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Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Consiglio metropolitano

14 marzo 2018

Seduta lunga e ricca di contenuti quella del Consiglio metropolitano del 14 marzo. L'assemblea di piazza Castello è stata chiamata ad approvare, tra gli altri, tre importanti atti: le deliberazioni concernenti lo schema del Bilancio di previsione 2018-2020, lo schema del Dup-Documento unico di programmazione e lo schema del Piano strategico 2018-2020. Il Consiglio ha anche approvato all'unanimità una mozione unitaria di tutti i gruppi consiliari sulla manifestazione di interesse della Città di Torino e delle sue valli ai Giochi olimpici e paralimpici Invernali del 2026.

Adozione dello schema del Dup-Documento unico di programmazione - sezione strategica 2017-2021 – sezione operativa 2018-2020

Adozione dello schema del bilancio di previsione 2018-2020

Per l'anno corrente, il bilancio prevede il pareggio sulla cifra di 839.140.173 euro. La sindaca metropolitana Chiara Appendino ha sottolineato la positività del confronto avvenuto in Commissione, ha ringraziato i gruppi per il loro contributo e sottolineato l'apertura di nuovi spazi per investimenti. Il capogruppo della Lista civica per il territorio Paolo Ruzzola ha ricordato l'ampio confronto avvenuto nella Commissione competente e sottolineato la possibilità di investire ulteriori 25 milioni di euro per interventi sull'edilizia scolastica. Ruzzola ha poi sottolineato l'attenzione che è stata posta alla manutenzione ordinaria dei plessi scolastici, con un investimento di oltre 6 milioni di euro. Il capogruppo del centrodestra ha anche chiesto notizie sull'inserimento a bilancio di risorse per le opere incompiute e per un'analisi sui processi e sui carichi di lavoro, da realizzare in vista della riorganizzazione complessiva dell'Ente. Inoltre ha proposto un ulteriore stanziamento di 5,5 milioni di euro per la manutenzione della viabilità, grazie alla possibilità di utilizzare ulteriori spazi finanziari per 10 milioni di euro.
Il consigliere Mauro Carena della lista Città di città ha ricordato che la situazione finanziaria dell'Ente è cambiata, grazie alle battaglie condotte dall'amministrazione precedente e da quella attuale. Carena ha ricordato che sarà possibile assumere prossimamente 84 persone e che diminuirà di 14 milioni il prelievo forzoso dello Stato sulle risorse provenienti dalla fiscalità di competenza della Città metropolitana. Ora, secondo il consigliere del centrosinistra, si aprono spazi per una nuova programmazione dei servizi. Carena ha preannunciato l'astensione del gruppo di centrosinistra sul bilancio, chiedendo all'attuale amministrazione di condividere con tutti i gruppi le scelte sulla riorganizzazione e sulla programmazione degli interventi sulle infrastrutture. Il Consigliere delegato ai lavori pubblici,
Antonino Iaria ha sottolineato il lavoro bypartisan che le forze politiche hanno portato avanti per riportare la Città metropolitana all'attenzione dell'opinione pubblica e al centro del confronto politico sulle priorità del territorio. Iaria ha ricordato gli interventi per la manutenzione straordinaria dell'edilizia scolastica per 22 milioni di euro, gli interventi per la messa in sicurezza del territorio e la partecipazione della Città metropolitana ai tavoli di concertazione sul futuro del sistema autostradale torinese e sulla retrocessione all'Anas di una parte della rete delle strade provinciali. Ha poi sottolineato il carattere strategico del piano per l'efficientamento energetico delle scuole e ha annunciato la disponibilità di nuovi fondi regionali per interventi sulla statale 24 a Susa, per opere pubbliche a Pragelato e per la messa in sicurezza della viabilità.
In merito alle opere incompiute, il consigliere Iaria ha annunciato che alcune (ad esempio la circonvallazione di Borgaretto) sono state finanziate e altre, come il completamento della circonvallazione di Giaveno, sono oggetto di un confronto con i Comuni interessati per capire se le esigenze dei territori sono nel frattempo cambiate. Resta da finanziare il collegamento con il sistema autostradale nel territorio del comune di Volpiano.
La consigliera Monica Canalis ha ricordato che l'astensione del gruppo Città di città consente di procedere alle progressioni orizzontali, ma ha segnalato il mancato confronto con le altre forze politiche e con il territorio sull'ipotesi di riorganizzazione dell'Ente. L'esponente del centrosinistra ha chiesto un serio confronto nelle Commissioni competenti, chiedendo se le assunzioni di personale previste saranno sufficienti a garantire i servizi ai cittadini.
Alberto Avetta della lista Città di città ha sottolineato la nuova disponibilità di risorse per investimenti da parte dei Comuni e delle Città metropolitane. Ha inoltre richiamato il ruolo di coordinamento degli investimenti sul territorio che la Città metropolitana può giocare. Ha inoltre chiesto maggiori investimenti per la messa in sicurezza della viabilità.
Il consigliere delegato Dimitri De Vita, a nome del gruppo del Movimento 5Stelle, ha ricordato che per la prima volta l'Ente è in grado di approvare un bilancio triennale, che scaturisce da un confronto sul territorio e dalla riduzione dei tagli da parte dello Stato, con la conseguente possibilità di impegnare l'11% del budget agli investimenti. De Vita ha precisato che la fase di riorganizzazione non è ancora iniziata, che occorre una disponibilità di unità di personale adeguata alle funzioni da assolvere e che il piano di riorganizzazione sarà oggetto di confronto nella competente Commissione.
La consigliera Maria Grazia Grippo è tornata sulla posizione della lista Città di città contraria alla consulenza esterna ai fini della riorganizzazione. Secondo Grippo l'attuale piano di assunzioni non tiene conto di quanto emerso dal confronto sulla riorganizzazione. Il capogruppo Ruzzola ha ringraziato gli altri gruppi per l'accoglimento dell'emendamento relativo alle risorse aggiuntive per la manutenzione della viabilità. Ha poi chiesto a tutte le forze politiche un impegno per azzerare il prelievo forzoso di risorse per oltre 100 milioni di euro da parte dello Stato.
Il gruppo della Lista civica per il territorio ha preannunciato la propria astensione sul bilancio per senso di responsabilità. Il consigliere Antonio Castello ha sottolineato la condivisione tra i gruppi sulle priorità per il territorio. In qualità di presidente della Commissione bilancio, Castello ha ringraziato gli altri gruppi e la struttura tecnica per l'impegno profuso nella redazione del documento contabile.
Il vicesindaco Marco Marocco, ha ringraziato i membri delle Commissioni competenti per il lavoro e la condivisione degli obiettivi, sottolineando che la struttura tecnica ha reagito alle difficoltà e ha consentito di addivenire alla stesura del Bilancio. Gli emendamenti al Dup e al bilancio presentati dalla Lista civica per il territorio sono stati approvati all'unanimità dai 19 Consiglieri presenti. Il documento unico di programmazione è stato approvato con 8 voti favorevoli e 11 astensioni. Identico risultato nel voto sul bilancio. Dup e bilancio saranno sottoposti al parere della Conferenza metropolitana, convocata per mercoledì 28 marzo.  

Schema del Piano strategico metropolitano 2018-2020 e della relativa Agenda operativa annuale per il 2018

Il consigliere delegato Dimitri De Vita ha sottolineato che il piano imposta una politica di sviluppo e di miglioramento della qualità della vita dei cittadini, con l'obiettivo strategico del superamento del dualismo tra città e montagna. A tale scopo è stato previsto un tavolo permanente per la raccolta delle proposte dei territori. La Città metropolitana ha avviato una collaborazione con la Regione Piemonte su temi come la promozione dell'innovazione e l'attrazione di nuovi investimenti sul territorio. De Vita ha ricordato che sono state ascoltate e per quanto possibile inserite nel piano le proposte provenienti dai territori. Il consigliere Roberto Montà, della lista Città di città, ha ringraziato De Vita per il fatto che il piano riassume il frutto dell'elaborazione e dell'ascolto delle realtà territoriali, portati avanti nella precedente consiliatura. Il consigliere del centrosinistra ha sottolineato anche lui il ruolo di cerniera e di equilibrio tra capoluogo e territori che la Città metropolitana può giocare, facendo presente che alcune Zone omogenee hanno già elaborato loro piani strategici, che vanno contemperati e resi compatibili tra loro; il tutto in un percorso condiviso e continuo, che mette in gioco la capacità degli amministratori pubblici di incidere sul territorio con investimenti in risorse finanziarie e umane.
Maurizio Piazza, sindaco di Beinasco e consigliere della lista Città di città, ha sottolineato la disponibilità di nuove risorse per effettuare nuovi investimenti su opere incompiute che hanno valenza strategica, come la circonvallazione di Borgaretto. Piazza ha ricordato che in altre Zone omogenee esistono progetti che hanno una rilevanza paragonabile e che possono innescare processi positivi. Mauro Fava ha preannunciato il voto favorevole della Lista civica per il territorio e ha ringraziato i consiglieri De Vita e Iaria per la loro presenza sul territorio. Il sindaco di Pinasca, Roberto Rostagno, portavoce della Zona omogenea 5 Pinerolese, ha chiesto che la Città metropolitana aiuti le Zone a predisporre la loro pianificazione strategica, mettendo a disposizione risorse finanziarie e umane. Matilde Casa, sindaco di Lauriano e portavoce della Zona omogenea 10 del Chivassese, ha chiesto che la pianificazione individui le priorità e le scadenze degli interventi in termini di opere pubbliche. Il piano strategico è stato approvato all'unanimità dai 19 Consiglieri presenti in aula.  

Presa d'atto dell'adeguamento degli Statuti di 8 società partecipate dalla Città metropolitana a quanto previsto dal Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica del 19 agosto 2016

Il vicesindaco Marco Marocco ha brevemente illustrato la deliberazione, che consiste in una presa d'atto degli obblighi di legge in materia di società partecipate dagli Enti locali. La deliberazione è stata approvata con 11 voti favorevoli e 7 astenuti.

Ulteriori indirizzi per la definizione dei rapporti conseguenti all'istituzione del Comune di Mappano

Il vicesindaco Marco Marocco ha spiegato che, con la deliberazione, la Città metropolitana prende atto dello stato di avanzamento del processo di istituzione del Comune di Mappano. Il ruolo dell'Ente di area vasta è limitato alla verifica della correttezza del trasferimento di beni e personale tra i Comuni cedenti. Tale trasferimento deve scaturire da una ponderazione tra i parametri demografici e quelli territoriali. Nel riparto delle risorse il territorio conta per un 10% del totale, mentre la popolazione conta per il 90%. Il capogruppo della lista Città di città, Vincenzo Barrea, ha riconosciuto la validità del testo, chiedendo però che la Città metropolitana non esaurisca il suo lavoro approvando la Deliberazione, ma aiutando invece il territorio a risolvere le criticità derivanti dall'istituzione del nuovo Comune e mediando tra gli interessi e i soggetti coinvolti. Il consigliere delegato Dimitri De Vita ha annunciato il voto contrario del Movimento 5Stelle all'emendamento proposto dal gruppo di centrosinistra, che chiedeva appunto un impegno di mediazione da parte dalla Città metropolitana. Anche il capogruppo Ruzzola ha preannunciato il voto contrario della Lista civica per il territorio su di un emendamento non precedentemente concordato tra i gruppi. L'emendamento è stato respinto con 11 voti contrari e 7 favorevoli. La delibera è stata approvata nel testo originario con 11 voti favorevoli e 7 astensioni.

Proposta di riorganizzazione della società Tne

La sindaca Appendino ha chiesto un voto favorevole, rilevando il carattere di urgenza della deliberazione. Il capogruppo Ruzzola ha preannunciato la non partecipazione al voto della Lista civica per il territorio su una deliberazione di cui aveva potuto prendere visione solo poche ore prima della seduta. Alle considerazioni di Ruzzola si è associato il capogruppo del centrosinistra, Vincenzo Barrea, rilevando che era stato comunicato ai capigruppo che sarebbe stata adottato un decreto in materia, senza preannunciare la presentazione di una deliberazione all'attenzione del Consiglio. Barrea ha comunicato la non partecipazione al voto del gruppo di centrosinistra. La deliberazione è stata rinviata, Una seduta della Commissione competente approfondirà l'argomento, prima della seduta del Consiglio che è stata convocata con procedura d'urgenza per lunedì 19 marzo alle 9 nella sede di corso Inghilterra.

MOZIONI

Manifestazione di interesse della Città di Torino e delle sue valli ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026

Il consigliere Dimitri De Vita, capogruppo del Movimento 5Stelle, ha annunciato che il testo era stato condiviso tra le forze politiche nell'esclusivo interesse dei territori. La mozione impegna la sindaca metropolitana a presentare entro il termine del 31 marzo la manifestazione di interesse della Città di Torino e del territorio per l'organizzazione delle Olimpiadi delle Paralimpiadi del 2026, verificando il rispetto del principio dell'attenzione allo sviluppo sostenibile, così come enunciato dall'Agenda olimpica approvata dal Cio nel 2014.
La mozione fa anche riferimento agli impegni presi dal Cio nel 2017 per l'assistenza burocratica, progettuale e finanziaria alle città candidate ad ospitare i Giochi olimpici. De Vita ha rimarcato che la sindaca dovrà confrontarsi con il Coni e con il Cio per verificare le condizioni che il Comitato olimpico nazionale e quello internazionale pongono alle città interessate a presentare la loro candidatura.
Il capogruppo del centrosinistra, Vincenzo Barrea, ha fatto riferimento al tentativo del suo gruppo e di quello di centrodestra di presentare un documento accettabile, dopo quella che ha definito una “figuraccia” del Consiglio comunale. Il testo costruito dalla lista Città di città insieme  al centrodestra rivendicava la storia di successo del 2006 e il cambiamento innescato a Torino dall'evento olimpico. Secondo Barrea, è stato solo il senso di responsabilità a indurre il centrosinistra e il centrodestra a cercare la condivisione su di un testo con il Movimento 5Stelle. Però, ha ribadito Barrea, il pronunciamento decisivo deve venire dalla Città di Torino, che dovrà esprimere la manifestazione di interesse e dimostrare la propria credibilità.
La consigliera Monica Canalis (Città di città) ha ricordato che vi sono scelte che sono appuntamenti con la storia e ha affermato di parlare con emozione, anche a nome degli amministratori delle vallate alpine con cui i consiglieri metropolitani si sono confrontati. Ha ribadito inoltre il senso di responsabilità che ha indotto il gruppo di centrosinistra a dare il proprio assenso ad un documento unitario, che mette una toppa a quanto accaduto in Consiglio comunale. Per la consigliera Canalis la Città di Torino ha di fronte a sé un'occasione unica ed è un territorio ideale per ospitare le Olimpiadi, grazie al suo patrimonio di impiantistica sportiva. Secondo la consigliera, a questa occasione e a questa opportunità occorre credere senza divisioni, perché le Olimpiadi sarebbero un formidabile volano economico e psicologico per superare la crisi.
Il consigliere De Vita ha precisato che la fase di candidatura non è ancora iniziata e ha ribattuto a Canalis, accusando il centrosinistra di aver contribuito a far cadere il numero legale in Consiglio comunale nella seduta in cui era in discussione la mozione del Pd sulle Olimpiadi. A giudizio di De Vita, in vista dei Giochi Invernali del 2006 furono firmati contratti capestro con i quali, a fronte dell'indisponibilità dei privati a intervenire, venivano impegnati fondi pubblici, quadruplicando il budget inizialmente previsto per l'organizzazione delle Olimpiadi.
Secondo De Vita le Olimpiadi del 2006 hanno creato un deficit strutturale per Torino e un debito di 850 milioni a carico del Comune capoluogo. Il Movimento 5Stelle ritiene che i XX Giochi olimpici invernali non siano stati gestiti molto bene e che non ci si sia occupati in modo razionale del post olimpico. Secondo De Vita il rilancio internazionale e la visibilità sono indiscutibili, ma occorre cambiare il modello organizzativo, per garantirne la sostenibilità ambientale e finanziaria. Bisogna evitare di ripetere errori come una pista di bob costata 110 milioni e la cui gestione costerebbe 1,3 milioni l'anno.
Mauro Carena della lista Città di città, presidente della Comunità montana Valle di Susa  nel 2006, ha ricordato l'orgoglio dei territori montani di ricevere il mondo a casa propria, cantando l'inno occitano e presentando le proprie tradizioni culturali. Secondo Carena, è chiaro che le Olimpiadi si possono fare dove non si deve consumare nuovo suolo. Citando pensatori come Schumacher e Latouche, il consigliere del centrosinistra ha ricordato che comunque le Olimpiadi hanno lasciato al territorio eredità come la metropolitana di Torino e la Torino-Pinerolo e che i debiti derivano da investimenti per infrastrutture realizzati senza episodi di corruzione. Secondo Carena, le Olimpiadi del 2026 possono portare nuove opportunità di lavoro nei servizi e nell'artigianato e far recuperare al territorio il proprio orgoglio. Se non si crede ad una tale opportunità, a giudizio di Carena, lo deve dire apertamente.
Silvio Magliano, della lista Città di città, ha affermato che il bilancio dei costi, dei benefici e delle ricadute economiche e sociali è molto complesso. Secondo Magliano, nel trattare la questione delle Olimpiadi, occorre essere ambiziosi, essere più veloci, più alti e più forti. Ci sono sconfitte da gestire, come il Moi, ma sarebbe importante che la bandiera olimpica tornasse a essere il simbolo di Torino.
Il capogruppo del centrodestra, Paolo Ruzzola, ha affermato che le Olimpiadi, al di là delle luci e delle ombre, hanno lasciato un'eredità importante al territorio. Un documento unitario e votato all'unanimità è, a giudizio del capogruppo della Lista civica per il territorio, un atto importante da parte di un Consiglio che sa fare squadra nell'interesse del territorio. Il sindaco di Pinasca, Roberto Rostagno, portavoce della Zona omogenea 5, ha espresso l'auspicio dei sindaci del Pinerolese che la Città di Torino manifesti al Cio il suo interesse a candidarsi. Rostagno si è detto consapevole che occorrerà un'attenta valutazione dei costi e dei benefici, sottolineando che i territori dovranno essere coinvolti nelle scelte e ascoltati quando esprimono le loro esigenze e aspirazioni.
Maria Grazia Grippo ha rivendicato la coerenza della lista Città di città nel perseguire l'obiettivo della candidatura olimpica e affermato che la sindaca Appendino ha più a cuore la tenuta dei suoi gruppi consiliari che non le Olimpiadi. Grippo ha ricordato che il centrosinistra nella sua proposta di mozione sottolineava l'importanza della collaborazione interistituzionale sperimentata in occasione della candidatura per i Giochi Olimpici del 2006.
Per Antonio Castello (Lista civica per il territorio) la mozione condivisa è un punto di partenza, al di là delle diverse sottolineature e posizioni e a vantaggio dell'intero il territorio.
La sindaca Appendino ha chiuso il dibattito distinguendo i concetti di candidatura e di manifestazione di interesse e ha affermato di essere lieta di avviare tale manifestazione. Ma, ha ribadito, non è la Città di Torino a decidere i passi del processo che deve eventualmente portare ad una candidatura. Secondo la sindaca metropolitana è bene che i territori si esprimano e lavorino sulla candidatura e che il Consiglio prenda atto che sul territorio c'è l'interesse ad avviare un processo. La sindaca ha ricordato che esistono sensibilità diverse sull'esito delle Olimpiadi del 2006 e che, a suo parere, il modello del 2006 non può essere il termine di paragone. Occorre provare a costruire un'Olimpiade sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. A giudizio di Appendino, nessuno al momento è  in grado di affermare che la città e il suo territorio sono effettivamente in grado di corrispondere alle richieste del Cio. Occorre verificare le condizioni e provare a costruire un modello alternativo, che abbia il consenso dei cittadini, dei territori, del Coni e del Cio.
Il capogruppo Barrea ha proposto un emendamento che impegnava la sindaca a far passare la scelta della manifestazione di interesse in Consiglio comunale. La proposta è stata respinta dal capogruppo De Vita, che ha chiesto di votare il testo concordato. Secondo il capogruppo Ruzzola l'emendamento del centrosinistra rischia di essere un‘occasione di spaccatura del Consiglio metropolitano. Maurizio Piazza ha ribadito che la manifestazione di interesse deve venire dal Consiglio comunale. La sindaca ha affermato di trovare paradossale che un consiglio dica a un altro consiglio cosa e come votare. L'emendamento è stato quindi respinto con 10 voti contrari e 8 favorevoli. La mozione condivisa è stata approvata all'unanimità dai 18 consiglieri presenti.

Ricorsi contro atti della Città metropolitana per il contenimento della fauna selvatica

La mozione è stata illustrata dal capogruppo della Lista civica per il territorio, Paolo Ruzzola, il quale ha fatto riferimento alle operazioni di contenimento del cinghiale, argomento alquanto divisivo. Ruzzola ha ricordato che i danni causati dai cinghiali sono evidenti. I ricorsi presentati contro atti amministrativi della Città metropolitana e contro la legislazione regionale sulla caccia, se accolti, comprometterebbero l'attività dei selecontrollori volontari. Il centrodestra chiede una modifica della normativa nazionale, al fine di garantire il ruolo dei volontari nel controllo delle specie dannose. Chiede inoltre l'eliminazione del limite del “de minimis” nel rimborso dei danni subiti dalle colture agricole. La mozione chiede anche alla Città metropolitana di resistere in giudizio contro i ricorsi e di adoperarsi per quelle modifiche legislative che potrebbero venire incontro alle richieste degli agricoltori. Il vicesindaco Marco Marocco, ha risposto che a Lusigliè si è tenuto recentemente un incontro con le amministrazioni locali e con le organizzazioni del mondo agricolo. Nel corso dell'incontro gli amministratori della Città metropolitana hanno espresso la loro disponibilità ad appoggiare le richieste delle organizzazioni di categoria e a confrontarsi con l'assessorato regionale competente, sia sulla normativa per i rimborsi dei danni che sulle modalità di contenimento delle specie dannose. Marocco ha ribadito che la scelta di resistere in giudizio contro i ricorsi è un atto dovuto, per difendere la correttezza degli atti della Città metropolitana. La mozione è stata approvata all'unanimità dai 15 consiglieri presenti in aula.