Istruzione
Quali sono e come funzionano le novità per le scuole sui percorsi di scelta e la didattica orientativa?
Scopriamolo e parliamone con esperte ed esperti martedì 11 marzo ore 9.30/12.30 nell’auditorium di Città metropolitana di Torino in cso Inghilterra, 7
L’evento in presenza è promosso da Città metropolitana di Torino con l’obiettivo di offrire alle/ai partecipanti una panoramica completa delle opportunità a disposizione delle giovani generazioni e delle scuole sul tema della didattica orientativa e dei percorsi di scelta.
A partire dalla presentazione dei risultati del report annuale sulla didattica orientativa erogato a oltre 70 scuole nel 2024, si approfondiranno le nuove prospettive e opportunità formative emerse dalle recenti evoluzioni con Caterina Greco, consigliera metropolitana delegata all'Istruzione, Maurizio Chiappa, Direttore generale per l’istruzione tecnica e professionale e per la formazione tecnica superiore del Ministero, Luisa Cornero Direttrice corsi ITS aerospazio/meccatronica Piemonte, Carla Baracco, Referente accoglienza, benessere, orientamento e riorientamento del Liceo Berti Torino.
Un’occasione per chiarire i dubbi sulla filiera tecnologico professionale, evidenziando le sinergie tra scuole e aziende, e con un focus particolare sulle opportunità degli ITS Academy (Istituti Tecnici Superiori): verranno analizzati gli strumenti della didattica orientativa (tutor, piattaforma Unica, ecc.) per fare una riflessione sulla loro efficacia e l’utilizzo.
Per partecipare al convegno e aggiornarsi sulle nuove opportunità dedicate alla crescita formativa e professionale di giovani ragazze e ragazzi e alla realizzazione de loro progetto di vita, è necessario registrarsi online https://www.eventbrite.it/e/biglietti-le-scelte-possibili-convegno-su-novita-e-futuro-della-didattica-orientativa-1247206340739
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L'Istituto J.B. Beccari di Torino in via Paganini è da sempre un punto di riferimento per la formazione nei settori enogastronomico e dell'ospitalità, proponendo percorsi di studio che abbracciano discipline come l’arte bianca, la pasticceria e la ristorazione. A partire dal prossimo anno scolastico, si trasformerà nel Liceo del Made in Italy, con una delle sue principali innovazioni rappresentata dal Liceo del Gusto.Anche in vista di questa trasformazione l’Istituto Beccari, sotto la guida del dirigente scolastico Pietro Rapisarda, prosegue con i suoi studenti – circa 1000 – nella valorizzazione delle tradizioni locali con la sua iniziativa natalizia, che vede protagonisti gli studenti nella produzione di prodotti artigianali di alta qualità.
Tra i prodotti disponibili su prenotazione spiccano marmellate e confetture artigianali, preparate con frutta selezionata, e una raffinata selezione di panettoni, proposti in tre varianti: il classico artigianale, una versione ai nove cereali, arricchita da una copertura di cioccolato bianco e riccioli di cioccolato alla fragola, e, infine, una variante al pistacchio di Raffadali D.O.P, completata con una crema artigianale al pistacchio, anch'essa realizzata dagli studenti.
I panettoni sono realizzati con una lievitazione naturale di 36 ore, che garantisce una texture morbida e un sapore unico.
Un passaggio essenziale nella lavorazione è la pirlatura, una tecnica che dona al panettone una forma rotonda e compatta, preparandolo per la lievitazione finale e la cottura in forno di circa un’ora.
I prodotti dei futuri chef dell’Alberghiero di Torino sono anche in vendita!
Chi desidera portare sulla propria tavola queste eccellenze può prenotarle tramite il seguente link: https://form.jotform.com/233184438134354
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Circa 300 studenti delle classi quarte e quinte degli istituti di istruzione superiore, accompagnati dai loro docenti, si sono dati appuntamento oggi nell’auditorium della Città metropolitana di Torino per una mattinata di condivisione e scambio dedicata all’orientamento, intitolata “Le scelte possibili”, durante la quale ragazzi e ragazze hanno avuto la possibilità di dialogare, in una vera e propria conferenza ribaltata, con una ventina di imprenditori e professionisti appartenenti a diverse categorie del mondo del lavoro. Otto le scuole intervenute all’incontro, tra cui sette di Torino (Istituto San Secondo, IIS Russell-Moro-Guarini, IIS Peano, IIS Lagrange, IIS Zerboni, ITTS Grassi e Liceo Gioberti) e una, l’IIS Maxwell, di Nichelino.
Dopo i saluti istituzionali della consigliera metropolitana con delega all’istruzione e all’orientamento, Caterina Greco, si è tenuta la presentazione dei partner e delle categorie degli imprenditori da parte dei rappresentanti delle organizzazioni che hanno pianificato l’evento insieme alla Città metropolitana. Hanno preso la parola Luca Furfaro di Yes4To, Gianmarco Piola di Piemonte Innova e Giovanni Chiò di Confagricoltura.
Quindi la parola è passata ai professionisti, che hanno presentato sé stessi e il loro campo di attività, e subito dopo alle studentesse e agli studenti, che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con esponenti di una quindicina di settori lavorativi in maniera libera e aperta, per trarre suggerimenti, spunti e idee – anche non convenzionali – sulle strade da intraprendere dopo la scuola superiore, sia per cercare subito un’occupazione che per intraprendere gli studi universitari.
Diverse le domande sul percorso per diventare imprenditore, sui costi e benefici dell’intelligenza artificiale, ma anche su professioni poco comuni, come quella dell’attore, o all’apparenza meno prestigiose, come quella del camionista. Nelle risposte, oltre a indicazioni tecniche specifiche dei vari campi, sono emersi significativi consigli legati al piano caratteriale: “Imparate ad avere pazienza e a saper fare sacrifici, le cose non arrivano tutte e subito”; “Sperimentate, viaggiate, contaminatevi, non concentratevi solo sul curriculum”; “Non abbiate paura di sbagliare, cercate di fallire il più possibile, comprendete i vostri limiti per superarli”.
L’incontro di oggi rientra in un progetto sull’orientamento che la Città metropolitana ha voluto fortemente e che è in corso da due anni. “A questo punto vogliamo approfondire due aspetti” ha spiegato la consigliera Greco: “l’interazione fra scuola e mondo del lavoro e l’analisi del profilo personale degli studenti e delle studentesse. Nel primo caso, sono state stipulate delle intese di collaborazione con importanti associazioni di categoria degli imprenditori, e il primo appuntamento frutto di tale collaborazione è proprio la conferenza odierna”.
Per quanto riguarda l’analisi del profilo personale, ha proseguito Greco, “in Città metropolitana stiamo studiando la creazione di un punto di accoglienza, di ascolto ma non solo, per i ragazzi e le ragazze in difficoltà con gli studi e che intendano chiarirsi le idee, eventualmente anche per cambiare la loro scelta quando essa si sia rivelata errata: uno dei fattori della dispersione scolastica, che è salita al 12-13% e che desideriamo fortemente combattere”.
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Il dimensionamento della rete delle autonomie scolastiche e la programmazione dell’offerta formativa per il 2025/2026 - sulla base di un atto annuale di Regione Piemonte che detta gli indirizzi e i parametri da seguire nel rispetto delle norme nazionali - sono stati al centro della conferenza metropolitana sulla programmazione scolastica, convocata online dalla consigliera Caterina Greco, delegata all’istruzione.
Una riunione molto partecipata, che ha visto riuniti centinaia fra sindaci e dirigenti scolastici del vasto territorio metropolitano al termine di un delicato percorso partecipato che ha fatto emergere la mancanza di armonia sul territorio fra le autonomie scolastiche, la componente genitoriale.
“Abbiamo lungamente indagato e lavorato agli 8 dimensionamenti previsti dalle norme e dal PNRR nelle scuole inferiori e ai 4 previsti nelle superiori - ha sottolineato Caterina Greco - ben consapevoli delle enormi difficoltà per le ricadute territoriali: al termine, il sindaco di Città metropolitana Stefano Lo Russo ci ha dato come indirizzo politico di non procedere alla proposta di dimensionamento se non con il parere favorevole delle istituzioni interessate. Quindi Città metropolitana proporrà alla Regione Piemonte solo 2 dimensionamenti nel primo ciclo infanzia, primaria e secondaria di I grado di competenza dei Comuni: l’accorpamento fra l’Istituto comprensivo primario di Condove (accorpante) e di Sant’Ambrogio (accorpato); l’accorpamento fra l’Istituto comprensivo di Cambiano (accorpante) e di Pino Torinese.
Il Comune di Torino non effettuerà dimensionamenti, ma solo riorganizzazione della rete delle scuole dell'infanzia comunali e statali.
“Nessuna proposta di accorpamento per le scuole superiori - ha aggiunto Greco - perché si vuole tenere conto delle specificità del territorio piemontese ed ottenere la massima condivisione”.
I dimensionamenti del secondo ciclo per le scuole superiori che Città metropolitana di Torino non proporrà riguardano lo scorporo della succursale di Chivasso dell'I.I.S Ubertini di Caluso e sua attribuzione al Liceo Newton di Chivasso, e contestuale accorpamento fra I.I.S. Ubertini di Caluso e I.I.S. Martinetti di Caluso (dove il parere degli istituti sono stati tutti contrari al dimensionamento); la soppressione dell'I.I.S. Galilei Ferrari di Torino con accorpamento della succursale di Via Gaidano 126 all'I.I.S. Majorana di Torino e con accorpamento della sede di Via Lavagna 8 all'I.I.S. Giolitti di Torino; l’accorpamento fra I.I.S. Ferrari di Susa e Liceo Norberto Rosa di Susa; l’accorpamento fra I.I.S. Peano di Torino I.I.S. Zerboni di Torino.
“La riorganizzazione non comporta la chiusura di scuole, ma solo la riorganizzazione delle autonomie scolastiche, cercando di eliminare gli effetti negativi delle reggenze” hanno precisato i tecnici della Regione Piemonte spiegando che in assenza delle proposte di dimensionamento, saranno altri Enti a procedere fino a fare in modo che vi siano tante autonomie scolastiche quanti sono i Dirigenti scolastici e i DSGA prefissati dal Ministero dell’Istruzione
E’ emersa forte da parte degli amministratori locali intervenuti l’esigenza di un altro anno di tempo per una valutazione più complessiva sul territorio prima di attuare la razionalizzazione e gli accorpamenti.
“La normativa nazionale si riverbera sul territorio e noi come Città metropolitana di Torino – ha detto nel suo intervento il vicesindaco Jacopo Suppo – e noi siamo qui a restituire al territorio la ricognizione che abbiamo effettuato, da cui emerge il quadro di un territorio eterogeneo, dove ridimensionare in un‘area interna e montana non equivale a farlo in città. E’ emersa forte una nostra idea di scuola in aree interne, dove dobbiamo sì tenere conto delle dinamiche demografiche e degli orientamenti economici in campo di edilizia scolastica, ma dove non possiamo e non vogliamo fare proposte tagliate con l’accetta, sostenendo proposte che non tengono conto degli indirizzi scolastici e di una realtà regionale dove abbiamo 1181 Comuni e dove vogliamo garantire un servizio scolastico capillare e di qualità”.
Nel discorso del dimensionamento rientrano anche i cosiddetti P.E.S. in deroga, cioè quelle scuole che sono situate in Comuni montani e marginali: questi Comuni possono chiedere il mantenimento della scuola purché abbiano per la scuola dell’infanzia un numero di alunni e alunne compreso tra 10 e 19, per la scuola primaria un numero tra 10 e 34, per la scuola secondaria un numero compreso tra 20 e 39.
Quest'anno sono state presentate domande di deroga per 97 scuole appartenenti a 63 Comuni, un numero crescente ogni anno.
Vi sono poi le cosiddette deroghe della deroga, ovvero le scuole che hanno un numero
di iscritti addirittura inferiore alle soglie: per il prossimo anno scolastico saranno 5 nei Comuni di Claviere, Cossano Canavese, frazione Boschetto a Chivasso, Giaglione e Marentino.
Per quanto riguarda l’offerta formativa del secondo ciclo sul territorio, la Città metropolitana di Torino ha illustrato le due richieste accolte per l’anno scolastico 2025/2026, entrambi su Torino: la creazione dell’indirizzo sul Made in Italy all’Istituto alberghiero Beccari di Torino, accolta perché innovativa e declinata su enogastronomia, comunicazione, valorizzazione dei prodotti locali e turismo e creazione di un indirizzo professionale in manutenzione e assistenza tecnica presso la casa circondariale di Torino richiesta dall’istituto Plana.
Non accolte invece le richieste dell'I.I.S. Majorana di Grugliasco di un liceo scientifico
opzione scienze applicate diurno; del'I.I.S. Galilei di Avigliana di un indirizzo tecnico in chimica, materiali e biotecnologie; dell’I.I.S Boselli di Torino di un liceo scienze umane per adulti; dell’I.I.S. Plana di Torino di indirizzo odontotecnico e dell’Erasmo da Rotterdam di Nichelino di un liceo scienze umane in sostituzione del liceo scientifico.
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Anche per l’anno scolastico 2024/2025, il Ce.Se.Di. torna con una nuova edizione del Catalogo regionale per la scuola, arricchito di attività che spaziano dalla formazione dei docenti fino a un’offerta rinnovata per gli studenti, rimasta in sospeso durante la pandemia.
A luglio 2024, una commissione composta da esperti del Ce.Se.Di., Regione Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale ha selezionato le migliori proposte formative tra quelle ricevute in risposta all'avviso pubblico.
Cosa c’è di nuovo?
Per il prossimo anno, il Ce.Se.Di. conferma la sua vocazione a offrire supporto concreto a scuole e insegnanti con tematiche attuali e importanti. Oltre al fascicolo dedicato alla formazione dei docenti, si ripropone l'offerta formativa per gli studenti non attivata durante la pandemia.
"Il Ce.Se.Di. si conferma un punto di riferimento per il mondo della scuola, capace di evolversi e rispondere alle nuove esigenze di studenti e docenti” commenta la consigliera delegata all'istruzione della Città metropolitana di Torino Caterina Greco. “ Anche per l'anno scolastico 2024/2025, abbiamo rafforzato l’offerta formativa con proposte che non solo affrontano temi cruciali come il benessere scolastico, la prevenzione delle discriminazioni e l’orientamento professionale, ma che mirano anche a promuovere una didattica inclusiva e innovativa. Il nostro obiettivo è sostenere le scuole e accompagnare i docenti con strumenti concreti, per una formazione che guardi al futuro con fiducia."
Tra i temi principali individuati anche sulla base di un sondaggio effettuato fra i docenti:
- Educazione all’affettività e prevenzione del disagio: focus su benessere scolastico, salute, dipendenze e prevenzione di discriminazioni e bullismo (compreso quello digitale).
- Didattica orientativa: metodologie didattiche innovative e incontri con il mondo del lavoro e delle nuove professioni.
- Inclusione e sostenibilità: educazione civica, scientifica, ambientale e finanziaria, per formare cittadini consapevoli e attivi.
- Cultura e linguaggi: un’ampia sezione dedicata a storia, cultura dei popoli e animazione teatrale, perché l’arte e la creatività sono fondamentali.
Formazione senza pensieri (e in alcuni casi, a costo zero)
Il Catalogo offre molte attività gratuite per i docenti, insieme ad altre che richiedono una quota di partecipazione agevolata. Alcune inoltre possono essere pagate tramite la Carta del Docente.
Un'occasione da non perdere per chi vuole arricchire la propria esperienza educativa, con nuove idee e strumenti per affrontare al meglio le sfide del prossimo anno scolastico.
Tutti i corsi di formazione docenti presenti nel Catalogo regionale sono validi ai fini della formazione in servizio del personale.
Per consultare il catalogo e per le iscrizioni:
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ifp/cesedi/catalogo-cesedi-per-la-scuola
Che cos'è il CE.SE.DI.
Il CeSeDi della Città metropolitana di Torino mette ogni anno a disposizione delle scuole una serie articolata di servizi e opportunità di arricchimento curriculare ed extra-curriculare, metodologico e disciplinare.
L'attività del CeSeDi si concretizza in: progetti di innovazione didattico-metodologica rivolti alle classi e ai docenti in servizio e in formazione; supporto a insegnanti e scuole su tematiche di interesse strategico per l'arricchimento e l'innovazione dell'offerta formativa; collaborazione con le istituzioni scolastiche, le associazioni del mondo della scuola, gli atenei, le istituzioni culturali e scientifiche per lo sviluppo di sinergie e programmi di lavoro comuni.
Alle tradizionali competenze in materia di formazione, si è aggiunta anche quella della "didattica orientativa": il Ce.Se.Di è infatti in grado operare validamente come polo di formazione per gli insegnanti sulla tematica dell'orientamento degli studenti che dalla scuola secondaria di I grado debbono iscriversi alla scuola secondaria di II grado, ma anche sull'orientamento professionale.
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Un’aula all’aperto e una rastrelliera per le bici a prova di ladri sono i primi risultati del progetto elaborato dal Liceo Gramsci di Ivrea per ripensare gli spazi del piazzale attorno alla scuola: l’occasione per inaugurarlo ufficialmente è stato l’avvio dell’anno scolastico, mercoledì 11 settembre.
Il dirigente scolastico Marco Bollettino ha accolto la consigliera delegata all’Istruzione della Città metropolitana di Torino Caterina Greco, il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore, i consiglieri di Istituto del Liceo Gramsci, rappresentanti del personale docente, dei genitori degli alunni, degli studenti, del personale Ata e ha raccontato come è nato il progetto:
attorno alla scuola anche gli studenti hanno chiesto di non esser circondati solo più da cemento, asfalto e parcheggi, ma di avere più verde, un percorso ad anello per correre e camminare, un parcheggio sicuro per le biciclette, un'area attrezzata per la didattica all'aperto.
Il primo step del progetto è stato finanziato attraverso la piattaforma di crowfunding Idearium del Ministero dell’Istruzione, e integrato con un co-finanziamento promosso dalla Direzione scolastica. L’aula all’aperto, ha aggiunto con soddisfazione Bollettino, entra ufficialmente nel monte aule della scuola, mentre la rastrelliera per le bici non solo è costruita in modo da constrastare i furti ma è anche posta sotto la continua sorveglianza delle telecamere.
Nell’augurare buon lavoro a tutto il personale docente e non nel giorno di inizio dell’anno scolastico, la consigliera metropolitana Caterina Greco ha commentato il progetto: “Il Covid è stato un brutto periodo ma ci ha lasciato anche qualche opportunità, come quella di aver sempre più spazi didattici all’aperto. Sempre più Istituti, infatti, chiedono di poter attrezzare aule en plein air, segno di una didattica che si evolve”
Ha chiuso l’inaugurazione il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore: “Le aree esterne alle scuole devono sempre più diventare, per i nostri ragazzi, luoghi in cui è possibile fare comunità”.
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La Città metropolitana di Torino è impegnata in un progetto di istruzione inclusiva e rispettosa nell’ambito del progetto CoeSI-Coprogettazione e Sinergia, promosso in collaborazione con la Fondazione per la Scuola di Compagnia di San Paolo per favorire una maggiore inclusione dei ragazzi e delle ragazze con disabilità o portatori dei BES, i bisogni educativi speciali, e per creare e rafforzare le dinamiche relazionali interne alle classi.Nell’anno scolastico in corso, il progetto CoeSI si svolge in diverse realtà territoriali, tra cui l'istituto d'istruzione superiore "Giovanni Cena" di Ivrea, che è ormai al suo secondo anno di partecipazione al progetto.
A differenza dell'anno scolastico precedente, gli educatori e insegnanti del “Cena” hanno deciso di condurre un'osservazione diretta con i ragazzi, dividendo gli studenti in piccoli gruppi e dialogando in maniera informale con loro per conoscere le loro esigenze e criticità. Questo approccio ha permesso ai collaboratori scolastici di avvicinarsi maggiormente agli studenti e di rafforzare il rapporto di fiducia già instaurato nell'anno precedente. Inoltre, per rendere il progetto più aderente alle esigenze di ragazzi e insegnanti, si è pensato di adeguare l'UDA (unità didattica di apprendimento) al tema stesso del progetto CoeSI, destinato a durare l'intero anno scolastico attraverso un programma che coinvolge una vasta gamma di discipline, tra cui italiano, diritto, inglese, linguaggi fotografici e dell’audiovisivo (LFA), tecniche e tecnologie della comunicazione visiva (TCVIS), scienze integrate, laboratori tecnologici ed esercitazioni tematiche, mostrando un impegno trasversale per l'inclusione in tutti gli ambiti dell'apprendimento.
Le testimonianze dei ragazzi, della docente di Linguaggi fotografici e dell’audiovisivo Anna Catella e dell'educatrice Carolina Celi nel video al link https://youtu.be/NEMFDFViVaw.
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Il Pinerolese con il Consorzio CISS come coordinatore, il Nichelinese con il Consorzio CISA12, l’Eporediese con il Consorzio In.Re.Te, il Grugliaschese con il Comune e il Chierese con il Comune hanno firmato con la Città metropolitana di Torino un accordo di programma sull’inclusione scolastica e sociale delle persone con disabilità (sulla base della Legge 104/92).La Città metropolitana di Torino riserva una parte delle risorse economiche come rimborso sulle spese dell’assistenza scolastica specialistica effettuate dai Consorzi socio-assistenziali che si impegnano in qualità di coordinatori e promotori degli accordi sul loro territorio.
Per quanto riguarda le zone coinvolte, il contributo assegnato ai Consorzi di Pinerolese, Eporediese e Nichelinese nel 2023 è stato di circa 835mila euro per circa 554 studenti che necessita l'assistenza prevista dalla legge 104.
“Gli accordi firmati ufficializzano il lavoro di rete effettuato sul territorio dal nostro Ente attraverso l'ufficio per il Diritto alla studio” ha spiegato la consigliera delegata all’istruzione della Città metropolitana Caterina Greco. “Il percorso dell’inclusione ascuola per ragazzi e ragazze non è mai compiuto definitivamente e necessità l’introduzione di meccanismi di flessibilità nell’organizzazione delle risposte per far fronte a nuovi bisogni e diritti, assicurare la continuità, valorizzare le competenze dei professionisti e al contempo ottimizzare le risorse disponibili, assicurando servizi quanto più omogenei e integrati nell’intero territorio, all'interno di un progetto di vita personalizzato e partecipato: in questo percorso così difficile il lavoro congiunto fra Città metropolitana, Comuni e Consorzi fa la differenza”.
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In queste settimane è entrato nel vivo il progetto “Nuove F-orme – Relazioni che curano”, supportato dalla Fondazione CRT e coordinato da Eclectica+ (capofila) insieme all’Ufficio per il Diritto allo Studio della Città metropolitana di Torino – Direzione Istruzione e sviluppo sociale, il Servizio di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Infantile Regina Margherita (SCU NPI OIRM), l’IIS Gobetti-Marchesini-Casale-Arduino di Torino, la Cooperativa sociale Mirafiori e l’Impresa sociale Stranaidea.
Il progetto affronta il tema della salute mentale degli adolescenti, rivolgendosi in particolare ad un gruppo di 20 adolescenti che studiano negli istituti secondari del territorio afferente alla Città metropolitana e sono in carico presso l’Ospedale Regina Margherita con diagnosi di disturbi psichici.
Il progetto sperimentale ha l’obiettivo di supportare il reinserimento scolastico (creando un ponte con la scuola in ospedale) e prevenire fenomeni di dispersione implicita ed esplicita, sviluppando le competenze dell’educativa specialistica e potenziando il suo ruolo di raccordo della rete multidisciplinare tra l’adolescente, la famiglia, la scuola e servizio di neuropsichiatria infantile.
La prima attività recentemente avviata è un percorso di formazione rivolto non solo agli educatori/trici specializzati/e ma anche agli/lle insegnanti delle scuole di riferimento degli adolescenti inclusi nel progetto. Attraverso cinque sessioni formative tematiche, svolte con la partecipazione del personale medico del Servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’OIRM, verranno condivisi gli strumenti e i metodi per gestire le situazioni di educativa specialistica e potenziare le relazioni con gli adolescenti. L’ottica è quella della condivisione delle esperienze, per un approccio concreto e di rete che possa essere adottato nelle classi.
In parallelo, è in corso l’individuazione di quattro gruppi di studenti/esse, frequentanti la classe terza, in scuole diverse, disponibili ad avviare un percorso di supporto alla pari, attraverso la metodologia della peer education, su queste tematiche attraverso l’ideazione di un gioco sull’antifragilità e il pensiero positivo come opportunità di prevenzione, dopo una formazione esperta e con la supervisione dei partner di progetto. Il progetto proseguirà con l’organizzazione di incontri rivolti ai nuclei famigliari degli adolescenti destinatari dell’educativa specialistica, e con la realizzazione del un gioco-kit come possibile strumento concreto per condividere e affrontare all’interno delle scuole i disagi mentali sia tra gli studenti che tra loro e gli adulti.
Il progetto Nuove F-orme è ambizioso, sperimentale e articolato, fortemente voluto da tutti i partner: dalla consigliera delegata all’Istruzione la dott.ssa Caterina Greco della Città metropolitana, ai referenti della Fondazione CRT, all’ SCU NPI OIRM quale risposta al bisogno di insegnanti ed educatori/trici di trovare “nuove forme” per affrontare in rete un fenomeno in crescita e cruciale come la salute mentale dei/lle nostri/e studenti/esse.
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L’importanza della scelta, il contrasto alla dispersione scolastica, la sinergia scuola-impresa, la formazione docenti. Questi i temi trattati alla Cavallerizza Reale di Torino venerdì 26 gennaio, in occasione del convegno organizzato da Città metropolitana di Torino e Fondazione per la Scuola della Compagnia San Paolo, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, dal titolo “Le scelte possibili - Panel su orientamento e didattica orientativa”.Un’occasione per confrontarsi e dialogare con esperte ed esperti sull’importanza di educare alla scelta ma anche sul ruolo fondamentale che deve avere l’alleanza scuola-impresa per evitare la dispersione scolastica.
“Il convegno – sottolinea Caterina Greco, consigliera di Città metropolitana delegata all’Istruzione - è stato pensato per dare strumenti utili per fare una buona scelta fin dall’inizio di un percorso di scuola secondaria di secondo grado, evitando così di perdere tempo e di dover intraprendere un percorso di ri-orientamento ad anno scolastico in corso”. “La giornata di oggi – continua la consigliera Greco – serve a mettere le basi di un percorso che il Ce.Se.Di, Centro Servizi Didattici di Città metropolitana di Torino, strutturerà e metterà a disposizione degli insegnanti”.
Nella sessione mattutina del convegno, moderata dalla storica Vanessa Roghi, è stato presentato lo studio condotto dalla Città metropolitana di Torino sulla situazione attuale dell’orientamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio. L’indagine di Città metropolitana di Torino ha monitorato le modalità in cui avviene l’orientamento scolastico nel passaggio dal primo al secondo ciclo scolastico e nel corso del secondo ciclo nel territorio. Sono stati intervistati nel corso del 2023 insegnanti di 73 scuole (40 scuole secondarie di primo grado e 33 di secondo grado) distribuite nelle 11 zone omogenee del territorio. Docenti, docenti referenti dell’orientamento, dirigenti scolastici intervistati tramite questionario online e in presenza hanno commentato liberamente, indicando criticità e proponendo soluzioni. Dall’indagine, che presto sarà interamente disponibile online, si evince: una generale consapevolezza della necessità di migliorare il servizio orientativo risolvendo le criticità; la richiesta di maggiori ore di orientamento inserito nel percorso curricolare e il bisogno di una formazione diffusa dei docenti sulla didattica orientativa.
Si è poi affrontato il tema dell’importanza di educare le e i giovani alla scelta, competenza emotiva fondamentale per imparare ad affrontare le trasformazioni della nostra società, insieme allo psicoterapeuta e analista adleriano Domenico Barrilà, ma anche del lavoro, alleanza scuola-impresa, con Stefano Molina dell’Unione Industriali di Torino.
Il convegno prosegue nel pomeriggio con la sessione “Idee e strumenti per l’Orientamento”, una serie di interventi che, a partire dalla presentazione del volume Orientarsi nell’Orientamento, porteranno l’attenzione anche del valore strategico dell’orientamento nelle policy del Ministero dell’Istruzione e del Merito con Fabrizio Manca, direttore generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione, e per riflettere sull’importanza della formazione dei docenti, tra cui i tutor dell’orientamento, grazie alla presenza di Maria Chiara Pettenati, Dirigente di ricerca INDIRE.

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L’orientamento è un investimento fondamentale per educare le nuove generazioni ad affrontare la complessità del mondo che cambia e richiede l’impegno di tutta la comunità educante nel dotarsi di conoscenze e strumenti necessari ad accompagnare ragazze e ragazzi nei delicati momenti di transizione. Èsulla base di questi presupposti che Città metropolitana di Torinoe Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino, hanno organizzato Le scelte possibili. Panel su orientamento e didattica orientativa, un evento per discutere e riflettere insieme sulla complessità dell’orientamento a partire dalle molteplici prospettive che lo compongono: dispersione scolastica, importanza della scelta, orientamento narrativo, sinergia scuola-impresa, formazione docenti.
La giornata di venerdì 26 gennaio 2024alla Cavallerizza Reale di Torino(via Verdi 9, Torino) sarà un’occasione per confrontarsi e dialogare con esperte ed esperti del settore(anche attraverso momenti di sondaggio dedicati) e per un aggiornamento sul tema, le possibilità e le problematiche del territorio. Un’unica giornata ma due appuntamenti importanti.Al mattino, dalle ore 8.30 alle 13, Orientamento e didattica orientativa, dove siamo e in che direzione andiamo insieme a Città metropolitana di Torino, che presenterà il proprio studio sulla situazione attuale dell’orientamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio voluto da Caterina Greco, consigliera metropolitana delegata all'Istruzione. Si parlerà poi dell’importanza di educare le e i giovani alla scelta, competenza emotiva fondamentale per imparare ad affrontare le trasformazioni della nostra società, insieme allo psicoterapeuta e analista adleriano Domenico Barrilà, ma anche di lavoro, alleanza scuola-impresa, con l’Unione Industriali di Torino e con Leonardo spa, e di come il racconto e la narrazione possano svolgere un ruolo fondamentale nell’orientamento con Simone Giusti, ricercatore in Didattica della letteratura all'Università di Siena. Interviene e modera la storica Vanessa Roghi.
Al pomeriggio,dalle 14.30 alle 17.30, si discuterà di Idee e strumenti per l’orientamentocon Fondazione per la Scuola a partire dalla presentazione dell’ultimo volume pubblicato della sua Collana edita da Il Mulino,Orientarsi nell’orientamento, a cura di Giulia Guglielminie Federico Batiniche interverranno insieme ad alcuni delle autrici e degli autori. L’appuntamento pomeridiano sarà occasione per parlare anche del valore strategico dell’orientamento nelle policy del Ministero dell’Istruzione e del Merito con Fabrizio Manca, direttore generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione, e per riflettere sull’importanza della formazione dei docenti, tra cui i tutor dell’orientamento, grazie alla presenza di Maria Chiara Pettenati, Dirigente di ricerca presso INDIRE.A concludere i lavori saranno i Presidenti della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione per la Scuola, rispettivamente Francesco Profumoe Giulia Guglielmini, per testimoniare la centralità dell’orientamento nelle azioni promosse dal “Gruppo” Compagnia. Il convegno si rivolge a tutta la comunità educante, riconoscendo alle e ai docenti partecipanti l’attestato e le ore formative.Per partecipare al convegno e scoprire il programma completo della giornata, è possibile iscriversi a questolink bit.ly/convegno26gennaio
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Martedì 19 dicembre alle 11.30, nella sede di corso Inghilterra 7 (15° piano), la consigliera della Città metropolitana di Torino con delega all’istruzione Caterina Greco premierà dodici studenti e studentesse del liceo scientifico Galileo Ferraris di Torino per i brillanti risultati ottenuti nell’ultima edizione delle Olimpiadi della matematica, tenutasi a Cesenatico lo scorso mese di maggio.Il liceo Galileo Ferraris, che proprio quest’anno festeggia il secolo di vita, ha confermato nel 2023 il primato nazionale già ottenuto nel 2022. A sfidarsi nella fase finale sono stati oltre un migliaio di studenti delle scuole superiori di tutta Italia. Le finali nazionali delle Olimpiadi della matematica, che si svolgono regolarmente in Italia dal 1985, sono organizzate dall'Unione Matematica Italiana su mandato del ministero dell'Istruzione e del Merito.
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Si intitola “Bruno Ciari e la scuola dei diritti oggi” il seminario di studi dedicato alla figura del grande pedagogista e all’attualità del suo pensiero che si terrà mercoledì 29 e giovedì 30 novembre nella sede di corso Inghilterra 7 (sala Ce.Se.Di) della Città metropolitana di Torino. L’incontro è organizzato dall’Istituto piemontese per la storia della resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” (Istoreto), che fa parte della Rete degli Istituti per la storia della resistenza e dell’età contemporanea, in collaborazione con la Direzione generale educazione, ricerca e istituti culturali, l’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte, la Città metropolitana di Torino, l’Istituto nazionale documentazione, innovazione ricerca educativa, il Cidi-Centro iniziativa democratica insegnanti, il Movimento di cooperazione educativa e l’associazione Creo cambio cresco Mus-e, con il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte.I lavori cominceranno mercoledì 29 novembre alle 15.30 con i saluti del presidente del Comitato Resistenza e Costituzione e vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle, della consigliera delegata all’istruzione della Città metropolitana Caterina Greco, del direttore dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Suraniti e della presidente onoraria del Movimento di cooperazione educativa Marcella Bufalini Ciari. Si proseguirà in plenaria con il coordinamento di Luciano Boccalatte, vicepresidente di Istoreto, e l’intervento di apertura sarà di Goffredo Fofi, critico cinematografico e letterario.
La sessione di giovedì 30 novembre si aprirà alle 9.30, e la parte del mattino (fino alle 13) si articolerà in laboratori, a cui parteciperà anche una classe dell’Istituto d’istruzione superiore Avogadro di Torino. Il pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.30, sarà dedicato a “La parola alle scuole: l’importanza di chiamarsi Bruno Ciari”, uno spazio durante il quale ci sarà la restituzione del questionario somministrato alle scuole intitolate a Bruno Ciari. In conclusione della giornata, la tavola rotonda dedicata a “l’attualità di Bruno Ciari”.
Durante il seminario sarà possibile visitare la mostra “Nasolungo e Orecchiofino. Il giornale scolastico da Bruno Ciari ai giorni nostri”.
L’incontro si pone a chiusura delle iniziative realizzate in tutta Italia per ricordare il maestro Bruno Ciari - che negli anni ‘70 del secolo scorso ha contribuito all’innovazione didattica del tempo pieno - in occasione della ricorrenza del centenario della sua nascita.
L’ingresso al seminario è libero; per iscriversi è necessario compilare il modulo al link https://forms.gle/8kaXTRuAnpjyVzrV9

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A partire dal 2024-2025, il numero di iscrizioni alle scuole dell’area metropolitana di Torino subirà un netto calo, frutto della drastica denatalità di questi ultimi decenni. La nuova normativa statale sul dimensionamento scolastico e l’Atto d’indirizzo della Regione Piemonte per la programmazione del triennio scolastico 2024-27 impongono di conseguenza una revisione della rete delle istituzioni scolastiche.Prendendo le mosse da questo criterio vincolante, la Città metropolitana, che ha la competenza sulla pianificazione e il dimensionamento della rete scolastica del primo e secondo ciclo, ha avviato una serie di riunioni con i Dirigenti scolastici e alla fine ha proposto per l’anno 2024-2025 la fusione, per quanto riguarda gli istituti secondari, di un solo plesso: l’unificazione fra IIS “8 Marzo” e IIS “Galileo Ferraris” di Settimo Torinese, che avranno per anche un nuovo indirizzo, il Liceo Sportivo.
Per quanto riguarda la fusione fra IIS “8 Marzo” e IIS “Galileo Ferraris” di Settimo Torinese, ha spiegato la consigliera metropolitana con delega all’istruzione Caterina Greco, la scelta è avvenuta con il costante coinvolgimento dei due Istituti, con riunioni, sopralluoghi e la partecipazione dell’Ufficio scolastico regionale, che ha precisato che la fusione non comporta riduzioni del personale perché è sempre proporzionato al numero di studenti dell’Istituto secondo parametri di legge.
A favore dell’unificazione dei due Istituti vi è la contiguità degli edifici: potrebbero diventare un unico grande campus con un vasto spettro di indirizzi, potendo garantire ampie possibilità di scelta all’utenza e diverse possibilità di orientamento e di riorientamento al suo interno, senza necessità per gli allievi di cambiare Istituto: anzi, da quest’anno all’Istituto si aggiungerà un nuovo indirizzo, il Liceo sportivo, che usufruirà degli impianti sportivi del campus. “Nei ragionamenti legati al dimensionamento” ha spiegato ancora la consigliera Greco “non si possono non considerare quelli relativi alla necessità di fronteggiare i sensibili aumenti dei costi e gli investimenti resi possibili dal Pnrr per razionalizzare il sistema degli edifici scolastici”.
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Dopo la pandemia e il lungo lockdown, il mondo della scuola ha cominciato in tutta Italia a ragionare sul tema dei voti: glistudenti hanno iniziato a chiedere di non essere giudicati coi numeri, ottenendo l’assenso di psicologi e pedagogisti.A livello locale e nazionale, non mancano le sperimentazioni di istituti superiori che hanno tentato la strada di una valutazione diversa, senza punteggi e senza voti.
“La Città metropolitana di Torino vuole offrire uno spazio di confronto ai docenti su questo tema - commenta la consigliera metropolitana Caterina Greco, delegata all’istruzione – e stiamo lavorando in questa direzione. Il primo appuntamento è in programma nella mattina di sabato 23 settembre”.
Nell’auditorium di corso Inghilterra 7 si confronteranno docenti e dirigenti scolastici, moderati dal dirigente del Liceo “Massimo D'Azeglio” di Torino Franco Francavilla.
Relatori saranno Mario Comoglio, docente emerito della Pontificia Università Salesiana di Roma, esperto di apprendimento cooperativo e di valutazione, che parlerà dell'evoluzione della ricerca sul tema della valutazione degli apprendimenti; Guido Benvenuto, docente ordinario di docimologia all'Università Statale La Sapienza di Roma, che monitora la sperimentazione della valutazione senza voti in corso al Liceo “Morgagni” di Roma; Vincenzo Caico, dirigente scolastico al Liceo “Buonarroti” di Monfalcone (Gorizia), che racconterà la sperimentazione in atto nel suo istituto, e Vincenzo Arte, docente del Liceo “Morgagni” di Roma, che racconterà la sua esperienza nella sezione che valuta senza i voti.
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Un’esperienza di inclusione scolastica che per tutte le allieve e gli allievi sarà preziosa nel prosieguo del loro percorso formativo: grazie al progetto CoeSI-Coprogettazione e Sinergia promosso dalla Fondazione per la Scuola della Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Città metropolitana di Torino, quell’esperienza l’hanno vissuta nei mesi scorsi 37 classi di 17 scuole secondarie di secondo grado e l’hanno raccontata a coetanei, insegnanti e operatori del terzo settore mercoledì 31 maggio nell’auditorium della sede di corso Inghilterra 7. All’incontro di restituzione e di bilancio finale del progetto ha partecipato la Consigliera metropolitana delegata all’istruzione e al sistema educativo, Caterina Greco.Il progetto CoeSI è stato ideato per favorire una maggiore inclusione dei ragazzi e delle ragazze con disabilità o portatori dei BES, i bisogni educativi speciali, allo scopo di creare e rafforzare le dinamiche relazionali interne alle classi. È un’azione concreta che si ispira ai principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia con la legge 18 del 2009, che ha promosso una revisione di tutti i servizi e le agenzie che si occupano di disabilità, in primis la scuola.
Le classi della scuola secondaria di secondo grado della Città metropolitana di Torino partecipanti al progetto sono state selezionate tramite un bando. COeSI riprende per alcuni aspetti il modello pedagogico del progetto interistituzionale “Provaci ancora, Sam!”, sviluppato con successo nelle scuole torinesi del primo ciclo di istruzione. In quelle scuole da decenni docenti ed operatori del terzo settore dell’ambito educativo si scambiano esperienze, progettano insieme percorsi educativi per le classi e attivano sinergie tra gli attori della comunità educante.
Portando ai partecipanti all’incontro di restituzione il saluto della Città metropolitana di Torinola Consigliera Caterina Greco ha sottolineato la validità del metodo sperimentato con il progetto “Provaci ancora Sam”, che grazie a COeSI, è stato condiviso in alcuni istitutisuperiori del territorio metropolitano, per consentire alla scuola di svolgere il suo ruolo di presidio sociale fondamentalee per fare un modo che nessuno sia lasciato indietro. “Anche nel mondo della scuola il ruolo del nostro Ente è quello di mettere in rete le istituzioni e le esperienze. - ha sottolineato la Consigliera Greco - La Città metropolitana, che ha funzioni e competenze ben precise in materia di istruzione, ha messo in campo le sue risorse professionali per divulgare il progetto e informare gli istituti scolastici sulla possibilità di partecipare alla sua realizzazione. L’intento ultimo di COeSI è stato proprio quello di trasferire al secondo ciclo il modello pedagogico del progetto ‘Provaci ancora, Sam!’, che è stato molto efficace per il recupero degli anni scolastici da parte degli studenti più fragili e per il contrasto alla dispersione, collegandolo alle ore di presenza degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione dell’educativa specialistica scolastica, in modo da sperimentare un nuovo servizio per la disabilità, che comprenda anche la collaborazione con le agenzie formative, le associazioni e gli Enti del terzo settore del territorio”.
Concretamente, la progettazione cooperativa tra docenti, educatori e operatori consente di programmare attività inclusive, al fine di creare un gruppo unito e dinamico, in cui i portatori di disabilità o di BES possano sentirsi parte attiva, che accoglie e che è accolta al tempo stesso. Un sistema relazionale virtuoso che favorisca la partecipazione può non sololimitare la dispersione scolasticama anche contribuire al miglioramento dei risultati di apprendimento. Si lavora quindi all’inclusione, intesa come interazione tra coetanei, con attività che lavorano sulle dinamiche del gruppo classe, in orario sia scolastico che extra-scolastico. Si persegue anche il miglioramento dell’apprendimento, sviluppando e sperimentando una didattica pensata, progettata e pianificata sulla base delle caratteristiche individuali, ma accessibile a tutte e tutti le allieve e gli allievi.
Il videocomunicato sull’incontro di restituzione e di bilancio finale del progetto, con le interviste alla Consigliera Greco, all’educatrice Monica De Petris, allo studente Reda Bouaid dell’Istituto Alberti-Porro di Pinerolo, all’insegnante di sostegno Alice Musolino e all’assistente all’integrazione Ivan Bottero è pubblicato nel canale Youtube della Città metropolitana di Torino all’indirizzo www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=p_bZyFwBVMY

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Un’esperienza di inclusione scolastica che per tutte le allieve e gli allievi sarà prezioso nel prosieguo del loro percorso formativo: grazie al progetto CoeSI-Coprogettazione e Sinergia promosso dalla Fondazione per la Scuola e dalla Città metropolitana di Torino, quell’esperienza l’hanno vissuta nei mesi scorsi da37 classi di 17 scuole secondarie di secondo grado e la racconteranno a coetanei, insegnanti e operatori del terzo settore mercoledì 31 maggio a partire dalle 14,30 nell’auditorium della sede di corso Inghilterra 7. All’incontro di restituzione e di bilancio finale del progetto parteciperà la Consigliera metropolitana delegata all’istruzione e al sistema educativo, Caterina Greco.Il progetto CoeSI è stato ideato per favorire una maggiore inclusione dei ragazzi e delle ragazze con disabilità o che sono portatori dei BES, i bisogni educativi speciali, allo scopo di creare e rafforzare le dinamiche relazionali interne alle classi. È un’azione concreta che si ispira ai principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificatadall’Italia con la legge 18 del 2009, che ha promosso una revisione di tutti i servizi e le agenzie che si occupano di disabilità, in primis la scuola.
Le classi della scuola secondaria di secondo grado della Città metropolitana di Torino partecipanti al progetto sono state selezionate tramite un bando. COeSI riprende per alcuni aspetti il modello pedagogico del progetto interistituzionale “Provaci ancora, Sam!”, sviluppato con successo nelle scuole torinesi del primo ciclo di istruzione. In quelle scuole da decenni docenti ed operatori del terzo settore dell’ambito educativo si scambiano esperienze, progettano insieme percorsi educativi per le classi e attivano sinergie tra gli attori della comunità educante. L’intento ultimo del progetto COeSI è di trasferire al secondo ciclo il modello pedagogico del “Provaci ancora, Sam!”, collegandolo alle ore di presenza degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione dell’educativa specialistica scolastica, in modo da sperimentare un nuovo servizio per la disabilità, che comprenda anche la collaborazione con le agenzie formative, le associazioni e gli Enti del terzo settore del territorio.
Concretamente, la progettazione cooperativa tra docenti, educatori e operatori consente di programmare attività inclusive, al fine di creare un gruppo unito e dinamico, in cui i portatori di disabilità o di BES possano sentirsi parte attiva, che accoglie e che è accolta al tempo stesso. Ancor più concretamente, un sistema relazionale virtuoso che favorisca la partecipazione può limitare la dispersione scolastica e contribuire al miglioramento dei risultati di apprendimento. Si lavora quindi all’inclusione, intesa come interazione tra coetanei, con attività che lavorano sulle dinamiche del gruppo classe, in orario sia scolastico che extra-scolastico. Si persegue anche il miglioramento dell’apprendimento, sviluppando e sperimentando una didattica pensata, progettata e pianificata sulla base delle caratteristiche individuali, ma accessibile a tutte e tutti le allieve e gli allievi.

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Giulia Imbiscuso, 16 anni, studentessa del III anno dell’Istituto di istruzione superiore Santorre di Santarosa è la giovanissima vincitrice della selezione piemontese delle Olimpiadi delle Neuroscienze.
Mercoledì 29 marzo è stata ricevuta - accompagnata dal preside, dalle docenti di scienze e dai suoi familiari - nella sede della Città metropolitana di corso Inghilterra; ad accoglierla il vicesindaco Jacopo Suppo insieme alle consigliere Caterina Greco delegata all’istruzione e Valentina Cera delegata alle politiche giovanili.
Un incontro voluto dalla consigliera Caterina Greco che le ha consegnato una pergamena a testimonianza del suo impegno e del risultato fino a qui ottenuto. Un impegno certamente personale che si unisce all’impegno e alla passione delle docenti di scienze dell’Istituto torinese Santorre di Santarosa che hanno organizzato incontri pomeridiani per approfondire argomenti non curriculari oggetto della gara, ai quali hanno partecipato Giulia e altri studenti della scuola accomunati dalla voglia di mettersi in gioco. Dopo cinque anni consecutivi di partecipazione alle Olimpiadi, ha ricordato il preside dell’istituto Paolo Ficara, la scuola accoglie con orgoglio questo risultato e soprattutto l’interesse dimostrato in questi anni dai suoi studenti verso questa manifestazione.
Presente all’incontro anche la professoressa Marina Boido del Nico, l’Istituto di Neuroscienze della Fondazione Cavalieri Ottolenghi e Dipartimento di Neuroscienze l'Università di Torino che ha organizzato l’edizione regionale della gara.
Vincendo la gara piemontese Giulia Imbiscuso si è conquistata la partecipazione alla gara nazionale, organizzata dalla Sins-Società italiana di Neuroscienze, che si terrà nel mese di maggio a Napoli. In quell’occasione si deciderà chi rappresenterà l'Italia alla competizione internazionale (International Brain Bee) prevista ad agosto a Washington DC in concomitanza con il Congresso annuale dell'American Psychological Association.
Per saperne di più https://www.torinoscienza.it/notizie/giulia-imbiscuso-campionessa-piemontese-di-neuroscienze
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Domani, mercoledì 29 marzo h 16.30 la Città metropolitana di Torino premia Giulia Imbiscuso, la studentessa del III anno dell’Istituto d’istruzione superiore torinese Santorre di Santarosa vincitrice delle 13^ Olimpiadi piemontesi delle neuroscienze organizzate dal Nico - Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi con il Dipartimento di Neuroscienze l'Università di Torino.
Sarà la consigliera metropolitana delegata all'istruzione Caterina Greco a consegnare una pergamena a Giulia, che nella sede di corso Inghilterra 7 a Torino sarà accompagnata dal preside e dalle docenti di scienze e dai suoi familiari.
Giulia Imbiscuso ha primeggiato tra 47 finalisti, selezionati tra 16 istituti da diverse province piemontesi e rappresenterà la sua regione alle finali nazionali che si terranno nel mese di maggio a Napoli dove si deciderà chi rappresenterà l'Italia alla competizione internazionale (International Brain Bee) prevista ad agosto a Washington in concomitanza con il Congresso annuale dell'American Psychological Association.
I colleghi giornalisti sono invitati ad intervenire
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“Progettare didattica e continuità in verticale nella scuola, dall’infanzia all’università e al lavoro” è il tema del seminario che si terrà online domani, sabato 18 marzo, dalle 14.30 alle 18.30. Un webinar organizzato dal CeSeDi-Centro Servizi Didattici della Città metropolitana di Torino e dall’associazione “La casa degli insegnanti”. L’introduzione ai lavori sarà a cura della presidente della Casa degli insegnanti, Claudia Testa, e della consigliera metropolitana delegata all’istruzione, Caterina Greco.
Molti gli argomenti che saranno trattati nel seminario, dalla pedagogia dei genitori al ruolo dei dirigenti scolastici, dalla formazione professionale alle esperienze di simulazione d’impresa nella scuola. Un filmato proporrà riflessioni intorno al tema dell’influenza dei docenti sulle scelte degli studenti, e saranno presentate alcune interviste raccolte tra studenti ed ex studenti della scuola superiore e dell’università.
La Casa degli Insegnanti vuole proseguire ad esplorare la tematica della progettazione didattica, a cui si dedica da tempo. Nella prima fase della ricerca il focus era costituito da multidisciplinarietà e interdisciplinarietà fra colleghi e classi di uno stesso istituto. In questa seconda fase, spiegano gli organizzatori, si intende condividere e riflettere su esperienze realizzate di progettazioni didattiche (anche interdisciplinari) in verticale, sia all’interno di un solo percorso scolastico, sia nella continuità e nel dialogo fra istituti differenti.
Per partecipare scrivere a daniela.truffo@cittametropolitana.torino.it.
Qui il programma del seminario
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Sono stati presentati i nuovi indirizzi di studio richiesti dalle scuole superiori di Torino e provincia e che hanno passato l'istruttoria dalla Città metropolitana di Torino, resi noti oggi durante la "Conferenza territoriale per il dimensionamento e per la programmazione dell'anno scolastico 2023-2024" tenuta in modalità da remoto. Alla presenza di presidi e insegnanti, l'incontro è stato aperto dai saluti della consigliera metropolitana delegata all'Istruzione Caterina Greco e dell'assessora alle Politiche educative e giovanili del Comune dI Torino Carlotta Salerno."La programmazione dell'offerta formativa per le scuole secondarie di secondo grado per l'anno scolastico '23/24 e il dimensionamento scolastico della rete di scuole è un procedimento lungo e impegnativo ed è stato nei mesi scorsi oggetto di momenti di formazione per inquadrare l'iter procedimentale e la normativa di riferimento" ha detto la consigliera delegata della Città metropolitana Caterina Greco. "Il rispetto dei principi che ci hanno ispirato riportano ai criteri di ottimizzazione degli spazi, della razionalizzazione della spesa, dell'equa distribuzione degli indirizzi scolastici, dell'efficientamento energetico e della qualità e quantità degli spazi. Inoltre si è tenuto conto dei flussi rispetto ai trasporti pubblici locali e della distribuzione della domanda e dell'offerta scolastica distribuita nel territorio metropolitano. Infine il tema della digitalizzazione delle aule scolastiche e la possibilità di sostituire o accorpare e/o dismettere edifici scolastici è un obiettivo più a lungo termine al quale tendere nell'applicazione del piano dell'edilizia scolastica che sottoporremo all'approvazione del Consiglio Metropolitano nei prossimi mesi. Gli scenari sostenibili sono in costruzione e saranno vagliati con proposte concrete e realizzabili"
Sono quindi intervenuti Tecla Riverso, dirigente dell'Ufficio scolastico regionale Piemonte per l'ambito torinese e Monica Tarchi, dirigente Istruzione e sviluppo sociale per la Città metropolitana di Torino.
In particolare sul tema del dimensionamento scolastico è intervenuto Marco Rosso, dirigente del Coordinamento Edilizia – Edilizia Scolastica 1 e 2, che ha illustrato uno studio statistico sulle presenze (90mila, in crescita, gli studenti complessivi degli istituti superiori), le preferenze (in crescita la scelta dei Licei sugli Istituti tecnici e professionali, e sul fronte degli indirizzi salgono le preferenze per i Licei scientifici e tecnologici e, nell'ambito degli Istituti tecnici, dell'indirizzzo informatico) e la mobilità degli studenti sul territorio metropolitano: elementi che vengono valutati per il dimensionamento degli edifici ma anche per la programmazione.
Sul fronte dell'offerta formativa questo l'elenco dei nuovi corsi di studio delle scuole secondarie superiori che verranno deliberati dalla Città metropolitana, in attesa del sì definitivo della Regione Piemonte.
- I.I.S. ALBERT
articolazione triennale dell' indirizzo "Produzioni e trasformazionI"dell'Istituto tecnico di "Agraria, agroalimentare e agroindustria"
- Istituto SELLA– AALTO–LAGRANGE di Torino
articolazione triennale Sistemi informativi aziendali dell'I.T. A.F.M
- Istituto COPERNICO LUXEMBURG di Corso Caio Plinio 2 Torino
nuovo percorso di Liceo scientifico – Indirizzo Scienze applicate diurno.
Molti gli istituti che hanno chiesto l'attivazione di corsi serali, per i quali però si è deciso, anche sulla scorta delle strategie da mettere in atto per contenere i costi energetici, di aprire prossimamente un tavolo di confronto. Caterina Greco ha spiegato che è stato chiesto dall'Ufficio scolastico regionale di fare una valutazione attenta e un'analisi puntuale per razionalizzare la presenza dei corsi serali.
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La Città metropolitana di Torino ha inviato a tutte le scuole superiori di Torino e territorio metropolitano una circolare con le nuove modalità di gestione degli impianti termici e di illuminazione finalizzate al risparmio energetico. Si tratta di indicazioni aggiuntive rispetto a quanto già previsto dal Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale pubblicato recentemente dal governo, che prescrive il posticipo della data di accensione degli impianti di riscaldamento dal 15 al 22 ottobre e l’anticipo dello spegnimento dal 15 al 7 aprile (esclusa la zona montana e pedemontana), oltre alla riduzione giornaliera di un’ora nell’erogazione del riscaldamento associata alla riduzione di un grado della temperatura ambiente, dai 20 ai 19 gradi, nelle aule (e ai 17 gradi in corridoi, laboratori, servizi e palestre).Una prima indicazione per giungere a un’ulteriore riduzione dei consumi e dei costi energetici è quella di interrompere il riscaldamento in tutti gli edifici scolastici, a meno che sia indispensabile la presenza del personale, durante le vacanze natalizie e nelle festività come il 1° novembre e l’8 dicembre. Inoltre, la circolare invita gli istituti scolastici che condividono plessi scolastici dotati di un unico impianto termico, ma che presentano un’articolazione didattica settimanale differenziata, a concordare le attività didattiche, in modo da uniformare l’orario di accensione del riscaldamento. Un’altra raccomandazione è quella di organizzare diversamente dal passato l’occupazione degli spazi negli orari pomeridiani e serali, allo scopo di ottimizzare la quantità di ambienti da riscaldare. Va segnalata agli uffici della Città metropolitana l’eventuale presenza anomala di temperature superiori al normale, ma anche il riscaldamento di zone e ambienti riscaldati in periodi della giornata non necessari.
“Ci tengo a ricordare che la Città metropolitana di Torino ha intrapreso da tempo azioni strutturali per ridurre i consumi” spiega la consigliera metropolitana con delega a istruzione e rete scolastica Caterina Greco: “negli ultimi anni le nostre scuole hanno raddoppiato la percentuale di utilizzo del teleriscaldamento, portandola al 35%. Inoltre abbiamo intrapreso una capillare campagna di sostituzione dei generatori di calore a gas metano, con una riduzione di questo combustibile del 35%, ed è allo studio dei nostri uffici tecnici un piano per la sostituzione di tutti i punti luce con altri del tipo a LED e per l’installazione in ogni plesso scolastico di pannelli fotovoltaici, interventi che consentiranno una riduzione dei consumi elettrici pari a circa il 40%”.
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Anche per l'anno scolastico 2022/2023 il CeSeDi-Centro Servizi Didattici della Città metropolitana ripropone il Catalogo Il Ce.Se.Di. per la Scuola, un ampio ventaglio di attività formative con opportunità di approfondimento, formazione e sperimentazione didattica.Nell’aprile 2020 la Città metropolitana, la Regione Piemonte e l'Ufficio scolastico regionale per il Piemonte avevano firmato il protocollo d’intesa valido per il successivo triennio, per lavorare insieme alla promozione e alla valorizzazione su tutto il territorio delle attività e dei servizi, migliorare l'offerta formativa rivolta agli studenti e potenziare le competenze e la professionalità dei docenti:
“Ed è in questa direzione che il CeSeDi continua a essere un'importante tassello con le sue opportunità di approfondimento e di sperimentazione didattica rivolte al mondo dei docenti”. spiega la Consigliera delegata all’istruzione della Città metropolitana di Torino Caterina Greco “A contrasto del crescente fenomeno della dispersione scolastica e delle cosiddette passerelle da un istituto all’altro, il CeSeDi ha rafforzato la sua mission mettendosi a disposizione anche per la didattica orientativa.
Il catalogo
Nel mese di luglio 2022 la Commissione, composta da membri del Ce.Se.Di., della Regione Piemonte e dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, ha vagliato tutte le proposte di formazione pervenute in risposta all'avviso pubblico nel mese di maggio
La Commissione ha selezionato i progetti formativi che rispondevano ai criteri individuati nelle Linee guida. I progetti selezionati sono stati suddivisi nei seguenti quattro ambiti tematici:
- Orientamento scolastico e post scolastico;
- Ambiente scolastico, affettività, benessere e salute;
- Ambiente, costituzione e cittadinanza;
- Metodologie didattiche.
Nel Catalogo sono presenti attività a costo zero per i docenti e altre che prevedono il pagamento di una quota di partecipazione agevolata da parte dei partecipanti. In alcuni casi le quote di partecipazione ai corsi di formazione potranno essere pagate anche tramite carta del docente.
Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 28 ottobre 2022 (salvo diversa scadenza espressamente indicata) e dovranno essere effettuate esclusivamente tramite lo specifico modulo online indicato per ciascuna attività di formazione.
Tutti i corsi di formazione docenti presenti nel Catalogo sono validi ai fini della formazione in serviziodel personale docente della scuola dal momento che nel 2020 il Ce.Se.Di. è stato accreditato dal Ministero dell’Istruzione ai sensi della Direttiva 170/2016
Che cos'è il CeSeDi
Il CeSeDi della Città metropolitana di Torino mette ogni anno a disposizione delle scuole una serie articolata di servizi e opportunità di arricchimento curriculare ed extra-curriculare, metodologico e disciplinare.
L'attività del CeSeDi si concretizza in:
- progetti di innovazione didattico-metodologica rivolti alle classi e ai docenti in servizio e in formazione;
- supporto a insegnanti e scuole su tematiche di interesse strategico per l'arricchimento e l'innovazione dell'offerta formativa;
- collaborazione con le istituzioni scolastiche, le associazioni del mondo della scuola, gli atenei, le istituzioni culturali e scientifiche per lo sviluppo di sinergie e programmi di lavoro comuni.
- alle tradizionali competenze in materia di formazione, si è aggiunta anche quella della “didattica orientativa”: il Ce.Se.Di è infatti in grado operare validamente come polo di formazione per gli insegnanti sulla tematica dell’orientamento degli studenti che dalla scuola secondaria di I grado debbono iscriversi alla scuola secondaria di II grado, ma anche sull’orientamento professionale.
Per informazioni, iscrizioni e consultare il Catalogo:
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ifp/cesedi/catalogo-cesedi-per-la-scuola
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Da giovedì 20 a sabato 22 ottobre Torino, Moncalieri, Rivoli e Settimo Torinese ospitano la 1ª edizione del Social Festival Comunità Educative, una tre giorni dedicata all’educazione e alla scuola, grandi beni comuni di una città per la loro funzione formativa e inclusiva.
La comunità educante è un caposaldo della nostra società, un punto fermo nei momenti di complessità ed incertezza.
Oltre 120 relatori animeranno dialoghi, workshop, focus, laboratori nel segno dell’alleanza tra scuola e territorio.
Il progetto è promosso da Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo con la direzione scientifica della rivista Animazione Sociale: fra i temi in agenda l’educazione e la cura nella prima infanzia, l’orientamento alle scelte di vita, il protagonismo dei giovani, l’inclusione scolastica, il contrasto alle povertà, l’utilizzo dei social in un’ottica più educativa e attiva, con il contributo di ricercatori ed esperti del settore, amministratori locali, insegnanti, educatori, operatori culturali, sanitari e sociali che operano nel pubblico e nel terzo settore.
Save the date: lunedi 17 ottobre h 10.30 in sala delle Colonne (Comune di Torino) la conferenza stampa per presentare i temi e gli appuntamenti dell’evento
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Un’iniziativa per affrontare il tema del disagio giovanile e del suicidioIl suicidio fra i giovanissimi è un tema delicato e straziante, purtroppo di grande attualità: negli ultimi due anni i tentativi sono aumentati del 75%,. Si stima, che a seguito della pandemia da gennaio ad agosto 2022 in Italia vi siano stati 351 suicidi e 391 tentativi; l’età media é di circa 15 anni. Le misure restrittive durante la pandemia COVID hanno avuto un forte impatto sui giovani e giovanissimi, portando ad un aumento delle richieste di aiuto di oltre il 60% nel 2021 e 2021 rispetto al 2018 e 2019.
Per accrescere la consapevolezza sul disagio giovanile, l’associazione La Tazza Blu e il Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con Cifa Onlus e grazie al supporto di Fondazione Crt e di Fondazione Unicredit, ha organizzato una proiezione gratuita del film “5 giorni fuori” lunedì 10 ottobre 2022 alle ore 9,30 presso il Cinema Massimo di Via Verdi 18 a Torino. La Città metropolitana, da sempre sensibile alle tematiche del benessere scolastico e del disagio giovanile, ha già collaborato con l’associazione La Tazza Blu e ha invitato le scuole a dare all’iniziativa diffusione, affinché possa raggiungere il maggior numero di ragazzi possibile.
Al termine della proiezione seguirà unincontro con la Dott.ssa Barbiè, psicologa e psicoterapeuta sistemica e relazionale, esperta in terapia Emdr.
Per ovvie ragioni di capienza della sala del Cinema Massimo, occorre che i docenti che intendono accompagnare la propria classe alla proiezione prenotino al seguente link :
https://educamuseocinema.wufoo.com/forms/z15o7qi11j5tul1/
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L'inclusione scolastica per i bambini/e e ragazzi/e con disabilità e con altri Bes (Bisogni educativi speciali) è stato il tema del ricco confronto che si è svolto mercoledì 25 maggio nel corso di un incontro fra la Consigliera delegata all'istruzione della Città metropolitana e il dottor Claudio Maggiorotto con la sua un'équipe multiprofessionale, proveniente dall'istituzione statale svizzera l'Office Médico-Pédagogique (Omp) del cantone di Ginevra.Il sistema svizzero educativo è molto diverso da quello italiano. L'accompagnamento dei bambini con difficoltà e disabilità si basa su filosofie diverse: in Svizzera sono presenti le scuole speciali, come quella in cui lavorano gli insegnanti "spécialisé" , gli educatori, la logopedista, il psicomotricista e lo psicologo, che erano presenti. In questi ultimi anni sono state fatte alcune riforme che avvicinano il sistema svizzero a quello italiano, verso una scuola unica per tutti/e ed inclusiva. Questo cambiamento di paradigma implica una riflessione e un posizionamento nuovo da parte dei professionisti del settore. Da qui la richiesta di uno scambio professionale su questi temi.
All'incontro hanno partecipato: per la Città metropolitana la dirigente della direzione "Istruzione e sviluppo sociale", Monica Tarchi; la referente per il diritto allo studio, Luisa Pennisi; per l'Università degli studi di Torino la professoresssa Milly Seira; la dirigente dell' Istituto comprensivo Giorgio Frassati e la referente del sostegno dell' Istituto comprensivo Leonardo Da Vinci.
“La scuola che non esclude nessuno” ha spiegato la Consigliera delegata metropolitana “è una realtà consolidata in Italia da molti decenni. Ma questo non vuol dire che non si debba continuamente adeguare la capacità e le modalità di formazione, pensare sempre a come migliorare: i bisogni e le difficoltà degli studenti evolvono e cambiano radicalmente nel tempo, proponendo nuove sfide e richiedendo nuovi approcci”.
Alessandra Vindrola
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Entro il 27 giugno bisogna presentare le candidature delle proposte progettuali per l’offerta formativa dei docenti inserite nel catalogo CeSeDi (Centro servizi didattici) della Città metropolitana di Torino per l’anno scolastico 2022-2023.Per il prossimo anno sono state individuate materie di intervento da privilegiare in parte diverse rispetto al passato, nell'ottica di un rinnovamento anche del futuro ruolo del Centro Servizi Didattici.
In particolare è di primaria rilevanza il tema dell'orientamento degli studenti. Infatti nell’ambito dell’attività di programmazione scolastica èemerso con evidenza il fenomeno delle numerose istanze di passaggio nel corso del biennio delle superiori da un istituto all’altro (le cosiddette “passarelle”), in costante e preoccupante crescita, con conseguenti difficoltà di accoglimento e di utilizzazione dell’edilizia scolastica, ma soprattutto con ricadute dannose sul percorso formativo dei giovani.
La Consigliera delegata all’Istruzione della Città metropolitana di Torino sottolinea l’importanza del tema dell’orientamento degli studenti, dal momento che errori nella scelta dell’indirizzo superiore comportano frequenti abbandoni scolastici che, assieme alla denatalità, depauperano ulteriormente la popolazione scolastica del territorio.
Fra le materie del catalogo Cesedi per l'anno scolastico2022-2023 vi sono orientamento scolastico e post scolastico; ambiente scolastico, affettività, benessere e salute; metodologie didattiche; ambiente/costituzione/cittadinanza.
Maggiori info e modulistica su http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ifp/cesedi/catalogo22-23-proposte
CHE COS’È IL CE.SE.DI.
Il CeSeDi della Città metropolitana di Torino mette ogni anno a disposizione delle scuole una serie articolata di servizi e opportunità di arricchimento curriculare ed extra-curriculare, metodologico e disciplinare.
L'attività del CeSeDi si concretizza in:
-progetti di innovazione didattico-metodologica rivolti alle classi e ai docenti in servizio e in formazione;
-supporto a insegnanti e scuole su tematiche di interesse strategico per l'arricchimento e l'innovazione dell'offerta formativa;
-collaborazione con le istituzioni scolastiche, le associazioni del mondo della scuola, gli atenei, le istituzioni culturali e scientifiche per lo sviluppo di sinergie e programmi di lavoro comuni.
Un protocollo d’intesa sottoscritto dalla Città metropolitana di Torino con la Regione Piemonte e l’Ufficio scolastico regionale per gli anni anni scolastici 2020/21, 2021/22 e 2022/23 prevede la condivisione, la promozione e la valorizzazione su tutto il territorio regionale di attività, servizi di supporto e di ogni altra azione - compresa l’offerta del Catalogo “Il CeSeDi per la Scuola” - che hanno come finalità il miglioramento dell’offerta formativa rivolta agli studenti e il potenziamento delle competenze e della professionalità dei docenti delle istituzioni scolastiche e formative.
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Il Liceo Artistico di Castellamonte ha celebrato i suoi cento anni di storia. Una storia iniziata come “Regia Scuola Professionale Felice Faccio” fondata nel 1922 con Regio Decreto di Vittorio Emanuele III e oggi parte integrante dell’Istituto XXV aprile Faccio con sedi a Cuorgnè e Castellamonte.
L’importante compleanno di questo prestigioso istituto è stato festeggiato martedi 3 maggio presso la sede di via Pullino a Castellamonte e ha visto la partecipazione di pubblico e delle autorità locali - insieme al sindaco del Comune di Castellamonte il Vicesindaco e la Consigliera delegata a istruzione, sistema educativo, rete scolastica della Città metropolitana di Torino, ma è stata anche l’occasione per la presentazione dei punti espositivi che verranno allestiti all’interno della stessa scuola in occasione della 61a Mostra della Ceramica in programma per il prossimo mese di agosto.
La scuola ha formato nel corso degli anni tantissimi professionisti che hanno saputo unire l'arte al mestiere artigiano. Qui è nata anche la sezione «Disegnatori di architettura e arredamento», accanto ad «Arte della ceramica» e «Arte del tessuto». Negli anni Trenta è stata diretta dallo scultore Delfo Paoletti e ha avuto in cattedra insegnanti di prestigio come l’artista Leo Ravazzi.
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Lunedi 7 febbraio ricorre la Giornata Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, istituita cinque anni fa per sensibilizzare contro due fenomeni purtroppo in forte crescita."Siamo particolarmente attenti alla necessità di agire per prevenire e contrastare queste dinamiche attraverso la formazione dei docenti" commenta la consigliera di Città metropolitana di Torino delegata all'istruzione Caterina Greco, che aggiunge: "Nel catalogo del nostro centro servizi CeSeDi per questo anno scolastico offriamo cinque corsi per imparare a conoscere e a non sottovalutare bullismo, cyberbullismo e le altre forme di disagio collegate alla scuola e alla condizione giovanile. Coinvolgiamo più di 300 docenti di scuole di ogni ordine e grado con attività formative che offrono opportunità di approfondimento, formazione e sperimentazione didattica".
Tra i corsi offerti da Città metropolitana, anche uno sui rischi delle tecnologie in collaborazione con la Polizia Municipale di Torino e il corso “L'albero della diversità. Comprendere, prevenire e combattere alla radice le discriminazioni, il bullismo e la violenza nei confronti dei ‘diversi’”, per dare modo a docenti e studenti di affrontare le relazioni in modo più cooperativo ed equilibrato, diventare più attenti osservatori di sé stessi e dell’altro, sviluppare l’empatia e la solidarietà, riconoscendo anche nei propri comportamenti elementi potenzialmente negativi e distruttivi, per giungere a una maggiore disponibilità a sostenere le vittime degli episodi di violenza e bullismo.
Il tema del suicidio tra adolescenti è affrontato attraverso il progetto “Non so perché lo faccio” condotto insieme all’associazione “La tazza blu”, per provare a riconoscere e dare voce ai pensieri suicidari che a volte attraversano la mente degli adolescenti, promuovendo attività di prevenzione e post-intervento traumatico.
Anche il tema della varianza di genere coinvolge sempre di più la scuola e la domanda di formazione da parte degli insegnanti è in forte crescita: “La funzione formativa e di sostegno per gli insegnanti delle scuole offerta dal nostro centro CeSeDi è riconosciuta da tutti ed è di fondamentale importanza soprattutto nella fase presente, in cui le difficoltà da sempre vissute dagli adolescenti sono acuite dai problemi legati alla pandemia” conclude la consigliera metropolitana Caterina Greco.
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“Dobbiamo spendere bene le risorse disponibili per il buon funzionamento dell'Ente e per l'erogazione dei servizi prioritari ai cittadini, ma dobbiamo anche reperire e impiegare nel miglior modo possibile i fondi per progetti di sviluppo economico e sociale in una dimensione di area vasta e per la valorizzazione dell'intero territorio metropolitano”: lo sottolinea Caterina Greco, dall’11 gennaio scorso Consigliera metropolitana delegata al bilancio, all’istruzione, al sistema educativo e alla rete scolastica.
“Quella di Torino è la Città metropolitana più estesa d’Italia, sia in termini territoriali che per numero di Comuni: ben 312, di pianura, collinari e montani. - ricorda la Consigliera Greco - E' una grande ricchezza ma anche una complessità, che va governata e sostenuta”.
“In questi anni, - tiene a precisare la Consigliera delegata al bilancio - le risorse finanziarie e umane a disposizione della Città metropolitana sono via via diminuite. Il personale andato in pensione non è stato sostituito, determinando un grande impoverimento in termini di professionalità a disposizione e di capacità operative. È bene sottolineare che la Città metropolitana di Torino trasferisce ogni anno allo Stato circa 90 milioni e riceve trasferimenti per circa 30 milioni. Questo è uno dei primi nodi che ho riscontrato nell'analizzare i dati del bilancio ed è uno degli aspetti che ho intenzione di affrontare come nodo politico prioritario”.
In materia di istruzione uno degli obiettivi immediati della Consigliera delegata Caterina Greco è quello di rilanciare il CeSeDi: “Mi piacerebbe lavorare con tutti gli enti interessati per consolidare un centro che offra una serie di servizi permanenti e che si occupi non solo di formazione dei docenti ma anche e soprattutto di orientamento in entrata e in uscita, affrontando in particolare i temi delle ‘passerelle’ tra scuole superiori e del disagio giovanile che sta all’origine dell’abbandono scolastico e formativo”.
La Consigliera Greco intende inoltre lavorare per ottimizzare il grande patrimonio edilizio scolastico della Città metropolitana, sia in termini di spazi scolastici dedicati e funzionali ma anche per l'efficientamento energetico e ambientale. “Sono 160 gli istituti di istruzione superiore sui quali abbiamo competenza in materia di edilizia scolastica. - ricorda la Consigliera Greco - Sono convinta che, oltre a gestire le infrastrutture, un Ente come la Città metropolitana può fare moltissimo per sviluppare azioni di accompagnamento e di coordinamento rispetto alle attività didattiche e formative, svolgendo un ruolo di supporto ma anche di facilitatore delle conoscenze. Ci attende un lavoro intenso e capillare, che intendo svolgere insieme ai colleghi consiglieri delegati e insieme a tutti i membri del Consiglio Metropolitano”.
La Consigliera metropolitana delegata all’istruzione ricorda infine l’occasione che è offerta dalle risorse del PNRR. “E' un'occasione che non possiamo permetterci di sprecare e siamo già al lavoro per partecipare a tutti i bandi che riguardano le risorse dedicate agli Enti di area vasta. - annuncia Caterina Greco - Per noi è una ripartenza vera e, per quanto mi riguarda, sono abituata a fare politica cercando di dare risposte e soluzioni ai problemi lavorando in maniera concreta. E' quello che i nostri cittadini metropolitani ci chiedono ed è per questo che mi sono candidata”.
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Anche per l'anno scolastico 2021/2022 il Ce.Se.Di.-Centro Servizi Didattici della Città metropolitana mette a disposizione un catalogo di attività formative con opportunità di approfondimento, formazione e sperimentazione didattica.Come l’anno scorso, il "Catalogo" viene proposto in un unico fascicolo e si concentra maggiormente sulla formazione dei docenti, attraverso proposte formative per la maggior parte erogabili anche in modalità Fad (Formazione a distanza).
Nell’aprile 2020 la Città metropolitana, la Regione Piemonte e l'Ufficio scolastico regionale per il Piemonte avevano firmato il protocollo d’intesa per operare congiuntamente per la promozione e la valorizzazione su tutto il territorio regionale delle attività e dei servizi di supporto per migliorare l'offerta formativa rivolta agli studenti e potenziare le competenze e la professionalità dei docenti, forti della positiva esperienza dei precedenti 3 anni. Ed è in questa direzione che il Ce.Se.Di. continua a essere un'importante tassello con le sue opportunità di approfondimento e di sperimentazione didattica rivolte al mondo dei docenti.
Sempre lo scorso anno tale impegno, dedicato alla formazione di qualità dei docenti, ha avuto, da parte del Miur, un riconoscimento importante con l'accreditamento nazionale del Ce.Se.Di. quale ente di formazione del personale della Scuola, in virtù del quale tutte le proposte formative in catalogo rientrano a pieno titolo nel sistema nazionale di formazione continua dei docenti.
Per le proposte formative del Catalogo che comprende 60 progetti – anche grazie a un piccolo sondaggio effettuato presso gli insegnanti - sono stati individuati come ambiti di maggiore interesse: le metodologie didattiche, didattica digitale e nuove modalità di insegnamento, “cooperative learning”; l’Ambiente scolastico, competenze sociali ed emotive, benessere e salute; l’educazione civica e scientifica, educazione alla sostenibilità (E.A.S.): elaborazione di progetti educativi sui temi previsti dal nuovo insegnamento dell’educazione civica, della tutela dell’ambiente, della prevenzione dei fenomeni dell’inquinamento; studio di vantaggi e svantaggi legati alla globalizzazione.
Info utili, Catalogo 2021/2022 e moduli di adesione
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La Città metropolitana di Torino, insieme a Prefettura, Regione Piemonte, Comune di Torino, Ufficio scolastico provinciale, Motorizzazione e Agenzia per la mobilità, interviene alla vigilia delle vacanze estive con un appello agli studenti e alle loro famiglie.L’anno scolastico che si chiude in questi giorni infatti è stato contraddistinto dal covid, nemico invisibile che abbiamo purtroppo dovuto imparare a conoscere e a combattere, un nemico che ha portato sofferenza in tante famiglie e che ha modificato le abitudini di tutti, costringendoci a dolorosi sacrifici in nome della prevenzione.
Ora che grazie alla campagna vaccinale e alle misure anticontagio stiamo finalmente sconfiggendo la pandemia, la preoccupazione delle istituzioni che hanno dato vita negli ultimi mesi al Tavolo di coordinamento Scuola – Trasporti per assicurare il rientro in presenza degli studenti delle scuole in condizioni di sicurezza, è legata alle feste di fine anno scolastico, alle cene di classe, alle occasioni di convivialità per festeggiare la fine della scuola.
L’invito è quello di non abbassare la guardia e non perdere di vista l’obiettivo prioritario, la completa scomparsa del covid.
Enti e istituzioni rivolgono un caloroso invito a tutti gli studenti e alle loro famiglie perché, pur nel comprensibile desiderio di festeggiare, si evitino accuratamente occasioni di assembramento e qualsiasi comportamento rischioso sotto il profilo della prevenzione sanitaria.
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S’intitola “Cittadinanza e apprendimento permanente” il webinar sull’offerta formativa dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti di Torino (Cpia) che si terrà domani, 7 maggio, dalle 15 alle 17. Per partecipare all’incontro online, organizzato dall’Assessorato all’istruzione della Città di Torino, è necessario iscriversi all'indirizzo https://tinyurl.com/TCPIA.Apriranno i lavori i saluti istituzionali dell’assessore all’istruzione della Città di Torino Antonietta Di Martino, della consigliera metropolitana con delega all’istruzione Barbara Azzarà e della dirigente dell’Usr-Ufficio scolastico regionale-Ambito territoriale di Torino Tecla Riverso.
Il programma proseguirà con gli interventi di:
-Maria Rosaria Roberti (dirigente tecnico Usr Piemonte): “I Cpia: reti territoriali di servizio”;
-Ludovico Albert (presidente Fondazione per la Scuola-Compagnia di San Paolo): “Cpia come snodo per i percorsi di apprendimento permanente”;
-Elena Guidoni (dirigente scolastico Cpia 3 Torino e Centro Regionale di Ricerca, Sperimentazione & Sviluppo-CRRS&S Piemonte): “Cpia: istruzione o educazione degli adulti?”;
-Paolo Tazio (dirigente scolastico Cpia1 Torino): “Non fermarti alla terza media! L'istruzione degli adulti tra I e II livello”;
-Veronica Ancona (dirigente scolastico Cpia2): “Torino Cura, lingua e cittadinanza”.
Per saperne di più sui Centri provinciali per l’istruzione degli adulti: http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ifp/orientamento/percorso/cpia
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È il tema che va sotto il titolo “Metodologie didattiche, didattica digitale e nuove modalità di insegnamento” quello più gettonato da parte dei 638 insegnanti che hanno partecipato al sondaggio organizzato dal Ce.Se.Di (Centro servizi didattici) della Città metropolitana di Torino per predisporre la programmazione del catalogo 2021-2022. Seguono “Ambiente scolastico, tematiche legate alla famiglia e all’affettività degli studenti, benessere e salute”, “Educazione civica: ambiente”, “Educazione scientifica” e “Parità, diritti e inclusione”. Messi poi di fronte alla scelta tra formazione in presenza e formazione in remoto su piattaforma digitale, il 47,6% dei docenti ha optato per quest’ultima, contro il 20,8 che preferisce la modalità in presenza e il 24,7 che predilige un insieme delle due cose.Per un identikit degli insegnanti che hanno risposto al sondaggio: il 96,1% lavora nella scuola pubblica, il 39,1% insegna nella scuola superiore (il 28,8 nelle elementari e il 20,3 alle medie), il 46,1% appartiene alle discipline umanistiche (il 32,5% alle materie scientifiche); per quanto riguarda la dislocazione geografica, il 94,8% opera in Piemonte (il 73,8 in provincia di Torino e il 7% nel Cuneese).
“Ringrazio molto gli insegnanti che hanno partecipato al sondaggio, e gli operatori del CeSeDi che l’hanno predisposto” commenta la consigliera metropolitana con delega all’istruzione, Barbara Azzarà. “Gli esiti ci aiuteranno a individuarele nuove linee guida per la redazione del catalogo CeSeDi del prossimo anno. Poi, come sempre, i progetti formativi saranno vagliati dall’apposita commissione formata da rappresentanti di Regione Piemonte, Città metropolitana e Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale”.
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La città metropolitana offrirà gli spazi per la realizzazione delle attività formativeC’è anche la Città metropolitana di Torino tra i firmatari del protocollo d’intesa, intitolato alla promozione della cultura dell’inclusione e finalizzato ad ampliare il numero dei docenti specializzati per l'attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. L’accordo, che coinvolge Università degli Studi di Torino, Regione Piemonte, Ufficio scolastico regionale per il Piemonte, Università del Piemonte orientale e Città metropolitana di Torino, con la collaborazione delle organizzazioni sindacali del comparto scuola Cgil, Cisl e Uil, è stato presentato oggi in diretta streaming sulla piattaforma Webex dell’Università di Torino alla presenza, tra gli altri, del rettore Stefano Geuna. A rappresentare la Città metropolitana era presente la consigliera metropolitana con delega all’istruzione Barbara Azzarà.
Secondo il protocollo d’intesa, le istituzioni firmatarie “intendono contribuire a coordinare le proprie azioni secondo un modello di società inclusivo e sostenibile al fine di garantire i diritti e il benessere delle persone con disabilità”, nella convinzione che “con la collaborazione reciproca possa essere valorizzata la disseminazione della cultura dell’inclusione delle persone diversamente abili”.
Nel dettaglio, le Università di Torino e del Piemonte orientale realizzeranno le attività formative degli insegnanti di sostegno, l’Ufficio scolastico regionale collaborerà mettendo a disposizione docenti esperti in materia per lo sviluppo delle competenze culturali e professionali dei docenti in formazione, la Regione finanzierà l’Università con 20mila euro per la formazione di docenti qualificati a svolgere le attività formative e la Città metropolitana collaborerà alla ricerca di spazi per la realizzazione delle attività formative.
È già stato avviato un gruppo di lavoro che ha lo scopo di incrementare il numero di docenti specializzati per l’attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per diminuire il divario tra il numero di insegnanti di sostegno in servizio e il numero di insegnanti in servizio su posto di sostegno in possesso di specializzazione, formando al contempo un pool di esperti che potranno essere “ambasciatori” della cultura dell’inclusione sul territorio. Nelle prossime settimane sarà attivato il corso di aggiornamento e formazione professionale “Esperto nei processi di inclusione scolastica” al Dipartimento di filosofia e scienze dell’educazione dell'Università degli studi di Torino.
"Il protocollo è volto a migliorare la formazione dei docenti che si occupano degli studenti disabili” commenta la consigliera Barbara Azzarà. “Un'intesa della quale Città metropolitana di Torino è particolarmente soddisfatta, perché unisce l'esigenza dell'aggiornamento per i nostri insegnanti all'attenzione indispensabile per gli alunni che più hanno bisogno di un sostegno qualificato".
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Giovedì 1 aprile, alle 12.00 in diretta streaming sulla piattaforma Webex https://unito.webex.com/meet/eventiunito viene presentato alla stampa il Protocollo d’Intesa tra Università degli Studi di Torino, Regione Piemonte, Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Università del Piemonte Orientale e Città Metropolitana di Torino per la promozione della cultura dell’inclusione con particolare riferimento all'ampliamento del numero di docenti specializzati per l'attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, in collaborazione con le Organizzazioni Sindacali Comparto Scuola CGIL, CISL e UIL.In virtù del Protocollo d’Intesa sarà attivato nelle prossime settimane il Corso di aggiornamento e formazione professionale “Esperto nei processi di inclusione scolastica” presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell'Università degli Studi di Torino.
Interverranno:
Stefano Geuna, Rettore Università degli Studi di Torino
Elena Chiorino, Assessore all’Istruzione, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario Regione Piemonte
Giuseppe Bordonaro, Vice Direttore Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte
Roberta Lombardi, Delegata del Rettore per le Politiche dell'inclusione Università del Piemonte Orientale
Barbara Azzarà, Consigliera delegata all'istruzione Città Metropolitana di Torino
Luisa Limone, Segretaria generale FLC CGIL Piemonte
Maria Grazia Penna, Segretaria generale CISL Scuola
Diego Meli, Segretario regionale UIL-SCUOLA
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Parità, bullismo, affettività degli studenti, educazione scientifica, scuola e lavoro, didattica digitale. Queste e altre le aree tematiche che potrebbero essere incluse nel catalogo Ce.Se.Di (Centro servizi didattici) della Città metropolitana di Torino per l’anno scolastico 2021/2022. Proprio per individuare gli ambiti di maggior interesse per insegnanti e studenti e progettare i nuovi corsi di formazione, il Ce.Se.Di ha preparato un sondaggio, dedicato ai docenti che solitamente partecipano ai suoi corsi, da svolgersi online all’indirizzo http://www.provincia.torino.gov.it/sondaggi/index.php?sid=13563&lang=it. Il questionario, breve e agile, si compone di 9 domande; oltre alle tematiche di maggior interesse, ai compilatori si chiede se si preferisce che la formazione venga effettuata in presenza, in remoto su piattaforme digitali o in modalità mista.Il termine ultimo per la compilazione è l’11 aprile.
Che cos’è il Ce.Se.Di
Il Centro servizi didattici della Città metropolitana offre opportunità formative per docenti e studenti, che vanno a integrare la didattica curricolare ed extracurricolare. Ogni anno elabora un catalogo dell’offerta formativa che è consultabile sul sito Internet istituzionale della Città metropolitana di Torino all’indirizzo http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ifp/cesedi/catalogo-cesedi-per-la-scuola
Due dati per rendere l’idea del ruolo del Ce.Se.Di, che il prossimo anno compirà 40 anni: nel 2018-2019 i suoi corsi hanno coinvolto 3328 docenti e circa 23mila studenti; l’anno scorso, malgrado i problemi causati dalla pandemia, gli studenti sono calati di pochissimo (21.758) e i docenti che hanno seguito la formazione (a distanza) sono addirittura aumentati, salendo a 3491 unità.
Tale impegno ha avuto da parte del Ministero dell’istruzione un riconoscimento importante nello scorso mese di luglio, con l’accreditamento nazionale del Centro servizi didattici quale Ente di formazione del personale della scuola, in virtù del quale tutte le proposte formative in catalogo rientrano a pieno titolo nel sistema nazionale di formazione continua dei docenti.
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Lo storico liceo torinese Domenico Berti di via Duchessa Jolanda 27, un tempo istituto magistrale e oggi liceo linguistico e di scienze umane, è stato donato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dal suo ente strumentale, Fondazione per la scuola, alla Città metropolitana di Torino. Attualmente frequentano il liceo Domenico Berti oltre 1.300 studenti.Si tratta della donazione di un complesso edilizio oggetto di un importante processo di adeguamento normativo, parte del patrimonio dello storico Educatorio Duchessa Isabella: oltre al Berti, l’atto di donazione riguarda anche la Scuola dell’infanzia Casa dei Bambini di via Goffredo Casalis 54, trasferita al Comune di Torino, ed entrambi vanno a integrare la recente messa a disposizione della comunità della scuola media Giovanni Pascoli.
“Grazie a questo importante investimento da parte della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione per la Scuola” commenta la consigliera metropolitana con delega all’istruzione Barbara Azzarà “la comunità educativa del liceo Berti di Torino ha a disposizione spazi di apprendimento idonei alla realizzazione di una didattica innovativa, fondamentale per lo sviluppo delle competenze dei nostri giovani studenti. La Città metropolitana di Torino ringrazia per questa opportunità”.
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“Il protocollo d’intesa per la valorizzazione del polo universitario di Grugliasco è pienamente in linea con le strategie di sviluppo e il ruolo della Città Metropolitana di Torino, le cui politiche sono da tempo orientate a creare relazioni virtuose fra sostegno al tessuto produttivo, all’innovazione, alla formazione e all’istruzione dei cittadini”: lo ha sottolineato la Sindaca metropolitana Chiara Appendino, intervenendo stamani alla conferenza stampa di presentazione del protocollo di intesa.Il nuovo Polo Scientifico si estenderà su una superficie di 121.660 metri quadrati e porterà ad un aumento della popolazione universitaria a Grugliasco dalle attuali 5.000 unità fino ad oltre 10.000. Il nuovo insediamento ospiterà i Dipartimenti dell’Università degli Studi di Torino di Chimica, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, che, insieme all’adiacente complesso edilizio dei Dipartimenti di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e di Scienze Veterinarie, concorreranno ad articolare un nuovo modello di Campus Universitario Metropolitano. La copertura economica dell'intervento è garantita da un contributo del Ministero dell'Università e della Ricerca di 42,5 milioni e dall’anticipazione finanziaria del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Secondo la Sindaca metropolitana, “il Polo scientifico di Grugliasco è senza dubbio un progetto importante e ambizioso che, oltre a consentire di ampliare e ammodernare l’attuale insediamento, potrà portare vantaggi al territorio, contribuendo a favorirne lo sviluppo economico e sociale nel rispetto della sostenibilità ambientale, assicurando non pochi benefici alle comunità locali sotto diversi aspetti della vita quotidiana”.
Il protocollo sottoscritto oggi si pone l’obiettivo di migliorare i servizi per la popolazione universitaria e favorire i processi di innovazione sociale e di sviluppo economico, nell’ottica della massima integrazione fra territorio e Atenei, attraverso 9 linee di azione strategica: mobilità e accessibilità; ricerca innovazione e sviluppo; formazione; transizione verso un’economia circolare; riduzione dell’impronta ambientale; miglioramento degli stili di vita e del benessere della comunità; integrazione dei sistemi informativi e delle infrastrutture; residenzialità degli studenti; servizi ai futuri fruitori.
A siglare in diretta streaming, il protocollo d’intesa sono stati, oltre alla Sindaca Appendino, il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Sindaco di Grugliasco e Consigliere metropolitano Roberto Montà, il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco e il Presidente della Camera di commercio di Torino Dario Gallina.

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"La mozione approvata dal Consiglio comunale di Rivoli è inaccettabile e va contro la nostra Costituzione, i firmatari annullano con una mozione decenni di autonomia scolastica e tanto lavoro nelle scuole anche in tema di educazione sessuale, dimostrando un atteggiamento fortemente discriminatorio": la consigliera metropolitana delegata all'istruzione Barbara Azzarà interviene sul documento votato dalla maggioranza del Consiglio comunale di Rivoli "i rischi della cultura gender" .
"Faccio mie le parole che la dirigente scolastica dell'istituto Darwin di Rivoli - aggiunge Azzarà che oltre ad essere amministratore pubblico di Comune di Torino e Città metropolitana è una insegnante - ricordando che il nostro faro è l’articolo 3 della Costituzione: compito degli insegnanti e degli educatori è accompagnare le studentesse e gli studenti ad essere cittadini del mondo, responsabili dei propri diritti e dei propri doveri, a perseguire la propria crescita umana e professionale, senza ostacoli, senza impedimenti legati al sesso, alla razza, all’orientamento religioso, politico, linguistico".
La consigliera metropolitana Azzarà conclude precuisando che le relazioni richieste alla scuola dai consiglieri della maggioranza di Rivoli sarebbero lesive della dignità professionale dei docenti ed in contrasto con l'articolo 33 della Costituzioone italiana.
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“Visto il recente pronunciamento del Tar, che ha respinto la richiesta di sospensiva d'urgenza dell'ordinanza del Piemonte sulla didattica a distanza per le seconde e terze medie, e visti anche i pareri medici e scientifici basati sui dati forniti dalle Asl piemontesi, che mettono in risalto un’incidenza del contagio in ambito scolastico significativamente più alta rispetto alla popolazione generale nella nostra regione, mi sembra necessario aprire una riflessione più ampia tra tutte le istituzioni coinvolte. Tutti vogliamo che si torni il prima possibile in presenza, ma con la massima sicurezza, che deve essere garantita sia per gli allievi che per i lavoratori della scuola”.La consigliera metropolitana delegata all’istruzione, Barbara Azzarà, interviene sul tema dei contagi nelle scuole piemontesi, dopo che un’indagine del ricercatore dell’Università di Torino Alessandro Ferretti – basata sui dati della diffusione del coronavirus tra il personale scolastico e tra gli allievi a partire dal 18 settembre suddivisi per settimana, tipologia di scuola e provincia – ha messo in evidenza che il personale scolastico è da due a quattro volte più esposto al Covid-19 della media della popolazione; solo le superiori e le medie hanno contemplato una riduzione delle percentuali di contagio per l’entrata in vigore della didattica a distanza.
“Considerati i dati sui contagi in ambito scolastico sul territorio, urge una riflessione complessiva sui protocolli in essere per la ripresa di gennaio” prosegue Azzarà. “I dati evidenziano che il problema non risiede solo nel settore del trasporto pubblico locale. La situazione causata da questo virus è talmente inedita che una modifica delle regole anti-contagio anche all’interno delle scuole sarebbe perfettamente giustificata; modifiche per altro già apportate dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, come ad esempio l’uso obbligatorio delle mascherine per gli studenti sopra i 6 anni d’età”.
“Diversi virologi parlano già di terza ondata, e bisogna assolutamente evitare di sovraccaricare il sistema sanitario”, conclude la Consigliera di Città metropolitana.
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Con la pubblicazione dei decreti della consigliera metropolitana delegata all’istruzione Barbara Azzarà, si è concluso ufficialmente il processo di programmazione scolastica, il cui momento centrale è stata la conferenza per il dimensionamento e la programmazione scolastica tenuta, con il coordinamento della Città metropolitana, giovedì 26 novembre in modalità telematica.Ora la decisione finale sul via libera ai nuovi corsi delle scuole superiori approvati dalla Città metropolitana spetta alla Regione Piemonte, che si esprimerà entro gennaio del prossimo anno.
“Auspichiamo che a gennaio i ragazzi interessati possano iscriversi ai nuovi corsi” commenta la consigliera Azzarà. “In un frangente così complesso per la scuola e per la società tutta, gli indirizzi scolastici che abbiamo approvato consentono a molti studenti di poter optare per la scuola preferita rimanendo vicino a casa, e riducendo in questo modo la pressione sui trasporti pubblici, uno dei grandi problemi legati all’emergenza sanitaria di questi mesi”.
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Sono diversi i nuovi indirizzi di studio richiesti dalle scuole superiori di Torino e provincia e approvati dalla Città metropolitana di Torino, resi noti oggi durante la “Conferenza territoriale per il dimensionamento e per la programmazione dell’anno scolastico 2021-2022” tenuta in modalità da remoto. Alla presenza di presidi e insegnanti, l’incontro è stato aperto dai saluti dei consiglieri metropolitani con delega all’istruzione e all’edilizia scolastica, Barbara Azzarà e Fabio Bianco, dall’assessore all’istruzione della Città di Torino Antonietta Di Martino e dal dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Tecla Riverso.Questo l’elenco dei nuovi corsi di studio delle scuole secondarie superiori approvati dalla Città metropolitana, in attesa del sì definitivo della Regione Piemonte:
-“Des Ambrois” di Oulx
--Indirizzo Industria e artigianato per il Made in Italy - Serale (Istituto professionale)
-”Albert” di Lanzo Torinese
--Indirizzo Agraria agroalimentare e agroindustria - Opzione produzione e trasformazione (Istituto tecnico - settore tecnologico) - Finanziato dal Bando delle aree interne della Regione Piemonte
-”Alberti Ignazio Porro” di Pinerolo
--Indirizzo Sistema moda - Opzione tessile abbigliamento e moda (Istituto tecnico - settore tecnologico)
-”Ferrari” di Susa
--Indirizzo Meccanica meccatronica energia – Serale (Istituto tecnico)
-”Fermi Galilei” di Ciriè
--Indirizzo Chimica, materiali e biotecnologie - Opzione Biotecnologie sanitarie (Istituto tecnico - settore tecnologico)
-”Galilei” di Avigliana
--Indirizzo Costruzioni ambiente territorio – Opzione Tecnologie del legno nelle costruzioni (Istituto tecnico - settore tecnologico)
-”Majorana” di Grugliasco
--Indirizzo Informatica (Istituto tecnico)
-”Natta” di Rivoli
--Indirizzo Grafica e comunicazione – Serale (Istituto tecnico - settore tecnologico)
-”Pascal” di Giaveno
--Indirizzo Amministrazione finanze e marketing – Opzione Relazioni internazionali per il marketing (Istituto tecnico)
-”Zerboni” di Torino
--Indirizzo Sistema moda – Serale (Istituto tecnico - settore tecnologico)
-”Bobbio” di Carignano
--Liceo scientifico – Opzione Scienze applicate
-”Boselli” di Torino (sede di via Sansovino)
--LES Liceo delle scienze umane
-”Convitto nazionale Umberto I” di Torino
--Liceo classico Cambridge – Opzione Lingua tedesca
-”XXV Aprile Faccio” di Cuorgné
--Liceo scienze umane – Opzione Economico-sociale
--Liceo linguistico
-”Ubertini” di Caluso
--Indirizzo Agraria agroalimentare e agroindustria – Articolazione triennale (Istituto tecnico - settore tecnologico)
-”Sella Aalto Lagrange” di Torino
--Indirizzo Sistema moda – Articolazione triennale (Istituto tecnico - settore tecnologico).
A corredo delle informazioni sull’offerta formativa, forniamo qui alcuni dati, raccolti dall’Osservatorio dell'Orientamento, dell'Istruzione e della Formazione professionale della Città metropolitana di Torino, relativi all’anno 2019-2020.
Il totale degli alunni, dalla materna alle superiori (mettendo insieme scuole statali e non statali) era di circa 306mila, con un incremento dell’8,1% rispetto al 2000-2001: tra questi, gli studenti delle scuole superiori (abbiamo solo il dato delle statali) erano 88.990, cui si aggiungono 38mila ragazzi e ragazze inseriti nella formazione professionale.
In merito all’andamento delle iscrizioni nelle classi prime delle scuole superiori (diurne statali), i licei hanno totalizzato il 52,1%, i tecnici il 31,2 e i professionali il 15,6. Dei quasi 100mila studenti tra i 14 e i 18 anni, l’89,8 era inserito in percorsi formativi (istruzione e formazione professionale). Per una stima dell’abbandono nel quinquennio delle superiori (ciclo 2015-2019), la media era del 24.8%, così suddivisa: licei 19,5, tecnici 27,9 e professionali 33,5.
Infine, la percentuale degli allievi disabili, con una media del 3,1% (materna 2,3%; elementari 3,3; medie 3,7; superiori 2,6; fp 7,1) e quella degli stranieri, la cui media totalizza il 12,8% (materna 15,4; elementari 14,7; medie 12,9; superiori 9,5; fp minori 12,5.
“Desidero sottolineare il grande lavoro di concertazione che ha portato a questa prima fase di decisione” commenta la consigliera delegata Azzarà. “Solo con il confronto si arriva a una sintesi soddisfacente e si raggiunge l’obiettivo principale, che è quello di dare agli studenti la migliore formazione facendo in modo che trovino nel territorio più prossimo l’offerta formativa che più gli è consona”.
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Si terrà giovedì 26 novembre, dalle 14 alle 18 in modalità a distanza su piattaforma webex, l’annuale Conferenza territoriale sulla programmazione scolastica dell’anno 2021-2022. L’incontro sarà coordinato dalla consigliera metropolitana con delega all’istruzione Barbara Azzarà.Parteciperanno in qualità di relatori il consigliere metropolitano titolare dell’edilizia scolastica Fabio Bianco, gli assessori all’istruzione della Regione Piemonte e della Città di Torino, Elena Chiorino e Antonietta Di Martino, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Fabrizio Manca e il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Tecla Riverso. Invitati all’incontro, come di consueto, i Comuni del territorio metropolitano, gli Istituti superiori e quelli del 1° ciclo, le associazioni professionali del mondo della scuola e le organizzazioni sindacali.
L’incontro sarà l’occasione per condividere le proposte di nuove offerte formative e di dimensionamento scolastico sul territorio metropolitano.
Per collegarsi: https://cittametropolitanatorino.webex.com/cittametropolitanatorino-it/j.php?MTID=m17d89fd239243472e7976bd2b8af388e
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Grazie a un progetto sulla riabilitazione motoria, l’istituto scolastico Camillo Olivetti di Ivrea ha vinto il #PremioScuolaDigitale, istituito dal Ministero dell’istruzione per promuovere le eccellenze delle scuole italiane nell’apprendimento e nell’insegnamento digitali. L’Olivetti si è aggiudicato il primo premio nella sezione del secondo ciclo con il progetto ‘PERLA’ (Programmable Exercises for Rehabilitation of Legs and Arms): la creazione di un ausilio capace di mobilizzare le articolazioni di quelle persone che - per problemi dovuti a incidenti, patologie degenerative o, semplicemente, a causa dell’età - hanno difficoltà nei movimenti di braccia e gambe. Grazie a due braccioli automatizzati, che vengono applicati su una sedia a rotelle e sono realizzati con materiali riciclati e di basso costo, gli utilizzatori potranno riacquistare le capacità motorie di base. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con un fisioterapista, ex studente della scuola, e una persona con disabilità.Hanno partecipato al premio 784 scuole del primo ciclo e 536 del secondo coinvolgendo 35.000 studentesse e studenti e oltre 2500 docenti in tutta Italia. Sono stati candidati progetti tesi a valorizzare modelli didattici innovativi e sperimentali, percorsi di apprendimento curricolari ed extracurricolari basati sulle tecnologie digitali, prototipi tecnologici e applicazioni.
“La scuola di Ivrea ha davvero tenuto fede alle grandi intuizioni precorritrici di colui a cui è intitolata” commenta Barbara Azzarà, facendo riferimento a quel Camillo Olivetti (1868-1943) che fu ingegnere, imprenditore e fondatore dell’azienda omonima, prima prima fabbrica in Italia di macchine per scrivere. “Un bel riconoscimento dello spirito innovativo dell’Istituto e della sua visione aperta e collaborativa della società”.
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All'indomani della diffusione dal parte della Regione Piemonte dei dati su studenti ed operatori scolastici sottoposti a tampone risultati positivi al covid19, la consigliera metropolitana Barbara Azzarà delegata all'istruzione interviene sul tema dei contagi e della didattica a distanza.
"Grazie alla consigliera regionale Francesca Frediani, l'assessore alla sanità della Regione Piemonte Icardi ha finalmente reso noti i dati e le percentuali di contagiati che emergono sia trai ragazzi che tra gli addetti ai lavori del mondo della scuola sono davvero preoccupanti" commenta Azzarà che aggiunge "io stessa sono un'insegnante e conosco bene le difficoltà e le ansie che migliaia di famiglie in Piemonte stanno affrontando ogni giorno spesso nella totale mancanza di informazioni per giorni e giorni sull'esito dei tamponi".
I dati parlano chiaro: dei 27.440 studenti piemontesi sottoposti a tampone di cui 5.625 risultati positivi, oltre 15mila sono del territorio torinese con ben 3119 positivi cioè più del 55%. Anche per gli operatori scolastici i valori di positività sono risultati molto elevati nel Torinese: dei 10.370 tamponi effettuati sul personale scolastico di tutte le province piemontesi ne sono risultati positivi 3364 positivi di cui 1472 nella sola realtà metropolitana torinese.
Sulle richieste che arrivano di far rientrare a scuola gli studenti in Piemonte, Azzarà però aggiunge: "Si parla già di un possibile rientro di tutti gli studenti , mi chiedo se siamo davvero in grado di gestire l'alto rischio che la didattica in presenza per tutti comporterebbe, in una fase così delicata, per i contagi e le ospedalizzazioni sul nostro territorio? I dati che la sanità regionale ha dovuto far emergere nelle ultime ore sui contagi di studenti ed operatori scolastici devono farci riflettere, la salute è un bene primario imprescindibile.La didattica in presenza è insostituibile, lo sappiamo tutti, ma questa è una situazione straordinaria e come tale va considerata. La didattica a distanza deve essere utilizzata al meglio delle sue possibilità, ci sono moltissimi esempi di un ottimo funzionamento e di impegno online sia da parte dei ragazzi che degli insegnanti, questa può essere anche l'occasione per colmare il gap che il nostro Paese ha, come più volte evidenziato da diversi studi, sull'uso delle nuove tecnologie ".
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Scadono venerdì 30 ottobre (salvo quelli dedicati all’educazione alla sostenibilità, il cui termine è il 15 ottobre) le iscrizioni ai corsi di formazione e aggiornamento professionale per insegnanti delle scuole del Piemonte che il Ce.Se.Di.-Centro servizi didattici della Città metropolitana di Torino ha inserito nel Catalogo 2020-2021. Quest’anno, a causa della situazione determinata dall'emergenza Covid-19, il Catalogo Ce.Se.Di. per la Scuola 2020-2021 si concentra maggiormente sulla formazione dei docenti, attraverso proposte formative per la maggior parte erogabili anche in modalità Fad (formazione a distanza). Particolare attenzione è riservata alla didattica digitale, alla prevenzione e al contrasto dibullismo e cyberbullismo, alla tutela dell’ambiente sociale scolastico con riguardo anche alle problematiche familiari e affettive degli studenti, all’educazione alla sostenibilità ed ambientale.
Per quanto riguarda l’attività rivolta agli studenti, per l’anno scolastico 2020/21, ove possibile, saranno completati i percorsi già programmati nell’anno scolastico 2019/20 e sospesi a causa dell’emergenza legata alla pandemia: nel catalogo è presente una sezione ad hoc, a disposizione delle scuole che avevano dovuto interrompere l'attività in primavera.
Nello scorso mese di aprile la Città metropolitana di Torino ha rinnovato il protocollo d’intesa con Regione Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte che prevede la condivisione, la promozione e la valorizzazione su tutto il territorio regionale di attività, servizi di supporto e ogni altra azione (compresa l’offerta del Catalogo “Il Ce.Se.Di. per la Scuola”) finalizzati al potenziamento delle competenze e della professionalità dei docenti delle istituzioni scolastiche e formative. “È proprio in quest’ottica che il nostro Centro Servizi Educativi continua a essere un importante tassello” spiega la consigliera metropolitana con delega all’istruzione e al sistema educativo Barbara Azzarà “con le sue opportunità di approfondimento e di sperimentazione didattica rivolte al mondo dei docenti”.
Tale impegno, dedicato alla formazione di qualità dei docenti, ha avuto da parte del Ministero dell’istruzione un riconoscimento importante nello scorso mese di luglio, con l’Accreditamento nazionale del Ce.Se.Di. quale ente di formazione del personale della scuola, in virtù del quale tutte le proposte formative in catalogo rientrano a pieno titolo nel sistema nazionale di formazione continua dei docenti.
Per saperne di più: http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2020/cesedi_scuola/
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Nel complesso sono 20mila quelli che stanno arrivando alle scuole di Torino e provinciaSono 20mila i banchi monoposto che stanno arrivando nelle scuole superiori di Torino e provincia per collocare tutti gli studenti nelle aule rispettando le precauzioni anti-Covid: di questi, 3400 sono stati comprati dalla Città metropolitana di Torino. Due le misure: 50x70 e 70x70, a seconda delle dimensioni delle aule. Prezzi: € 31 cadauno per i più piccoli e € 38 per i più grandi. Sono tutti banchi del tipo “tradizionale”, dal momento che le richieste che le scuole hanno rivolto alla Città metropolitana non contemplavano esemplari dotati di ruote.
Al momento è arrivato con i camion un primo carico di 900 banchi; nei prossimi giorni arriverà il resto. Il materiale viene consegnato alle scuole nel pomeriggio, quando gli studenti sono già usciti, per ovvie ragioni organizzative. Le prime consegne, in ordine di urgenza, sono state effettuate al Newton di Chivasso (209 banchi) e al D’Azeglio di Torino (450). Prossime consegne al Gobetti di Torino (170 per la sede e 170 per la succursale) e al Baldessano-Roccati di Carmagnola (170).
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Il Ministero dell'Istruzione ha accreditato il CeSeDi (Centro Servizi Didattici) di Città metropolitana: la pratica era stata avviata nell'ottobre scorso ed il risultato positivo riempie di soddisfazione."E' il frutto di un lungo percorso di lavoro svolto dal nostro CeSeDi che è attivo fin dal 1981 al servizio della scuola, degli insegnanti e degli studenti - commenta la consigliera metropolitana delegata all'istruzione Barbara Azzarà - la qualità dei servizi offerti dal nostro Centro di formazione non è mai diminuita nonostante la contrazione di personale, ma anzi è cresciuta la considerazione del mondo della scuola"
"Aver ottenuto l'accreditamento, traguardo non facile, ci motiva a programmare nuove ambiziose attività per il prossimo anno scolastico - aggiunge Azzarà - per le quali abbiamo già stipulato una convenzione triennale con Regione Piemonte e Ufficio scolastico regionale".
L'accreditamento ministeriale riconosce in forma ufficiale soggetti esterni al mondo della scuola che offrono formazione per il personale direttivo, docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario, come previsto nel contratto collettivo nazionale del comparto scuola: un passo importante per incrementare le risorse umane e strumentali necessarie per offrire un sempre migliore servizio formativo ampliando e sviluppando nuove progettualità sul territorio regionale e nazionale.
Nell'ultimo periodo, il CeSeDi si è occupato in particolare di progetti sulla prevenzione del cyber bullismo, di educazione alla sostenibilità ambientale, di prevenzione del suicidio giovanile; ogni anno il catalogo dell'offerta formativa del CeSeDi per la scuola superiore di 2 grado consente azioni formative per migliaia di studenti e tremila insegnanti .
Nel novembre scorso la ministra dell'istruzione Azzolina aveva visitato il CeSeDi che ha sede in via Gaudenzio Ferrari a Torino per rendersi conto di persona del progetto: "le avevamo illustrato la filosofia operativa e l'offerta formativa del CeSeDi - commenta Azzarà - precisando che i veri protagonisti della formazione degli insegnanti sono proprio quei docenti che, avendo maturato esperienze didattiche significative, sono in grado di trasferirle ai colleghi"
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In occasione della visita a Torino di Leiji Matsumoto nello scorso novembre, l'Associazione Culturale Leiji Matsumoto ha organizzato con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino ed il supporto di Wacom, un concorso per i licei artistici che ha impegnato gli studenti a riflettere sul rispetto dell'ambiente e della terra come nostra casa, temi fondanti l'opera del mangaka nipponico autore di Capitan Harlock. Gli elaborati ricevuti sono stati esaminati da una giuria composta da importanti disegnatori italiani ed i tre migliori sottoposti all'attenzione del Maestro che ha definito la graduatoria finale.Per seguire la cerimonia finale in streaming del concorso artistico "L'universo è la sua casa ... la Madre Terra è la nostra!" in cui saranno presentati gli elaborati e alcune fotografie inedite del Maestro Matsumoto durante la fase di valutazione ci si può collegare mercoledì 3 giugno - ore 17.15 sul canale https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/user/Wacom
Con interventi di Barbara Azzarà – Consigliera della Città metropolitana di Torino con delega a istruzione; Alessio Tommasetti Docente IED e RUFA, Ambassador Wacom; Vittorio Pavesio – Presidente della giuria, disegnatore e fondatore di Torino Comics; Francesco Nicodemo – Presidente Associazione Culturale Leiji Matsumoto.
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