“L’approvazione all’unanimità dello Statuto della Città Metropolitana - e con esso anche dell’articolazione della Città Metropolitana in 11 Zone omogenee dotate di poteri e organi - corona positivamente un percorso democratico e partecipativo, a cui in questi mesi hanno concorso attivamente i Consiglieri metropolitani di tutti i partiti, i Sindaci dei 315 Comuni della Città Metropolitana e un’ampia platea di associazioni e organizzazioni della società civile. La unanime condivisione dello Statuto è un ottimo modo per avviare l’attività della Città Metropolitana, istituita per offrire ai cittadini più opportunità di sviluppo e di progresso”. Con queste parole, il Sindaco della Città Metropolitana di Torino, onorevole Piero Fassino, ha espresso la sua soddisfazione per il voto unanime con cui il Consiglio Metropolitano ha approvato oggi pomeriggio lo Statuto. Lo Statuto sarà sottoposto alla Conferenza metropolitana dei Sindaci per l’approvazione finale. La Conferenza è convocata per martedì 14 aprile alle 9,30 nell’auditorium della sede della Città Metropolitana di corso Inghilterra 7.
Introducendo il dibattito nel Consiglio di mercoledi primo aprile, il Sindaco Metropolitano ha brevemente ripercorso l’iter della consultazione dei territori e delle rappresentanze sociali ed economiche e ha ricordato che il 14 aprile la Conferenza Metropolitana esaminerà e voterà il testo approvato in seconda lettura dal Consiglio.
Nella discussione sul Titolo I del documento – dedicato ai principi generali e alle funzioni - è intervenuto il Consigliere Dimitri De Vita (lista Movimento 5 Stelle) per chiedere l’eliminazione della parola “anche” dal testo del comma 5 dell’articolo 1, relativo alla garanzia delle pari opportunità. Il Consigliere Vincenzo Barrea (lista “Città di città”) ha ha chiesto la correzione di un refuso nel comma 1 dell’articolo 9 ed ha sottolineato la capillare e approfondita consultazione che si è svolta nell’ambito dell’operazione “Statuto Aperto”. Sulle pari opportunità, secondo Barrea, si è lavorato con grande attenzione al linguaggio adottato. De Vita è poi nuovamente intervenuto per chiedere che all’articolo 10, relativo al servizio idrico, venga precisato che deve essere garantita la proprietà pubblica degli acquedotti, delle reti di distribuzione dell’acqua potabile, del sistema di fognature e degli impianti di depurazione. Inoltre il Movimento 5 Stelle ha chiesto che lo Statuto preveda la gestione del servizio idrico da parte di società a proprietà interamente pubblica.
Per il Sindaco Fassino il testo come era stato formulato era corretto. Il primo cittadino metropolitano ha annunciato che, su questi temi, a breve avrà un incontro con il Comitato per l’acqua pubblica.
Andrea Tronzano (lista “Città di città”) si è associato nel parere negativo sull’emendamento del Consigliere De Vita. Anche secondo il Consigliere Barrea le due proposte del Movimento 5 Stelle erano ridondanti rispetto al testo dello Statuto. De Vita ha replicato che le proposte del Movimento 5 Stelle riprendevano quanto scritto nello Statuto della Provincia di Torino.
La Consigliera Gemma Amprino (lista “Città di città”) ha chiesto di valutare gli emendamenti in una riunione dei gruppi, da tenere durante una breve sospensione della seduta. Andrea Tronzano ha espresso parere contrario. Il Consigliere Marco Marocco (Movimento 5 Stelle) ha chiesto se eventuali ulteriori emendamenti su questi temi potrebbero essere nuovamente discussi dal Consiglio o dalla Commissione Statuto. Il Sindaco risposto che eventuali proposte di modifica potranno essere esaminate in sede di Conferenza metropolitana.
Fassino ha poi proposto di proseguire l’illustrazione degli emendamenti, valutando in un secondo momento quali fossero accoglibili da tutti i gruppi. Si è poi passati all’esame del comma 3 dell’articolo 44, relativo alla figura del Direttore generale della Città metropolitana. Il Consigliere De Vita ha proposto che l’articolato prevedesse esplicitamente la scelta della figura apicale all’interno dell’Ente, evitando al ricorso a professionalità esterne. Il Sindaco Fassino ha obiettato che talune competenze potrebbero non essere reperibili all’interno dell’Ente, anche se, prima di ricercare una professionalità esterna, si deve essere certi di non poterla reperire all’interno dell’amministrazione. Secondo Il Consigliere Tronzano l’emendamento avrebbe potuto essere trasformato in una mozione di indirizzo, che segnalasse l’attenzione alle professionalità interne. De Vita ha ribattuto che l’eventuale ricorso a personale di altri Enti dovrebbe avvenire senza oneri per la Città Metropolitana e che, inoltre, dovrebbe essere adeguatamente motivato.
La seduta è stata quindi sospesa per una riunione dei gruppi, dalla quale è scaturita un’intesa sugli emendamenti, i cui termini sono stati illustrati dal Consigliere Barrea. Come richiesto dai Consiglieri del Movimento 5 Stelle, è stato eliminato il primo “anche” dall’articolo 1. In merito all’articolo 10 è stato concordato un comma che garantisce che le aziende o gli Enti che gestiscono il ciclo dell’acqua siano a controllo pubblico. Nell’articolo 44 è stato previsto il ricorso a professionalità esterne, una volta però che sia stata verificata la non disponibilità di tali professionalità nell’Ente e la compatibilità con i vincoli di bilancio.
Gli emendamenti sono stati approvati con 18 voti favorevoli.
E’ stato anche approvato un emendamento al comma 1 dell’articolo 9, con il quale si pecisa che la gestione dei servizi pubblici può essere attivata in maniera decentrata secondo quanto previsto dalla legge. Nelle dichiarazioni di voto sullo Statuto è intervenuto il Consigliere Andrea Tronzano, per annunciare il suo voto favorevole, per coerenza con l’accordo costituente intervenuto tra Forza Italia e PD e grazie al percorso condiviso sul territorio di adozione dello Statuto. Tronzano ha ricordato che ben 495 proposte di emendamento sono giunte tramite il sito Internet della Città Metropolitana e che la maggior parte delle proposte sono state accolte o comunque considerate nella formulazione definitiva del testo dello Statuto. Inoltre, nel processo di consultazione sono state nettamente incrementate le opportunità di partecipazione dei cittadini e degli aministratori locali. Forza Italia, come ha sottolineato Tronzano, sostiene il principio dell’elezione diretta del Sindaco Metropolitano e di questo si è tenuto conto con una mozione. Il Consigliere Dimitri De Vita ha sottolineato che nel corso della consultazione si sono fatti significativi passi in avanti rispetto al progetto originario di Statuto. Le proposte di emendamenti non accolte contrastavamo contro precise norme di legge.
A nome del Movimento 5 Stelle il Consigliere De Vita ha espresso soddisfazione per la formulazione degli articoli che riguardano il carattere pubblico del servizio di gestione del ciclo dell’acqua. Il Consigliere Vincenzo Barrea ha sottolineato il coinvolgimento e la partecipazione del territorio e dei cittadini nell’operazione “Statuto aperto”, ha ricordato che il Consiglio Metropolitano è stato coerente con quanto annunciato all’inizio della consultazione ed ha ringraziato il Sindaco Fassino ed il Vice-Sindaco Avetta per l’impegno nell’organizzazione degli incontri sul territorio. Il testo dello Statuto è stato votato all’unanimità dei presenti, con 18 voti favorevoli. Il Sindaco Fassino ha ringraziato i Consiglieri e gli uffici dell’Ente per il lavoro svolto. Ha inoltre sottolineato come sia stato importante e positivo iniziare il processo costituente della Città Metropolitana con un voto unanime sulle regole.
Il Sindaco Fassino ha ripercorso l’iter per la definizione e perimetrazione delle 11 Zone e la consultazione svolta sul territorio, con una particolare attenzione alle esigenze espresse dagli amministratori locali. La Consigliera Gemma Amprino, Presidente della Commissione Zone omogenee, ha a sua volta ringraziato tutti i Consiglieri per il lavoro e per la consultazione con gli amministratori locali.
La Delibera è stata approvata con all’unanimità, con 18 voti favorevoli.
(02 aprile 2015)