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Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Consiglio metropolitano

7 ottobre 2020

DELIBERAZIONI

Quarta variazione al Dup-Documento unico di programmazione 2020
La sindaca metropolitana Chiara Appendino ha ricordato che la quarta variazione, discussa dalla I Commissione il 1° ottobre scorso, riguarda interventi inseriti nel programma triennale delle opere pubbliche e in quello biennale di acquisti di beni e servizi. Riguarda inoltre lo spostamento temporale di interventi sull'edilizia scolastica. La Deliberazione è stata approvata con 6 voti favorevoli e 6 astenuti.

Quinta variazione al bilancio di previsione 2020-2022
La sindaca Appendino ha spiegato che la variazione riguarda l'applicazione dell'avanzo libero di amministrazione per quasi 2 milioni di euro, con spese per il rinnovo di dotazioni tecnologiche, applicativi a supporto della Direzione Gestione rifiuti, interventi urgenti sull'edilizia scolastica, contributi ai Comuni per investimenti su viabilità e ponti (per circa 850.000 euro), incarichi professionali per progettazioni. La parte riguardante l'avanzo vincolato riguarda spese per circa 400.000 euro, necessarie per il funzionamento dell'Ente. Il consigliere Mauro Carena del gruppo "Città di città" ha riconosciuto che si sta facendo uno sforzo per riuscire a destinare velocemente fondi alle amministrazioni comunali, le quali hanno in molti casi i progetti pronti e sono in grado di spendere le risorse. Secondo Carena, che ha preannunciato la sua astensione, non si tratta ancora dello sforzo richiesto, ma la Città metropolitana sta andando nella giusta direzione. La deliberazione è stata approvata con 7 favorevoli e 7 astensioni.
 
Adeguamento del compenso dei componenti dell'organo di revisione economico-finanziaria
La sindaca Appendino ha precisato che nel 2018 un intervento normativo nazionale ha comportato una revisione dei compensi. Con la deliberazione la Città metropolitana si attesta sui valori minimi previsti dalla nuova tariffazione. Il segretario generale, Alberto Bignone, ha precisato che la spesa complessiva per i compensi aumenta di circa 40.000 euro. La sindaca Appendino ha ricordato che tutte le amministrazioni comunali di centri importanti si sono adeguate al nuovo tariffario e la deliberazione è stata approvata all'unanimità.

Riconoscimento di debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive
La sindaca Appendino ha ricordato che la deliberazione riguarda una cifra di 3.786 euro derivanti da una sentenza di condanna ai danni dell'Ente, divenuta esecutiva. Gli uffici stanno avviando le procedure per ricorrere in appello. La deliberazione è stata approvata con 7 voti favorevoli e 8 astensioni.

ORDINI DEL GIORNO

Sostegno all'approvazione della proposta di legge "Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all'orientamento sessuale e all'identità di genere"
Il vicesindaco metropolitano Marco Marocco, primo firmatario dell'ordine del giorno, ha ricordato che il 3 agosto scorso è iniziata la discussione in Parlamento sulla proposta di legge oggetto dell'ordine del giorno. Ha ricordato inoltre che il Parlamento europeo già dal 2006 ha rilevato che non tutti gli Stati membri dell'Unione hanno introdotto nei loro ordinamenti misure per tutelare le persone Lgbt e ha invitato gli Stati che non si fossero dotali di tali misure a farlo. L'Italia fino ad oggi non si è ancora dotata di una legge che punisca l'odio e la violenza animati da omolesbotransfobia. Il 30 giugno scorso è stato depositato nella Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati il testo unificato delle proposte. Il 14 luglio il testo è stato adottato dalla Commissione, mentre il 3 agosto la versione unificata è approdata alla Camera dei Deputati per la discussione generale. Il 4 agosto è stato approvato il rinvio a un'altra seduta del seguito dell'esame del testo unificato. La proposta di legge è innovativa rispetto a quelle presentate nelle legislature precedenti; in particolare per l'approccio integrato al fenomeno delle discriminazioni e violenze, che tiene conto dell'identità sessuale della persona nelle sue varie componenti (sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere), non si limita a un intervento di carattere penale ma affianca ad esso strategie di prevenzione, contrasto e sostegno alle persone che subiscono discriminazione e violenza. La proposta di legge integra leggi già esistenti, aggiungendo ai motivi razziali, nazionali, etnici e religiosi quelli fondati sul genere, sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere. In sostanza, la proposta prevede che anche le condotte che istigano all'odio o la violenza di matrice omolesbobitransfobica o basate su sesso e genere siano punibili alla stregua delle condotte che si basano sull'odio etnico, razziale e religioso. La Città metropolitana, con l'approvazione da parte della Giunta provinciale della carta d'intenti per la costituzione di una rete nazionale delle pubbliche amministrazioni antidiscriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, ha aderito alla rete Re.a.dy. Approvando l'ordine del giorno discusso il 7 ottobre, il Consiglio metropolitano ha sollecitato il legislatore ad adeguarsi alla risoluzione del Parlamento europeo del 18 gennaio 2006 sul fenomeno dell'omofobia in Europa e a dare piena attuazione alla convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, auspicando che il Parlamento approvi il testo unificato adottato dalla Commissione Giustizia il 14 luglio. L'ordine del giorno impegna inoltre la sindaca metropolitana a trasmettere il documento al Presidente della Camera dei Deputati, alla presidente del Senato, alla Commissione pari opportunità, servizio civile, politiche giovanili e sport dell'Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e a promuovere azioni, nelle opportune sedi, volte a favorire l'adozione di norme che tutelino la piena libertà e parità delle persone Lgbt. La consigliera Maria Grazia Grippo del gruppo "Città di città" ha ricordato che numerose realtà istituzionali aderenti alla rete Re.a.dy. si sono mobilitate a sostegno della proposta di legge. Ha poi ricordato che dal confronto con gli stakeholder interessati al tema è emersa l'opportunità di redigere un emendamento riguardante le cosiddette "terapie riparative" o "di conversione", pratiche tutt'altro che scientifiche che mirano a cambiare l'orientamento sessuale delle persone Lgbt. In Germania le terapie riparative sono state messe al bando, mentre in Italia la proposta di legge, depositata nel 2016, non è ancora stata accolta. L'emendamento chiede quindi al legislatore italiano di mettere al bando le terapie riparative. Il consigliere Mauro Carena ha preannunciato il suo voto favorevole, dichiarando la sua fede cattolica ma sottolineando che la ricerca delle felicità e le scelte personali devono essere garantiti dalla legge. Secondo Carena educare è una necessità, nel senso che l'educazione deve tirare fuori da ogni individuo il meglio e la capacità di rispettarsi reciprocamente, permettendo ad ognuno di vivere la propria esperienza. Secondo il Consigliere del gruppo di centrosinistra nessuno può decidere di rieducare coloro che ritiene non siano in linea. Alle considerazioni di Carena si è associato il collega Claudio Martano, anche lui esponente della lista "Città di città". La consigliera delegata Barbara Azzarà ha espresso soddisfazione per la sensibilità del Consiglio sul tema, ha ringraziato il vicesindaco Marocco per aver proposto l'ordine del giorno e la consigliera Grippo per la proposta dell'emendamento. Il consigliere delegato Dimitri De Vita ha fatto presente che gli Ordini dei medici e degli psicologi prevedono l'espulsione per i membri che praticassero le terapie riparative. Il consigliere Silvio Magliano della lista "Città di città" ha annunciato la contestuale astensione sia sull'emendamento che sull'ordine del giorno, che sono stati approvati con 11 voti favorevoli e un astenuto.