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Cittàmetropolitana di Torino

RESOCONTO DELLE SEDUTE

SINTESI GIORNALISTICA

Consiglio metropolitano

20 novembre 2014
Regolamento del Consiglio

Il Sindaco Metropolitano, onorevole Piero Fassino, ha ricordato che la bozza del Regolamento provvisorio, che sarà in vigore sino al 31 dicembre, era stata distribuita ai Consiglieri e che quasi tutti gli emendamenti proposti erano stati giudicati accoglibili, mentre quelli non accolti erano in contrasto con norme contenute nel Testo Unico degli Enti Locali o in altre leggi. Il Regolamento è stato approvato con 15 voti favorevoli su 15 votanti.

Commissioni consiliari

Il Sindaco Metropolitano ha comunicato l'elenco definitivo dei componenti le tre Commissioni inizialmente previste: quella per la redazione dello Statuto, quella che si occuperà della perimetrazione delle aree omogenee in cui sarà suddivisa la Città Metropolitana e quella che seguirà l'evolversi del negoziato con la Regione Piemonte sulle funzioni che saranno delegate alla Città Metropolitana. Il Sindaco potrà partecipare alle sedute di tutte e tre le Commissioni.
Fassino ha sottolineato l'importanza di un'adeguata definizione delle aree omogenee esterne a quella urbana torinese, per dare adeguata rappresentanza a tutti i territori. Inoltre ha auspicato che la delega di funzioni avvenga in base al principio di sussidiarietà. La composizione delle Commissioni è stata approvata con 18 voti favorevoli su 18 votanti.

Comunicazioni del Sindaco Metropolitano

Il Sindaco Metropolitano ha svolto una comunicazione a proposito del presidio tenuto in piazza Castello dalla rappresentanza dei 22 dipendenti a tempo determinato della Provincia i cui contratti non sono rinnovabili sulla base della legislazione presente. Fassino ha informato il Consiglio che, allo stato attuale, il problema non pare risolvibile in sede locale, perché l'impossibilità di stabilizzare quei dipendenti precari dipende da un vincolo di legge.
La questione è stata posta all'attenzione del Governo, al quale è stato chiesto di varare un provvedimento che consenta di dare una risposta positiva al personale interessato. Della questione è stata informata l'assessore regionale Giovanna Pentenero, poiché quattro dei 22 dipendenti a tempo determinato della Provincia sono in servizio presso i Centri per l'Impiego.
La consigliera Lucia Centillo ha ringraziato il Sindaco per l'impegno e l'interessamento ed ha chiesto una presa di posizione ufficiale da parte del Consiglio e un'audizione con i rappresentanti dei lavoratori. Il consigliere Andrea Tronzano ha chiesto se sia applicabile una norma che prevedeva la stabilizzazione dei precari dipendenti degli Enti locali da almeno tre anni. Il Sindaco Fassino ha precisato che la norma non è applicabile al personale a tempo determinato delle Province. La consigliera Gemma Amprino ha chiesto di approfondire in sede locale la possibilità di ricollocare alcune delle persone interessate. Anche i consiglieri Marco Marocco e Cesare Pianasso hanno chiesto l'audizione dei lavoratori. Il Sindaco Fassino ha replicato che la pressione in sede nazionale per risolvere la questione non esclude la ricerca di soluzioni locali.
Fassino ha poi svolto alcune considerazioni sull'impatto che la Legge di Stabilità per il 2015 potrebbe avere sui bilanci delle Province che saranno sostituite dal 1º gennaio dalle Città Metropolitane. Il contenimento di spesa previsto per le Città Metropolitane e le Province ammonta ad un miliardo di Euro, a cui vanno aggiunte le possibili penali per lo sforamento del Patto di Stabilità da parte delle amministrazioni uscenti, che debbono comunque garantire i servizi sino al 31 dicembre. Per il momento l'ANCI ha ottenuto un'attenuazione dell'impatto sui Comuni della manovra impostata dal Governo. Rimane aperta la partita relativa alle risorse su cui potranno contare le Province e le Città metropolitane. Secondo Fassino occorre in questa fase uno sforzo per far comprendere ai parlamentari l'assoluta insostenibilità del quadro finanziario previsto per le Città Metropolitane dalla Legge di Stabilità. Sullo stesso tema è poi intervenuto il consigliere Dimitri De Vita, il quale ha anche chiesto che, in sede di concertazione con la Regione sulle funzioni delegate, si faccia di tutto per difendere l'integrità dell'Ente e salvaguardare le professionalità che dalla Provincia passeranno alla Città Metropolitana.