Lista civica per il territorio ha preannunciato il suo voto contrario e ha riconosciuto che i tempi burocratici per il riconoscimento della cittadinanza sono troppo lunghi. A giudizio di Cannati i bambini che non hanno la cittadinanza non godono di minori diritti, mentre l'automatismo nella concessione della cittadinanza sarebbe sbagliato. Il consigliere della lista Città di città Emanuele De Zuanne ha invitato ad evitare generalizzazioni e a considerare il lato umano della questione. Ha poi ricordato che i confini degli Stati possono mutare nel tempo e che la mancata concessione della cittadinanza può creare disagi ai giovani studenti che sono anche atleti di vertice nelle discipline sportive. La consigliera Marta ha ribadito di credere in una integrazione basata sull'assolvimento dei doveri e sul rispetto delle leggi. Il consigliere delegato all'ambiente Alessandro Sicchiero ha fatto riferimento al simbolico riconoscimento dello ius soli che la Città di Chieri, di cui è sindaco, concede ai figli di immigrati, che però non hanno gli stessi diritti di quelli di cittadinanza italiana in materia di concorsi pubblici, di trasferte scolastiche e di partecipazione ai campionati sportivi e alle selezioni delle squadre nazionali delle diverse discipline. A giudizio di Sicchiero l'integrazione attraverso la cittadinanza può essere utile per prevenire l'emarginazione, da cui possono derivare fenomeni di criminalità. Il consigliere Roberto Ghio della Lista civica per il territorio ha fatto riferimento alla sua esperienza di sindaco e affermato che la scuola è il luogo principale dell'inclusione e che quindi la frequentazione scolastica può essere alla base del percorso di approdo alla cittadinanza. A giudizio del vicesindaco Suppo una legge sulla cittadinanza risalente a 32 anni fa necessita ovviamente di essere adeguata ai tempi. L'ordine del giorno è stato approvato con 12 voti favorevoli e 2 contrari.