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Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Conferenza metropolitana

27 febbraio 2019
Conferenza e consiglio metropolitano esaminano il Bilancio 2019-2021 e ricordano i cantonieri deceduti in servizio e il capogruppo Vincenzo Barrea

È stata una giornata densa di impegni e anche di momenti di emozione quella di mercoledì 27 febbraio nella sede di corso Inghilterra della Città Metropolitana di Torino. Nell'auditorium si è riunita la Conferenza metropolitana dei 312 Sindaci del territorio, per l'espressione del parere dei primi cittadini sul Documento Unico di Programmazione e sul Bilancio di previsione 2019-2021, che erano stati approvati dal Consiglio il 13 febbraio scorso. La Conferenza aveva inoltre all'ordine del giorno l'avvio delle procedure di redazione e approvazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. La Consigliera metropolitana delegata Barbara Azzarà e i tecnici del Dipartimento Ambiente e Vigilanza ambientale hanno presentato la mappa metropolitana delle aree soggette a limitazione veicolare secondo il "Protocollo padano".

La seduta si è aperta con un minuto di silenzio in memoria dei cantonieri Giuseppe Butera e Giuseppe Rubino, deceduti durante un incidente sul lavoro a Villareggia il 7 febbraio scorso e con la lettura da parte del rappresentante delle RSU di un ordine del giorno approvato il 25 febbraio nel corso di un'assemblea sindacale dei cantonieri. Il testo chiede al Consiglio e all'amministrazione di garantire l'incremento del personale e una migliore organizzazione del lavoro.

È mancato il numero legale e quindi la Conferenza non è pervenuta all'espressione dei pareri, ma la discussione si è ugualmente tenuta ed è stata ampia, spaziando dagli investimenti nella viabilità e nell'edilizia scolastica programmati nel Bilancio 2019 alle partecipazioni azionarie della Città metropolitana nelle concessionarie autostradali SITAF e ATIVA, dalle grandi infrastrutture al trasporto pubblico locale.

Illustrando le caratteristiche salienti del PUMS, il Consigliere metropolitano delegato alla pianificazione strategica e ai trasporti, Dimitri De Vita, ha sottolineato che il Piano ha una proiezione decennale e che sarà redatto con una procedura che durerà un paio di anni e coinvolgerà tutte le amministrazioni locali nel perseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Il Piano è previsto da una normativa del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, sarà strettamente connesso con il vigente Piano Territoriale di Coordinamento, sarà sottoposto alla Valutazione ambientale strategica e ad aggiornamenti biennali. Città di Torino e Città Metropolitana sottoscriveranno un protocollo d'intesa per la redazione del PUMS e coinvolgeranno in un Comitato tecnico-scientifico il Politecnico, l'Università di Torino e altri enti di ricerca. Un forum metropolitano coinvolgerà invece gli Enti locali a livello di Zone omogenee, le istituzioni pubbliche e le associazioni di cittadini. Il percorso che si concluderà con la redazione definitiva del PUMS inizierà nell'imminente primavera e prenderà in considerazione i piani urbani di mobilità adottati da Torino e da altri Comuni. Dalla fase di analisi scaturiranno gli obiettivi e gli indici di performance del PUMS. Lo scenario di Piano sarà pubblicato, per consentire la presentazione di eventuali osservazioni da parte di cittadini e associazioni.

La Consigliera metropolitana delegata all'ambiente, Barbara Azzarà, ha presentato la mappa metropolitana delle aree soggette a limitazione veicolare secondo il "Protocollo padano", che è stata redatta in collaborazione con i Comuni coinvolti. Lo scopo della mappa è quello di consentire ai cittadini che abitano nei Comuni che emettono le ordinanze di limitazione del traffico di raggiungere i parcheggi di interscambio per recarsi al lavoro negli orari interessati dalle limitazioni. La mappa redatta dai tecnici della Direzione ambiente della Città Metropolitana può essere utile anche ai cittadini delle aree esterne a quella metropolitana che debbono comunque raggiungere il capoluogo. Un funzionario del Dipartimento ambiente e vigilanza ambientale, ha ricordato il quadro normativo venutosi a creare a seguito della sigla del Protocollo padano tra le Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. La concentrazione di agenti inquinanti, in particolare delle polveri PM10 e del biossido di azoto, ha imposto l'adozione di un'ordinanza-tipo da parte dei 33 Comuni dell'area torinese. La qualità dell'aria è in miglioramento, ma, per evitare l'applicazione di sanzioni da parte dell'Unione Europea, occorre proseguire l'azione per la riduzione degli agenti inquinanti. La mappa elaborata dal Dipartimento ambiente individua l'area interessata al blocco dei veicoli inquinanti - come i Diesel da Euro 0 a Euro 3 e in caso di emergenza inquinamento anche gli Euro 4 e 5 – e le strade aperte, che consentono di raggiungere i centri abitati e i parcheggi di interscambio. Il documento è pubblicato nel portale Internet www.cittametropolitana.torino.it ed è navigabile. Le strade indicate con il colore verde sono quelle transitabili, mentre con pallini blu sono indicati i parcheggi di interscambio. Navigando nella mappa si possono anche scaricare le ordinanze di limitazione del traffico emesse dai Comuni. È possibile scegliere lo sfondo della visualizzazione: foto satellitare, supporto cartografico o mappa stradale. Il Sindaco di Gassino, Paolo Cugini, è intervenuto per chiedere che vengano predisposte deroghe al divieto di transito dei veicoli inquinanti nel caso in cui, come è avvenuto nel suo Comune, vengano sospese linee di trasporto pubblico che consentono agli abitanti di frazioni di raggiungere i servizi presenti nei capoluoghi o le fermate delle linee principali del trasporto locale. Il Consigliere delegato Dimitri De Vita ha risposto che la questione deve essere posta all'attenzione dell'Agenzia della mobilità piemontese e ha ricordato i pesanti tagli dei finanziamenti statali al trasporto pubblico locale operati negli ultimi dieci anni.

In merito al Bilancio 2019-2021 e al DUP la Sindaca Appendino ha sottolineato che il Documento Unico di Programmazione prende atto della riorganizzazione in atto nella Città metropolitana, con l'aggiornamento della sezione strategica e di quella operativa. Sono stati aggiornati gli schemi del fabbisogno di risorse umane, del piano triennale dei lavori pubblici 2019-2021 e del piano di alienazioni e valorizzazione dei beni patrimoniali. Il DUP definisce 82 obiettivi strategici, 264 ambiti di misurazione delle prestazioni dell'organizzazione, 266 obiettivi operativi e 900 ambiti di misurazione operativa. L'assessore della Città di Settimo Sergio Bisacca ha spostato l'attenzione sul futuro del sistema autostradale torinese, facendo riferimento alla sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato l'alienazione delle azioni SITAF, che erano "parcheggiate" in un fondo di riserva da 34 milioni di Euro. Il Consigliere Dimitri De Vita ha ripercorso la vicenda dell'annullamento della vendita diretta all'ANAS del 10% di quote azionarie che il Comune di Torino possedeva nella SITAF. Anche la Città metropolitana aveva posto in vendita la sua partecipazione azionaria dell'8%. De Vita ha ricordato che la Città metropolitana aveva prudenzialmente accantonato i fondi derivanti dalla vendita poi non perfezionata. Secondo il Consigliere metropolitano delegato ai trasporti sarebbe auspicabile aumentare la partecipazione della Città metropolitana nella SITAF, magari con l'acquisto delle quote azionarie della Città di Torino. Sarebbe inoltre auspicabile la stipulazione di un patto parasociale con l'ANAS, finalizzato ad una gestione pubblica della Torino-Bardonecchia. Il controllo della A32 e della Tangenziale darebbe alla Città metropolitana la possibilità di incidere sulla gestione del sistema autostradale e stradale torinese nell'interesse dell'intero territorio. L'assessore Bisacca ha chiesto agli amministratori della Città metropolitana di dare un preciso indirizzo verso un controllo pubblico delle concessionarie della A32 e della Tangenziale torinese. Ha chiesto inoltre di capire a che punto è il rinnovo delle concessioni sul sistema autostradale torinese. Il Consigliere De Vita ha affermato che la sentenza del Consiglio di Stato deve essere attentamente analizzata, perché stabilisce l'opinabile obbligo di una gara ad evidenza pubblica per la vendita di azioni possedute da un Ente pubblico. La Città metropolitana può avere interesse a rientrare nella compagine azionaria della SITAF e a rimanere nell'ATIVA se un patto parasociale con l'ANAS garantisce il controllo pubblico delle autostrade da parte di una società di scopo. De Vita ha ricordato inoltre che il rinnovo della concessione sulla Tangenziale non è sinora stato oggetto di un bando. Il capogruppo della Lista civica per il territorio, Paolo Ruzzola, ha chiesto un approfondimento della questione nella competente Commissione. La Sindaca Appendino ha risposto che, prima di una valutazione politica sulla sentenza del Consiglio di Stato, ne occorre una tecnico-giuridica, che è in atto da parte dell'Avvocatura sia della Città di Torino che della Città metropolitana.

In merito al Bilancio 2019-2021 la Sindaca metropolitana ha sottolineato che l'approvazione nel mese di febbraio migliora le prospettive dell'Ente, perché consente una programmazione e un'operatività che nella fase di avvio del nuovo Ente erano venute meno. La redazione del Bilancio è stata resa più difficoltosa dal venir meno di alcuni introiti, compensata sul lato delle entrate, per garantire un livello adeguato di risorse per gli investimenti e i servizi. La revisione del TUEL comporterà anche una ridiscussione del ruolo delle Città metropolitane che, a giudizio della Sindaca, avrà un impatto importante sull'operatività di un Ente che ha peculiarità geografiche, territoriali, sociali ed economiche che in Italia sono un "unicum". Il Consigliere delegato ai lavori pubblici, Antonino Iaria, ha brevemente passato in rassegna gli investimenti per 60 milioni di Euro nell'edilizia scolastica e nella viabilità previsti nel 2019, sottolineando che tali investimenti sono il risultato di un confronto acceso ma costruttivo nel Consiglio e del lavoro degli uffici. Sull'edilizia scolastica nell'anno in corso si spenderanno circa 46 milioni di Euro, provenienti da fondi propri e da risorse trasferite dallo Stato e dalla Regione Piemonte. È stata data priorità alla messa in sicurezza e alla riqualificazione dei plessi scolastici. Nella manutenzione ordinaria della viabilità si spenderanno circa 8 milioni di Euro, contro i poco più di 3milioni e 600.000 Euro disponibili negli ultimi anni. Saranno poi utilizzabili nei prossimi mesi fondi derivanti da avanzi di bilancio, per risolvere criticità sia della rete stradale che dell'edilizia scolastica. Il Consigliere Iaria ha citato il cofinanziamento dei lavori sulla Villa 6 che fa parte del complesso dell'istituto Curie di Collegno. Ha citato inoltre un accordo di programma con la Regione Piemonte per lavori sulla viabilità nella zona di Borgone di Susa. Il confronto con il territorio, la raccolta delle esigenze e la predisposizione di una lista di priorità a giudizio del Consigliere Iaria sono stati portati avanti con risultati positivi. Il Sindaco di Villar Dora e Consigliere metropolitano Mauro Carena ha rinnovato il suo appello a potenziare la struttura della Città metropolitana, con l'assunzione di cantonieri che conoscano il territorio e, a livello apicale, di un segretario e direttore generale a pieno servizio. Ha auspicato che il confronto con i Comuni sulle priorità negli investimenti nella viabilità sia rafforzato. In materia di edilizia scolastica, secondo Carena ci sono plessi costruiti decenni fa, che possono essere messi sul mercato ricavando risorse per costruire nuove scuole. Il Sindaco di Villar Dora chiede inoltre che la Città metropolitana riesca ad avere voce in capitolo sulle scelte gestionali della SITAF e che tutte le forze politiche si impegnino per una revisione del TUEL che valorizzi gli Enti di area vasta. Il Sindaco di Grugliasco e Consigliere metropolitano Roberto Montà ha invitato le forze politiche ad un impegno congiunto per gestire meglio la governance dell'Ente e nel rapporto con i territori. Secondo Montà il Consiglio metropolitano non può essere gestito come un Consiglio comunale, in cui le forze politiche cercano di avere una maggioranza per imporre le proprie priorità. La Città metropolitana, secondo il Sindaco di Grugliasco, deve avere una capacità di coinvolgimento e ascolto del territorio e non essere un contenitore di criticità difficili da risolvere. Il Sindaco di Bollengo, Luigi Sergio Ricca, vice portavoce della Zona omogenea 9 Eporediese, ha criticato la Legge Delrio, che ha previsto le Città metropolitane proprio come una sorta di grandi Comuni, privi di un ruolo di coordinamento di area vasta. Le forze politiche, secondo Ricca, devono avere il coraggio di ammettere di aver sbagliato nell'accettare una riforma istituzionale non organica. La bocciatura del referendum istituzionale ha restituito il nome alle Province, ma non ha restituito loro il ruolo e la dignità di un Ente intermedio eletto dai cittadini. Le Città metropolitane sono a loro volta prive della dignità che deriva dal voto popolare. Ricca ha sottolineato che il rinnovo di molte amministrazioni locali non cambierà la composizione di un Consiglio metropolitano eletto dai Consiglieri comunali nel 2016 e il cui mandato è collegato a quello del Sindaco del capoluogo. Il voto della Conferenza metropolitana, come ha rimarcato Ricca, è solo consultivo e non determinante e l'assemblea dei Sindaci ha fatto notizia solo quando ha approvato una mozione favorevole al TAV. Il Sindaco di Bollengo ha invitato la Sindaca metropolitana a chiedere al Governo una nuova legge sugli Enti di area vasta, che, anche grazie all'elezione diretta dei vertici politici, restituisca loro un ruolo, la dignità e le risorse di cui necessitano. Il capogruppo della Lista civica per il territorio, Paolo Ruzzola, ha rilevato che le forze politiche concordano sulla necessità di una revisione del TUEL. Ha inoltre rivendicato il ruolo del suo gruppo nell'ascolto delle esigenze del territorio e riconosciuto che gli investimenti previsti nel 2019 sono significativi. Il capogruppo del centrodestra nel Consiglio metropolitano ha lamentato che nel 2019 alle Province e ai Comuni sono state garantite maggiori risorse, mentre le esigenze delle Città metropolitane non sono state considerate. Ruzzola ha poi sottolineato la positività del processo di riorganizzazione dell'Ente. Ha invece criticato la scelta di inasprire il prelievo fiscale relativo all'IPT senza una preventiva revisione della spesa corrente. Sul tema delle dismissioni immobiliari ha ammesso che le risorse ricavate sono importanti, ma che sono venuti meno gli incassi derivanti dalla locazione degli immobili. Ruzzola ha concluso il suo intervento preannunciando che anche nella votazione sull'adozione definitiva del Bilancio il suo gruppo si sarebbe astenuto. Il Consigliere delegato Antonino Iaria ha ribattuto a Carena che non è corretto affermare che i cantonieri attualmente non lavorino in sicurezza. Ha precisato che è in atto un confronto con le organizzazioni sindacali sulle procedure che garantiscono l'incolumità degli operatori. È previsto che nel 2020 la Città metropolitana possa disporre di 172 cantonieri, con una riduzione del numero di circoli e il raggiungimento di un corretto rapporto tra organico disponibile e rete viaria in gestione. Tra le priorità che si dovranno perseguire vi sono i collegamenti stradali di cui necessitano alcune aree industriali in espansione. Iaria si è poi associato alle considerazioni di Ricca sul ruolo che le Province e le Città metropolitane debbono riconquistare. Aldo Querio Gianetto, Sindaco di Colleretto Castelnuovo ha ringraziato il Consiglio metropolitano per il lavoro portato avanti nonostante le difficoltà del quadro normativo e finanziario in cui gli Enti di area vasta operano. La Sindaca metropolitana Chiara Appendino ha chiuso il dibattito ricordando che la governance dell'Ente è ampiamente condivisa e ringraziando i colleghi presenti in sala. Secondo la Sindaca la natura non vincolante dei pareri espressi dalla Conferenza non giustifica l'assenza di molti Sindaci. Appendino ha poi rivendicato la posizione della Città metropolitana di Torino a favore dell'elezione diretta del Sindaco metropolitano, non condivisa dagli amministratori di altri Enti di area vasta. Con gli altri amministratori c'è invece condivisione sulla richiesta di maggiori risorse e maggiore dignità istituzionale per gli Enti e per coloro che li amministrano, assumendosi tra l'altro la responsabilità civile e penale degli atti politici che adottano. ANCI e Città metropolitane chiedono inoltre al Governo di istituire una conferenza Stato-Città metropolitane.

Inaugurazione della Sala Vincenzo Barrea

Il secondo momento di commozione della mattinata del 27 febbraio è stata l'inaugurazione della Sala Vincenzo Barrea, intitolata al compianto capogruppo della lista "Città di Città" nel Consiglio metropolitano, scomparso improvvisamente e prematuramente il 29 dicembre scorso. Si tratta dalla sala 1 del sesto piano, in cui si riuniscono abitualmente le Commissioni consiliari: un locale che Barrea aveva frequentato per anni, nella sua intensa e appassionata attività amministrativa.