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Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Consiglio metropolitano - 17 ottobre 2018

 

Deliberazioni

Nomina dei tre componenti del Collegio dei revisori dei conti della Città Metropolitana
Il Consiglio ha proceduto alla ratifica della nomina del nuovo Collegio dei revisori dei conti per il triennio 2018-2021, che sarà in carica a partire dal 19 ottobre. Il nuovo presidente del Collegio sarà il dottor Andrea Matarazzo, mentre componenti del Collegio stesso saranno le dottoresse Antonella Perrone e Franca Roso. I revisori dei conti degli Enti locali sono scelti mediante estrazione effettuata dalla Prefettura da un elenco nel quale possono essere inseriti, a richiesta, i soggetti iscritti a livello regionale nel Registro dei revisori legali e gli iscritti all'Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili. La deliberazione sulla nomina delle componenti del Collegio dei revisori è stata approvata all'unanimità dai 15 Consiglieri presenti in aula.
In merito all'ordine dei lavori, la consigliera Canalis del gruppo Città di città ha poi reiterato la richiesta della documentazione sul confronto tra Città e Ministero delle Infrastrutture sul rinnovo delle concessioni sul sistema autostradale piemontese. È intervenuto il consigliere delegato ai lavori pubblici, Antonino Iaria, assicurando che la documentazione sarà trasmessa entro breve tempo. Il consigliere Ruzzola ha a sua volta lamentato la momentanea assenza del Segretario generale dall'aula. La sindaca metropolitana Chiara Appendino ha assicurato che il Segretario generale era in arrivo e aveva avuto un momentaneo impedimento.

 

Mozioni

"Fondi europei ad accesso diretto: giornata gratuita di informazione per gli amministratori del territorio"
La mozione era stata presentata dai gruppi della lista Città di Città e della Lista Civica per il territorio e riguarda la giornata gratuita di informazione per amministratori sull'accesso diretto ai fondi europei. L'evento è stato programmato per il 22 novembre nella sede istituzionale di corso Inghilterra, con la partecipazione dell'europarlamentare Tiziana Beghin del gruppo Efdd. La mozione, approvata con 8 voti favorevoli e 7 astenuti, impegna la sindaca metropolitana a riprogrammare l'iniziativa rettificando la comunicazione agli amministratori invitati e a quelli iscritti. Impegna inoltre la sindaca a valutare nella riprogrammazione se mantenere un profilo istituzionale, estendendo la partecipazione a tutti i gruppi parlamentari che annoverino membri eletti nella circoscrizione elettorale di cui la Città metropolitana è parte; oppure, in alternativa, ad autorizzarla come iniziativa propria del gruppo parlamentare proponente, con gli oneri di utilizzo della sala a carico del gruppo stesso.
Aprendo la serie degli interventi, il consigliere Roberto Montà ha rinnovato le perplessità del gruppo Città di città per un'iniziativa che giudica di parte, non essendo stata aperta a tutti i gruppi del Parlamento europeo ed essendo collocata a pochi mesi dagli appuntamenti elettorali regionale ed europeo. Montà ha fatto appello alla sensibilità della sindaca, chiedendo di sospendere un'iniziativa di un gruppo che comprende a suo giudizio componenti della "destra razzista e xenofoba".
Secondo Montà il corso avrebbe potuto essere organizzato diversamente, con una logica che consentisse a tutte le forze politiche di partecipare, per tutelare la credibilità e l'immagine dell'Ente. Il capogruppo della Lista civica per il territorio, Paolo Ruzzola, ha fatto riferimento all'inesperienza di taluni amministratori, sottolineando la differenza tra istituzioni e gruppi politici. Ha inoltre chiesto se sia giusto che esponenti politici che potrebbero essere candidati alle elezioni europee del 2019 organizzino incontri in una sede istituzionale, anche nel periodo precedente al silenzio elettorale. Ruzzola, in qualità di vicepresidente dell'Anci Piemonte, ha ricordato alcune iniziative che l'associazione dei Comuni e degli enti locali ha organizzato nelle sedi della Città metropolitana, escludendo ogni riferimento a forze politiche e pagando per l'utilizzo delle sale.
Il capogruppo del Movimento 5Stelle Dimitri De Vita ha proposto la bocciatura della mozione e ha chiesto di separare i temi tecnici che saranno trattati nell'incontro dai temi politici. La presenza di un europarlamentare, a giudizio di De Vita, non significa che verrà nella sede della Città metropolitana a portare le sue posizioni politiche. Sarà presente un tecnico, che fornirà informazioni che sono di interesse per gli amministratori locali, molti dei quali hanno aderito all'iniziativa.
De Vita ha rigettato l'accusa al Movimento 5Stelle di appropriarsi della tematica e ha ricordato che la collega Consigliera delegata Silvia Cossu era assente, chiedendo agli altri gruppi di valutare se la loro presa di posizione non fosse strumentale. A giudizio del consigliere De Vita far passare il Movimento 5Stelle come gruppo politico che intende strumentalizzare l'ente non è corretto, anche perché non sono coinvolti nell'evento gruppi rappresentati in Consiglio metropolitano. Inoltre De Vita ha fatto presente che esiste una distinzione tra gruppo politico e gruppo dell'Europarlamento. Nell'Unione europea, ha ricordato il consigliere del Movimento 5Stelle, la gestione dei fondi e dei finanziamenti per attività prevede la presenza di un gruppo parlamentare. L'europarlamentare interverrà solo per un saluto istituzionale, mentre a illustrare le opportunità di finanziamento sarà un tecnico.
La consigliera delegata Anna Merlin (Movimento 5Stelle) ha affermato che, se in vista delle elezioni europee e regionali, ogni iniziativa sul territorio sarà giudicata strumentale, non si potranno più organizzare momenti di informazione agli amministratori locali. Secondo Merlin è semplicemente accaduto che un gruppo del Parlamento europeo ha offerto al territorio un corso di formazione, con una prassi consolidata in tutta Italia, anche da parte di altre forze politiche. Il corso riguarda opportunità di attrazione di finanziamenti che possono andare a vantaggio di soggetti svantaggiati come i disoccupati.
Il capogruppo della lista Città di città, Vincendo Barrea, ha detto di ritenere che la consigliera Cossu abbia compiuto una scelta in buona fede ma dettata dall'inesperienza, anche se nella sua risposta nella seduta precedente ha usato quelli che, a giudizio del capogruppo del centrosinistra, erano toni arroganti. Secondo Barrea si sono voluti mischiare i due piani, politico e istituzionale e il Movimento 5Stelle dovrebbe riconoscere che ha sbagliato. Barrea ha quindi chiesto alla sindaca Appendino di decidere se applicare il parere del direttore generale Spoto, secondo cui anche altre forze politiche potrebbero organizzare analoghe iniziative. La sindaca, secondo Barrea, deve spiegare ai Consiglieri delegati che non devono confondere l'appartenenza politica e le istituzioni, perché, a suo parere, nessuno si deve sentire autorizzato ad utilizzare in modo improprio il simbolo, le risorse e gli spazi dell'Ente.
Il capogruppo Paolo Ruzzola ha chiesto all'attuale amministrazione di decidere se l'iniziativa deve essere organizzata da un gruppo o da un'entità istituzionale. Il centrodestra ritiene che si debba riprogrammare l'evento, estendendo la partecipazione ad altri gruppi parlamentari, oppure chiedendo al gruppo proponente di qualificarla come iniziativa politica, pagando gli spazi e cambiando la comunicazione inviata agli amministratori locali. Il consigliere De Vita ha chiesto agli altri due gruppi del Consiglio di ritirare la mozione e ha manifestato disponibilità a valutare una modalità condivisa per l'organizzazione di eventi. Secondo De Vita, se in una successiva comunicazione dell'evento venisse eliminato ogni riferimento al gruppo EFDD occorrerebbe però garantire il rimborso al tecnico dell'Unione europea che terrà la relazione agli amministratori. Sarebbe così possibile riprogrammare l'evento senza concepirlo come iniziativa di un singolo gruppo europarlamentare. Il consigliere Ruzzola ha ribattuto che un europarlamentare e che un tecnico hanno comunque diritto al rimborso delle trasferte e che il gruppo EFDD può organizzare l'iniziativa pagando l'utilizzo degli spazi.
Il consigliere Mauro Carena della lista Cittàdi città ha chiesto di chiudere la vicenda, votando la mozione e ponendo in futuro maggiore attenzione alla differenza tra iniziative politiche e istituzionali. La sindaca Appendino ha affermato di non credere che qualcuno sia in malafede e ha proposto di sospendere il voto sulla mozione e convocare una conferenza dei capigruppo per decidere come riconfigurare l'evento. La richiesta è stata respinta dai capigruppo della lista Città di città e della Lista civica per il territorio e si è quindi passati al voto sulla mozione.

 

Deliberazioni

Proposta di trasformazione in società a responsabilità limitata della spa Chivasso Industria in liquidazione
La deliberazione è stata brevemente illustrata dal vicesindaco metropolitano, Marco Marocco, il quale ha spiegato che la trasformazione in srl della società - attualmente in liquidazione e interessata da una procedura di concordato preventivo - consentirebbe di abbattere alcuni costi: quello per la remunerazione dei revisori dei conti passerebbe da 4.500 a 3.000 euro e quello per il collegio sindacale da 9.000 a 6.000. L'atto di trasformazione costerebbe invece 4.000 euro una tantum.
Il Tribunale di Ivrea ha espresso il suo assendo alla trasformazione della società, in quando non incide negativamente sul patrimonio sociale. Marocco ha aggiunto che l'operazione non inciderebbe sugli obblighi assunti e sui diritti acquisiti dalla società, rimanendo inoltre impregiudicata la limitazione della responsabilità dei soci al capitale versato. La portavoce della Zona omogenea 10 Chivassese, Matilde Casa, Ssindaca di Lauriano, ha osservato che di tratta di un atto conseguente ad una delicata questione che si protrae da vent'anni. La Zona omogenea chiede alla Città metropolitana di seguire da vicino l'iter che consegue al fallimento di un grande progetto di sviluppo e di cementificazione, che non ha avuto risultati economici, a fronte di costi altissimi e una colata unica di cemento. Secondo la Sindaca Casa occorre chiudere nel più breve tempo possibile la vicenda e per rimediare agli errori commessi. La deliberazione è stata approvata con 10 voti favorevoli e  tre astenuti.

Presa d'atto dello scioglimento e liquidazione dell'associazione "Comitato promotore della direttrice ferroviaria europea ad alta capacità merci e passeggeri Lione-Torino-Milano/Genova-Venezia-Trieste-Lubiana", in breve "Direttrice Europea Transpadana"
Il vicesindaco Marco Marocco ha spiegato che l'assemblea dell'associazione ne ha deliberato lo sciogimento anticipato e la messa in liquidazione dal 30 giugno scorso. La Deliberazione è stata approvata con 10 voti favorevoli e tre astenuti.

Modifica dello statuto e sulla proroga della durata della società per il risanamento e lo sviluppo ambientale dell'ex miniera di amianto di Balangero e Corio
Il vicesindaco Marco Marocco ha spiegato che la società in questione ha come scopo l'attuazione di un accordo di programma per il risanamento e lo sviluppo ambientale dell'ex miniera di amianto di Balangero e Corio. Ne fanno parte, oltre alla Città metropolitana, l'Unione montana delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, la Regione Piemonte, i Comuni di Corio e Balangero. L'imminente assemblea dei soci dovrebbe approvare una modifica dello Statuto, inerente la prosecuzione degli interventi fino al 31 dicembre 2025, per consentire il completamento della messa in sicurezza di emergenza del sito, la caratterizzazione, la bonifica e il ripristino ambientale. È prevista la possibilità di prorogare o di anticipare la scadenza dell'atività della società. La deliberazione è stata approvata con 10 favorevoli e tre astenuti.

 

Ordini del giorno

Rinoscimento della sindrome fibromialgica
L'ordine del giorno proposto dal consigliere Antonio Castello è stato approvato all'unanimità dai 13 consiglieri presenti in aula. Il consigliere  della Lista civica per il territorio ha spiegato che la sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore muscolo-scheletrico e di affaticamento che colpisce da 1,5 a 2 milioni di italiani ed è riconosciuta dall'Organizzazione mondiale della sanità. Con l'approvazione dell'ordine del giorno il Consiglio chiede alla Regione Piemonte di riconoscere a sua volta la sindrome, consentendo ai pazienti di veder coperti i costi sostenuti per la diagnostica e le cure e  quelli derivanti dalla riduzione della loro capacità lavorativa. La sindrome dovrebbe essere anche essere riconosciuta come invalidante a livello nazionale.