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Digitalizzazione, la biblioteca storica di Palazzo Cisterna sbarca su Internet Archive



La biblioteca storica della Città metropolitana di Torino dagli stucchi storici di Palazzo Cisterna è arrivata anche su Internet Archive con due collezioni: le prime 50 immagini del Fondo di arti grafiche "Jolanda e Angelo Dragone" e le immagini dei frontespizi di tutti i 230 manoscritti rilegati conservati nei nostri preziosi armadi d'epoca.    https://archive.org/details/@giuseppe_grosso_library?tab=collections
Internet Archive è una biblioteca digitale non profit che ha lo scopo dichiarato di consentire un accesso universale alla conoscenza: uno spazio digitale permanente per l'accesso a siti web, audio, immagini in movimento, fotografie e libri, tutto in pubblico dominio e liberamente scaricabile, quindi un utile strumento per la crescita dell’offerta culturale della nostra amata biblioteca di storia e cultura del Piemonte.

Continua dunque il programma di digitalizzazione del patrimonio librario e documentale della biblioteca, partito nel 2020 ed implementato con impegno durante il lock down durante il quale si è dato grande impulso caricati online sul sito di Città metropolitana  gli inventari dei 50 archivi storici http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/patrimonio-artistico-culturale-storico/biblioteca-storica/fondi-archivistici e poi quelli delle cosiddette "Raccolte particolari", tra cui ad esempio fotografie, stampe storiche e copioni teatrali http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/patrimonio-artistico-culturale-storico/biblioteca-storica/raccolte-particolari

Ora, grazie alle risorse messe a disposizione da Internet Archive, il patrimonio culturale della biblioteca offerto liberamente online può crescere notevolmente: le opere del Fondo Dragone aumenteranno nel corso degli anni man mano che scadranno i diritti di copyright, mentre alcuni manoscritti, come pure diversi copioni teatrali, saranno pubblicati nella loro interezza. Presto sarà la volta delle stampe storiche, poi quella delle carte geografiche, delle quali è in corso la digitalizzazione dell’inventario, che andrà ad arricchire la sezione delle Raccolte particolari. Ma anche le oltre duecento cinquecentine approderanno su Internet Archive: saranno pubblicate le immagini di tutti i frontespizi, e in qualche caso si prevede l’informatizzazione dell’intero testo.