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Cittàmetropolitana di Torino

PRESENTATO IL PIANO SOCIALE METROPOLITANO

Le strategie di sviluppo del territorio della Città metropolitana riguardano ogni aspetto della vita dei cittadini: così fra i documenti strategici  non può mancare il Piano di sociale,  vero e proprio progetto di sviluppo del welfare che ha come obiettivo il benessere della comunità.

La prima elaborazione del Piano sociale metropolitano è stata presentata, lunedì 23 maggio presso la sede di corso Inghilterra della Città metropolitana, a rappresentanti di Comuni, consorzi socio-sanitari, associazioni, realtà territoriali che a vario titolo si occupano di welfare. Saranno loro i veri protagonisti delle azioni che daranno sostanza al piano.

Il documento è stato illustrato dalla consigliera metropolitana alle politiche sociali della Città metropolitana, affiancata dall’assessore regionale alle politiche sociali della Regione Piemonte, dal direttore dell’AslTO1 e dal direttore delle politiche sociali del Comune di Torino.
La consigliera delegata della Città metropolitana ha spiegato che l'Ente è l'unico ad aver elaborato un piano sociale, l’idea di base è quella di avere una visione complessiva, per promuove lo sviluppo locale, economico, occupazionale, dell’istruzione e per far fronte ai bisogni della comunità, secondo una logica che deve rigenerare le risorse grazie al contributo di tutti.
In questo modo le risorse economiche a disposizione, poche e da usare con la massima oculatezza, grazie alla programmazione daranno risultati di più ampio respiro e di migliore efficienza.

La bozza di Piano sociale andrà ora esaminata da tutte le forze territoriali coinvolte e soprattutto dovrà essere sostanziata dall’elaborazione dei piani locali di ciascuna Zona omogenea, tenendo conto degli ambiti di intervento: sostegno alle famiglie, ai minori e alla genitorialità; inclusione sociale, contrasto alla povertà, integrazione socio-sanitaria, cultura delle pari opportunità e della cittadinanza, pubbliche tutele.

Nelle prossime settimane il documento sarà esaminato dai rappresentanti delle Zone omogenee e verranno analizzate tutte le osservazioni provenienti dal territorio, con l’obiettivo di arrivare entro fine luglio a elaborare un Piano sociale metropolitano condiviso.


(24 maggio 2016)