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Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Consiglio metropolitano - 19 dicembre 2018

 

INTERROGAZIONI

Rispetto della convenzione con la Infratel spa e lo sblocco delle autorizzazioni per l'utilizzo della rete in fibra ottica
Il consigliere Antonio Castello della Lista Civica per il territorio ha illustrato l'interrogazione, facendo riferimento ai ritardi nel completamento della realizzazione dell'infrastruttura in fibra ottica; ritardi che hanno conseguenze negative sulle imprese che necessitano di collegamenti veloci alla rete Internet. Castello ha ricordato in particolare i ritardi nella zona di Pianezza, comune di cui è sindaco, giustificati dalle ditte incaricate con problemi nel rapporto con la Città metropolitana.
Il consigliere delegato ai lavori pubblici, Antonino Iaria, ha fatto riferimento alle richieste di integrazioni e chiarimenti tecnici inviate dai competenti uffici della Città metropolitana alla società Open Fiber, incaricata della posa della rete in fibra ottica. Iaria ha precisato che le caratteristiche tecniche dei ripristini dello stato delle strade interessate ai lavori devono essere concordate tra le ditte incaricate dei lavori e la Città mMetropolitana, al fine di coordinare i ripristini stessi con altri lavori programmati e assicurare la sicurezza stradale. Il consigliere delegato ha annunciato che non vi sono particolari criticità nella tempistica dei lavori, se non a Valdellatorre. Il consigliere Castello ha ribadito che i ritardi esistono e ha chiesto un impegno per superare tutte le criticità.

Ponte sulla strada provinciale di Alpignano
Il consigliere Antonio Castello ha ricordato l'ordinanza del sindaco di Alpignano, che ha chiuso il ponte sulla Dora ai mezzi pesanti, e ha chiesto se sono previsti interventi per adeguare l'infrastruttura. Il consigliere Antonino Iaria ha passato in rassegna le attività di monitoraggio del ponte effettuate negli ultimi mesi. Il monitoraggio è tuttora in corso e avviene in collaborazione con il Politecnico di Torino.
Il consigliere delegato ha ricordato che la limitazione al traffico dei veicoli di peso superiore ai 35 quintali è stata decisa a seguito di una verifica tecnica. A fine novembre è stata valutata dai tecnici la struttura di fondazione, che non risulta presentare criticità. Il ponte rientra comunque nell'elenco delle infrastrutture che necessitano di interventi rilevanti, inviato al Ministero dei Lavori pubblici a seguito del crollo del viadotto Morandi.
Iaria ha precisato che l'adeguamento strutturale e sismico del ponte costerebbe un milione e mezzo, cifra che comprende anche la posa di nuove reti anti-suicidio. Il consigliere Castello ha chiesto di inserire la cifra citata dal consigliere delegato nel prossimo bilancio di previsione, ma Iaria ha risposto che il finanziamento deve scaturire da iniziative del Parlamento e del Governo. Nel bilancio 2019 sono invece previsti i fondi per finanziare ulteriori sondaggi per la valutazione dello stato di numerose infrastrutture, tra cui il ponte di Alpignano sulla Dora.

 

DELIBERAZIONI

Riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio
Il vicesindaco Marco Marocco ha spiegato che le spese oggetto della deliberazione riguardano interventi urgenti sugli impianti tecnologici di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. Riguardano inoltre interventi nei plessi scolastici degli istituti D'Oria di Ciriè (messa a terra dell'edificio) e Avogadro di Torino (rimozione della controsoffittatura pesante). La deliberazione è stata approvata con 9 voti favorevoli e 5 astenuti. 

Aumento del capitale sociale della società consortile a responsabilità limitata "Turismo Torino e provincia"
La deliberazione, approvata con 11 favorevoli e 3 astenuti, dà mandato alla sindaca metropolitana Chiara Appendino di esprimere in sede di assemblea dei soci il voto favorevole all'aumento di capitale e alla modifica dello statuto di "Turismo Torino e provincia". La Città metropolitana si riserva però ogni successiva decisione sulla sottoscrizione dell'aumento di capitale.

Razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie della Città metropolitana
Il vicesindaco Marco Marocco ha spiegato che la deliberazione ottempera alle disposizioni del testo unico in materia di società a partecipazione pubblica. Con l'atto si approva il piano di razionalizzazione delle partecipazioni, da completare entro il 31 dicembre 2019. È previsto il mantenimento della partecipazioni nelle società 5T, Ativa, Bioindustry Park, Chivasso Industria, Environment Park, Incubatore del Politecnico I3P, RSA, Società per la gestione dell'Incubatore d'Impresa dell'Università di Torino 2I3T, Virtual Reality Park, Azienda Energia e Gas ed Eforan.
Il capogruppo della Lista civica per il territorio, Paolo Ruzzola, ha chiesto quali siano le intenzioni dell'attuale amministrazione in merito alla partecipazione alla società consortile a responsabilità limitata "Turismo Torino e provincia".
Il vicesindaco Marco Marocco ha risposto che l'amministrazione è intenzionata a esercitare il diritto di recesso da tale partecipazione. Il consigliere Mauro Carena della lista Città di città ha preannunciato il suo voto contrario alla deliberazione, sostenendo che il ruolo della Città metropolitana come motore di sviluppo non si garantisce, a suo giudizio, recedendo dalle partecipazioni nella Sagat e nell'Atl Turismo Torino e provincia. Secondo Carena, la Città metropolitana può continuare ad avere un ruolo nella promozione turistica e dovrebbe lavorare al riequilibrio tra il capoluogo e le zone montane, collinari e rurali. Il vicesindaco Marocco ha ricordato che le competenze in materia di turismo non sono più in capo alla Città metropolitana: diventa pertanto difficile esercitare un ruolo di indirizzo nell'Atl.
Il consigliere delegato Dimitri De Vita ha giudicato auspicabile la presenza della Città metropolitana in Turismo Torino e provincia, ricordando però che le norme dettate dal decreto Legge 175 del 2016 escludono le partecipazioni in enti e società non strumentali all'attività di un Ente locale. Nel 2019 la Città metropolitana verserà la sua quota di partecipazione in Turismo Torino e provincia, ma poi occorrerà rispettare le norme di cui sopra, per non incorrere in rischi di natura erariale.
Il consigliere Paolo Ruzzola ha ricordato l'importanza della promozione turistica e la costituzione dell'associazione per gestire gli European Master Games, per esercitare funzioni che avrebbero potuto essere delegate all'Atl. Ruzzola ha chiesto di riportare la questione nella competente Commissione. Il sindaco di Rivarolo e portavoce della Zona omogenea 8 Canavese Occidentale, Alberto Rostagno, ha espresso il timore che l'uscita della Città metropolitana da una società importante come "Turismo Torino e provincia  depauperi le risorse a disposizione per la promozione del circuito Strada Gran Paradiso. Il consigliere Carena è nuovamente intervenuto per auspicare un'azione politica a difesa del ruolo della Città metropolitana nella promozione turistica dell'intero territorio, soprattutto di quello montano a forte vocazione turistica. Il capogruppo della lista "Città di città", Vincenzo Barrea, ha accusato l'attuale amministrazione di essere asservita agli interessi della Città di Torino e la sindaca Appendino di occuparsi al 99% della Città di Torino. A giudizio di Barrea, l'Ente di area vasta è privo di una testa politica e di una strategia politica. Per fortuna, secondo il capogruppo della lista "Città di città", c'è una struttura tecnica molto valida, ma manca una visione del ruolo della Città metropolitana. Il gruppo di centrosinistra ritiene che le scelte strategiche debbano essere portate dalla sindaca all'attenzione della conferenza dei capigruppo. Il capogruppo della lista "Città di città" ha quindi annunciato la non partecipazione al voto sulla deliberazione.
Il consigliere delegato Dimitri De Vita ha ribattuto che lo svilimento del ruolo della Città metropolitana è una conseguenza della legislazione nazionale che ha riordinato l'assetto degli Enti locali. Il mantenimento della quota di partecipazione nell'Atl Turismo Torino e provincia esporrebbe la Città metropolitana d una sanzione di 500.000 euro, oltre a possibili altre sanzioni da parte della Corte dei Conti. Quello che l'amministrazione può fare è operare degli affidamenti all'Atl, per attività che abbiano attinenza al ruolo della Città metropolitana per lo sviluppo del territorio.
Il consigliere Paola Ruzzola ha proposto di sospendere la discussione della deliberazione. Dopo un'interruzione per una riunione dei capigruppo, Ruzzola ha illustrato un emendamento, con cui si impegna la sindaca a non recedere da Turismo Torino e provincia prima del 31 maggio e ad avviare una trattativa, al fine di concordare una modifica dello statuto della società Turismo Torino e provincia tale da consentire alla Città metropolitana di rimanere nella compagine azionaria.
Il consigliere Roberto Montà della lista "Città di città" ha annunciato la non partecipazione al voto, proponendo una revisione della delibera e la sua votazione in una ulteriore seduta, da convocare entro fine anno. Secondo Montà, se si recede dalla partecipazione la scelta è politica: occorre invece percorrere ogni via possibile per mantenere una presenza nella società che si occupa di promozione turistica. Il consigliere Antonio Castello della Lista civica per il territorio ha poi spiegato che le tre Commissioni competenti hanno affrontato la questione, acquisendo i pareri tecnici utili per una decisione ponderata. Castello ha fatto presente che la razionalizzazione delle partecipazioni deve essere completata entro fine anno e che ci sono spazi per modificare in un secondo momento lo Statuto di Turismo Torino e provincia e consentire la permanenza della Città metropolitana nella compagine sociale. L'emendamento è stato approvato dai 10 Consiglieri presenti in aula, mentre la Deliberazione è passata con 7 voti favorevoli e tre astenuti. 

Convenzione con la Sitaf spa per la definizione della proprietà, gestione e manutenzione delle strade costruite dalla Sitaf stessa a Susa in fase di realizzazione delle opere autostradali della A32
La deliberazione è stata approvata all'unanimità dai 12 consiglieri presenti in aula al momento del voto.

 

ORDINI DEL GIORNO

Riapertura della linea ferroviaria Chivasso-Brozolo
Il Consiglio ha approvato all'unanimità un ordine del giorno con cui si impegna la sindaca metropolitana a operare affinché venga promosso un protocollo d'intesa per la riattivazione della tratta ferroviaria a binario unico Chivasso-Brozolo. Il protocollo dovrebbe coinvolgere la società Rfi, l'Agenzia della mobilità Piemontese e i Comuni interessati ai lavori necessari al ripristino della ferrovia e all'effettuazione del servizio sulla linea. Il testo dell'ordine del giorno chiede che vengano identificate le risorse necessarie ad effettuare il servizio all'interno della programmazione triennale dei servizi minimi e che venga stabilito un programma di esercizio cadenzato biorario, con un rinforzo nelle ore di maggiore utilizzo da parte dei pendolari.
Intervenendo in aula la consigliera delegata Barbara Azzarà, prima firmataria della proposta di ordine del giorno, ha sottolineato che la riapertura della Chivasso-Brozolo è una richiesta del territorio, che i lavori da effettuare sulla linea riguardano soprattutto alcuni comuni della provincia di Asti e che la linea può essere utilizzabile in tempi brevi, per garantire ai pendolari le coincidenze alla stazione di Chivasso. Nel testo dell'ordine del giorno si ricorda che l'Agenzia della mobilità piemontese ha pubblicato sul proprio sito Internet un documento che delinea gli interventi necessari al ripristino delle linee sospese, tra cui la ferrovia Chivasso-Asti, specificando che per la Chivasso-Asti è necessario un intervento nelle gallerie di Brozolo e di Cortanze, con un costo stimato in 4 milioni di euro, oltre alla manutenzione degli impianti e dei binari.
L'Agenzia ritiene percorribile l'ipotesi di una riapertura in due fasi: la prima per ripristinare il servizio da Chivasso a Brozolo e avviare i lavori sulle gallerie di Brozolo e Cortanze; la seconda, al termine dei lavori nelle gallerie, con il ripristino del servizio sull'intera tratta fino ad Asti. La sindaca di Lauriano Matilde Casa, portavoce della Zona omogenea 10 Chivassese, ha espresso soddisfazione per l'approvazione dell'ordine del giorno, che è passato con 13 voti favorevoli all'unanimità. A margine del dibattito sul documento, la sindaca Casa ha però criticato il vicesindaco metropolitano Marco Marocco, per aver effettuato sopralluoghi sul territorio inerenti lavori pubblici senza a suo dire coinvolgere gli amministratori locali.
Il sindaco di Cavagnolo, Andrea Gavazza, è a sua volta intervenuto per ringraziare il Consiglio per l'approvazione dell'ordine del giorno, ribadendo l'importanza del servizio offerto dalla linea ferroviaria Chivasso-Asti.

 

MOZIONI E ORDINI DEL GIORNO

Miglioramento dei servizi di trasporto pubblico locale nella zona Nord-ovest dell'area metropolitana
Collegamento del nuovo polo sanitario di Venaria Reale con le linee di trasporto pubblico locale

La mozione e l'ordine del giorno sono stati discussi congiuntamente. Illustrando la mozione, il capogruppo della Lista civica per il territorio, Paolo Ruzzola,  ha ricordato che nessuna delle attuali linee del trasporto pubblico locale di Venaria raggiunge l'ospedale di imminente apertura. Ruzzola ha inoltre chiesto una valutazione sullo stato della viabilità che servirà il nuovo nosocomio. Il consigliere Antonio Castello ha illustrato l'ordine del giorno e ha allargato il discorso all'intero territorio della cintura ovest di Torino, rilevando che mancano collegamenti tra il polo ospedaliero di Rivoli e quello di Venaria. La Commissione competente ha avuto incontri con l'Agenzia metropolitana per la mobilità e con la Gtt. È stata valutata in 300.000-400.000 euro la cifra necessaria per adeguare le linee di trasporto locale alle nuove esigenze derivanti dall'apertura dell'ospedale di Venaria. È la Regione, che decide l'allocazione dei poli sanitari, a doversi accollare l'onere per l'adeguamento delle linee. Occorre inoltre un intervento sulla viabilità, sia di competenza dei Comuni che della Città metropolitana.
L'ordine del giorno chiede alla sindaca metropolitana di evidenziare alla Regione le esigenze del territorio. Il consigliere delegato ai trasporti Dimitri De Vita ha ricordato che l'ampliamento della strada che serve il nuovo ospedale non era stato valutato quando era stato approvato il progetto del nosocomio. De Vita ha precisato che si dovrà ampliare la carreggiata per consentire il passaggio di autobus lunghi 12 metri. Per la revisione della rete del trasporto pubblico nel Dup 2019 la Città metropolitana prevederà una somma di 300mila euro, da trasferire all'Agenzia della mobilità metropolitana. Le ipotesi di adeguamento della rete del trasporto pubblico locale della cintura ovest di Torino sono tre: un collegamento tra l'ospedale Martini di Torino e Venaria passando per i Comuni serviti dal nuovo ospedale, una linea da Druento-Alpignano a Venaria, un collegamento tra gli ospedali di Rivoli e di Venaria.
Il consigliere Castello ha precisato che il solo adeguamento della linea che serve Venaria costa circa 100.000 euro. Occorre un incremento della frequenza dei passaggi. Altro è l'ipotizzata la nuova linea extraurbana, che consentirebbe ai cittadini di La Cassa, Druento e Givoletto di raggiungere Pianezza e l'ospedale di Venaria, con una spesa di 300.000 euro. Il consigliere Ruzzola è poi nuovamente intervenuto per chiedere una documentazione scritta sugli interventi da programmare sulla viabilità e sulla rete di trasporto pubblico. Ha inoltre chiesto se gli adeguamenti avverranno in tempo per l'apertura dell'ospedale di Venaria, ricevendo una risposta positiva dal Consigliere De Vita. La mozione è stata votata all'unanimità da 10 consiglieri presenti in aula.