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Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Consiglio metropolitano - 5 ottobre 2018

Interpellanze

Quale futuro per l’area Ponte Mosca?
Il capogruppo della lista “Città di città”, Vincenzo Barrea, ha illustrato l’interpellanza, ricordando che l’area è interessata da usi impropri, chiedendo se l’Ente non intenda procedere a una vendita per lotti, dal momento che tre aste pubbliche per la vendita del complesso sono andate deserte. Il vicesindaco Marco Marocco ha ripercorso le vicende delle aste andate deserte e ha informato l’assemblea che l’amministrazione sta valutando diverse ipotesi, che vanno dalla vendita – anche per lotti - all'utilizzo diretto per fini istituzionali. Nel frattempo l’area è stata concessa in uso per attività di rilevanza sociale. Nel 2017 sono state interrotte le procedure di vendita del sito, per tutelarne il valore immobiliare. La consigliera Monica Canalis (Città di città) ha chiesto quali siano i fini istituzionali ipotizzati per l’utilizzo dell’area. Il vicesindaco Marocco ha aggiunto che l'Ente non si preclude nessuna strada. La consigliera Canalis ha poi chiesto che le venisse inviato il carteggio con il Ministero delle infrastrutture dal 2016 a oggi in merito al rinnovo delle concessioni autostradali, richiesto nella precedente seduta del Consiglio.

Deliberazioni

Seconda Variazione al Documento Unico di Programmazione
Il vicesindaco Marocco ha spiegato che la Variazione era stata esaminata dalla competente Commissione. Il capogruppo Vincenzo Barrea ha chiesto con quale maggioranza si riteneva di poter approvare la deliberazione, ricordando che il gruppo “Città di città” non intendeva garantire il numero legale. Barrea ha chiesto se non fosse opportuno sospendere la discussione, in attesa dell’arrivo in aula della sindaca Appendino. La seduta è stata sospesa per una riunione della conferenza dei capigruppo. La discussione della deliberazione è proseguita in un secondo momento, quando la Sindaca era presente in aula. Appendino ha brevemente illustrato la deliberazione, ricordando che la Variazione riguarda una serie di stanziamenti per lavori sulla strada provinciale 460 del Gran Paradiso, sulla 23 del Sestriere e su altre arterie stradali, in alcuni edifici scolastici e su di un canale a Chiusa San Michele. La deliberazione è stata approvata con 8 voti favorevoli e 9 astensioni. 

Cessione gratuita al Comune di Perrero di parcheggi e di terreni interessati dai lavori di realizzazione della“Bealera dei Mulini”
La deliberazione è stata illustrata dal vicesindaco Marco Marocco, il quale ha spiegato che riguarda la cessione al Comune di Perrero di terreni reliquati adiacenti alla strada provinciale 169 della Val Germanasca per un’estensione complessiva di 2.620 metri quadrati. I terreni sono adiacenti alla provinciale 169 e comprendono un parcheggio che insiste su di un tratto dismesso della medesima strada. I terreni sono inutilizzati dalla Città metropolitana e il Comune di Perrero ne ha richiesto la cessione nell’ambito di un progetto per la valorizzazione di un antico mulino e il ripristino della bealera, anche al fine di realizzare un piccolo impianto idroelettrico. Le aree non sono più strumentali alla viabilità gestita dalla Città metropolitana. Il Comune si è impegnato a procedere al nuovo accatastamento del tracciato della provinciale 169 nell’abitato di Perrero e della frazione Chiotti e a rimuovere nei mesi invernali la neve accumulata a lato della provinciale dai mezzi della Città metropolitana. La deliberazione è stata approvata all’unanimità dai 14 Consiglieri presenti in aula.
Quinta Variazione al Bilancio di previsione 2018-2020
La sindaca metropolitana Chiara Appendino ha spiegato che si trattava di un atto dovuto, che riguarda tra l’altro alcuni debiti fuori bilancio di modesta entità. Inoltre, Appendino ha ringraziato per il lavoro svolto il collegio dei revisori dei conti, che ha esaurito il suo mandato. La deliberazione è stata approvata con 8 voti favorevoli e 9 astensioni.  

Ordini del giorno

L’impegno della Città metropolitana di Torino per soluzioni legali e accoglienti nella crisi dei migranti dell’Alta Val di Susa
La consigliera Monica Canalis (Città di città) ha spiegato che i motivi che l’avevano indotta a proporre l’ordine del giorno erano due: l’intenzione di evitare che nel prossimo inverno muoiano migranti in alta Valle di Susa, scongiurando quelli che ha definito “scontri fra tifoserie” ideologici sul tema dei migranti, per restituire alla politica il primato che le spetta in un tema cosi delicato. Canalis ha ricordato che l’accoglienza dei migranti non figura tra le deleghe della Città metropolitana, ma ha fatto presente che diversi Comuni sono interessati al fenomeno, che alcuni amministratori si occupano del problema senza prese di posizione ideologiche e che è giusto che anche l’Ente di area vasta lo faccia. La consigliera Canalis ha elogiato l’atteggiamento e l’operato dei Sindaci di Bardonecchia, Oulx e Claviere nelle fasi di emergenza. Ha poi ricordato l’esempio di Bardonecchia, dove, con il sostegno del Ministero dell’Interno, il Comune insieme ad alcune associazioni sta gestendo un presidio umanitario, culturale e sanitario. Canalis ha anche fatto riferimento all’esperienza del Comune di Oulx, dove, grazie alla collaborazione di organizzazioni del privato sociale, è in atto una mediazione culturale per spiegare ai migranti il rischio della traversata ad alta quota verso la Francia. La rappresentante della lista “Città di città” ha anche segnalato gli episodi al di fuori della legge, come l'occupazione del sottochiesa della parrocchia di Claviere, che ha perso le iniziali motivazioni umanitarie. La situazione di Claviere è di tensione tra le autorità civili e religiose locali e coloro che gestiscono il sottochiesa con modalità non chiare e al di fuori delle legge. L’ordine del giorno impegna la Sindaca metropolitana e i Consiglieri delegati a incontrare i tre Sindaci interessati e gli operatori del privato sociale che operano da mesi, per acquisire informazioni sulla situazione in atto. Il documento invita anche a sostenere i centri istituzionali di accoglienza e a operare per intercettare i migranti e ospitarli a Oulx prima che arrivino nel sottochiesa di Claviere. Infine l’ordine del giorno chiede alla Sindaca metropolitana di far presente al Comitato per l’ordine e la sicurezza l’esigenza di risolvere la situazione critica di Claviere. Il capogruppo della Lista civica per il territorio, Paolo Ruzzola, ha riconosciuto la rilevanza umanitaria del tema, ma ha osservato che il documento richiama tre categorie che vanno distinte: rifugiati, richiedenti asilo e migranti economici. Secondo Ruzzola la situazione di Claviere configura una sorta di centro sociale abusivo e la legge va fatta rispettare. Ci sono persone che hanno distrutto i campi da golf di Claviere e otto cannoni per la produzione di neve programmata, che il Comune dovrà ripristinare a proprie spese. Il gruppo di centrodestra non ritiene che debba essere la Città metropolitana a sollecitare le autorità competenti a ripristinare la legalità a Claviere. Inoltre occorre verificare quello che l’Ente può effettivamente fare per sostenere i centri di accoglienza di Bardonecchia e Claviere. La consigliera Canalis ha risposto a Ruzzola che sulla difesa della legalità tutti concordano e che, al di là delle valutazioni sul diritto o meno dei migranti di attraversare la frontiera italo-francese, l’obiettivo dell’ordine del giorno sarebbe quello di evitare che nel prossimo inverno i migranti, soprattutto le donne, tentino di passare clandestinamente il confine al Melezet di Bardonecchia e a Claviere. Occorrerebbe inoltre evitare che i migranti partano da Torino per tentare di entrare in Francia, mobilitando le risorse e le competenze della Città di Torino e del privato sociale. I migranti dovrebbero essere informati dell’impossibilità di entrare in Francia prima che partano da Torino. La consigliera Canalis ha rinnovato la richiesta che la Città metropolitana incontri i sindaci di Bardonecchia, Oulx e Claviere in forma istituzionale, che solleciti il Comitato per l’ordine e la sicurezza di sollevare il problema della occupazione abusiva del sottochiesa di Claviere e sostenga con la sua azione politica i centri attivi a Bardonecchia e Oulx. Secondo Canalis, occorre inoltre valutare se la struttura dell’Ente che si occupa dell’attrazione dei fondi europei non possa mettere in contatto le amministrazioni di Bardonecchia, Oulx e Claviere con quelle di altri Comuni europei che portano avanti progetti su questi temi. Il consigliere Mauro Fava della Lista civica per il territorio ha affermato che i migranti presenti nei pressi della frontiera non dovrebbero arrivare al confine, ma dovrebbero essere trattenuti nel centri di accoglienza di Torino e rimpatriati quando non hanno i requisiti per rimanere in Italia. La consigliera metropolitana Anna Merlin, delegata ai progetti europei e alle relazioni internazionali, ha brevemente illustrato il progetto “Citizen dialogues”, che coinvolge 250 cittadini delle zone di frontiera italiane e francesi. Il progetto è sostenuto dall’Unione Europea e gestito dallo sportello “Europe Direct”. Uno degli incontri transfrontalieri è in programma nel mese di febbraio a Bardonecchia ed è previsto anche un confronto sul tema delle migrazioni. La consigliera delegata alle politiche sociali, Silvia Cossu ha ricordato che la Città metropolitana porta avanti da anni azioni sul tema dell’immigrazione. Nel 2017 l’Ente ha collaborato all’organizzazione di un convegno finalizzato alla diffusione di buone pratiche di accoglienza. L’Ente collabora con la Prefettura alla stesura del rapporto dell’osservatorio interistituzionale sulla migrazione, partecipa alle iniziative del Nodo antidiscriminazione e si confronta con il commissario prefettizio che si occupa del fenomeno della tratta. Cossu ha poi ricordato che, nell’ambito del progetto europeo “City to City migration” la Città metropolitana propone l’istituzione di una piattaforma in cui gli Enti locali possano scambiarsi le buone pratiche in tema di accoglienza e immigrazione. La Consigliera delegata ha proposto un emendamento all’ordine del giorno, con lo stralcio di una frase. È poi intervenuto il vicesindaco metropolitano Marco Marocco, il quale ha affermato che la Città metropolitana svolge il proprio ruolo fino in fondo, nonostante le difficoltà presenti. Marocco ha ricordato di aver partecipato alla seduta del Comitato per l’ordine pubblico del 4 dicembre 2017 sul tema, proponendo un supporto della Città metropolitana ai Comuni di Bardonecchia e Oulx in termini di disponibilità di personale e di mezzi. Il capogruppo del Movimento 5Stelle, Dimitri De Vita, ha chiesto alla collega Canalis di ritirare e rivedere il testo del documento, ma la Consigliera ha chiesto di votare l’atto, accogliendo gli emendamenti proposti dai consiglieri Cossu e Ruzzola. La sindaca Appendino ha proposto a sua volta di emendare il documento e poi votarlo. L’ordine del giorno emendato è stato quindi approvato all’unanimità dai 15 Consiglieri presenti in aula.

Mozioni

Finanziamento Bando periferie. Iniziativa urgente nei confronti del Governo
La mozione, di cui riferiamo anche in un altro articolo su questo numero di “Cronache” è stata illustrata dal consigliere Maurizio Piazza del gruppo “Città di città”, che ha ripercorso l'iter della vicenda e ha chiesto una dura presa di posizione della Città metropolitana, secondo quanto già deciso durante un precedente incontro tra i Sindaci e la collega Chiara Appendino. Piazza ha ricordato che l’Anci ha interrotto i rapporti con il governo e che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non ha rispettato gli impegni assunti con il presidente dell’associazione dei Comuni, Antonio Decaro. Nel territorio provinciale la Città metropolitana ha coordinato i progetti di molti Comuni e quindi, come ha sottolineato il consigliere Pizza, non si capisce il motivo dello stop ai finanziamenti, dopo che sono state siglate le convenzioni e concesse le necessarie autorizzazioni. Il capogruppo della lista “Città di città”, Vincenzo Barrea, ha chiesto a tutti i colleghi la convergenza su di un’azione unitaria, ricordando che i progetti del territorio sono in fase avanzata. Barrea ha accolto gli emendamenti proposti dal consigliere delegato alla attività produttive, Dimitri De Vita, allo scopo di pervenire alla formulazione di un documento unitario di tutte le forze politiche. La mozione emendata è stata approvata all’unanimità dai 17 Consiglieri presenti in aula.

Olimpiadi Invernali 2026. Iniziative a tutela del territorio e dell’economia della Città metropolitana
La mozione è stata discussa ma non si è pervenuti al voto, perché al termine della discussione è stata ritirata dal capogruppo della lista “Città di città”, Vincenzo Barrea. Il capogruppo del centrosinistra ha polemizzato con la sindaca Appendino per l’esclusione di Torino dalla candidatura italiana, ricordandole che negli ultimi mesi non ha mai informato il Consiglio metropolitano sullo “stato dell’arte”, dopo che l’assemblea le aveva dato mandato di procedere nella promozione della candidatura. Il centrosinistra contesta il fatto che nelle ultime settimane Torino non sia stata coinvolta nella candidatura italiana e che, nella fase precedente, non siano stati adeguatamente coinvolti i Sindaci del territorio, mentre Lombardia e Veneto hanno saputo fare squadra. Il consigliere delegato Dimitri De Vita ha replicato che Torino con il suo blasone avrebbe voluto candidarsi da sola. La triplice candidatura a giudizio di De Vita non sarebbe stata praticabile e il documento presentato dal gruppo “Città di città” è ormai fuori tempo, perché non si può impegnare Torino in una candidatura che l'Italia ha già presentato. Il Movimento 5Stelle ritiene che Torino non avrebbe potuto fare da “ruota di scorta” di realtà lontane dal Piemonte. De Vita ha chiesto al gruppo di centrosinistra di ritirare la mozione. Il consigliere delegato Antonino Iaria ha affermato che Torino aveva presentato un dossier serio e sincero, senza nascondere le criticità. Ma, secondo Iaria, ormai si sta cercando di giocare una partita mediatica per far passare l'idea che qualche gara residuale a Torino e Sestriere porterebbe le Olimpiadi in Piemonte. A giudizio del Consigliere delegato ai lavori pubblici si tratterebbe di un residuo, mentre gli European Master Games del 2019 avranno un impatto ben più positivo ed effettivo sul territorio. “Non abbiamo perso le Olimpiadi, ma una gara e mezza” ha sintetizzato Iaria. Di opposto avviso il capogruppo della Lista civica per il territorio, Paolo Ruzzola, secondo cui Torino non ha perso solo due gare ma le Olimpiadi e, grazie al voto del Consiglio comunale di Torino, è sfumata l’opportunità di far girare il nome di Torino nel mondo per la seconda volta in vent’anni. Ruzzola ha ricordato che le spese per la redazione del dossier di pre-candidatura sono state sostenute dai Comuni montani. Riconoscendo l’impegno della sindaca Appendino, Ruzzola ha accusato il Movimento 5Stelle di non aver sostenuto convintamente e compattamente la candidatura in Consiglio comunale, mentre Il Consiglio metropolitano era arrivato in anticipo, approvando una mozione unitaria. La sindaca Appendino ha precisato che, su richiesta del Coni, il Consiglio comunale torinese aveva votato un atto deliberativo inerente la candidatura olimpica della città. Nei primi sei mesi dell’anno il dibattito concerneva il modello di un’Olimpiade diffusa sul territorio: il Consiglio comunale rifiutò quel modello. Intanto la Città di Milano si era già mossa ed aveva preso contatti con il Coni, mentre la candidatura di Cortina è stata avanzata dopo la deliberazione del Consiglio comunale torinese. Appendino ha poi ricordato che il Coni all’inizio dell’estate chiese alle tre città di valutare una candidatura comune, ottenendo la disponibilità dell’amministrazione comunale torinese a valutare l’ipotesi. A giudizio della Sindaca metropolitana, durante l’estate si è però creata una situazione di confusione, senza che vi fossero certezze e garanzie finanziarie per l’organizzazione dei Giochi Invernali del 2026. Appendino ha rivendicato l’impegno della sua amministrazione e la correttezza della sua scelta di non accettare più il modello del “tridente” e di portare avanti un modello torinese, basato sulla sostenibilità ambientale e finanziaria e sulla corretta gestione post-olimpica degli impianti. Appendino ha anche ricordato di aver recentemente chiesto al Coni di mettere ai voti tutti i dossier di candidatura e di verificare l’esistenza delle coperture finanziarie per i progetti presentati. Il vero nodo politico, a giudizio della Sindaca, è la percorribilità della candidatura del “tridente”. Il capogruppo Barrea ha ribattuto che il Governo ha deciso di sostenere Milano e il Veneto e che Torino avrebbe dovuto rispondere subito “no” all’ipotesi del “tridente” e candidarsi da sola con le sue vallate alpine. Il Consiglio comunale avrebbe dovuto ribadire chiaramente a giugno che la candidatura di Torino doveva essere valutata singolarmente. Barrea ha affermato che invece l’amministrazione comunale di Torino ha perso una battaglia davanti alla città e si è piegata di fronte a due Regioni molto forti e governate dalla Lega. Il capogruppo del centrosinistra ha annunciato il ritiro della mozione della lista “Città di città” e ha chiesto al Segretario generale che nel verbale della seduta venisse dato atto di quanto si era detto nel corso del dibattito.

 

Il Consiglio metropolitano convocato per mercoledì 17 ottobre

La sindaca metropolitana Chiara Appendino ha convocato il Consiglio metropolitano per le 9,30 di mercoledì 17 ottobre nella sala del Consiglio provinciale “Elio Marchiaro” di piazza Castello 2015.
Tra i punti all’ordine del giorno:
- la mozione “Fondi europei ad accesso diretto: giornata gratuita di informazione per gli amministratori del territorio”
- la proposta di deliberazione sulla nomina dei tre componenti del Collegio dei revisori dei conti della Città metropolitana
- la deliberazione sulla proposta di trasformazione in società a responsabilità limitata della spa Chivasso Industria in liquidazione
- la deliberazione sulla presa d’atto dello scioglimento e liquidazione dell’associazione “Comitato promotore della direttrice ferroviaria europea ad alta capacità merci e passeggeri Lione-Torino-Milano/Genova-Venezia-Trieste–Lubiana”, in breve “Direttrice Europea Transpadana”
- la deliberazione sulla modifica dello Statuto e sulla proroga della durata della società per il risanamento e lo sviluppo ambientale dell’ex miniera di amianto di Balangero e Corio.