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Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Consiglio metropolitano

30 marzo 2017

Regolamento sul rimborso delle spese sostenute dai consiglieri metropolitani nell’esercizio delle loro funzioni in missioni istituzionali
Vincenzo Barrea, capogruppo della lista Città di città, ha fatto presente che il suo gruppo aveva richiesto che l’approvazione avvenisse contemporaneamente all’esame del regolamento del Consiglio. Ha quindi propostio di rinviare l’approvazione, per poi votare congiuntamente i due regolamenti. Il consigliere delegato Dimitri De Vita (Movimento 5Stelle) ha chiesto che si procedesse all’approvazione del regolamento in discussione e che si proseguisse il confronto su quello del Consiglio, che richiede un’attenta analisi e un approfondito confronto tra i gruppi. De Vita ha aggiunto di valutare se l’assenza del bilancio di previsione consenta di prevedere una dotazione finanziaria a disposizione dei gruppi. De Vita ha ribadito che sarebbe stato gusto approvare il regolamento dei rimborsi. Antonio Castello ha chiesto se non esista la possibilità di rimborsare retroattivamente le spese sostenute dai consiglieri per impegni istituzionali. Il consigliere della Lista civica per il territorio ha proposto di richiedere in tal senso un parere alla Corte dei Conti e di prevedere un fondo per le spese dei gruppi. Infine ha chiesto un rapido completamento del regolamento dell’assemblea, per consentirne la discussione nella successiva seduta del Consiglio. Il segretario generale, Giuseppe Formichella, ha spiegato che occorre distinguere le spese dei gruppi da regolamentare e quelle sostenute dai consiglieri per missioni istituzionali. Il regolamento sulle spese dei consiglieri consentirà di rimborsare le spese a partire dal momento in cui viene approvato o comunque a partire dal 1° gennaio 2017. Le spese dei singoli consiglieri per le missioni e per la partecipazione alle sedute potranno essere rimborsate dopo che sarà stato approvato il relativo regolamento. Le spese dei gruppi potranno essere rimborsate una volta che sia stato approvato il regolamento dell’assemblea e che sia stata prevista un’apposita voce nel bilancio di previsione. Paolo Ruzzola, capogruppo della Lista civica per il territorio, ha lamentato come il confronto sul regolamento sia stato troppo lungo e ha chiesto rispetto per la funzione di tutti i consiglieri, lamentando come non siano state esaudite le richieste del suo gruppo di poter disporre di un computer per l’addetto stampa del gruppo stesso e di aprire una porta di collegamento tra due uffici. Secondo Ruzzola è stata cambiata più volte la versione su quanto e cosa fosse possibile approvare in materia di rimborsi ai consiglieri e la questione è vittima di una sosta di gioco dell’oca, in cui periodicamente si ritorna al punto di partenza e non si risolvono i problemi. Maria Grazia Grippo ha giudicato come insufficienti il lavoro preparatorio della seduta e le spiegazioni fornite ai consiglieri sui dettagli della delibera. La consigliera del gruppo Città di città ha proposto di rinviare l’approvazione della delibera e di approfondire meglio le delibere in sede di conferenza dei capigruppo e avere più rispetto per i consiglieri. Mauro Carena (Città di città) ha espresso l’auspicio che il regolamento del Consiglio preceda quello per il rimborso delle spese dei consiglieri, per una questione “estetica” e di correttezza verso i cittadini. Secondo il consigliere della lista Città di città sarebbe meglio prima insediare le Commissioni e portare a regime il funzionamento dell’assemblea, per poi regolamentare i rimborsi ai membri del Consiglio. Vincenzo Barrea ha poi affermato che se il primo atto regolamentare del Consiglio riguarda i rimborsi ai consiglieri il segnale non è positivo e configura un atto di arroganza da parte di quella che ha definito “pseudo maggioranza”. Per questo Barrea ha preannunciato la non partecipazione al voto della lista Città di città, perché, a suo parere, la conferenza dei capigruppo è inutile. Barrea ha annunciato che il suo gruppo è pronto a fare una dura opposizione, visto che non gli viene consentito di avere un ruolo adeguato nell’assemblea. Il vicesindaco Marocco ha preannunciato che la discussione sul regolamento del Consiglio avverrà nella seduta del Consiglio del 5 aprile. Dimitri De Vita ha ricordato che la lista Città di città in due anni non ha approvato regolamenti ed ha proposto di approvare nel frattempo un regolamento per il funzionamento delle Commissioni. La Delibera è stata quinti rinviata ad una successiva seduta.

Lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza e sostituzione di apparecchiature degli ascensori non funzionanti negli istituti “Enzo Ferrari” di Susa, “Amaldi Sraffa” di Orbassano e “Ignazio Porro” di Pinerolo
Il consigliere delegato Antonino Iaria ha spiegato che l’intervento comporta una spesa di 9 milioni e Dla delibera è stata approvata all’unanimità dei 16 consiglieri presenti.

 

MOZIONI

Mozione sullo stato dell’arte e il completamento della variante di Borgaretto.
La mozione è stata illustrata dal consigliere Maurizio Piazza (Città di città), che ha ricordato come la realizzazione dell’opera abbia subito numerosi rinvii per mancanza di fondi o per i limiti imposti dal Patto di stabilità. Il II lotto, dalla Strada Provinciale 174 alla 143, è stato realizzato per il 50% dei lavori in appalto. Il cantiere ha subito una sospensione indeterminata a causa di vicende attinenti l’azienda appaltatrice, che ad oggi risulta in procedura di concordato preventivo. Piazza ha spiegato che la mozione impegna la Sindaca Appendino ad attivarsi per il completamento del II lotto. Ha ricordato che gli amministratori locali hanno recentemente avuto un incontro con il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, preannunciando un ulteriore ed imminente riunione con la sindaca Appendino. Il consigliere delegato Antonino Iaria ha precisato che l’appalto sarà riaffidato a un’altra ditta, che sono state iniziate le procedure di esproprio dei terreni necessari, è stato realizzato il rilevato stradale, è stata impostata la redazione dello stato di consistenza delle opere realizzate, la variante è stata inserita nell’anagrafe delle opere incompiute e sono state raccertate le risorse disponibili per il completamento. Secondo Iaria, l’assenza del bilancio e l’incertezza sui fondi regionali e statali a disposizione impedisce al momento di approvare la mozione. Nel giro di qualche settimana dovrebbe essere definito l’ammontare delle risorse disponibili. Il consigliere Ruzzola ha chiesto che vengano portate all’attenzione del Consiglio tutte le opere progettate, avviate e sospese per mancanza di fondi o per il dissesto finanziario delle aziende appaltatrici. Roberta Doglione, direttrice dell’Area servizi finanziari ha annunciato che per il 2017 sono stati riaccertati residui per 1,2 milioni di euro, utilizzabili per espropri e definizioni di stati di consistenza. In sede di redazione del bilancio di previsione dell’anno in corso, occorrerà verificare quali risorse provenienti dallo Stato saranno disponibili, quali saranno impiegabili rispettando il Patto di stabilità, quale percentuale degli avanzi di amministrazione 2016 saranno utilizzabili per la salvaguardia egli equilibri di bilancio. Doglione ha ricordato che la Regione Piemonte ha espresso la sua disponibilità a erogare fondi per la realizzazione di infrastrutture viarie. Se il Governo accoglierà le richieste della Città metropolitane di Torino, Milano e Roma, nel mese di aprile si potrebbe finalmente redigere il bilancio di previsione. Il consigliere Piazza ha convenuto sull’opportunità di ridiscutere la mozione quando saranno disponibili maggiori informazioni sulla disponibilità di risorse. Il consigliere Iaria ha auspicato che il nuovo testo della mozione sia condiviso ed ha proposto che, una volta certe le risorse a disposizione, vengano identificate per ogni Zona omogenea le priorità in termini di opere pubbliche da completare, suddividendo tali opere in lotti e fasi successive.

 

INTERROGAZIONI

Illuminazione della rotatoria sulla strada provinciale 502 a Borgaretto.
Il consigliere Maurizio Piazza ha chiesto quali provvedimenti sono in programma per migliorare la sicurezza stradale nella zona e ha ricordato che alcuni cavi dell’illuminazione in rotatorie sono stati rubati e che occorre quindi prevedere misure di prevenzione di tali furti. Il Consigliere delegato Antonino Iaria ha spiegato che la posa dei nuovi cavi è in fase di gara d’appalto e che sono state avviate le procedure per la cessione delle opere di loro spettanza ai Comuni di Nichelino, Beinasco e Torino.

Interventi di manutenzione nell’istituto di istruzione superiore “Albert Einstein” di Torino.
L’interrogazione è stata presentata dal consigliere Piazza, che ha chiesto di conoscere quando saranno rimborsate le spese sostenute per rimettere in funzione un ascensore e sostituire lampade fluorescenti per l’illuminazione ordinaria e di emergenza. Il consigliere Iaria ha spiegato che l’amministrazione non è ancora al corrente dell’importo corretto dei rimborsi da erogare all’istituto Einstein. La manutenzione straordinaria dell’ascensore è oggetto di una procedura di gara d’appalto, grazie a risorse messe a disposizione nel bilancio del 2016. L’istituto Einstein è compreso in un elenco di plessi scolastici in cui sono programmati interventi di manutenzione straordinaria delle luci di emergenza. L’ingegner Matteo Tizzani, direttore dell’Area lavori pubblici, ha spiegato che il rimborso sarà effettuato, ma ha ribadito che è in programma un intervento di manutenzione straordinaria. Il consigliere Iaria ha risposto che se l’intervento è stato concordato come oggetto di un successivo rimborso tale rimborso verrà effettuato, a fronte di una rendicontazione delle spese. Il vicesindaco Marocco ha chiesto agli uffici di quantificare esattamente la cifra da rimborsare alla direzione dell’istituto e di verificare se il rimborso era stato concordato con gli uffici stessi. L’interrogazione sarà ridiscussa nella seduta del 5 aprile.

Bozza del disegno di Legge regionale in materia di riduzione del consumo del suolo e di governo sostenibile del territorio.
Il consigliere Paolo Ruzzola ha chiesto se la Città metropolitana abbia partecipato alla stesura della bozza. Il vicesindaco Marco Marocco ha risposto che l’Ente non è stato coinvolto. Ruzzola ha chiesto che l’Ente faccia sentire il suo peso politico e il peso della popolazione che rappresenta. Il vicesindaco ha preannunciato una richiesta ufficiale alla Regione per un coinvolgimento nell’elaborazione della nuova legge. Matilde Casa, sindaca di Lauriano e rappresentante della Zona omogenea 10 Chivassese, ha affermato che occorrerà chiedere una modifica dell’articolato in merito ai Piani intercomunali, poiché i tempi di uniformazione dei Piani regolatori dei singoli Comuni sono troppo stretti. Secondo la sindaca Casa, le amministrazioni locali dovrebbero sostenere spese ingenti per le consulenze. Sarebbe pertanto auspicabile un supporto tecnico da parte degli uffici della Città metropolitana. Il consigliere Castello ha rilevato la gravità del mancato coinvolgimento della Città metropolitana nell’elaborazione della legge regionale. Ha inoltre lamentato che le ripetute variazioni della legislazione regionale in materia urbanistica mettono in difficoltà i Comuni. Il consigliere Ruzzola ha chiesto che l’Ente supporti tecnicamente i Comuni nell’adeguamento dei Piani regolatori comunali e nella predisposizione dei Piani intercomunali. Il consigliere Iaria ha ricordato che la Provincia aveva a suo tempo effettuato approfonditi studi sul consumo di suolo, anche ai fini della redazione del PTC2. Il consigliere Maurizio Piazza ha ricordato che l’Anci ha preso posizione sulla questione, chiedendo che la Città metropolitana venga coinvolta nella redazione del progetto di legge regionale. L’Anci ritiene che ritengono che, in mancanza di una rinnovata capacità impositiva da parte delle amministrazioni locali, la nuova legge avrebbe un impatto molto pesante sui Comuni.

Richiesta di interventi legislativi a favore delle Città metropolitane .
Il documento, brevemente illustrato dal vicesindaco Marocco, impegna la sindaca metropolitana a farsi promotrice con tutti i parlamentari del territorio affinché il Governo consenta alla Città metropolitana di Torino l’avvio di un’attività programmatoria di durata almeno triennale, attraverso l’assegnazione di risorse con valenza pluriennale, prevedendo nel contempo criteri correttivi e perequativi tra le diverse Città metropolitane. Il testo dell’ordine del giorno richiede inoltre che il Governo conceda alle Città metropolitane la facoltà di approvare entro il 31 maggio il bilancio di previsione per la sola annualità 2017 e consenta l’applicazione dell’avanzo di amministrazione 2016 ai fini della salvaguardia degli equilibri generali di bilancio. L’ordine del giorno chiede inoltre che il Governo completi il riordino dell’assetto delle funzioni legate al mercato del lavoro, con la completa e definitiva disciplina delle attività dei Centri per l’Impiego, la definizione di risorse certe, la stabilizzazione giuridica ed economica del personale in funzione della titolarità delle competenze, l’erogazione di tutti gli oneri a oggi sostenuti dalla Città metropolitana e in attesa di rimborso. Il consigliere Mauro Carena ha espresso condivisione sul testo, chiedendo di eliminare alcune considerazioni politiche espresse nella premessa. Il consigliere Paolo Ruzzola ha giudicato debole e tardivo il documento, lamentando il fatto che fosse stato inserito nell’ordine del giorno in un secondo tempo e che la sindaca metropolitana fosse assente nella discussione del documento. Secondo Ruzzola è sbagliato chiedere al Governo di poter utilizzare gli avanzi di amministrazione degli anni precedenti. “Abbiamo paura di dire al Governo di venirsi a prendere le chiavi della Città metropolitana se non eroga le risorse indispensabili?” ha chiesto polemicamente il capogruppo della Lista civica per il territorio. Altre istituzioni, altre Province secondo Ruzzola si sono già espresse più duramente e occorrerebbe approvare un documento dotato di maggiore forza politica, perché l’avanzo deve essere utilizzato per nuovi investimenti e non per interventi di ordinaria manutenzione. Il consigliere Dimitri De Vita ha ricordato che il testo era stato condiviso per tempo con i gruppi, ma ha proposto di emendare il documento e ridiscuterlo il 5 aprile. Il consigliere Ruzzola ha ribadito la richiesta di un testo più deciso e di certezze sulla disponibilità di risorse. La dottoressa Roberta Doglione ha spiegato che non sono ancora stati approvati i decreti con i quali dovrebbero essere messe a disposizione delle Città metropolitane le risorse per proseguire la propria attività. Una bozza del decreto circolata negli ultimi giorni avrebbe come conseguenza il fatto che 134 dei circa 200 milioni di euro incassati dalla Città metropolitana di Torino grazie all’imposizione fiscale di propria competenza dovrebbero essere girati allo Stato. I rimanenti 66 milioni non sarebbero assolutamente sufficienti a coprire spese per il personale per 54 milioni, per il riscaldamento degli uffici e sedi scolastiche di proprietà per 12 milioni, per il pagamento delle rate dei mutui per 30 milioni, per le utenze per 10 milioni. In tavoli tecnici a livello nazionale è stata avanzata la richiesta di sterilizzare totalmente il taglio di risorse per il 2016. Se tutte le richieste avanzate al Governo venissero accolte il taglio complessivo ammonterebbe a circa 85 milioni. Comunque nell’attuale situazione le spese fisse obbligatorie, senza considerare la manutenzione ordinaria, non sono più sostenibili. Non basta a salvare la situazione la riduzione delle spese e la rinegoziazione dei mutui. Non è nemmeno sufficiente l’avanzo derivante da entrate dalla Regione non previste. Se non verrà approvata una norma per l’utilizzo degli avanzi per la salvaguardia degli equilibri di bilancio si dovrà approvare un bilancio in disavanzo. Anche i fondi eventualmente provenienti dalla Regione devono essere liquidati entro l’anno, ma occorre disporre di un bilancio approvato. Il voto sulla mozione è stato rinviato alla seduta del 5 aprile.