Salta ai contenuti

Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Consiglio metropolitano

21 gennaio 2015
Adozione del testo di Statuto della Città Metropolitana

Il Sindaco metropolitano Piero Fassino ha proposto l’adozione del testo dello Statuto da parte del Consiglio, sottolineando il proficuo lavoro preparatorio svolto dalla competente Commissione.
L’adozione consente l’inizio delle consultazioni con i Comuni, i cittadini del territorio, le rappresentanze sociali ed economiche.
Il passo successivo alla consultazione sarà una nuova votazione del Consiglio, per l’adozione del testo contenente gli eventuali emendamenti. Tale testo sarà poi sottoposto all’approvazione della Conferenza Metropolitana dei 315 Sindaci.

Il Sindaco metropolitano ha ricordato che analogo iter  verrà seguito per la definizione delle Zone omogenee in cui sarà suddiviso il territorio della Città Metropolitana. Fassino ha anche ricordato che lo Statuto verrà adottato ai sensi e secondo le indicazioni della Legge Delrio. I dettagli organizzativi e gestionali già definiti dalla Legge non vengono richiamati nel testo. Si è poi passati alla discussione degli emendamenti sui singoli articoli.
Il Consigliere Andrea Tronzano è intervenuto per illustrare un emendamento al comma 5 dell’articolo 1 sulla promozione della multiculturalità nel rispetto delle leggi e delle tradizioni locali. Nella discussione hanno preso la parola altri Consiglieri e si è poi adottata una formulazione condivisa dell’emendamento, proposta dalla Consigliera Gemma Amprino, che fa riferimento al rispetto delle leggi e dell’identità storica e culturale.

Si è poi passati alla discussione sull’articolo 21 sulla possibilità di proporre Deliberazioni da parte di Consigli Comunali, Comunità Montane o cittadini iscritti nelle liste elettorali. Si è discusso anche sull’articolo 27 relativo alle Zone Omogenee e sul 41, dedicato alle forme di partecipazione popolare, ai referendum consultivi, alle forme di consultazione, alla democrazia in rete e al Difensore Civico. Andrea Tronzano ha annunciato la sua astensione nella votazione sull’adozione dello Statuto, facendo riferimento alle molte criticità evidenziate dall’applicazione della Legge Delrio.
Tronzano ha auspicato che lo Statuto sia condiviso dal maggior numero di Comuni, possibilmente dal 100%. Inoltre ha chiesto che ai territori sia data la possibilità reale di presentare e far approvare emendamenti su argomenti importanti, come l’eventuale elezione diretta del Sindaco Metropolitano. Gli amministratori, secondo Tronzano, devono operare in spirito costruttivo ed evitare il pericolo di essere “stritolati” da scelte legislative non condivise.
Il Consigliere Eugenio Buttiero ha convenuto sull’auspicio che tutti i Sindaci condividano il testo sullo Statuto, dichiarando il suo voto favorevole e annunciando il suo impegno personale per una consultazione approfondita e condivisa.
La Consigliera Lucia Centillo ha ringraziato tutti i colleghi e gli uffici preposti, per il lavoro svolto nelle ultime settimane per la redazione di un testo di Statuto che è all’avanguardia e che offre ampie possibilità di partecipazione democratica delle comunità locali e dei cittadini.
Cesare Pianasso ha annunciato la sua astensione, facendo riferimento ai timori di molti amministratori di piccoli Comuni per l’istituzione di una Città Metropolitana che potrebbe mortificarne l’indipendenza. Pianasso ha comunque dato atto al Sindaco Fassino di essere sempre stato disponibile al confronto.
Il Consigliere Mimmo Carretta ha annunciato il suo voto favorevole, sottolineando che il percorso di adozione dello Statuto è condiviso dagli amministratori comunali. Il Consigliere Mauro Carena ha affermato che tutte le leggi sono migliorabili e che il voto positivo sullo Statuto è il modo con cui i Consiglieri condividono un percorso e ribadiscono il loro impegno in un confronto approfondito sul testo.
Carena ha poi ricordato che l’elezione diretta del Sindaco metropolitano sarebbe possibile solo cambiando la normativa nazionale. Inoltre ha rivolto un appello affinché nella fase di definizione dei “paletti” istituzionali e delle regole condivise ci sia la condivisione da parte di tutte le forze politiche. Voto favorevole è stato annunciato anche da Gemma Amprino, che ha affermato di riconoscersi nel testo e nel percorso condiviso per la sua adozione.
Francesco Brizio si associato alle considerazioni della Consigliera Amprino, sottolineando che il testo scaturisce da un approfondito confronto.
Per la Consigliera Barbara Cervetti il testo sottoposto all’adozione da parte del Consiglio è un punto di partenza e non di arrivo; è uno strumento per condividere scelte fondamentali con i territori.
Il Consigliere Tronzano ha tenuto a ribadire che, nonostante la sua astensione, andrà nei territori che saranno consultati a difendere lo Statuto adottato dal Consiglio. Il testo dello Statuto è stato approvato con 14 favorevoli e tre astenuti.

Proposta di zonizzazione

Il Sindaco ha ricordato la peculiarità geografica del territorio della Città Metropolitana.
La Commissione consiliare che si occupa della questione ha proposto la definizione di 11 Zone omogenee, quattro delle quali sono nell’area metropolitana di Torino.
Dal lavoro della Commissione non sono emerse “zone grigie”, in cui sia ancora da decidere la collocazione dei singoli Comuni nell’una o all’altra Zona omogenea.
La Commissione che si è occupata dalla zonizzazione ha lavorato riconoscendo e tenendo ben presenti l’identità storica, territoriale, sociale ed economica delle singole Zone.
Sono anche stati considerati altri parametri, come l’organizzazione dei servizi pubblici e, soprattutto, sono stati consultati preliminarmente i Sindaci. Rimangono ancora da collocare i Comuni di Osasio e Lombriasco, che sono a cavallo tra la Zona Chierese-Carmagnolese e la Zona metropolitana Torino Sud.
Le dimensioni demografiche delle Zone ed il numero di Comuni variano molto a seconda delle caratteristiche territoriali.
La Consigliera Amprino, presidente della Commissione Zone omogenee, ha spiegato i criteri adottati per definire la zonizzazione, con una notevole attenzione alle caratteristiche geografiche, storiche, sociali, economiche dei territori e alle proposte dei Sindaci. Secondo Amprino il governo di area vasta la Città Metropolitana dovrà tener conto sia del criterio dell’estensione dei territorio sia della composizione demografica.
Il Consigliere Tronzano ha annunciato il suo voto favorevole, perché le Zone omogenee potranno servire come riferimento per la costruzione delle Unioni dei Comuni.
La proposta è stata approvata con 16 voti favorevoli. In conclusione della seduta il Sindaco Fassino ha annunciato che le assemblee di consultazione dei territori sul testo dello Statuto e sulla proposta di zonizzazione si terranno a partire dal 2 febbraio, con l’obiettivo di ultimarle entro due settimane.
Il Sindaco Fassino ha riconosciuto che gli amministratori di molti piccoli Comuni hanno espresso perplessità sull’istituzione delle Città Metropolitane.
Ma - ha spiegato il Sindaco - la Legge Delrio prevede espressamente che i nuovi Enti dovranno disporre di risorse, bilancio, competenze e personale propri e che non li sottrarranno quindi ai Comuni. Tutti i Comuni dovranno avere la stessa dignità e riconoscersi nella Città Metropolitana e, secondo il Sindaco metropolitano, la consultazione è proprio l’occasione per far passare questo preciso messaggio.
Il Consigliere De Vita è poi intervenuto per chiedere un aggiornamento sulle questioni delle funzioni delegate dalla Regione Piemonte, del personale che sarà dichiarato in esubero e dei precari.
Il Sindaco Fassino ha risposto che proseguono sia il confronto con la Regione sulle funzioni delegate, sia quello con il Governo sulle risorse finanziarie, sul personale in esubero e sui precari. Si deve verificare che il Governo confermi l’adozione di un emendamento al cosiddetto Decreto “Mille proroghe” che consenta la riassunzione dei precari.