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Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Consiglio metropolitano

27 settembre 2017

Deliberazioni

Dismissione al Comune di Rivalta di Torino di una pista ciclabile e di una duna antirumore nella frazione Pasta, nei pressi della strada provinciale 6 di Pinerolo
Il consigIiere delegato Antonino Iaria ha spiegato che la dismissione era attesa da tempo e che la Città metropolitana ha raggiunto un accordo con il Comune di Rivalta per il completamento dell’operazione. La deliberazione è stata approvata all’unanimità dai 13 Consiglieri presenti.

Modifica allo statuto del CSI-Consorzio per il sistema Informativo.
Il vicesindaco Marco Marocco ha spiegato che le modifiche si sono rese necessarie per adeguare lo statuto del CSI alle normative vigenti. Il consigliere Mauro Carena del gruppo Città di città ha chiesto al vicesindaco se l’attuale amministrazione ha deciso quali nomi proporre per il nuovo cda del CSI. Marocco ha risposto che le candidature pervenute sono sette e che un candidato ha successivamente rinunciato per incompatibilità. La scelta della persona da nominare sarà portata all’attenzione della conferenza dei capigruppo. La deliberazione è stata approvata con nove voti favorevoli e cinque astensioni.

Interrogazioni

Soppressione del casello di Beinasco sull’autostrada Torino-Pinerolo
Il consigliere delegato Antonino Iaria ha ricordato che la questione attiene anche alla pubblicazione del nuovo bando per la concessione del sistema autostradale torinese: Tangenziale Sud e Nord, Torino-Aosta e Torino-Pinerolo. La Città metropolitana e la Regione Piemonte hanno in corso un’interlocuzione con il Ministero delle Infrastrutture per quanto riguarda il bando. I Comuni interessati hanno segnalato le opere e gli interventi che ritengono prioritari e vengono tenuti informati sull’andamento del confronto. L’ultimo incontro si è tenuto a fine luglio e durante la riunione Regione e Città metropolitana hanno presentato alcune richieste, tra le quali la soppressione del casello di Beinasco.
Iaria ha annunciato che si terrà prossimamente un altro incontro. Il capogruppo della lista Città di città, Vincenzo Barrea, ha chiesto se la Città metropolitana è stata interpellata dall’Autorità per la regolazione dei trasporti per partecipare all’audizione tenuta il 4 luglio scorso. Barrea ha inoltre sollecitato un incontro della conferenza dei capigruppo sulla questione del bando per le concessioni autostradali.
La consigliera Monica Canalis (Città di città) ha ribadito che la questione deve essere affrontata all’interno del più complessivo tema delle concessioni, da trattare nella conferenza dei capigruppo. Secondo Canalis occorre avviare una concertazione con i sindaci dei Comuni confinanti con Beinasco e più in generale con i Comuni del Pinerolese. Occorre inoltre valutare in quale modo il nuovo concessionario potrà reperire le risorse mancanti nel caso fosse decisa la soppressione del casello.
Il vicesindaco Marocco ha ricordato che la Commissione competente ha già trattato il tema e ha proposto sedute congiunte tra la II Commissione e la Commissione dedicata al Piano strategico. Il Sindaco di Pinasca Roberto Rostagno rappresentante della Zona omogenea 5 del Pinerolese, ha ribadito che la richiesta del suo territorio è la soppressione pura e semplice del casello e non il suo spostamento. Il consigliere Mauro Carena ha chiesto che venga anche affrontato il tema della gestione della Sitaf, che ha scavato la seconda canna del tunnel autostradale del Frejus senza colpo ferire e senza che nessuno abbia potuto eccepire nulla. Secondo Carena occorre una riflessione sui caselli di Avigliana e di Salbertrand. Il consigliere della lista Città di città ha definito la Sitaf un’enclave con cui il territorio non riesce ad avere un’interlocuzione.
Paolo Ruzzola, capogruppo della Lista civica per il territorio, ha a sua volta sollevato il tema delle code create dal casello di Bruere e ha chiesto una valutazione complessiva sul sistema autostradale torinese, sulle sue criticità e sul reperimento di risorse per la soppressione dei caselli periurbani.
Il consigliere Iaria ha risposto a Barrea che non vi è stata una convocazione della Città metropolitana da parte dell’Autorità di regolazione dei trasporti e che il confronto con il Ministero e con i Comuni interessati alla questione del casello di Beinasco riguarda diverse criticità. Secondo Iaria si dovrà affrontare il tema delle concessioni autostradali nella Commissione competente. Iaria ha poi risposto a Catena che l’attuale amministrazione sta interloquendo con la Sitaf sul tema del deposito di materiali di smarino derivanti dallo scavo della seconda canna del tunnel del Frejus. Anche secondo il consigliere delegato ai lavori pubblici sul tema dei caselli di Bruere, Avigliana e Salbertrand si dovrà aprire un confronto, ma per il momento la tratta Torino-Bardonecchia è esclusa dal bando in via di pubblicazione. In merito alla concertazione con i sindaci del territorio interessato al casello di Beinasco, il consigliere Iaria ha poi annunciato che si terranno prossimamente nuovi incontri.
Matilde Casa, sindaco di Lauriano e portavoce della Zona omogenea 10 del Chivassese, ha invece chiesto notizie sullo stato di avanzamento delle procedure d’appalto del secondo e ultimo lotto dei lavori per il ripristino del ponte sul Po sulla strada provinciale 92 di Castiglione, danneggiato dall’alluvione del novembre 2016. Il consigliere Iaria ha risposto che, al termine di una gara d’appalto pubblica, è stata individuata l’impresa appaltatrice. Entro una decina di giorni avverrà la consegna dei lavori alla ditta vincitrice della gara. A questo punto si potrà disporre di un cronoprogramma preciso del cantiere. Una volta acquisita la fornitura del ponte prefabbricato, il montaggio dovrebbe essere completato in tempi ristretti. 

Completamento della Variante di Borgaretto
Il consigliere delegato Antonino Iaria ha annunciato che vi sono buone possibilità di reperire le risorse per completare la Variante, risolvendo così una serie di problematiche inerenti alla viabilità circostante la Palazzina di Caccia di Stupinigi. Sono in corso le procedure per l’aggiornamento del progetto definivo ed esecutivo, con l’obiettivo di impegnare le risorse necessarie già nell’anno corrente. Il capogruppo Vincenzo Barrea ha preso atto della volontà politica di realizzare l’opera e di inserire le risorse nella programmazione, ma ha chiesto se è prevista una variazione di bilancio ad hoc per impegnare la somma necessaria. Anche la consigliera Monica Canalis ha chiesto notizie sui tempi di inserimento dell’opera in una variazione di bilancio. Ha poi ricordato che la Variante è connessa alla valorizzazione della Palazzina di Caccia di Stupinigi e alla gestione della viabilità nella zona a sud-ovest di Torino. Il consigliere Mauro Carena ha chiesto una valutazione complessiva sulle opere viarie incompiute, che consentirebbe di individuare le urgenze e gli adempimenti amministrativi ancora da compiere.
Il vicesindaco Marco Marocco ha annunciato che la variazione di bilancio sarà adottata una volta che vi sia certezza sulle risorse provenienti da entrate una tantum straordinarie. La relativa deliberazione dovrà essere approvata in tempo per procedere entro l’anno 2017 agli atti amministrativi per far partire i lavori.
Il capogruppo Paolo Ruzzola, ha ricordato che la Lista civica per il territorio chiede da tempo che nella Commissione competente venga stilato un elenco di priorità delle opere incompiute e un piano della manutenzione ordinaria. Ruzzola ha annunciato che le informazioni saranno fornite alla Commissione entro metà ottobre. Nello stesso mese di ottobre dovrebbero esservi certezze sulle risorse messe a disposizione degli Enti locali dal governo.

Mozioni

Iter autorizzativo per la razionalizzazione delle rete elettrica a 220 Kilovolt nell’area di Torino
La mozione proposta dai consiglieri della Lista civica per il territorio Antonio Castello, Paolo Ruzzola e Mauro Fava, chiede alla sindaca metropolitana di sostenere in un confronto con il Ministero dell’ambiente le ragioni che rendono necessaria la razionalizzazione della rete elettrica a 220 Kilovolt della Città di Torino, con la realizzazione della tratta in cavo interrato del collegamento T.213 Pianezza-Grugliasco e dei nuovi tratti delle linee aeree in ingresso alla stazione elettrica Pianezza T.216 Rosone-Pianezza e T.231 Piossasco-Pianezza.
Il consigliere Castello ha ricordato che le linee ad alta tensione sono un problema ambientale, affrontato più volte in incontri tra i Comuni e l’Asl competente. Il tema interessa i Comuni di Pianezza, Collegno, Rivoli, San Gillio e Alpignano, nei cui territori vengono superati i limiti di legge per quanto riguarda l’intensità dei campi magnetici ed elettrici. Vi sono state più volte sollecitazioni a completare gli interventi, sinora inascoltate. Non si è dato seguito ad un protocollo d’intesa siglato nel 2009 tra la società Terna, la Regione Piemonte e la Città di Torino. Tale accordo prevedeva l’interramento dell’elettrodotto dalla stazione elettrica di Pianezza a corso Allamano nel territorio del Comune di Rivoli.
Il vicesindaco Marco Marocco ha ricordato che l’allora Provincia non era stata coinvolta nella progettualità e che la Città Metropolitana chiederà ora di essere interessata alla concertazione per la realizzazione degli interventi. Il consigliere Mauro Carena ha annunciato il suo voto positivo, ma ha sottolineato che il tema dell’impatto ambientale delle linee ad alta tensione interessa molti altri territori. Il consigliere Castello ha ricordato che il protocollo d’intesa del 2009 prevedeva una realizzazione degli interventi in più fasi, per ovviare alle criticità sanitarie. Il consigliere della Lista civica per il territorio ha fatto presente che il Ministero dell’ambiente è inadempiente in merito al completamento della Valutazione di impatto ambientale, che dovrebbe essere formalizzata entro il 19 ottobre. Tra l’altro, come ha ricordato Castello, la Regione Piemonte si era a suo tempo espressa, indicando che la procedura Via non era necessaria. La sindaca metropolitana Chiara Appendino ha annunciato l’impegno ad accogliere le richieste espresse nella mozione, che è stata approvata all’unanimità dai 14 consiglieri presenti