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Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Consiglio metropolitano

11 marzo 2020

Approvazione dello schema del Dup-Documento unico di programmazione 2020
Adozione dello schema del Bilancio di previsione 2020-2022 con i relativi allegati
Il Consiglio ha approvato lo schema del Dup-Documento unico di programmazione 2020, lo schema del Bilancio di previsione 2020-2022 con i relativi allegati e una mozione sulle priorità di intervento a seguito dell'accertamento dell'avanzo e per la predisposizione della prima Variazione di Bilancio dell'esercizio 2020. La seduta del Consiglio si è tenuta a porte chiuse nella sede di corso Inghilterra 7, nel rispetto di quanto previsto dalle norme di prevenzione della diffusione del coronavirus varate dal Governo.

Il Bilancio di previsione 2020-2022 pareggia sulla cifra di 534.508.632 euro per l'anno in corso, 431.916.605  per il 2021 e  403.347.587 per il 2022. La sindaca metropolitana Chiara Appendino ha spiegato che sarebbe stato posto in votazione un emendamento di natura esclusivamente tecnica, per la correzione di un errore materiale nella deliberazione. Il vicesindaco Marco Marocco ha invece annunciato un prelievo dal fondo di riserva da 100.000 euro e un altro da 70.000 e illustrato gli emendamenti concordati in sede di conferenza dei capigruppo. L'assemblea ha approvato una mozione che era stata inizialmente proposta dal gruppo Città di città per la destinazione dell'avanzo di amministrazione relativo al Bilancio 2019 a una serie di interventi di manutenzione straordinaria della viabilità provinciale e degli edifici scolastici di competenza dell'Ente. L'elenco degli interventi da finanziare è scaturito dal confronto con gli amministratori locali ed è stato esaminato dalle Commissioni consiliari competenti.

Nel dibattito che ha preceduto il voto la sindaca Appendino, il vicesindaco Marco Marocco, i consiglieri Roberto Montà (capogruppo) e Mauro Carena della lista Città di città e il consigliere delegato alle attività produttive Dimitri De Vita (Movimento 5Stelle) hanno convenuto sulla constatazione del fatto che la situazione economica critica che sarà generata dagli effetti dell'emergenza coronavirus imporrà di rivedere alcune scelte sulle priorità di investimento. Il capogruppo Montà ha chiesto e ottenuto il voto separato dei vari emendamenti e ha anche auspicato una maggiore condivisione delle scelte strategiche tra tutte le forze politiche. Il consigliere Carena si è associato alla richiesta del capogruppo Montà, auspicando che la Città metropolitana abbia un ruolo più importante nel governo del territorio. Secondo Carena, occorre lavorare per fare in modo che, quando l'attuale emergenza verrà superata, l'Ente possa assumere la rappresentanza dell'intero territorio metropolitano. Il Consiglio, a giudizio dell'esponente della lista Città di città, deve ragionare su progetti di grande respiro e su di una visione strategica. Il consigliere De Vita ha ricordato che gli investimenti della Città metropolitana sono resi possibili  da risorse provenienti da altri Enti. Per rispondere alle esigenze dei territori servirebbe però il triplo delle risorse finanziarie e il doppio delle risorse umane. Il consigliere De Vita ha annunciato di condividere lo spirito positivo della mozione proposta dal gruppo Città di città e ha convenuto sul fatto che, una volta stabilite le dimensioni dell'avanzo, si potrà decidere la destinazione delle risorse. De Vita ha anche sottolineato che l'Ente dovrà affrontare in futuro le conseguenze economiche dell'emergenza Coronavirus. La sindaca Appendino ha poi sottolineato l'impegno e il senso di responsabilità di tutti gli amministratori locali nell'affrontare l'emergenza, nonostante la pressione in cui si trovano a operare. Ha auspicato che il Governo adotti misure di sostegno alle amministrazioni comunali, che vedranno diminuire le entrate proprie a seguito dell'emergenza. Grazie all'oculata gestione degli ultimi anni, la Città metropolitana di Torino ha una buona disponibilità di liquidità e un indebitamento sostenibile, per cui è possibile ipotizzare, con il consenso delle forze politiche rappresentate in Consiglio, una revisione del Piano strategico per venire incontro alle esigenze dei Comuni e il ritorno a un oculato indebitamento per sostenere importanti scelte di investimento che abbiano riflessi positivi sul sistema economico metropolitano. Due degli emendamenti proposti sono stati approvati all'unanimità dai 10 Consiglieri presenti e un altro con 6 voti favorevoli. La mozione sugli investimenti è stata approvata all'unanimità. L'emendamento al Dup sui prelievi dal fondo di riserva è stato approvato con 6 voti favorevoli e 5 astensioni, così come il Dup, l'emendamento tecnico tecnico al Bilancio e il Bilancio stesso.

Mozione sul Piano straordinario di lotta alla cimice asiatica
Il Consiglio ha poi approvato la mozione sul Piano straordinario di lotta alla cimice asiatica illustrata dalla Consigliera delegata all'ambiente, Barbara Azzarà. Il documento impegna la Sindaca metropolitana a sostenere il piano di intervento proposto dalla Coldiretti. La consigliera Azzarà, ha spiegato che la mozione propone di assicurare adeguato risalto alla iniziativa della Coldiretti e di intraprendere tutte le iniziative idonee a sensibilizzare la Regione e gli altri Enti pubblici preposti in ordine alla necessità di attuare gli interventi previsti nel "Piano straordinario di lotta alla cimice asiatica" predisposto da Coldiretti, a partire dalla declaratoria di eccezionalità degli eventi dannosi conseguenti alla diffusione della cimice asiatica, ai sensi della legge 160 del 2019. La mozione è stata approvata all'unanimità

Ordine del giorno sulla revisione organica della disciplina in materia di ordinamento delle Province e della Città metropolitana per quanto riguarda le funzioni delegate in materia di formazione professionale e di orientamento
L'ordine del giorno, brevemente illustrato dai consiglieri delegati Barbara Azzarà e Dimitri De Vita, impegna la Sindaca metropolitana: a invitare il Governo e il Parlamento a proseguire la revisione delle funzioni fondamentali delle Province; a invitare la Regione Piemonte a considerare come strategico il ruolo della Città metropolitana per la promozione dello sviluppo del territorio e il sostegno agli Enti locali; a richiedere alla Regione di assicurare le necessarie risorse umane, finanziarie e strumentali per consentire alla Città metropolitana di esercitare le funzioni conferite e di chiarire quali siano le intenzioni dell'attuale amministrazione regionale in merito ad un eventuale riordino delle competenze in materia. I consiglieri Azzarà e De Vita hanno sottolineato che il personale dei servizi dedicati alla formazione professionale e all'orientamento opera in una  situazione di forte incertezza, stante l'annunciata ma non ancora attuata intenzione della Regione di rivedere il conferimento delle funzioni e delle risorse umane e finanziarie alla Città metropolitana. Il consigliere Antonio Castello della Lista civica per il territorio ha lamentato di non aver potuto leggere preventivamente il testo dell'ordine del giorno, ma il vicesindaco Marocco ha spiegato che era stato illustrato in sede di commissione competente.

Convocazione e svolgimento della Conferenza metropolitana del 25 marzo
Il Vicesindaco ha poi annunciato che, previa formalizzazione dell'inedita procedura da parte della conferenza dei capigruppo, la Conferenza metropolitana potrebbe tenersi con una modalità che eviti la compresenza dei 312 Sindaci del territorio nell'auditorium della sede di corso Inghilterra. Dopo l'invio della documentazione relativa al Dup e al Bilancio di previsione a tutti i Sindaci, l'espressione della Conferenza potrebbe avvenire attraverso una procedura di parere telematico con firma elettronica. Tutta la documentazione utile all'espressione del parere sarebbe inviata telematicamente ai Sindaci con il dovuto anticipo rispetto all'apertura della votazione via e-mail certificata. La procedura sarà formalizzata a breve.

In chiusura della seduta, la sindaca Appendino ha ringraziato i dipendenti presenti in sede e tutti coloro che lavorano da remoto in modalità smart working per assicurare la piena operatività dell'Ente nell'attuale delicata situazione.