Abbazia di Novalesa

Manutenzione strategica in quattro aree

S. Eldrado

S. Eldrado

Nel mese di novembre 2023 sono stati presentati nell'ambito della "14° International Conference on non-destructive investigation and microanalysis for the diagnostics and conservation of cultural and environmental Heritage" che si è svolta a Brescia dal 28 al 30 novembre due articoli: "Non destructive monitoring as a methodological approach for the conservation of cultural heritage: 10 years of studies on the Chapel of Sant'Eldrado". (M.Volinia, M Girotto) e "The frescoes of Novalesa abbey complex, from restoration to preventive conservation through non destructive diagnostics" (M.C.Capua, G.Rollo, M.Volinia, M Girotto, M.Di Salvo, L.Garavoglia, e F.Perossini).
Negli articoli sono stati illustrati i risultati ottenuti sulla Cappella di Sant'Eldrado mediante l'impiego della termografia all'infrarosso dal LabDIA del Politecnico di Torino in un periodo di più di 10 anni, ancora in corso per i tre anni del progetto PRIMA. È stata inoltre presentata la metodologia di conservazione preventiva, applicata sulle 4 aree dell'Abbazia oggetto di studio nel progetto, messa a punto quale strumento per migliorare ed ottimizzare la manutenzione degli affreschi e delle strutture.

S. Eldrado

Sempre nel mese di novembre 2023 , considerata la criticità relativa al periodico riaffioramento di sali nella specchiatura dedicata a Sant'Eldrado, sulla parete sud, é stata effettuata una serie di riprese fotografiche ad alta definizione delle aree interessate dal fenomeno. Le riprese verranno ripetute periodicamente, secondo un cronoprogramma studiato appositamente, e gli scatti verranno di volta in volta confrontati per accertare lo stato di conservazione delle pitture e studiare meglio i fenomeni di degrado che le interessano.


2022
Sondaggi

Nel corso dell'autunno del 2022 sono stati eseguiti i sondaggi nella intercapedine esterna e sotto il pavimento interno, per verificare la presenza di un vespaio. L'indagine è stata effettuata attraverso fori praticati con un trapano e per mezzo di un endoscopio a fibra ottica.


Stazione meteorologica

All'interno della cappella di Sant'Eldrado si è effettuata un'ampia e ragionata campagna fotografica delle superfici pittoriche, funzionale alla realizzazione di un modello tridimensionale dell'interno della cappella che potrà essere utilizzato come mezzo di studio e divulgazione. Circa 300 gli scatti realizzati, che hanno permesso di ricostruire l'ambiente tridimensionale con un ottimo livello di accuratezza.

Su alcune aree dipinte è stato riscontrato un riaffioramento periodico di sali solubili, che migrano dall'interno della muratura e cristallizzano sulla superficie, provocando il progressivo degrado della pellicola pittorica. La ragione di questo fenomeno è probabilmente da ricercarsi nella forte escursione termica, giornaliera e stagionale, a cui sono sottoposte le pareti della cappella, in particolare quella esposta a sud, che, soprattutto nella stagione estiva, viene irraggiata dalla luce solare per gran parte della giornata. Questi stress di temperatura e umidità che investono le superfici esterne si ripercuotono anche in interno e trovano sfogo sulle superfici dipinte.

Le misure strategiche adottate nell'ambito della conservazione preventiva hanno come obiettivo quello di agire quanto più possibile sui fattori esterni che causano i fenomeni di degrado, con l'obiettivo di eliminarli, o quantomeno ridurli, per preservare l'integrità dell'opera evitando azioni invasive dirette.

Sono state valutate diverse soluzioni di ombreggiatura per ridurre quanto più possibile l'irraggiamento sulla parete sud, avendo cura di selezionare i materiali più compatibili con il contesto ambientale e meno impattanti a livello estetico. La scelta finale è caduta sull'installazione di cinque carpini, posti in vaso, nell'area verde esterna alla cappella in prossimità della parete sud.

Il monitoraggio delle condizioni ambientali interne alla cappella nel corso dei prossimi tre anni ci fornirà importanti dati interpretativi sull'efficacia di questo intervento.


S. Michele

S. Michele

Nel mese di luglio 2023 si è intervenuto sugli esterni delle cappelle di Sant'Eldrado e San Michele. La muratura in pietra naturale e gli intonaci sono stati trattati con prodotti biocidi laddove vi era presenza di patina biologica e, successivamente, questa è stata rimossa meccanicamente mediante spazzole dure. In seguito, si è passato al consolidamento di profondità, mediante infiltrazione di malta liquida premiscelata, delle aree che suonavano vuote, ricostituendo così continuità con il supporto e scongiurando futuri crolli. Infine, si è terminato con la fermatura, mediante stuccatura perimetrale, delle isole di intonaco superstiti. Laddove i lacerti di intonaco risultavano indeboliti lungo i bordi, a causa di fessurazioni e parziali distacchi avvenuti in passato, è stata restituita solidità mediante la sigillatura con malta formulata in loco, al fine di prevenire infiltrazioni e future possibili cadute.

2022
S. Michele

A fine luglio 2022, le operazioni di devitalizzazione della patina biologica eseguite sulla cappella di Sant'Eldrado hanno anche interessato la cappella di San Michele. Diversamente da Sant'Eldrado, lungo il cui perimetro in passato è stata realizzata un'intercapedine cava (identificata dal cordolo in lose) che permette di convogliare e deviare dalla cappella l'acqua presente nel terreno, San Michele non presenta alcun sistema di questo tipo: il terreno e la vegetazione si trovano a diretto contatto con le pareti della cappella, veicolando così un maggiore apporto di umidità alla struttura.

Da giugno 2022 anche nella cappella dedicata a San Michele sono attivi i sensori e i dati vengono raccolti in tempo reale.

 

Camera stellata

Pellicola pittorica Camera stellata

Nella Camera Stellata, vi erano sia aree in cui frammenti di pittura risultavano sollevati dall'intonaco sottostante -dove i sali cristallizzano in superficie, la pellicola pittorica è più deteriorata: sia aree in cui la pellicola pittorica aveva perso coerenza e spolverava dalla superficie. Il consolidamento e la riadesione del colore sono stati effettuati applicando sulla superficie, a spruzzo o a goccia a seconda dei casi, un prodotto consolidante e adesivo. Laddove vi erano scaglie distaccate, dopo l'applicazione del prodotto, la riadesione è avvenuta mediante pressione manuale.
Durante i mesi primaverili del 2023 inoltre sono stati realizzati interventi su alcune porzioni di muratura in pietra a vista della Camera stellata, dove vi erano degli elementi lapidei o di intonaco non perfettamente fissi nella loro posizione. Questi frammenti sono stati fissati e messi in sicurezza mediante stuccature con una malta scelta per compatibilità dei componenti, granulometria e colore. Anche le fessurazioni e le crepe più evidenti, così come i fori di iniezione per il consolidamento, sono stati stuccati con una malta idonea. La stuccatura permette di restituire omogeneità alla superficie ma anche di eliminare punti in cui il deposito e gli altri agenti dannosi potrebbero penetrare all'interno delle superfici.

2022
Camera stellata

A giugno 2022 sono stati installati i sensori nella Camera stellata e i dati sono disponibili in tempo reale.


 

Chiesa abbaziale

Spolveratura affreschi camera abbaziale

Nel mese di maggio sono state effettuate le operazioni di spolveratura e pulitura degli affreschi di Antoine De Lonhy dell'abside della chiesa abbaziale. L'ultimo intervento di restauro risaliva ai primi anni '90, i depositi accumulatisi negli ultimi trent'anni avevano formato uno strato omogeneo sulla superficie originale. La spolveratura e il dry cleaning effettuato con spugna wishab hanno permesso di recuperare la brillantezza dei colori originali.


2022
Chiesa abbaziale

Nel mese di luglio 2022 è stata avviata una ispezione sottopavimentale dell'abside, in vista delle operazioni di manutenzione sui dipinti murali è necessario l'utilizzo di un trabattello o di un piccolo ponteggio: l'impiego di questa attrezzatura infatti risulta particolarmente delicata perchè sotto al pavimento che riveste la totalità della chiesa è presente un ambiente vuoto con i resti archeologici delle antiche fasi costruttive della chiesa.

Per assicurarsi che la superficie pavimentale sia in grado di reggere il peso dell'attrezzatura, è stata aperta una delle botole del pavimento: l'ispezione ha evidenziato una struttura costituita da putrelle di ferro disposte a griglia, sopra la quale è stata realizzata una soletta in cemento armato, a sua volta ricoperta da una solida struttura in legno e dal parquet del pavimento. È risultato dunque evidente che l'utilizzo di un trabattello o un ponteggio leggeri non comprometterebbe la stabilità della struttura e non costituirebbe un pericolo per gli operatori e per il sito archeologico.

Anche nella chiesa dal giugno 2022 sono attivi i sensori e i dati vengono raccolti in tempo reale.

 

Ultimo aggiornamento: 02 febbraio 2024