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Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Consiglio metropolitano

1 aprile 2015
RELAZIONE DI INIZIO MANDATO

Il Sindaco metropolitano ha spiegato che la relazione è un atto dovuto, riguarda l'operato dell'amministrazione provinciale che ha cessato le sue funzioni il 31 dicembre 2014 e gli impegni prioritari che la Città metropolitana ha assunto dal 1º gennaio in continuità con l'azione dell'ente di cui ha raccolto l'eredità amministrativa. E' un atto di responsabilità del Sindaco metropolitano, non sottoponibile a voto da parte del Consiglio. Il documento è stato distribuito ai Consiglieri, i quali, nel giro di due settimane, potranno far pervenire al Sindaco osservazioni e considerazioni, che potranno eventualmente essere accolte e inserite nella relazione.

DELIBERAZIONI
Lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza del piano viabile della S.P. n. 24 del Monginevro al km 24+050 in località Drubiaglio, per un importo di 14.950 Euro

Approvata all'unanimità con 15 voti favorevoli.

Lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza del piano viabile della S.P. 207 di Mattie al km 7+340 in Comune di Susa, per un importo di 12.810 Euro

Approvata all'unanimità con 16 voti favorevoli.

Somma urgenza. Lavori in economia diretta di rappezzatura buche. Fornitura di bitumati a freddo

Approvata all'unanimità con 16 voti favorevoli.

Intervento urgente per lavori di segnaletica orizzontale sulle strade provinciali del circolo di Orbassano

Approvata all'unanimità con 16 voti favorevoli.

Statuto della Città metropolitana di Torino. Approvazione proposta da sottoporre alla Conferenza metropolitana

Introducendo il dibattito, il Sindaco metropolitano ha brevemente ripercorso l'iter della consultazione dei territori e delle rappresentanze sociali ed economiche e ha ricordato che il 14 aprile la Conferenza metropolitana esaminerà e voterà il testo approvato in seconda lettura dal Consiglio. Nella discussione sul Titolo I dello Statuto - dedicato ai principi generali e alle funzioni - è intervenuto il consigliere Dimitri De Vita (lista Movimento 5 Stelle) per chiedere l'eliminazione della parola "anche" dal testo del comma 5 dell'articolo 1, relativo alla garanzia delle pari opportunità. Il consigliere Vincenzo Barrea (lista Città di città) ha chiesto la correzione di un refuso nel comma 1 dell'articolo 9 e ha sottolineato la capillare e approfondita consultazione che si è svolta nell'ambito dell'operazione "Statuto aperto". Sulle pari opportunità, secondo Barrea, si è lavorato con grande attenzione al linguaggio adottato. De Vita è poi nuovamente intervenuto per chiedere che all'articolo 10, relativo al servizio idrico, venga precisato che deve essere garantita la proprietà pubblica degli acquedotti, delle reti di distribuzione dell'acqua potabile, del sistema di fognature e degli impianti di depurazione. Inoltre il Movimento 5 Stelle ha chiesto che lo Statuto preveda la gestione del servizio idrico da parte di società a proprietà interamente pubblica. Per il sindaco Fassino il testo come era stato formulato era corretto. Il primo cittadino metropolitano ha annunciato che, su questi temi, a breve avrà un incontro con il Comitato per l'acqua pubblica. Andrea Tronzano (lista Città di città) si è associato nel parere negativo sull'emendamento del consigliere De Vita. Anche secondo il consigliere Barrea le due proposte del Movimento 5 Stelle erano ridondanti rispetto al testo dello Statuto. De Vita ha replicato che le proposte del Movimento 5 Stelle riprendevano quanto scritto nello Statuto della Provincia di Torino. La consigliera Gemma Amprino (lista Città di città) ha chiesto di valutare gli emendamenti in una riunione dei gruppi, da tenere durante una breve sospensione della seduta. Andrea Tronzano ha espresso parere contrario. Il consigliere Marco Marocco (Movimento 5 Stelle) ha chiesto se eventuali ulteriori emendamenti su questi temi potrebbero essere nuovamente discussi dal Consiglio o dalla Commissione Statuto. Il Sindaco ha risposto che eventuali proposte di modifica potranno essere esaminate in sede di Conferenza metropolitana. Fassino ha poi proposto di proseguire l'illustrazione degli emendamenti, valutando in un secondo momento quali fossero accoglibili da tutti i gruppi. Si è poi passati all'esame del comma 3 dell'articolo 44, relativo alla figura del Direttore generale della Città metropolitana. Il consigliere De Vita ha proposto che l'articolato prevedesse esplicitamente la scelta della figura apicale all'interno dell'Ente, evitando al ricorso a professionalità esterne. Il Sindaco Fassino ha obiettato che talune competenze potrebbero non essere reperibili all'interno dell'Ente, anche se, prima di ricercare una professionalità esterna, si deve essere certi di non poterla reperire all'interno dell'amministrazione. Secondo Il consigliere Tronzano l'emendamento avrebbe potuto essere trasformato in una mozione di indirizzo, che segnalasse l'attenzione alle professionalità interne. De Vita ha ribattuto che l'eventuale ricorso a personale di altri enti dovrebbe avvenire senza oneri per la Città metropolitana e che, inoltre, dovrebbe essere adeguatamente motivato. La seduta è stata sospesa per una riunione dei gruppi, dalla quale è scaturita un'intesa sugli emendamenti, i cui termini sono stati illustrati dal consigliere Barrea. Come richiesto dai Consiglieri del Movimento 5 Stelle, è stato eliminato il primo "anche" dall'articolo 1. In merito all'articolo 10 è stato concordato un comma che garantisce che le aziende o gli enti che gestiscono il ciclo dell'acqua siano a controllo pubblico. Nell'articolo 44 è stato previsto il ricorso a professionalità esterne, una volta però che sia stata verificata la non disponibilità di tali professionalità nell'Ente e la compatibilità con i vincoli di bilancio. Gli emendamenti sono stati approvati con 18 voti favorevoli. E' stato anche approvato un emendamento al comma 1 dell'articolo 9, con il quale si precisa che la gestione dei servizi pubblici può essere attivata in maniera decentrata secondo quanto previsto dalla legge. Nelle dichiarazioni di voto sullo Statuto è intervenuto il consigliere Andrea Tronzano, per annunciare il suo voto favorevole, per coerenza con l'accordo costituente intervenuto tra Forza Italia e Pd e grazie al percorso condiviso sul territorio di adozione dello Statuto. Tronzano ha ricordato che ben 495 proposte di emendamento sono giunte tramite il sito Internet della Città metropolitana e che la maggior parte delle proposte sono state accolte o comunque considerate nella formulazione definitiva del testo dello Statuto. Inoltre, nel processo di consultazione sono state nettamente incrementate le opportunità di partecipazione dei cittadini e degli amministratori locali. Forza Italia, come ha sottolineato Tronzano, sostiene il principio dell'elezione diretta del Sindaco metropolitano e di questo si è tenuto conto con una mozione. Il consigliere Dimitri De Vita ha sottolineato che nel corso della consultazione si sono fatti significativi passi in avanti rispetto al progetto originario di Statuto. Le proposte di emendamenti non accolte contrastavamo contro precise norme di legge. A nome del Movimento 5 Stelle il consigliere De Vita ha espresso soddisfazione per la formulazione degli articoli che riguardano il carattere pubblico del servizio di gestione del ciclo dell'acqua. Il consigliere Vincenzo Barrea ha sottolineato il coinvolgimento e la partecipazione del territorio e dei cittadini nell'operazione "Statuto aperto", ha ricordato che il Consiglio metropolitano è stato coerente con quanto annunciato all'inizio della consultazione e ha ringraziato il sindaco Fassino ed il vicesindaco Avetta per l'impegno nell'organizzazione degli incontri sul territorio. Il testo dello Statuto è stato votato all'unanimità dei presenti, con 18 voti favorevoli. Il sindaco Fassino ha ringraziato i Consiglieri e gli uffici dell'Ente per il lavoro svolto. Ha inoltre sottolineato come sia stato importante e positivo iniziare il processo costituente della Città metropolitana con un voto unanime sulle regole.

Adozione della proposta definitiva di perimetrazione delle zone omogenee della Città Metropolitana di Torino, ai sensi dell'art. 1 comma 11, lettera C) della Legge 7 aprile 2014, n. 56

Il sindaco Fassino ha ripercorso l'iter per la definizione e perimetrazione delle 11 zone e la consultazione svolta sul territorio, con una particolare attenzione alle esigenze espresse dagli amministratori locali. La consigliera Gemma Amprino, presidente della Commissione zone omogenee, ha a sua volta ringraziato tutti i Consiglieri per il lavoro e per la consultazione con gli amministratori locali. La delibera è stata approvata all'unanimità, con 18 voti favorevoli. Il Sindaco ha ringraziato per il supporto tecnico l'architetto Foietta, direttore dell'area Territorio, trasporti e protezione civile della Città metropolitana. Il testo dello Statuto e la delibera sulla definizione delle zone omogenee saranno inviati ai 315 Sindaci della Città metropolitana, in allegato alla convocazione della Conferenza metropolitana per le 9,30 di martedì 14 aprile.

Proroga della convenzione per gli affidamenti diretti al Csi Piemonte per la prestazione dei servizi in regime di esenzione Iva fino al 31/12/2015

Il sindaco Fassino ha spiegato che, nelle more della ridefinizione della convenzione tra il Csi e la Città metropolitana, occorre addivenire a una proroga al 31 dicembre dell'attuale convenzione. Il gruppo del Movimento 5 Stelle ha proposto tre emendamenti. Il primo riguarda la necessità che il servizio competente della Città metropolitana predisponga un piano di sviluppo dei servizi informatici, da sottoporre all'approvazione del Consiglio metropolitano entro il 31 maggio 2015. Un altro emendamento prevede che gli ordini del giorno del consiglio di amministrazione del Csi vengano pubblicati sul sito internet della Città metropolitana. Il terzo emendamento prevede che gli ordini del giorno vengano inviati al Sindaco e al Consiglio metropolitano e al Segretario generale della Città metropolitana, affinché il rappresentante della Città metropolitana nel cda. del Csi possa eventualmente ricevere eventuali e precise direttive. Il sindaco Fassino ha chiesto che il termine per la presentazione del piano per lo sviluppo venga posticipato a ottobre-novembre. Inoltre ha proposto che si dia indicazione al rappresentante della Città metropolitana nel cda del Csi di richiedere la pubblicazione degli ordini del giorno e degli atti del cda sul sito internet del Consorzio. Infine Fassino ha espresso disponibilità a trasmettere al Consiglio metropolitano gli ordini del giorno ricevuti dal rappresentante. Il Consigliere Dimitri De Vita ha convenuto sulle proposte del Sindaco, sottolineando però che nell'ultima seduta del cda del Csi il rappresentante della Provincia, a suo giudizio, non ha fatto fino in fondo gli interessi dell'Ente. Il consigliere Marco Marocco ha poi sottolineato che a fine 2014 il rappresentante della Provincia aveva votato contro alcune sanzioni per inadempienze contrattuali, che la Provincia intendeva applicare al Csi. Il consigliere Francesco Brizio (lista Città di città) è intervenuto ricordando che lo Statuto appena approvato detta norme sul ruolo che il Consiglio deve avere nella pianificazione dei servizi informatici della Città metropolitana. Brizio ha chiesto che la questione venga approfonditamente esaminata, per evitare che possano verificarsi conflitti tra l'Ente e un Consorzio di cui è socio. Il testo della delibera, con gli emendamenti concordati, è stato approvato all'unanimità, con 16 voti favorevoli.

Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute

Il sindaco Fassino ha spiegato che, ai sensi della Legge di stabilità per il 2015, entro il 31 marzo gli enti locali devono elaborare un piano organico di riordino delle partecipazioni, definendo: quelle che sono rilevanti, strategiche e meritevoli di essere mantenute; quelle che, pur essendo rilevanti e strategiche, possono essere riorganizzate, integrate o accorpate; quelle che possono invece essere dismesse, non avendo carattere strategico. A scopo cautelativo, a fine 2014 l'amministrazione provinciale uscente aveva comunicato ufficialmente la decisione di recedere da quasi tutte le partecipazioni societarie, tranne in pochissimi casi. Con la delibera sottoposta all'approvazione del Consiglio metropolitano si prende atto di quanto deciso dalla Giunta provinciale nel 2014 in merito alle dismissioni delle partecipazioni non ritenute strettamente necessarie e strategiche. Fassino ha spiegato che occorrerà una successiva valutazione - da formalizzare in un'apposita delibera - sul mantenimento o meno di quelle poche partecipazioni che erano state confermate dalla Giunta provinciale uscente e, soprattutto, sull'opportunità di rivedere la decisione di cedere le partecipazioni in società che gestiscono servizi importanti su scala metropolitana, come la Smat e la Sagat. Le indicazioni espresse dal Sindaco nell'illustrazione della delibera sono state inserite nel testo sotto forma di emendamenti, approvati all'unanimità dei 17 presenti e votanti. La delibera emendata è stata approvata all'unanimità dai 17 Consiglieri presenti e votanti.

Concessione per la gestione dell'autostazione in corso Bolzano. Delega alla Città di Torino

Il sindaco Fassino ha spiegato che, a seguito della costruzione del grattacielo di Intesa SanPaolo, l'autostazione dei bus interurbani di corso Inghilterra angolo corso Vittorio Emanuele II e angolo via Cavalli è stata spostata provvisoriamente sul controviale di corso Vittorio di fronte al palazzo di Giustizia. La Città di Torino ha previsto la realizzazione di un nuovo piazzale per i bus, antistante la stazione di Porta Susa in corso Bolzano. L'infrastruttura attiene anche alle competenze della Città Metropolitana sul trasporto extraurbano e la delibera concede alla Città di Torino una delega per gestire l'intera operazione. La delibera è stata approvata all'unanimità dei Consiglieri presenti e votanti, con 17 voti favorevoli.

MOZIONI
Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio metropolitano

Il Sindaco ha proposto di trattare nella successiva seduta del Consiglio alcune mozioni presentate da vari gruppi e di affrontare nella forma di una mozione la questione dell'elezione diretta del Sindaco e del Consiglio metropolitano, direttamente normata dalla Legge Delrio. La norma di legge prevede la possibilità dell'elezione diretta nelle Città metropolitane con popolazione di almeno tre milioni di abitanti: il che escluderebbe Torino. Il consigliere Vincenzo Barrea ha illustrato un testo proposto dai Consiglieri della lista Città di città, nel quale si impegna il Sindaco metropolitano a farsi promotore verso il Governo e il Parlamento di una modifica alla legge, che consenta l'elezione diretta a suffragio universale nella Città metropolitana di Torino. Il consigliere Andrea Tronzano ha chiesto che, per dare un'adeguata rappresentanza alle minoranze, la mozione sottolineasse esplicitamente la necessità di un'elezione a suffragio universale. Il sindaco Fassino ha riconosciuto l'esigenza di garantire la pluralità della rappresentanza. Il consigliere Mimmo Carretta (lista Città di città) ha espresso consenso sulle linee generali, chiedendo però al Consiglio di riflettere sull'efficacia dell'informazione fornita agli amministratori locali sulla natura del nuovo Ente, che è diversa da quella della Provincia. Mauro Carena (lista Città di città) ha sottolineato l'impegno del Consiglio nel processo costituente della Città metropolitana. Secondo Carena, l'elezione diretta eviterebbe il pericolo che un Sindaco del capoluogo diventato ex lege Sindaco metropolitano possa trovarsi di fronte un Consiglio di orientamento politico e partitico diverso dal suo. Al territorio occorre far comprendere il principio della pari dignità dei Consiglieri e dei territori, traducendolo in norme che regolino il funzionamento della nuova istituzione che ha sostituito la Provincia. Nella visione del consigliere Carena la Città metropolitana è un ente gestito da una struttura tecnica che ha un ruolo molto più importante rispetto a quello che aveva nella Provincia. Al Sindaco e al Consiglio spetta il compito di fornire gli indirizzi generali per il governo del territorio e la governance dell'Ente. Il sindaco Fassino ha proposto di trattare con due diverse mozioni le questioni dell'elezione diretta e dei collegi elettorali in cui eventualmente suddividere il territorio della Città Metropolitana. La consigliera Lucia Centillo (lista Città di città) ha sostenuto che la mozione può essere l'occasione per una riflessione sul governo del territorio e sulle risorse umane e finanziarie di cui il nuovo Ente deve essere dotato. Secondo Centillo, l'elezione diretta può fornire la necessaria legittimazione popolare degli amministratori del nuovo Ente. Il consigliere Francesco Brizio ha espresso condivisione sui principi espressi nella mozione, soprattutto in relazione alla rappresentatività e legittimazione che devono essere garantite al Sindaco e al Consiglio. Il consigliere Tronzano ha convenuto sulle proposte del sindaco Fassino, ma ha sottolineato che l'elezione per collegi di secondo grado acuisce gli interessi individuali dei territori anziché garantire una rappresentanza complessiva dell'intero territorio. Tronzano ritiene che un mandato popolare per la rappresentanza di un territorio abbia invece una maggiore legittimazione. La consigliera Gemma Amprino ha posto il tema, nel caso di procedesse all'elezione diretta, dell'eventuale collegamento tra un candidato Sindaco e una squadra di candidati Consiglieri. Inoltre ha espresso l'opinione che l'elezione di secondo livello ponderata abbia una sua logica: commisurare la rappresentanza alla consistenza demografica di tutti i territori. Il vicesindaco Alberto Avetta è intervenuto per proporre alcune modifiche alla mozione, in grado di raccogliere ed esprimere le diverse sensibilità presenti nel Consiglio. Pertanto la mozione impegna il Sindaco a farsi promotore nei confronti del Governo e del Parlamento dell'abolizione del limite minimo di 3 milioni di abitanti per l'elezione diretta del Sindaco e del Consiglio metropolitano. Inoltre la mozione propone che l'elezione dei Consiglieri possa avvenire, oltre che in un collegio elettorale unico che corrisponde con l'intera Città metropolitana, anche in più collegi territoriali, garantendo la pluralità della rappresentanza. La mozione è stata approvata all'unanimità dai Consiglieri presenti e votanti, con 15 voti favorevoli.

Varie ed eventuali

Il consigliere Marco Marocco ha chiesto di fare il punto della situazione sul decreto legge che dovrebbe consentire alle Città metropolitane di superare l'empasse finanziario, evitare le sanzioni per il superamento del patto di stabilità nel 2014 e procedere quindi alla riassunzione dei lavoratori precari. Il Vicesindaco ha informato il Consiglio che il testo del decreto proposto dall'Anci ha avuto il benestare della Conferenza Stato-Regioni e che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri entro il mese di aprile. La consigliera Lucia Centillo si è associata nel richiedere una comunicazione ufficiale del Sindaco, con l'aggiornamento della situazione. Il vicesindaco Avetta ha risposto che il sindaco Fassino prosegue il confronto con il Governo e il Parlamento, anche e soprattutto nella sua veste di Presidente dell'Anci.