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Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Consiglio metropolitano

12 maggio 2015
Le deleghe ai Consiglieri

I lavori della seduta di martedi 12 maggio sono stati aperti con una comunicazione del Sindaco Piero Fassino. "Abbiamo la necessità di far decollare il lavoro della Città Metropolitana. Per questo ho deciso di conferire le deleghe ai consiglieri, compito previsto dall'articolo 4 del nostro Statuto. La proposta tiene conto dell'equilibrio della composizione di questo esecutivo, tra città capoluogo e territorio, di genere e di competenze. Durante il prossimo consiglio nomineremo 3 commissioni che lavoreranno sul piano di sviluppo, piano di coordinamento oltre ad una commissione di controllo presieduta da un esponente della minoranza.

Ecco i Consiglieri della Città Metropolitana e le deleghe loro assegnate:

GEMMA AMPRINO
ambiente, sviluppo montano, agricoltura, tutela fauna e flora, parchi e aree protette
ALBERTO AVETTA - Vice Sindaco
lavori pubblici, infrastrutture, trasporti, protezione civile
FRANCESCO BRIZIO
sviluppo economico, attività produttive, lavoro, formazione professionale
LUCIA CENTILLO
diritti sociali e parità, welfare
BARBARA INGRID CERVETTI
cultura, turismo, sport, politiche giovanili
DOMENICA GENISIO
istruzione, sistema educativo, rete scolastica, giovani
MAURO CARENA
bilancio, personale, patrimonio, sistema informativo

Le delibere

Sono state approvate tre deliberazioni sul tema della viabilità e dell'illuminazione. L'esecuzione di lavori per la messa in sicurezza, con rimozione di massi, su un tratto della Strada provinciale 200 di Condove. La manutenzione degli impianti di illuminazione di pertinenza della rete stradale di proprietà e gestione della Città metropolitana nella Zona ovest e prima cintura e nell'Alto e Basso Canavese, Rivalta e Virle.
In merito all'argomento delle deliberazioni adottate con la formula della somma urgenza, il consigliere Pianasso ha sottolineato che "esiste una differenza su lavori urgenti o di somma urgenza. Dell'ultima l'Ente ne abusa un po' troppo. Denota una mancanza di programmazione. E' da un anno e mezzo che la Provincia va avanti con le somme urgenze".
Per il Sindaco Fassino "c'è da tenere conto che in questi mesi siamo andati avanti senza un vero Bilancio. Con lo strumento operativo finalmente potremo agire attraverso una certa programmazione".

All'ordine del giorno i lavori di verifica per il distacco di porzioni murarie, lapidi, serramenti e balaustre sulla facciata del palazzo della Prefettura di Torino.
"Gli uffici della Prefettura sono collocati in una nostra proprietà - ha aggiunto il consigliere Pianasso - E' possibile sapere a che punto siamo con i pagamenti dell'affitto?"
Fassino ha assicurato che l'argomento potrà essere approfondito durante la discussione sul Bilancio.

Il Consuntivo 2014

Proprio di un documento contabile, il Consuntivo del 2014 della Provincia di Torino, si è parlato al punto successivo.
Ancora il consigliere Pianasso: "in genere il consuntivo è la fotografia di quanto doveva essere realizzato l'anno precedente. Ricordo che era stato definito un bilancio tecnico, redatto in un clima di incertezza. Ci siamo trovati di fronte a delibere, da non condividere, per la manutenzione stradale, molte senza copertura. Ma in poco tempo erano stati trovati i soldi per gli staffisti degli assessori, in un momento in cui c'era poco lavoro. Quando c'è carenza occorre saper fare i buoni padri di famiglia.
Non avevamo mai sforato un patto di stabilità: l'operazione è sata affrontata dall'assessore Avetta.
Parliamo un attimo del personale. Nel nostro Ente vi sono troppe posizioni organizzative, tutte con valutazione ottima, sono 200, ed hanno raggiunto il cento per cento dell'obiettivo. Poi vogliamo togliere il buono pasto agli ultimi? Il sindacato, che dovrebbe essere vicino ai lavoratori, è composto da molti posizionati. Occorre che tutti facciamo un esame di coscienza rispetto a questa situazione".
"Le questioni poste da Pianasso - ha replicato Fassino - non sono accadute solo all'interno della Provincia di Torino, i tagli hanno gravato notevolmente sugli enti locali. Data l'eccezionalità della situazione e il nuovo assetto istituzionale, abbiamo chiesto al Governo di tenere conto del quadro mutato e di trarne le dovute conseguenze, anche attraverso la riduzione delle sanzioni per coloro che hanno sforato il Patto di stabilità. Ricordo anche la riduzione di spesa sul personale che evidentemente avrà delle conseguenze. Esiste anche il problema della riorganizzazione dell'Ente, ne discuteremo in uno dei prossimi Consigli".
Per il consigliere De Vita "si tratta di un consuntivo di una realtà politica che non ci appartiene più. Sul piano del personale bisogna fare attenzione sul dove tagliare. Non si può pensare di agire in modo indiscriminato".
"Quella di Del Rio è una vergogosa riforma - ha aggiunto Pianasso - Ho sentito dire che con poche risorse si fanno le cose meglio, provino a pensare invece come vivere con stipendi o pensioni di un certo tipo. Provi lei, signor Sindaco, a farlo capire al ministro".
Per il collega Barrea "è doveroso riconoscere il lavoro realizzato in questa fase. Dobbiamo ringraziare Avetta per come ha affrontato questo momento di transizione, un compito difficile. Vi sono argomenti interessanti all'interno di questo consuntivo, elementi da considerare per portare avanti il nostro lavoro, opportunità per saper mettere in moto idee nuove, spazi per politiche innovative".

Il via alle attività delle Zone omogenee

Il Consiglio ha quindi approvato una delibera per l'avvio delle attività delle Zone omogenee approvate di recente. Il Sindaco Fassino è entrato nel dettaglio del documento. "I Sindaci individueranno entro breve tempo i portavoce delle varie Zone a maggioranza dei presenti". Il regolamento per il funzionamento dell'Assemblea delle Zone omogenee e del Collegio dei portavoce è composto da 12 articoli che comprendono, fra l'altro, la convocazione, sedi e pubblicità delle sedute, la votazione delle deliberazioni, il numero legale, le modalità di votazione.

R.S.A. e "Fondazione 20 marzo": modifiche agli Statuti

Al centro dell'attenzione in Aula le proposte di modifica dello Statuto e la proroga della durata della società R.S.A. srl, la Società per il Risanamento e lo Sviluppo Ambientale dell'ex miniera di amianto di Balanfgero e Corio. Dopo l'illustrazione la delibera che chiarisce il ruolo della Città metroppolitana di Torino è stata approvata.

Altra modifica dello Statuto per quanto riguarda la "Fondazione 20 marzo" che si occupa delle strutture sportive utilizzate per le Olimpiadi invernali di Torino 2006.
"I cittadini non sanno nulla di quesrto baraccone che ci portiamo avanti dal 2006 - ha sostenuto il consigliere Pianasso - Gli impianti sono stati lasciati in uno stato di abbandono totale, così dicono anche i sindaci. Una Fondazione che comprende personaggi ben pagati nel consiglio di amministrazione e non sappiamo con esattezza di cosa si occupino. Io sarei orientato all'eliminazione della Fondazione, è qui che dovrebbe intervenire il Governo".
Fassino nel suo inervento ha ricordato che la Fondazione ha il compito di gestire le strutture realizzate in occasione delle Olimpiadi, gli impianti sportivi a Torino e nelle vallate, come il trampolino e la pista di bob in parte smantellata. La Fondazione ha responsabilità ben precise, esiste un avanzo di bilancio di circa dieci di milioni, un avanzo non speso. Stiamo lavorando per determinare le scelte che consentiranno di utilizzare la somma a disposizione".

Mozioni e ordini del giorno

La prima mozione, passata con 15 favorevoli e un astenuto, ha riguardato gli "indirizzi in merito alla presentazione di mozioni per concessioni di sovvenzioni, contributi, sussidi e attribuzioni di vantaggi economici", attraverso la quale chiedere al Consiglio di non promuovere atti del genere fino all'appprovazione del Bilancio di previsione.
A seguito del dibattito e della votazione il Consigliere Pianasso ha fatto riferimento alla questione della lettera del Presidente del Parco del Lago di Candia, che aveva scritto al Sindaco e ai Consiglieri, chiedendo un parere, che non è stato fornito. Fassino ha spiegato che la convenzione scade nel mese di giugno e nei prossimi giorni è previsto un incontro con gli amministratori del Parco e della Onlus Forte San Carlo.
"Proposta inerente alla creazione di un Gruppo di lavoro coordinato dal dirigente o da un funzionario della Città di Torino atto a sviluppare nell'ambito del Piano strategico triennale una valida attività di contrasto all'evasione fiscale attraverso la partecipazione dei Comuni" è il titolo della mozione successiva.
Il consigliere De Vita ha illustrato la mozione presentata dal gruppo del Movimento 5Stelle. De Vita ha sottolineato il proficuo lavoro di recupero dell'evasione: un milione a Torino, 200.000 nel resto del Piemonte. "La Città Metropolitana dovrebbe coordinare un'attività di contrasto all'evasione dei tributi locali fra Torino e tutti gli altri Comuni del territorio".
Il Consigliere Barrea ha sostenuto l'importanza del tema, ma ha fatto presente aspetti tecnici che vanno approfonditi. Un emendamento prevede di dare mandato al Sindaco per la fattibilità della costituzione di una commissione che lavori al coordinamento.
Secondo Cesare Pianasso la lotta all'evasione fiscale dovrebbe essere intrapresa seriamente dal Governo, consentendo di scaricare le spese ed ottenere gli scontrini per tutti gli acquisti. "Il Sindaco di un piccolo Comune non può svolgere il ruolo della Guardia di Finanza, sono piccole realtà in cui tutti si conoscono e si possono innescare dinamiche personali negative". Il consigliere ha chiesto che si proceda ad un approfondimento.
De Vita ha risposto che la legge prevede che i Comuni verifichino e incrocino i dati, senza che i Sindaci facciano i finanzieri. Occorre portare sul territorio l'esperienza positiva di Torino.
Il Consigliere Tronzano si è associato all'emendamento proposto da Barrea. Il Sindaco Fassino ha affermato che il tema è rilevante, poiché l'evasione colpisce anche gli Enti locali. Si tratta di perseguire una politica di equità, non di fare i finanzieri. Sia Soris che la Direzione dei Tributi hanno un grado di efficienza molto alto, tant'è che la Regione vorrebbe fare di Soris il soggetto per la riscossione per conto della Regione stessa. Fassino è d'accordo con Barrea sull'opportunità di costituire un gruppo di lavoro, per vedere se si possono applicare in tutti i 315 Comuni le buone pratiche della Città di Torino. La mozione è passata con 14 favorevoli e un astenuto.
La revoca della scorta all'imprenditore calabrese Pino Masciari, protagonista nella denuncia di fatti di mafia di cui è stato testimone, ha spinto il Consiglio ad approvare un ordine del giorno per chiedere al Sindaco della Città metropolitana "di farsi parte attiva presso le competenti Autorità per conoscere e far conoscere quali valutazioni vi siano relativamente alla situazione di rischio della famiglia Masciari e quali intendimenti si intendano seguire per il futuro".

Il consigliere Buttiero ha poi illustrato una mozione, firmata anche dai colleghi Amprino, Barrea, Brizio e Griffa, per "intraprendere e favorire tutte le azioni possibili ed efficaci per ripristinare gli Uffici Giudiziari di Pinerolo". La mozione è stata approvata dopo un breve dibattito.

Il consigliere Tronzano ha presentato la mozione dal titolo "Zone omogenee e fondo I3.CORE di Invimit Sgr a supporto dei processi di razionalizzazione e valorizzazione dei patrimoni dei Comuni".
Il documento parte dal presupposto, ha spiegato Tronzano, che le Zone omogenee costituiscono la modalità di condivisione e partecipazione dei Comuni al governo della Città Metropolitana. Il Ministero per L'Economia e la Finanza ha costituito una società di Gestione del Risparmio denominata Invimit Sgr, detenuta dallo stesso Ministero. LInvimit opera sia come Fondoo dei Fondi volti all'investimento in altri fondi immobiliari locali promosso o partecipati da Regioni, Province e Comni anche in forma associata, sia come promotore diretto di Fondi a Sviluppo o Fondi Core relativamente a patrimoni immobiliari pubblici dello Stato, di Enti territoriali e previdenziali.Quindi una società cerniera tra soggetti pubblici e mercato, che si pone l'obiettivo della valorizzazione urbanistico edilizia e della rigenerazione dei patrimoni immobiliari pubblici.
La mozione aprovata impegna dunque il Sindaco metropolitano ad istituire un tavolo o una commissione all'interno del Consiglio metropolitano dedicata a questo argomento, in quanto "le potenzialità dello strumento del fondo immobiliare abbinate alle possibilità di far convergere risorse di Invimit Sgr a basso rendimento, sono una chance unica per i Comuni ed anche per gli imprenditori locali purchè si abbiano ben chiari i settori e le iniziative su cui puntare". Il documento impegna inoltre "a promuovere all'interno delle singole Zone omogenee lo strumento del fondo immobiliare per la valorizzazione dei patrimoni dei Comuni e più in generale per la valorizzazione dei territori".
Si vuole infine garantire il necessario supporto "alla singola zona omogenea, organizzata o in Unione o attraverso una convenzione, per la realizzazione concreta di quanto previsto dalla collaborazione Anci-Invimit Sgr sulla valorizzazione e rigenerazione del patrimonio pubblico e sull'attrazione di capitali pubblici e soprattutto privati".

Come ultima mozione è stata discussa, su proposta del Gruppo Movimento 5Stelle, la posizione dei giovani democratici di Torino sulla trasparenza dei reali costi della TAV.
Per il Sindaco Fassino, sarebbe stato molto più semplice che si fossero rivolti direttamente agli uffici dell'Osservatorio per avere i dati. "Questo non è un assist politico - ha spiegato il consigliere De Vita - l'Osservatorio non è sufficiente, qui c'è una motivazione essenzialmente economica. Si parla di almeno 13 miliardi di euro. Noi paghiamo di più per la nostra tratta rispetto ai francesi. Si tratta di chiedere e far parecipare un utente esterno. Ci troviamo di fronte a dati economici e tecnici che risalgono ad oltre venti anni fa. Dobbiamo rivolgerci ad un a struttura esterna, meno coinvolta".
"Penso sia un metodo sul quale dobbiamo metterci d'accordo - ha sostenuto Barrea - Sui resoconti stampa ci sono tante e tali dichiarazioni facili da utilizzare in modo strumentale.
Intanto annuncio che il nostro voto sarà contario anche per il modo strumentale, appunto, di utilizzare lo strumento. Tutto legittimo, ma trovo discutibile utilizzare il testo di una parte politica per sillevare l'argomento. Non è onesto anche da un punto di vista culturale. Affronteremo il tema nelle sedi opportune. Le grandi infrastrutture sono state fatte in questo Paese negli anni sessanta e settanta. Oggi con questo aproccio si rischia di non fare più nulla".
Ancora De Vita: "in questa mozione non vi è speculazione politica. E' una sorta di ripiego E' la vostra primavera che vi porta a discutere sull'argomento, il tutto a partire dalla spesa. Per quale motivo si deve andare avanti sulla base di dati ormai superati? Verifichiamo la convenienza e la fattibilità del progetto. Non possiamo pensare di finanziare un'opera sulla quale non abbiamo dati aggiornati". La mozione è stata respinta.