Salta ai contenuti

Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Consiglio metropolitano

19 ottobre 2016
Esame delle condizioni di eleggibilità dei consiglieri metropolitani proclamati eletti il 10 ottobre scorso e la convalida degli eletti

La delibera è stata approvata all’unanimità dei 19 consiglieri metropolitani presenti in aula.

Intervento della sindaca Chiara Appendino

La sindaca metropolitana Chiara Appendino ha poi preso la parola per lamentare che, ai sensi della legge Delrio, la sindaca stessa non è stata eletta direttamente dai cittadini. “Iniziare insieme un nuovo cammino” ha sottolineato la sindaca “è per me motivo di gioia e di orgoglio. Ma si deve partire dalle condizioni che ci hanno portato all’elezione di questo Consiglio. I cittadini non hanno potuto esprimersi, questo è un grave vulnus il cui effetto è sotto gli occhi di tutti. I sindaci dei Comuni si sono trovati un sindaco metropolitano non scelto che non ha una maggioranza in Consiglio. Questo problema” ha aggiunto Appendino “unito ai tagli decisi dal Governo, che ci mettono in grande difficoltà, per me offusca l'insediamento di questo Consiglio metropolitano. Tanto la nostra parte politica quanto la vostra” ha sottolineato la sindaca rivolgendosi a Pd e centrodestra “non ha i numeri per decidere. Però non possiamo attendere una nuova riforma”. La prima cittadina ha annunciato che nelle prossime settimane inizierà un giro di consultazioni con i capigruppo, perché “sono convinta che le cose che ci uniscono siano più di quelle che ci dividono. Occorre lasciare da parte le divergenze se no il prezzo più alto lo pagheranno i cittadini. Sono certa che ciascuno di noi farà del suo meglio”. Appendino ha affermato che occorre fare pressione a livello nazionale per cambiare la legge Delrio e per garantire le risorse indispensabili all’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini, come la viabilità, l’edilizia scolastica e il piano antineve per le strade extraurbane. In Italia non avviene ciò che avviene in altri Paesi europei, dove i diversi enti locali dei conglomerati urbani e lo Stato si coordinano e compendiano, elaborando politiche di sviluppo economico e sociale che scaturiscono da consultazioni elettorali libere e democratiche. Appendino ha riconosciuto che in Consiglio metropolitano sono presenti diverse visioni, ma questo è un fatto positivo, perché dal confronto tra visioni diverse può emergere il meglio per la comunità locale. Oggi però le forze politiche non riescono a dimostrare la forza dei propri programmi: sono frenate dalla mancanza di una piena legittimità popolare e di risorse a disposizione dell’Ente. Ma, ha sottolineato la sindaca, si deve agire e quindi la prima cittadina inizierà a breve un giro di consultazioni con i capigruppo del Consiglio, per ascoltare le priorità delle diverse forze politiche. Appendino ha poi ringraziato il vicesindaco Marocco e tutti i sindaci e consiglieri, che lavorano gratuitamente, e tutti i dipendenti che lavorano con difficoltà e mettono in campo le loro competenze.

Adozione dello schema del Documento unico di programmazione per il 2017 e 2018
Adozione del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2016 e dei relativi allegati

Il consigliere Vincenzo Barrea (Città di città) ha affermato che l’intervento della sindaca ha colto le complessità dello scenario in cui la Città metropolitana si trova a operare. Ha inoltre ricordato che il richiamo alla necessità di modificare il sistema elettorale delle Città metropolitane, contenuto nell’ordine del giorno già approvato dal Consiglio nel precedente mandato, deve essere sostenuto dai sindaci e messo in pratica con una piccola modifica alla legge Delrio. Il gruppo della lista “Città di città” proporrà un’iniziativa comune di tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio metropolitano per ottenere l’elezione diretta del sindaco metropolitano, perché l’attuale designazione del sindaco e dei consiglieri non è rappresentativa della volontà dei cittadini e delinea un Consiglio ingovernabile, nonostante l’Ente sia molto complesso da governare, a causa dei tagli di risorse subiti. Secondo Barrea tutte le forze politiche dovranno interpretare il loro ruolo in modo nuovo. Se ci sarà ancora senso di responsabilità da parte della sindaca metropolitana il gruppo Città di città è disponibile al confronto. Il consigliere Paolo Ruzzola (Lista civica per il territorio) si è associato alle considerazioni della sindaca e del consigliere Barrea, sottolineando che il Consiglio metropolitano ha un ruolo di assoluta responsabilità, per dare ai territori quelle risposte in termini di servizi, che ultimamente non hanno avuto a causa della scarsità di risorse. Anche la Lista civica per il territorio è disponibile a confrontarsi sulle priorità innanzitutto sulla manutenzione della viabilità e dell’edilizia scolastica. La sindaca Appendino ha poi ricordato ai Consiglieri che la riforma Delrio prevede il Documento unico di programmazione (Dup) e il Bilancio di previsione come adempimenti obbligatori. Inoltre ha rilevato che le amministrazioni uscente ed entrante concordano sulla priorità da dare alla manutenzione della viabilità e dell’edilizia scolastica di competenza. Alla luce dei tagli ai trasferimenti erariali, alla Città metropolitana di Torino è stato imposto un trasferimento allo Stato di 108 milioni di euro, a cui si aggiungono altri tagli. Tutto questo a fronte della disponibilità di fondi propri per 200 milioni. Secondo Appendino, nonostante sia stato più volte sollecitato in tal senso, il Governo non ha intenzione di garantire l’operatività delle Città metropolitane. La sindaca ha lamentato che l’’intero bilancio della Città metropolitana di Torino è assorbito dai trasferimenti allo Stato, in un sorta di federalismo fiscale al contrario. Appendino ha ricordato che, a luglio, il Consiglio metropolitano ha approvato indirizzi di bilancio che delineano tagli alla spesa e prendono atto dell’impossibilità di garantire tutti i servizi e lo stesso funzionamento della macchina amministrativa. Grazie a interventi di riduzione delle spese – che hanno un pesante impatto sul funzionamento della macchina organizzativa e sull’organizzazione del lavoro – è possibile garantire un volume di interventi di manutenzione simile a quello del 2015. Il Bilancio prevede investimenti per la manutenzione straordinaria di strade e scuole per oltre 25 milioni di euro, grazie a risorse provenienti da avanzi di amministrazione derivanti da dismissioni di immobili e di partecipazioni. Tali risorse sono destinate alla manutenzione della rete viaria e all’edilizia scolastica. La Città metropolitana è inoltre riuscita a ottenere dalla Regione Piemonte stanziamenti per l’assolvimento delle funzioni oggetto di riordino e l’eliminazione dell’obbligo di cofinanziamento delle politiche assistenziali. Lo svincolo di una quota parte dell’avanzo di amministrazione del 2015 ha permesso di recuperare risorse per 6 milioni di euro. La sindaca Appendino ha sottolineato che l’amministrazione entrante ha lavorato per evitare tagli alle spese per la manutenzione e per la sicurezza dei dipendenti. Sono stati tagliati i contributi non obbligatori per legge o per impegni precedentemente presi. Non sono previste nuove costruzioni. Si è fatto ricorso a risorse statali e comunitarie per politiche di settore quali quelle ambientali e di gestione del territorio. Appendino ha spiegato che il bilancio all’esame del Consiglio è sostanzialmente tecnico e chiude un ciclo strategico e operativo biennale. L’impatto delle decisioni tradotte nelle voci di bilancio sulle politiche dei prossimi anni è indicato nella nota integrativa, un atto voluto per garantire la trasparenza. Gli stanziamenti previsti dal bilancio saranno disponibili dalla fine di novembre. Ma, ha sottolineato la sindaca Appendino, entro l’anno occorrerà una riflessione sull’impatto della legge di stabilità 2017 sulla finanza locale, soprattutto per quanto riguarda il principio del pareggio di bilancio. E’ da valutare l’effettiva possibilità di accertare entrate rilevanti. Secondo la sindaca occorrerà un confronto con i consiglieri, sia sul rispetto dei vincoli di bilancio, sia sulla manutenzione straordinaria del patrimonio viario e di edilizia scolastica. Sarà necessario che il Governo definisca il futuro assetto finanziario delle Città metropolitane, perché, ha ribadito Appendino, nell’attuale situazione di incertezza è difficile fare scelte strategiche e riuscire a riorganizzare l’Ente. La sindaca ha ribadito che il Bilancio di previsione 2016 è tecnico, fotografa la situazione esistente e cerca di coprire la scarsità di risorse, mettendo a disposizione 26 milioni di euro per gli interventi prioritari. “Non si dà risposta a tutte le necessità, ma è il meglio che si può fare oggi” ha concluso Appendino. Il consigliere Alberto Avetta (Città di città) ha ricordato al Consiglio che la riforma Delrio ha previsto per le Città metropolitane un ruolo forte nel coordinamento dello sviluppo sociale ed economico del territorio e nella pianificazione strategica. Avetta ha sottolineato che Torino senza il territorio metropolitano sarebbe una città medio-piccola, mentre diventa una realtà unica se si considerano i 315 Comuni del territorio. Confinare con la Francia consente ad esempio alla Città metropolitana di attrarre fondi comunitari transfrontalieri: si tratta di circa 100 milioni di euro in pochi anni. La struttura dell’Ente si è specializzata nella progettazione europea. Secondo Avetta la Città metropolitana deve continuare a elaborare progetti strategici, perché, ha affermato, “asfaltare e accendere i riscaldamenti lo possono fare l’Anas e i Comuni. Occorre dare autorevolezza e presenza politica all’Ente. Abbiamo il dovere di costruire le condizioni perché nessun cittadino del territorio si senta di serie B”. Secondo Avetta l’area circostante Torino è la forza e il valore aggiunto della Città metropolitana. Il gruppo Città di città è innanzitutto interessato a conoscere come la nuova amministrazione intende i rapporti con lo Stato e la Regione. La precedente amministrazione ha scelto di mantenere in capo all’Ente la formazione professionale e di varare le Zone omogenee per gestire meglio i territori. E’ utile inoltre sapere cosa pensa la nuova amministrazione su temi come il ciclo dell’acqua, i rifiuti, il trasporto pubblico locale, le partecipazioni esterne. Secondo Avetta la Città metropolitana, insieme alla Regione e ai Comuni, deve giocare un ruolo straordinario sulle infrastrutture come il nodo idraulico di Ivrea. Avetta ha insistito sul tema della pianificazione strategica, ma ha anche ricordato che la legge di stabilità non prevede più tagli alle Città metropolitane e che la Regione ha messo a disposizione risorse per strade e scuole. Secondo il consigliere della lista “Città di città”, occorre fare qualche sforzo in più, perché oggi la Città metropolitana destina solo 10 milioni a investimenti. Avetta ritiene che occorresse un approccio meno prudente, per venire incontro alle esigenze dei territori esterni all’area metropolitana torinese, perché l’attenzione ai territori conferisce autorevolezza all’Ente. Il consigliere Dimitri De Vita (Movimento 5Stelle) ha ricordato che la prudenza attribuita al Bilancio non è divergente dall’impostazione della precedente amministrazione, perché persistono i tagli da parte del Governo, che sono un oltraggio all’autorevolezza dell’Ente. Anche perché negli ultimi anni, le forze politiche presenti in Consiglio metropolitano hanno condiviso le scelte di fondo. Secondo De Vita la limatura delle previsioni di spesa e l’allocazione delle risorse sono state realizzate nell’interesse dei territori. Il consigliere del Movimento 5Stelle ha riconosciuto che la Città metropolitana non può ridursi a un Ente amministrativo e tecnico, ma ha ricordato che chi amministra non può promettere quanto non è possibile. Pertanto occorre un intervento politico a livello nazionale, che reinterpreti il ruolo degli Enti di area vasta. Secondo De Vita la Città metropolitana ha la fortuna di poter contare su grandissime professionalità, ma occorrono adeguati strumenti di natura economica. Il consigliere Mauro Carena (Città di città) ha ricordato che lo Statuto che la Città metropolitana si è data nel 2015 consente di garantire la partecipazione dei territori alle scelte di fondo dell’Ente. Per Carena occorre uscire un’atmosfera “da Titanic che sta affondando”. Ogni amministratore deve portare avanti le battaglie per cambiare le normative che non ritiene giuste, come l’elezione indiretta del sindaco e dei consiglieri metropolitani. Ma ogni amministratore deve fare il possibile per garantire i servizi ai cittadini. Anche se le risorse della Città metropolitana vengono drenate troppo dallo Stato, ma il mercato dell’auto è in crescita e quindi gli introiti dall’Ipt e dall’addizionale Rc auto aumenteranno. Il Bilancio 2016 pareggia e non sfora il Patto di stabilità e, secondo Carena, lo si poteva varare prima, perché da luglio a oggi non vi sono stati cambiamenti sostanziali delle condizioni. Il consigliere della lista Città di città si è detto convinto che si potesse fare di più sui finanziamenti alle associazioni, non sono più i vecchi contributi a pioggia, ma sono indispensabile alle attività culturali e ai posti di lavoro. Se il bilancio pareggia, a parere di Carena, si poteva dare un maggiore riconoscimento ai dipendenti, anche perché ci sono risorse per 770mila euro, liberate dai trasferimenti verso altri enti e utilizzabili per concedere le progressioni orizzontali e rimpinguare il fondo per l’incentivazione. L’Ente scenderà a fine anno a 890 dipendenti, con una minore spesa per il personale. Carena ha ricordato che occorrono investimenti nelle attrezzature informatiche. Ha ricordato inoltre che negli anni scorsi sono state avviate cause per le pesanti condizioni derivanti dagli swap, da cui dovrebbero derivare risorse. E’ stata avviata la revisione del patrimonio, per poter disporre di risorse per investimenti. Invimit può acquisire e valorizzare edifici di proprietà della Città metropolitana. L’ottimismo di cui Carena si è fatto portatore è, a suo dire, basato sui fatti e su quanto di positivo è stato preparato nei mesi scorsi. Occorre riorganizzare gli uffici, dando a tutti i dipendenti gli strumenti per operare e l’orgoglio di lavorare per un ente previsto dalla Costituzione. Ecco perché, ha ricordato Carena, il centro-sinistra aveva proposto a luglio di evitare il termine “dissesto” nella delibera sugli equilibri di bilancio, per evitare un danno di immagine all’Ente, che può mettere le qualità e le professionalità a disposizione dei territori. Secondo Carena gli amministratori sono i primi a dover essere motivati nell’affrontare i problemi, anche di bilancio. Il consigliere Ruzzola è poi intervenuto per chiedere il motivo dell’approvazione del Bilancio di previsione il 19 ottobre. Secondo Ruzzola, stanti le considerazioni sull’importanza della Città metropolitana per la promozione dello sviluppo, sarebbe già tanto poter garantire la manutenzione ordinaria delle strade, chiudere i buchi e pulire i fossi. Il gruppo Lista civica non ha partecipato al voto, perché, come ha sottolineato Ruzzola, i tre nuovi consiglieri non hanno potuto esaminare il bilancio con la dovuta attenzione e con i dovuti approfondimenti. Il Consigliere Roberto Montà (Città di città) ha ribadito che il Consiglio metropolitano non è un consesso di amministratori di condominio e non può affrontare solo l’ordinaria amministrazione. Ci sono dei limiti all’operatività, ma, secondo Montà, occorre darsi obiettivi strategici coinvolgendo le forze sociali ed economiche, prendere decisioni strategiche sulle infrastrutture, sull’edilizia scolastica e sulla formazione professionale. Occorre trovare il modo di delineare il futuro e costruire una sintesi che va al di là delle appartenenze politiche. Secondo Montà gli eletti in Consiglio metropolitano e i portavoce delle Zone omogenee esprimono una classe dirigente capace di fare sintesi e condividere le scelte strategiche. Il rappresentante della Zona 7 di Ciriè, Paolo Biavati, è intervenuto per affermare che i Comuni hanno bisogno non di un ente erogatore di servizi ma di una Città metropolitana amministrata da politici che sappiano dare un indirizzo al governo del territorio, lavorare superando le differenze politiche e accompagnare le amministrazioni locali. Il consigliere De Vita ha brevemente replicato a Carena, ricordandogli che il bilancio era da lui conosciuto nelle linee generali e che, in materia di fondo 2016 di incentivazione dei dipendenti, si sarebbe già potuto intervenire nei mesi scorsi. Il consigliere Barrea ha affermato che, stante l’attuale composizione dell’assemblea, nel Consiglio è difficile immaginare un ruolo di maggioranza e di opposizione, perché tutti i consiglieri hanno una responsabilità verso l’Ente, le Zone omogenee, i sindaci e i dipendenti. Secondo Barrea, non si può andare in ordine sparso di fronte alle grandi opportunità di investimento privato e di attrazione di risorse comunitarie. Il sindaco metropolitano può essere un riferimento per l’intero territorio. Secondo Barrea, la sollecitazione del consigliere Carena va nel senso di individuare spazi per fare di meglio e di più. Barrea ha annunciato l’astensione sul bilancio del gruppo Città di città, definendo l’astensione stessa come “fiduciosa”. La rappresentante della Zona omogenea 10 Chivasso, Matilde Casa, ha augurato buon lavoro al Consiglio e ha sottolineato che la costituzione delle Zone ha aiutato i sindaci a lavorare insieme e ad elaborare una pianificazione strategica che ora attende di essere applicata. Il rappresentante della Zona 4 Torino Nord, Emanuele De Zuanne, ha sottolineato l’esigenza di programmare i servizi intercomunali sulla scala di Zona. Il consigliere Castello (Lista civica per il territorio) ha affermato che l’intera Città metropolitana deve imparare a lavorare insieme, ad esempio utilizzando meglio il bando per le periferie urbane. Alberto Rostagno, portavoce della Zona 8 Canavese occidentale, ha chiesto che il Consiglio lavori per evitare la sensazione di scollamento tra territori e Città metropolitana, che si è espressa con la mancata partecipazione di molti amministratori locali al voto per l’elezione del Consiglio. Secondo Rostagno sarebbe stato opportuno che la sindaca Appendino informasse preventivamente le Zone omogenee della sua intenzione di nominare il consigliere Marco Marocco alla carica di vicesindaco metropolitano. Rostagno ha chiesto che Marocco si confronti da subito con gli amministratori dei territori, per illustrare le linee generali del bilancio. Luigi Sergio Ricca, portavoce della Zona 9 Eporediese, ha espresso condivisione con le considerazioni della sindaca Appendino sulla legge Delrio, che ha necessità di un “secondo tempo”, per correggere alcune storture. Anche Ricca ha affermato che non deve essere sottovalutato il segnale derivante dalla insufficiente partecipazione dei consiglieri comunali al voto: un dato che indica una sorta di contestazione dei meccanismi di governo della Città metropolitana. Per Ricca deve essere valorizzato il ruolo delle Zone omogenee. Certo è che le tempistiche di approvazione del bilancio non sono tollerabili e non si può ridurre la partecipazione dei territori all’espressione di un parere: occorre invece una consultazione preventiva. Così come occorre proseguire nella redazione del Piano strategico, in un confronto continuo con le Zone. Il consigliere Maurizio Piazza (Città di città) ha auspicato che in futuro il bilancio metta a disposizione risorse e modalità di lavoro, per consentire al Consiglio di incidere sulle scelte fondamentali dell’Ente. La sindaca Appendino ha riconosciuto che il confronto con tutti i consiglieri e l’analisi degli atti deve riprendere, così come il confronto con le Zone omogenee. Appendino ha affermato di non avere una visione pessimistica sulle prospettive dell’Ente. Ma ha anche ricordato che occorre lavorare nell’immediato per evitare che nel 2017 alla Città metropolitana manchino risorse per 80 milioni di euro, stanti le vigenti normative. La sindaca ha assicurato di non avere un approccio torinocentrico. Ha poi puntualizzato che gli investimenti per opere nuove nel 2016 ammontano a 26 milioni. Si poteva fare e auspicare di più: la sindaca lo ha riconosciuto, ma ha anche rivendicato il fatto che, a partire dal mese di luglio, si è lavorato per recuperare risorse per 6 milioni e mezzo dalla Regione. La sindaca ha ringraziato la struttura per l’impegno profuso negli ultimi due mesi. “Occorre guardare avanti con senso di responsabilità” ha concluso Appendino. “Abbiamo difficoltà ma anche opportunità”. La dottoressa Roberta Doglione, direttore dell'Area Risorse finanziarie, ha illustrato due emendamenti, che prendono atto dell’acquisizione di risorse per 113.800 euro derivanti da una polizza di assicurazione antincendio per l’istituto Darwin. Tali risorse verranno utilizzate per la realizzazione di presidi antincendio. Sugli emendamenti si sono espressi favorevolmente otto consiglieri, altri otto si sono astenuti e tre non hanno partecipato al voto. Anche le delibere relative al Dup e al Bilancio di previsione sono state approvate con otto voti favorevoli, otto astenuti e tre non partecipanti al voto.

Declassificazione e dismissione di un tratto di strada provinciale nel Comune di Casalborgone
Affidamento dei lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza e il ripristino dell’agibilità della scala di emergenza della succursale di via Bologna del Liceo scientifico “Albert Einstein” di Torino
Affidamento dei lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza dei solai in latero-cemento dell’Istituto “Buniva” di Pinerolo
Affidamento dei lavori di somma urgenza per la riparazione di una condotta idrica e il ripristino della funzionalità di servizi igienici nell’Istituto “Steiner” di Torino
Affidamento dei lavori di somma urgenza per la verifica e la messa in sicurezza del manto di copertura in lose del Liceo classico “Porporato” di Pinerolo
Affidamento dei lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza e il ripristino tramite sostituzione di apparecchiature degli ascensori non funzionanti e ammalorati negli Istituti “Ettore Majorana”, “Cottini” (sede centrale e succursale), “Ferrari”, “Sommellier”, “Boselli” e “Quintino Sella” di Torino
Affidamento dei lavori di somma urgenza per la sostituzione di una pompa di sollevamento delle acque meteoriche a servizio del vano tecnico del Liceo “Gioberti” di Torino
Affidamento dei lavori di somma urgenza sulla copertura dell’alloggio del custode dell’Istituto “Steiner” di Torino
Affidamento dei lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza del cornicione dell’ala nord dell’Istituto “Majorana” di Grugliasco
Affidamento dei lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza dei serramenti di edifici scolastici vari compresi nel Lotto 1b
Affidamento dei lavori di somma urgenza sulla strada provinciale 166 della Val Chisone per il disgaggio di un fronte roccioso al km 4+900 nel Comune di San Germano Chisone
Affidamento dei lavori di somma urgenza per il ripristino funzionale dell’impianto elettrico dell’Istituto “Marie Curie” di Grugliasco
Affidamento dei lavori di somma urgenza per la sostituzione di parte del giunto di dilatazione sul viadotto della strada provinciale 23 al km 1+230 nel Comune di Villar Perosa
Affidamento dei lavori di somma urgenza per la sostituzione di un tratto della tubazione dell’acqua potabile nel complesso scolastico “Galileo Ferraris-Sommellier” di Torino

Il Consigliere Barrea ha chiesto di leggere solo i titoli delle delibere di somma urgenza, preannunciando il voto favorevole del suo gruppo su tutti i provvedimenti. Il portavoce della Zona 5 del Pinerolese è intervenuto sui lavori di somma urgenza sulla strada provinciale della Val Chisone, ricordando che la strada è interrotta da mesi e che l’arteria alternativa, di proprietà del Comune di San Germano, non è più percorribile. L’ingegner Matteo Tizzani, direttore dell’Area lavori pubblici, ha spiegato che, sino ad alcune settimane fa, i presupposti della somma urgenza dei lavori non ricorrevano, perché era disponibile la strada comunale alternativa. Il venir meno di tale strada ha recentemente creato gli estremi della procedura di somma urgenza. Il consigliere Ruzzola ha esaminato il testo della delibera, ha segnalato la mancata manutenzione di alcuni manufatti in passato e ha sottolineato che la procedura di somma urgenza segnala un modus operandi su cui il gruppo Lista civica per il territorio intende fare approfondimenti. La dottoressa Doglione ha spiegato che l’attuale situazione è di gestione provvisoria, il che consente di assumere impegni di spesa per evitare danni patrimoniali certi e gravi imminenti. La delibera sulla dismissione di un tratto di viabilità provinciale a Casalborgone è stata approvata con 19 voti favorevoli. Tutte le delibere concernenti lavori di somma urgenza sono state approvate con 16 voti favorevoli e la non partecipazione al voto dei consiglieri della Lista civica per il territorio.

Ordine del giorno sulla salvaguardia dei 20 precari della Città metropolitana operanti nei Centri per l’Impiego

Il consigliere De Vita ha auspicato un intervento presso il Governo, per sbloccare la possibilità di assumere i precari che operano nei Centri per l’impiego. Il vicesindaco Marco Marocco ha chiesto a tutte le forze politiche di condividere l’ordine del giorno. Il consigliere Barrea ha chiesto di eliminare dal testo dell’ordine del giorno il primo punto, contenente una premessa sul ruolo delle Città metropolitane. Il consigliere Ruzzola ha chiesto di rafforzare nel testo le indicazioni sulla indispensabilità per l’Ente dei dipendenti precari. Il consigliere Castello si è associato alle considerazioni del collega Ruzzola. Il consigliere Carena ha spiegato l’urgenza dell’ordine del giorno. Anche il consigliere De Vita ha chiesto l’immediata approvazione, stante l’esigenza di precedere l’approvazione della legge di stabilità, richiedendo che venga riconosciuta la possibilità di assumere i precari. Il documento è stato approvato all’unanimità dei 19 presenti, con gli emendamenti richiesti dalla lista Città di città e dalla Lista civica per il territorio e nella formulazione proposta dal vicensidaco Marocco.