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Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Consiglio metropolitano

14 marzo 2017

Lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza dei solai della succursale di via Don Grioli 43 del Liceo Artistico Cottini
Lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza della copertura dell'Istituto di Istruzione Superiore "Primo Levi" di corso Unione Sovietica 490 a Torino.
Il consigliere delegato ai lavori pubblici e infrastrutture Antonino Iaria ha fatto riferimento alla rottura del vaso di espansione dell'impianto idrico nel sottotetto del Liceo Cottini, che si è verificata nel gennaio scorso, rendendo necessario un intervento di somma urgenza a causa dell'allagamento dei solai e dello sfondellamento parziale dei soffitti di alcune aule. Il consigliere ha spiegato che l'attività didattica è stata interrotta parzialmente per diversi giorni in alcune aule. I lavori di messa in sicurezza sono consistiti nella posa di reti anti-sfondellamento, ma la Città metropolitana dovrà ora reperire le risorse per il completamento della messa in sicurezza dei solai. Il consigliere Iaria ha poi accennato ai lavori di somma urgenza di minore entità eseguiti nell'edificio dell'Istituto "Primo Levi". Il capogruppo Vincenzo Barrea, capogruppo della lista Città di città, ha chiesto se non esistono alternative all'adozione di delibere di somma urgenza, ad esempio l'emanazione di decreti della sindaca metropolitana. La dottoressa Roberta Doglione, direttore dell'area Risorse finanziarie, ha spiegato che i lavori di somma urgenza sono assimilabili ai debiti fuori bilancio, e che l'approvazione in Consiglio è resa necessaria dal fatto che il Bilancio di previsione 2017 non è ancora stato approvato. Nella relazione previsionale e programmatica occorrerà prevedere la possibilità di utilizzare gli stanziamenti per l'edilizia scolastica per lavori di somma urgenza. Le due delibere sui lavori di somma urgenza sono state approvate all'unanimità dai 16 consiglieri presenti.

Assistenza tecnica ai Comuni per la corretta applicazione della variante "Seveso" al Piano territoriale di coordinamento

Declassificazione e dismissione al Comune di Cumiana del vecchio tracciato della strada provinciale 146 del Viotto
Il consigliere Iaria ha spiegato che la declassificazione di un tratto della provinciale 146 e di un parcheggio è avvenuta a seguito di lavori di miglioramento della viabilità locale in occasione delle Olimpiadi del 2006. La delibera è stata approvata con 15 voti favorevoli e la non partecipazione al voto della consigliera Anna Merlin.

È stata rinviata al prossimo Consiglio la discussione del Regolamento per il rimborso degli oneri connessi con le attività degli amministratori della Città metropolitana.

Assistenza tecnica ai Comuni per la corretta applicazione della variante "Seveso" al Piano territoriale di coordinamento
La consigliera Pirro ha spiegato che la Città metropolitana attiva tavoli tecnici per il supporto alla predisposizione delle varianti urbanistiche da parte dei Comuni e delle relative note esplicative. Questo per consentire alle amministrazioni locali di rispettare quanto previsto dalle normative sui rischi di incidenti con un forte impatto ambientale. La legge prescrive una valutazione delle aree a rischio nei territori comunali e l'adeguamento dei Piani regolatori a tale valutazione. La Città metropolitana ha predisposto una nota esplicativa che consente ai funzionari incaricati di redigere le valutazioni di rischio e le varianti di applicare correttamente le normative vigenti. Il consigliere Paolo Ruzzola (Lista civica per il territorio) ha ringraziato l'ingegner Marengo per i chiarimenti tecnici che ha fornito a lui e ad altri consiglieri metropolitani. Ruzzola ha chiesto però che in futuro venga dato ai consiglieri più tempo per approfondire delibere a elevato contenuto tecnico. Alla richiesta di Ruzzola si è associata la consigliera Maria Grazia Grippo (lista Città di città). Il vicesindaco Marocco ha spiegato che il ritardo nella trasmissione e nell'analisi della delibera da parte dei consiglieri è dovuto anche al prolungamento del confronto sulla riorganizzazione del personale. Il consigliere Mauro Carena (Città di città) ha auspicato che la riorganizzazione del personale sia rapida. La delibera è stata approvata all'unanimità degli 11 consiglieri presenti.

 

MOZIONI

Ottenimento di fondi per lavori di ripristino della viabilità e dell'edilizia scolastica a seguito dell'alluvione del novembre 2016.
La consigliera Monica Canalis (lista Città di città) ha illustrato la mozione, presentata nel mese di dicembre. La mozione è stata approvata all'unanimità dai 15 consiglieri presenti in aula con un emendamento riguardante la convocazione entro il mese di aprile di un tavolo di confronto con gli enti locali coinvolti negli eventi alluvionali. Il testo impegna la sindaca metropolitana Chiara Appendino a concordare con la Regione Piemonte il trasferimento della somma di competenza della Città metropolitana nel più breve tempo possibile, promuovere azioni di sollecitazione verso le autorità statali per lo stanziamento di ulteriori fondi, anche di concerto con la Regione Piemonte, tenere regolarmente informato il Consiglio metropolitano sui progressi nel trasferimento delle somme e nel reperimento di nuovi fondi, convocare regolarmente un tavolo di confronto con i Comuni e le Unioni di Comuni coinvolti dagli eventi alluvionali, invitando oltre ai tecnici i consiglieri metropolitani interessati per competenza territoriale, e prevedendo convocazioni frazionate per ambiti territoriali e convocazioni in loco, calendarizzare entro aprile la prima convocazione del tavolo dandone pronta comunicazione ai consiglieri metropolitani. Il consigliere Iaria ha spiegato che in un tavolo di lavoro istituito dalla Regione insieme ai Comuni e alla Città metropolitana sono state affrontate nel frattempo ulteriori problematiche. Iaria ha giudicato datato il testo della mozione, che infatti era stata presentata nel mese di gennaio, ma si è detto comunque d'accordo a condividere con il Consiglio le problematiche e a proseguire gli incontri con gli amministratori locali per constatare le situazioni critiche che necessitano di interventi urgenti. Il consigliere Mauro Carena (Città di Città) ha chiesto che, più che convocare commissioni, al di là delle appartenenze politiche i consiglieri si mobilitino per constatare il da farsi sul territorio, richiedere unitariamente le risorse indispensabili per i lavori di ripristino delle infrastrutture, riorganizzare i servizi della Città metropolitana anche attraverso nuove assunzioni. La consigliera Canalis ha espresso disponibilità a emendare la mozione e ha auspicato un monitoraggio in caso di calamità naturali da parte non solo del consigliere delegato, ma anche di altri membri dell'assemblea. Il sindaco di Pinasca, Roberto Rostagno, portavoce dei Comuni della Zona omogenea del Pinerolese, ha chiesto alla Città metropolitana un impegno per rappresentare gli interessi dei Comuni e la loro necessità di reperire risorse per la messa in sicurezza del territorio. Il consigliere Dimitri De Vita ha preannunciato il voto favorevole del gruppo del Movimento 5Stelle, ricordando che l'impegno del Consiglio per i territori è già un dato di fatto. La consigliera Canalis ha spiegato che la mozione è di carattere politico, per sottolineare il ruolo che il Consiglio deve avere per la tutela del territorio. Il consigliere Ruzzola della Lista civica per il territorio si è associato alla mozione. Il collega Mauro Fava ha preannunciato anch'egli il voto favorevole e ha ringraziato il consigliere Iaria per i sopralluoghi sul territorio del Canavese per verificare le criticità in materia di viabilità. La mozione è stata emendata indicando come scadenza per l'inizio degli incontri sul territorio il mese di aprile.

Utilizzo dei fondi "post-olimpici" della Fondazione 20 Marzo 2006 a favore dei territori montani
La seduta è stata aperta ai vertici della Fondazione XX Marzo 2006. Il presidente, Valter Marin, ha spiegato per sommi capi quanto previsto dalla legge 65 per le opere pubbliche realizzate in vista delle Olimpiadi del 2006 in 11 Comuni. Ha ricordato che il miliardo e 600 milioni di euro risparmiati con i ribassi d'asta sono stati riservati a opere di miglioramento delle infrastrutture sportive e turistiche nelle località olimpiche. Le risorse disponibili e spendibili dalla Scr (Società di committenza regionale) potrebbero essere incrementate da una sentenza della Cassazione su un contenzioso riguardante la variante di Avigliana. Nella distribuzione delle risorse la Città di Torino dovrebbe assorbire il 35% e il territorio montano il restante 65%i. Nelle previsioni di spesa si è prestata una notevole attenzione alla manutenzione degli impianti olimpici e all'efficientamento energetico degli impianti. Ad esempio, grazie a nuove tecnologie, la spesa annua per il riscaldamento del Palaghiaccio di Pinerolo potrebbe scendere da 300mila a 150mila euro. In merito alla pista di bob di Cesana, il presidente Marin ha ricordato che la nuda proprietà era stata assegnata alla Provincia, che a suo tempo conferì per 50 anni alla Fondazione l'impianto e il diritto di superficie sul complesso. Ha poi ripercorso la vicenda della gestione dell'impianto di refrigerazione della pista e delle difficoltà di gestire la pista organizzandovi eventi agonistici e una fruizione turistica che non comportassero oneri per gli enti pubblici. Una valutazione dei costi annuali di gestione, che ammontava a 600mila euro, è stata oggetto di un confronto tra operatori turistici, Coni e Comune, che non è approdata a impegni concreti. A seguito di una consultazione con la popolazione, il Comune di Cesana ha chiesto che i fondi disponibili per la gestione della pista vengano utilizzati per modernizzare gli impianti per lo sci alpino. È poi emersa l'ipotesi di un nuovo villaggio del Club Med, da realizzare demolendo la pista di bob e rinaturalizzando con un rimboschimento una porzione dell'area occupata dall'impianto. Sull'ipotesi ha iniziato a lavorare un gruppo di lavoro comprendente la Regione, la Città metropolitana, la Fondazione XX Marzo e il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali. L'ipotesi progettuale dell'edificio principale del villaggio del Club Med è stata molto ridotta nella volumetria e nell'impatto ambientale, sposando un modello architettonico ad alta efficienza energetica che ricorda un villaggio montano tradizionale. Marin ha spiegato che la Fondazione XX Marzo propone di riutilizzare l'edificio che ospita il pistino di spinta, avviare una consultazione preliminare di mercato sul progetto del Club Med, concertare con Finpiemonte e Cassa Depositi e Prestiti un'ipotesi di piano finanziario dell'intervento e redigere una proposta per la variante urbanistica che si renderà necessaria. Si ipotizza di lanciare una gara a evidenza pubblica, per la progettazione, costruzione e gestione del complesso alberghiero. Secondo Marin l'assegnazione del diritto di superficie alla Fondazione XX Marzo dovrebbe essere prorogata di almeno 30 anni, per rendere interessante l'investimento per i grandi gruppi del settore turistico. A questo proposito, la consigliera Monica Canalis ha illustrato una mozione in cui si chiede di prorogare la concessione del diritto di superficie dell'area dell'impianto del bob alla Fondazione XX Marzo. Secondo Canalis, le Olimpiadi sono state un momento unico di sinergia fra Torino e territori montani, e il Consiglio metropolitano deve impegnarsi in una valutazione su quali territori hanno più bisogno di interventi. Questo perché la Città metropolitana ha la nuda proprietà dell'area e deve quindi essere coinvolta nelle scelte. Canalis ha chiesto che la sindaca Appendino prenda definitivamente una posizione politica sull'ipotesi del villaggio turistico del Club Med e che il Consiglio calendarizzi una discussione sul futuro dei trampolini di Pragelato. Il consigliere Mauro Carena (Città di città) ha ricordato che le risorse avanzate dall'Agenzia Torino 2006 ammontano a decine di milioni, sono molto importanti per il futuro del territorio e non devono essere motivo di contrasto tra Città di Torino e le vallate olimpiche. I fondi disponibili, ha sottolineato Carena, devono servire a risolvere i problemi dei territori, promuovendo un modello di turismo ambientalmente sostenibile, attrattivo a livello internazionale e capace di generare un indotto nell'intero territorio metropolitano. Paolo Ruzzola, capogruppo della Lista civica per il territorio, ha espresso condivisione sul testo della mozione, auspicando a breve un'audizione sul futuro dei trampolini di Pragelato. Il consigliere Dimitri De Vita ha espresso l'opinione che la mozione della lista Città di città avrebbe dovuto essere un'interrogazione, e ha ricordato che la sindaca è tenuta a rispettare la legge 65. Il consigliere delegato Antonino Iaria ha fatto riferimento ai costi molto pesanti della gestione di alcuni impianti olimpici, segnalando che a suo parere la mozione lascia aperta sia la questione ambientale che quella dei costi. Inoltre ha ricordato che l'ipotesi iniziale sulla localizzazione della pista di bob a Beaulard sarebbe stata migliore, sia dal punto di vista ambientale che da quello tecnico, soprattutto per quanto riguarda i costi di refrigerazione di un impianto che sorge in un'area molto esposta al sole. La consigliera Canalis ha poi chiesto di sospendere la mozione, in attesa dell'audizione della sindaca di Pragelato e della sindaca Appendino. Il consigliere Carena ha ribadito che la mozione intende aiutare la sindaca a svolgere il suo compito. La consigliera Elisa Pirro ha spiegato che la valutazione sull'impatto ambientale dell'ipotizzato complesso alberghiero del Club Med non è stata ancora formalizzata. Il presidente Marin ha ricordato che la compromissione ambientale del'area della pista di bob con la realizzazione del complesso Club Med scenderebbe dall'83 al 40% della superficie totale. Inoltre, ha precisato che la Fondazione XX Marzo sta effettuando una ricognizione delle esigenze di intervento nei diversi Comuni. Il sindaco di Cesana, Lorenzo Colomb, ha chiesto al Consiglio un'attenzione al futuro del sito del bob e all'impatto ambientale dell'impianto attuale. Secondo il primo cittadino cesanese, l'investimento del Club Med darebbe un notevole impulso allo sviluppo turistico di un Comune che di turismo vive. Il professor Barbieri, rappresentante della Città metropolitana nella Fondazione XX Marzo, ha spiegato che la valutazione ambientale sulla proposta Club Med deve ancora essere formalizzata, perché per ora c'è solo un progetto preliminare e di massima, già modificato e attenuato nella volumetria degli edifici a destinazione alberghiera. Secondo il professor Barbieri, si può ipotizzare l'adozione di una variante urbanistica e di un procedimento in sede di Sportello unico per le attività produttive. Si dovrà decidere se attivare una procedura Vas o procedere a una semplice Via, con relative prescrizioni per la tutela ambientale del sito.

Futuro delle realtà di volontariato operanti al Barocchietto
Il consigliere Silvio Magliano (Città di città) ha illustrato la mozione, spiegando che il canone di 20mila euro all'anno richiesto ad associazioni di volontariato senza scopo di lucro è insostenibile, anche perché le associazioni hanno effettuato investimenti per migliorare la struttura che sorge nel Comune di Grugliasco. L'affidamento del complesso alle quattro associazioni presenti nella struttura è stato prorogato a partire dal 2012, ma occorrerebbero certezze per il futuro e sarebbe opportuno riconoscere le spese sostenute dalle associazioni nell'ultimo ventennio. Il vicesindaco Marco Marocco ha spiegato che le tariffe sono previste da una delibera della Giunta provinciale del 2014 e che il Comune di Grugliasco verrà incontro alle associazioni con l'esclusione del pagamento dell'Imu. Il Comune di Grugliasco è stato invitato dalla Città metropolitana ad assumere l'immobile in comodato d'uso gratuito, e l'amministrazione locale si è detta disponibile all'operazione. Parlando anche in qualità di sindaco di Grugliasco, il consigliere Roberto Montà (Città di città) ha chiesto che si trovi una soluzione per chiudere una pagina difficile, derivante dal passaggio da Provincia a Città metropolitana. Inoltre, Montà ha ricordato che le attività svolte nel complesso del Barocchietto vanno anche a vantaggio dei cittadini di Torino, e che occorre una valutazione su una futura destinazione dell'opera e sulla sua valorizzazione. Alla richiesta di un confronto sul futuro si è associato il consigliere Magliano. Il vicesindaco Marocco ha ribadito l'impegno della Città metropolitana a trovare una soluzione.

 

INTERROGAZIONI

Proteste degli studenti di istituti superiori per le aule non adeguatamente riscaldate.
L'interrogazione è stata illustrata dalla consigliera Maria Grazia Grippo (lista Città di città), che ha lamentato il fatto che l'insufficiente riscaldamento si sia verificato proprio nel periodo più freddo dell'inverno 2016-2017. Grippo ha chiesto se siano stati presi provvedimenti per evitare ulteriori problemi in futuro. Ha risposto il consigliere Iaria, che ha illustrato gli interventi effettuati per ovviare ai problemi negli Istituti Regina Margherita, Guarini e Birago, quest'ultimo di proprietà del Comune, con la gestione dell'impianto di riscaldamento affidata all'Iren. La Città metropolitana ha siglato un contratto con la società Antas per la gestione complessiva e la manutenzione degli impianti di riscaldamento negli edifici scolastici. La nuova modalità di gestione dovrebbe innescare un percorso virtuoso di miglioramento delle prestazioni di tutti gli impianti di riscaldamento. La consigliera Grippo ha chiesto che una competente commissione si occupi continuativamente della tematica.

Istituzione di nuovi licei
La consigliera delegata Barbara Azzarà ha spiegato le modalità di presentazione delle proposte di nuovi istituti scolastici, ricordando che le richieste di attivazione del Liceo musicale a Chivasso e di un Liceo linguistico a Rivarolo sono giunte oltre il termine previsto. La consigliera ha spiegato le modalità di elaborazione dei criteri per il dimensionamento scolastico da parte della Regione. L'approvazione dei piani provinciali doveva avvenire entro il 25 novembre 2016 e le proposte dovevano pervenire alla Città metropolitana entro il 4 novembre, mentre la richiesta del Liceo musicale è pervenuta il 23 novembre. La Consigliera Azzarà ha inoltre fatto riferimento ad un calo di iscritti negli istituti superiori di Chivasso, non certamente legata a un calo demografico. La Regione ha concesso comunque una proroga della valutazione sulla congruità delle richieste di istituire i nuovi Licei a Chivasso e Rivarolo, formalizzata in un decreto della Città metropolitana. Il nuovo Liceo necessiterebbe di aule insonorizzate e interventi strutturali adeguati alla didattica. Per la collocazione della scuole sono stati valutati tre edifici in Chivasso: il Liceo Newton e due istituti privati. Restano da risolvere importanti problemi infrastrutturali. La Città metropolitana, con i propri uffici tecnici, è disponibile per definire un progetto ben strutturato per l'anno scolastico 2017-2018, ma auspica che venga effettuata un'attenta valutazione sui dati degli iscritti alle scuole medie superiori nel Chivassese e nel Canavese Occidentale. La consigliera Azzarà ha passato brevemente in rassegna tutte le problematiche sull'utenza scolastica nelle Zone omogenee, oggetto di incontri tra amministrazioni locali e dirigenti scolastici promossi dalla Città metropolitana. Ha spiegato che il diniego all'istituzione del Liceo linguistico a Rivarolo è motivato dalla carenza di aule e dalla presenza di analoghi istituti a Lanzo, Caluso e Ivrea. Con l'istituzione di un nuovo Liceo linguistico a Rivarolo si verificherebbe un calo di iscritti nelle altre scuole, con relativi problemi di organizzazione delle didattica. In sostanza mettere mano al sistema di istruzione superiore non sarà un'operazione semplice e dovrà essere oggetto di un'ampia concertazione tra tutti i soggetti interessati, per evitare che l'istituzione di nuovi indirizzi di studio in un istituto penalizzi altri istituti. Il consigliere Alberto Avetta (lista Città di città) ha precisato che l'interrogazione mirava a capire se era stata effettuata una ricognizione delle esigenze didattiche dei territori e se era stato avviato un confronto con i dirigenti scolastici del territorio. Secondo Avetta, occorre garantire un confronto costante tra la Città metropolitana, i Comuni e i dirigenti scolastici. La consigliera Azzarà ha replicato che il tempo per coinvolgere i territori sulle scelte di dimensionamento scolastico è stato molto ristretto, auspicando che in futuro le scelte possano essere condivise con il dovuto anticipo.

Trasporto locale con linee di autobus e treni andata e ritorno dal Canavese a Torino
Mauro Fava (Lista Civica per il territorio) ha lamentato come sovente saltino le coincidenze tra le corse sulle diverse linee e come siano particolarmente carenti le coincidenze con i treni della linea Torino-Rivarolo. Secondo Fava occorre una presa di posizione della Città metropolitana verso Gtt e le altre aziende che gestiscono le linee automobilistiche locali, affinché le criticità vengano risolte, soprattutto nelle ore serali. Il sindaco di Volpiano, Emanuele De Zuanne, portavoce della Zona omogenea 4, ha ricordato i disagi patiti dagli utenti nella sua zona. Tali disagi derivano dai tagli alle risorse e sono diventati più frequenti dopo l'incidente ferroviario di Corato e il conseguente inasprimento delle misure di sicurezza nella circolazione dei treni. I treni locali in ingresso a Torino accumulano ritardi anche perché devono dare precedenza ad altri convogli interregionali. Secondo De Zuanne, in sede di Agenzia per la mobilità metropolitana la Città metropolitana deve far rispettare il contratto dal gestore del servizio ferroviario. In alternativa alle linee ferroviarie a maggiore criticità si devono prevedere linee automobilistiche aggiuntive. Il consigliere delegato Dimitri De Vita ha convenuto sul fatto che le nuove normative sulla sicurezza hanno avuto un pesante impatto sul servizio, soprattutto nella tratta Rivarolo-Settimo, in cui i treni debbono viaggiare con il doppio macchinista e non superare i 70 Km orari. Si tratta di prescrizioni che impedicono di recuperare gli eventuali ritardi. De Vita ha spiegato che ad aggravare la situazione vi è la mancanza di risorse regionali per la duplicazione su gomma di alcune tratte ferroviarie e l'istituzione di autobus navetta. Secondo il consigliere Fava è comunque possibile migliorare e garantire le coincidenze, lavorando a un'ulteriore razionalizzazione degli orari che elimini tratte e corse poco utilizzate dall'utenza. Fava ha ricordato che alcune famiglie si sono addirittura organizzate in proprio garantendo corse con autobus per consentire agli studenti di non perdere le coincidenze quando debbono recarsi a scuola.  

Piano anticorruzione della Città metropolitana
La consigliera Maria Grazia Grippo ("Città di città") ha affermato che il Piano redatto dal gruppo di lavoro insediato dalla Città metropolitana nell'analisi del contesto organizzativo interno contiene elementi giudicati dalle organizzazioni sindacali offensivi per i lavoratori, con il riferimento al pericolo di abbassamento del livello dei servizi erogati. Grippo ha chiesto se il testo è stato successivamente emendato e perché la bozza del Piano non era stata preventivamente trasmessa ai sindacati. Il vicesegretario generale della Città metropolitana, Domenica Vivenza, ha spiegato che il Piano anticorruzione deve essere pubblicato per legge entro il 31 gennaio, e per questo non si era potuto sottoporlo preventivamente ai sindacati. Non vi è l'obbligo di sottoporre preventivamente il Piano ai soggetti interessati, ma vi è l'invito a raccogliere osservazioni e richieste di chiarimento e a concordare le modalità di attuazione delle prescrizioni contenute nel documento. L'amministrazione ha accolto le osservazioni delle organizzazioni sindacali e ha steso una relazione allegata al decreto della sindaca metropolitana con cui si adotta definitivamente il Piano. La dottoressa Vivenza ha spiegato che le richieste di emendamento presentate dai sindacati sono state accolte.