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Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Consiglio metropolitano

22 dicembre 2022

DELIBERAZIONI

Aggiornamento del Piano Strategico metropolitano 2021-2023 "Torino metropoli aumentata"
Sonia Cambursano, Consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive, al turismo e alla pianificazione strategica, ha illustrato la Deliberazione, che riguarda un adempimento previsto dalla Legge Delrio. Cambursano ha fornito alcuni dettagli sul coinvolgimento dei territori nel processo di elaborazione di un documento che viene richiamato anche nelle linee di mandato dell'attuale amministrazione metropolitana. Il Piano strategico triennale, approvato nel febbraio 2021, è imperniato sui sei assi tematici  richiamati dalla consigliera Cambursano, che sono a loro volta collegati ai punti programmatici del Next Generation EU, ulteriormente declinati in strategie e azioni. Il monitoraggio del Piano Strategico è curato dal Dipartimento sviluppo economico della Città metropolitana e dall'Unità interdisciplinare pianificazione strategica. Il sistema di monitoraggio e rendicontazione prevede tre livelli di osservazione: indicatori di contesto, effetti del Piano strategico sugli altri strumenti di pianificazione e programmazione dell'Ente, stato di attuazione di progetti e azioni individuati nel Piano strategico. La Consigliera Cambursano ha spiegato che un questionario è stato somministrato ai 600 stakeholder che hanno partecipato all'elaborazione del Piano. Il Consigliere Luca Salvai del Movimento 5Stelle ha annunciato la sua astensione, in quanto non aveva avuto il tempo necessario per analizzare la notevole documentazione del Piano Strategico del dettaglio. Ha inoltre lamentato il fatto che, a suo giudizio, alcuni piani finiscono per diventare enunciazioni di principi non seguite da adeguate azioni. La Deliberazione è stata approvata con 14 voti favorevoli e un'astensione.

Presa d'atto del Gender Equality Plan, piano per le parità di genere 2022-2024
La Consigliera delegata alle politiche giovanili, sociali e di parità, Valentina Cera, ha illustrato la Deliberazione, spiegando che il Gender Equality Plan, elaborato grazie alla collaborazione di diverse direzioni dell'Ente e in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia dell'Università di Torino, prevede una serie di azioni per combattere la disparità di genere. Tali azioni devono essere realizzate dagli Enti pubblici e privati che intendono candidarsi ad ottenere finanziamenti europei. Si tratta quindi di uno strumento che la Città metropolitana mette a disposizione degli Enti locali. Uno dei fenomeni da cui è partita l'analisi propedeutica all'adozione del piano è il basso numero di posizioni dirigenziali ricoperte dalle donne, nonostante il numero di ingressi per concorso nell'Ente di area vasta da parte delle donne sia in linea con quanto avviene in altre pubbliche amministrazioni. Tutto questo nonostante il livello di scolarizzazione e specializzazione delle donne sia mediamente superiore a quello degli uomini. Il Consigliere Davide D'Agostino della Lista civica per il territorio ha sottolineato che, a suo giudizio, i ruoli apicali della Città metropolitana sono ricoperti da poche donne perché per tali ruoli  la selezione è discrezionale, come è avvenuto per la recente scelta del nuovo Direttore generale. Secondo D'Agostino sarebbe interessante ragionare sulle disparità ancora esistenti in tutti i ruoli considerati come tipicamente maschili, come quelli tecnici. Il Consigliere Alessandro Sicchiero della lista Città di città ha espresso apprezzamento per il lavoro propedeutico alla redazione del Gender Equality Plan. Il Consigliere del gruppo di centrosinistra ha sottolineato l'esigenza di prevedere azioni per favorire la conciliazione tra lavoro e impegni familiari delle donne. Il Consigliere Enrico Delmirani della Lista civica per il territorio ha preannunciato il voto favorevole, affermando però che, a suo giudizio, il piano non può essere lo strumento migliore e decisivo per promuovere la parità di genere. La Deliberazione è stata approvata con 13 voti favorevoli e due astensioni.

Modifica del Regolamento di funzionamento della Consulta permanente dei consiglieri ed amministratori della Provincia e della Città metropolitana di Torino
Il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha spiegato che le modifiche proposte sono state condivise con la Consulta. Nel Regolamento della Consulta vengono introdotte le figure del presidente onorario e dei probiviri. Viene poi precisato che il numero dei componenti del Consiglio direttivo della Consulta è fissato in quattro e che le sedute dell'organismo possono essere convocate via e-mail. Il Consigliere Davide D'Agostino della Lista civica per il territorio ha chiesto se la previsione della sede della Consulta in corso Inghilterra prelude ad ulteriori deliberazioni sul futuro di Palazzo Cisterna. Il Vicesindaco Suppo ha risposto che è in corso una valutazione sulla concessione di locali ad Enti e associazioni. La Deliberazione è stata approvata all'unanimità dai 15 Consiglieri presenti in aula.

Razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie detenute dalla Città metropolitana al 31 dicembre 2021
Il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha richiamato la trattazione dell'atto ad opera della competente Commissione, ricordando che la razionalizzazione è un atto tecnico che ogni Ente locale deve periodicamente adottare. Il Consigliere Luca Salvai del Movimento 5Stelle ha chiesto lumi sulla partecipazione nella società Parcolimpico attraverso la Fondazione XX Marzo. Il Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo ha spiegato che la Fondazione XX Marzo ha una partecipazione del 10 % nella società Parcolimpico. La Deliberazione è stata approvata con 12 voti favorevoli e 4 astensioni.

Presa d'atto delle modifiche allo Statuto dell'associazione ''Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie''
Il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha spiegato le modifiche, finalizzate a rendere più incisiva l'azione dell'associazione. È previsto un ampliamento della platea dei soci ordinari e saranno d'ora in avanti consentite procedure operative più snelle per l'organizzazione di eventi e iniziative. L'atto è stato approvato all'unanimità dai 16 Consiglieri presenti in aula.

Indirizzi per la dismissione di reliquati stradali della Città metropolitana di limitata estensione
Il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha spiegato la logica della Deliberazione, già esaminata dalla competente Commissione e riguardante un reliquato stradale ceduto al Comune di Lanzo Torinese. L'atto è stato approvato all'unanimità con 16 voti favorevoli.

Acquisizione del diritto di superficie su di un terreno di proprietà della Città di Ivrea per la realizzazione di un incubatoio ittico, nell'ambito del progetto europeo LIFE GrayMarble-Conservation and management of marbletrout and adriatic grayling in the Dora Baltea catchment
Il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha spiegato che la realizzazione di un incubatoio ittico sarà finanziata con 110.000 euro dall'Unione Europea, a seguito della partecipazione ad un bando. L'attività di ripopolamento ittico sarà realizzata con il contributo fondamentale delle associazioni piscatorie locali e sarà possibile grazie all'acquisizione del diritto di superficie di un terreno sinora di proprietà della Città di Ivrea. La Deliberazione è stata approvata all'unanimità dai 16 Consiglieri presenti in aula.

Interventi di somma urgenza sulla Strada Provinciale 80 di Caravino al km 4+400 per il rifacimento del manufatto di attraversamento stradale
Interventi di somma urgenza sulla Provinciale 42 del Santuario di Belmonte al km 14+500 in territorio del Comune di Prascorsano per il ripristino delle condizioni di sicurezza della sede stradale e delle opere di sostegno
Il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha spiegato che i due interventi di somma urgenza comportano una spesa rispettivamente di 176.000 e di 102.000 euro. Le due Deliberazioni sono state approvate all'unanimità dai 16 Consiglieri presenti in aula.

Autorizzazione all'operazione di estinzione parziale del debito residuo, con l'integrazione del budget operativo massimo relativo alle penali da liquidare alle banche mutuanti per l'estinzione anticipata
La Consigliera metropolitana delegata al Bilancio, Caterina Greco, ha illustrato brevemente la Deliberazione, già esaminata in dettaglio dalla competente Commissione. Greco, ha spiegato che devono essere stanziate maggiori risorse per l'estinzione del debito contratto a tasso variabile, a causa delle oscillazioni quotidiane dei tassi di interesse e delle penali che devono essere corrisposte. L'estinzione richiede al momento un budget prudenziale di risorse, che può arrivare sino a 400.000 euro, ma rimane comunque conveniente per l'Ente. Il Consigliere Luca Salvai del Movimento 5 Stelle ha preannunciato la sua astensione e ha giudicato scandaloso che un Ente pubblico debba pagare penali per estinguere il debito. La Deliberazione è stata approvata con 11 voti favorevoli e 5 astensioni. 

Riconoscimento di un debito fuori bilancio derivante da sentenza esecutiva
La Consigliera metropolitana delegata al Bilancio, Caterina Greco, ha brevemente illustrato la Deliberazione, che era già stata esaminata dalla competente Commissione ed è stata approvata con 12 voti favorevoli e 4 astensioni.

Aggiornamento del Regolamento sulle modalità, tempi di riversamento e rendicontazione del tributo per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell'ambiente
La Consigliera metropolitana delegata al Bilancio, Caterina Greco, ha illustrato brevemente la Deliberazione, già esaminata dalla competente Commissione e successivamente approvata con 13 voti favorevoli e 3 astensioni. L'atto adegua alla normativa nazionale vigente le modalità, i tempi di riversamento e la rendicontazione del tributo per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell'ambiente. Sostanzialmente, sono mutate le disposizioni che regolano il versamento della quota del tributo TEFA alla Città metropolitana.

Aggiornamento del Regolamento per la riscossione delle entrate e l'accertamento e definizione delle entrate tributarie
La Consigliera metropolitana delegata al Bilancio, Caterina Greco, ha illustrato la Deliberazione inerente alcune modifiche al Regolamento per la riscossione delle entrate e l'accertamento e definizione delle entrate tributarie. La modifiche riguardano le modalità di riscossione delle risorse provenienti da alcuni tributi, la messa in mora in caso di mancato pagamento, l'applicazione delle sanzioni e il recupero coattivo. Le nuove modalità accelerano le procedure e l'incasso delle somme dovute. La Deliberazione è stata approvata all'unanimità dai 16 Consiglieri presenti in aula.

Progetto preliminare del PTGM-Piano Territoriale Generale Metropolitano
Il Consigliere metropolitano delegato alla pianificazione territoriale, alla difesa del suolo e ai trasporti, Pasquale Mazza, ha illustrato la Deliberazione, ripercorrendo l'iter per la redazione del PTGM e il quadro normativo nazionale e regionale nel quale si inscrive il Piano. Il PTGM ha lo scopo di promuovere un modello di territorio sostenibile, resiliente e attrattivo, in cui la tutela dell'ambiente e della salute, lo sviluppo economico diffuso e il miglioramento della qualità della vita possano trovare un equilibrio soddisfacente per tutti, nel rispetto delle peculiarità dei diversi territori. Il Piano ha tra le sue priorità l'attenzione al cambiamento climatico, la prevenzione e il contrasto al dissesto idrogeologico, rispetto al quale la Città metropolitana offre assistenza tecnica ai Comuni al fine di assicurare l'invarianza idraulica a fronte della trasfomazione del territorio. Tra i cardini del PTGM vi sono anche la tutela della biodiversità e la valorizzazione delle infrastrutture verdi. Il Piano prevede l'istituzione di nuove aree naturali protette proposte dai Comuni e detta gli indirizzi per il recupero di aree degradate che abbiano comunque un valore naturalistico. Anche il miglioramento delle comunicazioni stradali è contemplato nel PTGM, che individua gli assi portanti della rete stradale metropolitana e prevede circa 200 interventi di potenziamento e messa in sicurezza della viabilità esistente. Il contenimento del consumo di suolo si conferma come uno degli elementi caratterizzanti del Piano, che promuove un uso accorto e consapevole delle risorse, privilegiando il riutilizzo di edifici e aree produttive dismesse o di aree già compromesse e non più rinaturalizzabili. Il PTGM si conforma alla pianificazione strategica metropolitana, riconoscendo gli indirizzi del Piano Strategico Metropolitano. Si conforma inoltre alle indicazioni generali del Piano Paesaggistico e del Piano Territoriale Regionale. Il PTGM sarà oggetto di consultazione nei territori delle Zone omogenee e sarà pubblicato nel sito Internet della Città metropolitana per la consultazione e la raccolta di eventuali osservazioni. Dopo la consultazione nei territori, il passo successivo sarà l'adozione del progetto definitivo, che sarà poi sottoposto aI parere di conformità del Ministero della Cultura, Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e al parere di conformità della Regione Piemonte rispetto alla propria pianificazione. Il Consigliere Luca Salvai del Movimento 5Stelle ha annunciato la sua astensione sulla Deliberazione ed ha ripetuto le perplessità già sollevate durante la seduta della Commissione competente, soprattutto in materia di ricadute del Piano paesaggistico regionale e di questioni come l'invarianza idraulica. A giudizio di Salvai la normativa regionale deve essere oggetto di confronto, per evitare che insediamenti produttivi importanti per i territori vengano bloccati o che vengano tutelate dal punto di visto naturalistico aree già fortemente compromesse. Il Consigliere Mazza ha ribadito che sarà possibile presentare osservazioni al progetto preliminare del PTGM e avviare un confronto con l'amministrazione regionale. Il Consigliere Roberto Ghio della Lista civica per il territorio ha preannunciato il voto favorevole, giudicando importante il confronto che sarà avviato con i territori e con la Regione Piemonte sul progetto preliminare del PTGM. A giudizio di Ghio questioni come i parchi fotovoltaici, il deposito di rifiuti e scorie e la rinaturalizzazione di aree compromesse possono e debbono essere oggetto di confronto nei territori. Il Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo ha sottolineato che vi sono momenti in cui la politica deve operare  precise scelte, per segnare una prospettiva e una linea di indirizzo, come appunto nel caso della pianificazione strategica. Il progetto del PTGM, ha sottolineato il Sindaco, dovrà aprire uno spazio per un'interlocuzione, che deve trovare un punto di inizio tecnico e politico, che, nel caso di specie, è costituito proprio dal progetto preliminare, frutto di un lavoro tecnico importante. Il Sindaco Lo Russo ha invitato i colleghi Consiglieri ad attivarsi per segnalare e correggere eventuali punti critici del PTGM ed ha ricordato che il principio dell'invarianza idrica ha lo scopo di difendere i territori dagli effetti nefasti dei cambiamenti climatici. La Deliberazione è stata approvata con 15 voti favorevoli e un'astensione.

Linee di indirizzo per l'assegnazione dei finanziamenti per il rinnovo delle flotte del trasporto pubblico locale e di conurbazione e dello schema di convenzione, nell'ambito del Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile
Il Consigliere metropolitano delegato alla pianificazione territoriale, alla difesa del suolo e ai trasporti, Pasquale Mazza, ha illustrato la Deliberazione, che è stata approvata all'unanimità dai 15 Consiglieri presenti in aula. Mazza ha sottolineato che le risorse che la Città metropolitana potrà assegnare nel periodo 2019-2033 per il rinnovo delle flotte di trasporto pubblico locale urbane e di conurbazione ammontano a quasi 73 milioni di euro, di cui 8.654.000 investibili nel quinquennio 2019-2023. Oltre 8 milioni di euro stanno per essere erogati dalla Città metropolitana di Torino per il rinnovo delle flotte di trasporto pubblico locale urbane e di conurbazione, con la sostituzione di autobus obsoleti con veicoli elettrici o diesel di ultima generazione. Con un Decreto è stata stabilita la ripartizione dei fondi tra le diverse tipologie di veicoli da acquistare. Per i veicoli elettrici in servizio urbano è previsto uno stanziamento di 4.250.000 euro, con un cofinanziamento che può arrivare sino al 90%. Per i veicoli diesel in servizio extraurbano è disponibile un budget di 4.167.000, con un cofinanziamento massimo del 60%. Per la realizzazione di infrastrutture di ricarica delle batterie degli autobus elettrici è previsto un finanziamento di 237.000 euro, con un cofinanziamento massimo del 50%. I criteri di ripartizione dei cofinanziamenti sono stati definiti a seguito di un confronto con le aziende di trasporto interessate e con i Comuni. "Si tratta di risorse molto attese nei territori, - ha sottolineato il Consigliere Mazza – poiché in alcuni casi si devono ancora sostituire mezzi di classe inferiore all'Euro 3 diesel". Destinatari dei finanziamenti sono pertanto i Comuni di:

  • Bardonecchia: 276.000 euro per la sostituzione di un veicolo diesel Euro 3 da 8 metri
  • Carmagnola: 706.000 euro per la sostituzione di due veicoli diesel Euro 2 da 12 metri
  • Chivasso: 625.000 euro per la sostituzione di due veicoli Euro 3 da 9 metri
  • Giaveno: 254.000 euro per la sostituzione di un veicolo Euro 3 da 6 metri
  • Pinerolo: 1.106.000 euro per la sostituzione di due mezzi Euro 2 e due mezzi Euro 3 da 7,5 metri
  • Settimo Torinese: 254.000 euro per la sostituzione di un mezzo Euro 3 da 7 metri
  • Comuni della conurbazione di Ivrea: 1.029.000 euro per la sostituzione di tre mezzi Euro 2 da 12 metri.

Schema di convenzione tra la Città metropolitana e gli Enti locali per l'erogazione del contributo statale per la redazione di progetti di fattibilità tecnico-economica nell'ambito del progetto Bike-to-rail facente parte del PUMS-Piano Urbano della Mobilità Sostenibile
Su proposta del Consigliere Pasquale Mazza, il Consiglio metropolitano ha approvato un provvedimento grazie al quale l'Ente di area vasta potrà sostenere i Comuni che intendono progettare e realizzare percorsi ciclabili protetti che agevolano l'accesso alle stazioni ferroviarie. È stato elaborato uno schema di convenzione tra la Città metropolitana e i Comuni che riceveranno i  contributi statali per la redazione di progetti di fattibilità tecnico-economica nell'ambito del progetto Bike-to-rail, parte integrante del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile. Illustrando la deliberazione, il Consigliere Mazza ha spiegato che il competente Ministero ha messo a disposizione della Città metropolitana un milione di euro per la redazione dei piani di settore del PUMS: il piano dell'accessibilità, quello della logistica e il Biciplan. In un approfondito confronto con gli stakeholder interessati e con gli amministratori locali sono state raccolte istanze di copianificazione e di accompagnamento alla progettazione di tratte ciclabili sovracomunali che rispondano ai criteri del bike to rail, facilitando l'accesso alle stazioni ferroviarie per gli utenti che risiedono in località a partire dalle quali ha senso muoversi in bicicletta per gli spostamenti quotidiani. Le richieste di finanziamento pervenute dai territori vengono valutate sia in termini di cofinanziamento che di accompagnamento nella ricerca di risorse pubbliche per la realizzazione di percorsi ciclabili. Il Consigliere Davide D'Agostino della Lista civica per il territorio ha preannunciato la sua astensione e ha rilevato che, in materia di concertazione con i territori, a suo giudizio l'operatività e l'incisività dell'Ente e la possibilità delle minoranze consiliari di incidere sulle scelte strategiche sono limitate. La Deliberazione è stata approvata con 11 favorevoli 4 astensioni.

Approvazione delle missioni, del piano di lavoro per le azioni di sistema e delle azioni pilota dell'Agenda per lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana e del suo territorio
La Deliberazione è stata illustrata dal Consigliere delegato all'ambiente e vigilanza ambientale, risorse idriche e qualità dell'aria, Gianfranco Guerrini. Il documento della Città metropolitana discende dai principi indicati nelle agende dell'ONU, del Governo italiano e della Regione Piemonte, declinati a livello territoriale. L'Agenda è strutturata in missioni e obiettivi e, per il Piemonte, la Regione ha identificato alcune macro aree a cui dovranno fare riferimento azioni e progetti. Il percorso di predisposizione dell'Agenda segue una serie di linee guida approvate dal Consiglio metropolitano nel 2020 e gli orientamenti adottati dall'assemblea a fine luglio del 2021. Il Consigliere Guerrini ha sottolineato che le varie tematiche inerenti alla sostenibilità sono state analizzate con attori esterni all'Ente, che sono portatori di competenze o interessi specifici. Uno dei temi fondamentali nel processo di innovazione volto alla promozione dello sviluppo sostenibile sarà quello della formazione, sia degli studenti che delle persone già inserite nel mondo del lavoro. Tra gli obiettivi perseguiti vi è quello di mettere in contatto le imprese che necessitano di formare il loro personale nell'ottica della sostenibilità e le agenzie che quella formazione offrono sul mercato. L'Agenda fa riferimento alle tre dimensioni della sostenibilità: sociale, ambientale ed economica. Il documento è suddiviso in quattro sezioni: orientamenti, missioni, piano di lavoro e azioni pilota. Il Consigliere Guerrini ha sottolineato l'importanza del rapporto tra Città metropolitana e Regione Piemonte, anche in vista dell'allocazione dei fondi del PNRR. Le missioni indicate nell'Agenda della Città metropolitana declinano in pratica le macro aree strategiche regionali: coniugare competitività e sostenibilità; favorire la transizione energetica e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico; curare il patrimonio culturale e ambientale e la resilienza dei territori; sostenere la formazione e la qualificazione professionale e favorire le nuove professionalità per la green economy e lo sviluppo sostenibile; sostenere lo sviluppo del benessere psicofisico e psicologico delle persone; ridurre discriminazioni, diseguaglianze e illegalità. Quanto previsto dall'Agenda verrà adeguatamente richiamato nel DUP che sarà stilato nel 2023. Il Consigliere Luca Salvai ha preannunciato il suo voto favorevole, ma ha sollevato il tema del progetto App.Verr, che, a suo giudizio, non ha prodotto i risultati attesi dai soggetti attuatori e merita un approfondimento. La Deliberazione è stata approvata all'unanimità dai 13 Consiglieri presenti in aula.   

Avvio del procedimento e della fase transitoria per l'individuazione delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti e di quelle non idonee alla localizzazione di impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti
Il Consigliere metropolitano delegato all'ambiente e vigilanza ambientale, risorse idriche e qualità dell'aria, Gianfranco Guerrini, ha spiegato il carattere transitorio della Deliberazione, con la quale il Consiglio metropolitano dà indicazione ai competenti uffici di avviare le procedure di individuazione delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti e di quelle non idonee alla localizzazione di impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti. Il Consigliere Guerrini ha spiegato che il Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti risalente al 2006 e tuttora in vigore non è più adeguato alla normativa vigente e all'evoluzione tecnologica degli impianti per la gestione dei rifiuti. Questo perché, a seguito dell'emanazione di norme più stringenti, tali impianti hanno acquisito nel tempo un minore impatto ambientale. A fronte di diverse tipologie di rifiuto, quantità e processo di recupero e smaltimento, occorrono valutazioni differenziate, anche basate su un approccio specifico, caso per caso. La Deliberazione ha lo scopo di avviare la predisposizione di una serie di criteri, a cui i competenti uffici della Città metropolitana dovranno attenersi nell'individuazione delle aree. Tali criteri dovranno ovviamente essere coerenti con il quadro delineato dalla legislazione regionale in materia.  Il consigliere Luca Salvai ha rilevato che il Piemonte ha un gap infrastrutturale in termini di impiantistica e ha auspicato che sia possibile in futuro individuare alcuni impianti strategici, aventi le dimensioni e l'operatività adeguate per essere inseriti in una filiera consolidata del trattamento e riciclo dei rifiuti. La Deliberazione è stata approvata all'unanimità dai 13 Consiglieri presenti in aula.


INTERPELLANZE

"Emergenza lupo in Val Pellice?"
L'interpellanza è stata illustrata dal Consigliere Enrico Delmirani della Lista civica per il territorio, che ha auspicato una presa di posizione della Città metropolitana verso la Regione, affinché si cerchi di capire le cause dell'emergenza e affrontare il problema. Delmirani ha fatto riferimento ad una raccolta di firme avvenuta in Val Pellice, lamentando il fatto che il tema della presenza del lupo e delle predazioni di capi di bestiame ovini e caprini nelle vallate alpine viene a suo giudizio talvolta derubricato ad una questione di percezione errata di una realtà non particolarmente problematica. A giudizio di Delmirani non esiste un eccessivo allarmismo e lo scoramento induce taluni allevatori e non denunciare più le predazioni subìte. Il Consigliere delegato alla tutela della fauna e della flora. Gianfranco Guerrini, ha risposto all'interpellanza facendo riferimento alle competenze limitate dalla Città metropolitana e alla legislazione europea e nazionale che tutela la specie Canis Lupus. La Convenzione di Berna del 1979 fissa i termini della tutela e invita gli Stati firmatari a monitorare le presenza del lupo e la consistenza delle popolazioni di esemplari ibridi. Tali azioni sono espressamente previste dal progetto europeo LIFE WolfAlps EU, a cui partecipa la Città metropolitana di Torino. Guerrini ha fatto riferimento ai piani di gestione della specie lupo che potrebbero essere varati, con una scelta che spetta però al Parlamento nazionale, come avviene in alcuni Paesi aderenti al progetto LIFE WolfAlps EU. La coesistenza tra il predatore e le attività di allevamento e monticazione è al centro del progetto. La Città metropolitana, in quanto partner del progetto porta avanti azioni di informazione rivolte agli attori rurali e partecipa agli interventi delle squadre WPIU in caso di predazione. L'Unione Europea ha fornito un'indicazione generale sulla tutela degli habitat prioritari, che si sono consolidati in una situazione storica in cui prevaleva il pascolo estensivo e la presenza dei grandi predatori era tutto sommato gestibile. La scomparsa di predatori carnivori come il lupo negli scorsi decenni ha agevolato la pratica dell'allevamento intensivo, che viene però considerata incompatibile con la tutela della specie Canis Lupus. Il Consigliere Guerrini ha poi precisato che l'analisi delle condizioni dei pascoli non compete alla Città metropolitana, che è invece coinvolta nel monitoraggio nazionale sulla consistenza numerica della specie e dei branchi. Il Consigliere Guerrini ha poi precisato che, a partire dal settembre del 2020, le squadre di pronto intervento WPIU hanno effettuato complessivamente 109 interventi nel territorio metropolitano, collaborando con 92 aziende agricole, in alcuni casi con un buon esito. Alcuni agricoltori sono diventati steward del progetto, contribuendo al contrasto degli attacchi alle greggi ovine e caprine e applicando le tecniche elaborate nell'ambito del progetto LIFE con l'ausilio di cani. Il Consigliere Guerrini ha ricordato che la Città metropolitana non dispone di risorse proprie e competenze per finanziare l'acquisto di cani di guardianìa e il rimborso dei danni derivanti dalle predazioni. Le risorse sono detenute ed erogate dalla Regione Piemonte. Alla Città metropolitana compete invece l'organizzazione di incontri con gli stakeholders del territorio: cacciatori, allevatori e comuni cittadini. Alcuni incontri informativi si sono già tenuti e altri saranno organizzati in futuro. Guerrini ha poi spiegato che i principi dell'ecologia stabiliscono che ogni specie autoctona contribuisce alla salute e alla resilienza dei territori e che pertanto la completezza della catena alimentare è considerato come un obiettivo da raggiungere. La presenza del lupo causa effettivamente un danno alla zootecnia, ma, come ha ricordato il Consigliere Guerrini, l'assenza del predatore ha lasciato spazio negli scorsi decenni ad ungulati che a loro volta danneggiano le colture agricole. In tema di contrasto alla proliferazione degli individui ibridi cane-lupo il Consigliere delegato ha ricordato che non si tratta solo di una questione di conservazione delle caratteristiche genetiche della specie, dal momento che esiste il pericolo di una eccessiva confidenza verso l'uomo da parte degli esemplari ibridi, i quali potrebbero avvicinarsi eccessivamente alle persone. Guerrini ha poi ricordato la sterilizzazione di un esemplare ibrido catturato nel territorio del Parco Alpi Cozie. Secondo il Consigliere delegato alla tutela della fauna e della flora l'assenza di competenze in materia di agricoltura preclude alla Città metropolitana la possibilità di operare concretamente per tutelare sia la specie protetta che le attività zootecniche danneggiate dalle predazioni. Il Consigliere Davide D'Agostino della Lista civica per il territorio è intervenuto per esprimere, nella sua veste di Presidente della VI Commissione-Controllo sull'attuazione del programma generale di governo e degli atti di indirizzo del Consiglio, la sua disponibilità a chiedere un incontro con l'amministrazione regionale, per verificare quali soluzioni possano essere trovate alle problematiche oggetto dell'interpellanza. Il Consigliere Delmirani ha replicato al collega Guerrini che sarebbe importante riconoscere l'esistenza di un'emergenza, al di là delle competenze dei singoli Enti, costituendo una commissione o un tavolo di lavoro e avviando un confronto con la Regione Piemonte. Il Consigliere Luca Salvai del Movimento 5Stelle ha auspicato la disponibilità di maggiori risorse per indennizzare i danni subiti dagli allevatori a seguito delle predazioni attribuite ai lupi. Salvai ha rilevato che per i lupi predare animali domestici è molto più facile e agevole predare animali domestici, in un ambiente che è stato irrimediabilmente modificato dall'uomo.