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Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Conferenza metropolitana

29 Luglio 2015

La seduta della Conferenza metropolitana è iniziata con l'esposizione del sindaco Fassino sul documento di bilancio preventivo per il 2005 di recente adottato dal Consiglio.
"Alcune questioni di carattere finanziario e normativo" ha spiegato "sono state definite nelle ultime settimane facendo mancare elementi di certezza. è in corso da parte del governo la conversione del decreto sugli enti locali che sarà approvato dalla Camera a fine luglio e verrà pubblicato nei primi giorni di agosto. è già in programma un assestamento di bilancio nel mese di settembre".
"Il nostro" ha aggiunto Fassino "è un percorso che si sta realizzando per tappe e ci consentirà di essere finalmente nelle condizioni di attivare in pieno il funzionamento del nuovo ente. Abbiamo avviato i percorsi di riorganizzazione del personale e concesso i nulla osta per il trasferimento di 56 dipendenti verso altre amministrazioni. Un altro capitolo si aprirà con la legge regionale sulle deleghe, in seguito arriverà il decreto statale con il quadro organico e le opportunità di trasferimento verso amministrazioni statali. Con i percorsi di pensionamento si creeranno le occasioni di uscita per 160 persone".
Il consigliere delegato Marco Carena ha riassunto i dati principali del bilancio e ricordato la cifra degli investimenti che ammonta a 26 milioni di euro: "Il piano di alienazioni immobiliari servirà a finanziare le politiche di investimento anche nei prossimi anni. Abbiamo attivato un primo percorso di consultazione con il territorio per fare delle Zone omogenee un'articolazione della governance del territorio".
"A settembre porteremo migliorie al nostro bilancio, l'obiettivo è la piena operatività" ha aggiunto Carena. "Il piano delle dismissioni immobiliari, che evidenzia le strutture non strumentali per l'attività dell'ente, servirà per avviare nuovi investimenti, soprattutto in materia di edilizia scolastica e viabilità. Nell'ambito di una riorganizzazione sarà necessario ragionare su alcuni edifici scolastici pensati in passato per altri scopi. Intervenire su sicurezza e risparmio energetico è in molti casi complesso, penseremo quindi alla realizzazione di nuovi edifici".
"Sulla viabilità" ha concluso Carena "dovranno essere i sindaci a individuare i tratti più strategici su cui intervenire, per non lasciare zone isolate. L'intervento sulla spesa ammonterà a oltre 20 milioni di euro di opere che potrebbero essere avviate quest'anno".
Fassino ha quindi ripreso la parola per annunciare che alcune questioni relative al personale sono in via di risoluzione: a cominciare dall'erogazione dei ticket, che entro breve dovrebbe tornare alla normalità, alle procedure di prepensionamento e di mobilità, fino alla situazione dei ventidue precari, che con il decreto in via di approvazione potranno essere nuovamente assunti.
Si è quindi aperta la discussione con interventi dei sindaci o dei loro rappresentanti. Per primo ha preso la parola il Comune di Rivalta che ha annunciato il proprio voto contrario al bilancio, lamentando la scarsa disponibilità di risorse per tutte le competenze legate a sostenibilità, territorio, ambiente, politiche sociali. Preoccupazione - condivisa poi in molti interventi successivi - è stata espressa anche per il piano di dismissioni, in particolare sull'ipotesi di vendita di Palazzo Cisterna. Quindi è intervenuto il sindaco di Nichelino Angelino Riggio, in qualità di portavoce dei comuni della Zona Torino Sud, ricordando l'importanza del ruolo delle zone omogenee e criticando il fatto che il bilancio sia disgiunto e preceda il piano strategico. Il Comune di Venaria, rappresentato dall'assessore Castagno, ha annunciato voto contrario per l'esiguità delle risorse; mentre Sergio Ricca, sindaco di Bollengo, pur riconoscendo che la tempistica non ha consentito approfondimenti, ha espresso fiducia nella possibilità di costruire un rapporto stretto fra la Città metropolitana e il territorio. Riflessioni condivise dal sindaco di Airasca, Leopoldo De Riso, preoccupato soprattutto per il trasporto locale, mentre Franco Dessì, primo cittadino di Rivoli, ha sottolineato l'urgenza di rendere pienamente operativa la Città metropolitana, posizione condivisa nell'intervento successivo dal sindaco di Beinasco Maurizio Piazza.
Un invito a "non vendere i gioielli di famiglia" è venuto dai sindaci di Colleretto Giacosa e di Cavagnolo, rispettivamente Paola Gamba e Mario Corsato, mentre per il Comune di Collegno è intervenuto il vicesindaco invitando a considerare prioritaria la concertazione fra Città metropolitana e Comuni. Ha chiuso la discussione Matilde Casa, sindaco di Lauriano e portavoce della Zona omogenea 10, che ha invitato i sindaci a una maggiore partecipazione perché la concertazione sia realmente possibile.
Il consigliere delegato Mauro Carena ha risposto alle questioni sollevate, in particolare specificando in merito alle alienazioni che Prefettura e Caserma Bergia sono inalienabili, mentre per quanto riguarda Palazzo Cisterna ogni valutazione è sospesa in attesa di un parere della Sovrintendenza.
La votazione ha riportato l'approvazione del bilancio con 124 voti favorevoli, 3 astenuti e 3 contrari pari al 95% dei comuni votanti. Il portavoce Riggio ha inoltre fatto notare che i Comuni di Orbassano e Volvera gli avevano delegato il voto favorevole, non conteggiabile invece in base alla normativa.
Sono stati quindi illustrati i due piani triennali di investimento sull'edilizia scolastica e sulla manutenzione stradale. Il vicesindaco Alberto Avetta è intervenuto prima della presentazione, per chiarire che "la Città metropolitana non si è limitata a gestire l'ordinaria amministrazione, ma ha lavorato secondo una visione di prospettiva, con un approccio innovativo sia nel rapporto con i sindaci sia sul reperimento di risorse". E ha aggiunto che "i piani sono una proposta, quindi modificabili: per questo verranno portati all'esame delle Zone omogenee. Tuttavia, per rispondere a chi parla di dismissione del patrimonio stradale provinciale, occorre notare che molte delle strade storicamente in carico alla Provincia dal punto normativo non hanno dimensione provinciale, e in questo senso non sarebbero strettamente di competenza della Città metropolitana".