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“Albareta 2019” a Villar Focchiardo

Esercitazione "Albareta"
Durata: 04' 43"
Dal 15 al 19 maggio undicesima edizione del Campo scuola della protezione civile

Una grande esercitazione di protezione civile e non solo, un’occasione per approfondire in una serie di lezioni, le tematiche legislative e i problemi che la “macchina dei soccorsi” deve affrontare ad ogni evento critico: è questo il senso del Campo scuola di protezione civile organizzato dal Centro servizi per il volontariato Vol.To con il sostegno di Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Comune di Villar Focchiardo, Prefettura, Questura, Coordinamento attività emergenza della Croce rossa italiana e con il patrocinio della Camera dei deputati. L’undicesima edizione, presentata in conferenza stampa martedì 8 maggio, che si svolgerà a Villar Focchiardo dal 15 al 19 maggio -sotto l’egida della Protezione civile nazionale – mette in campo un numero consistente di forze del territorio: 260 volontari delle 14 associazioni aderenti alla Commissione volontariato e protezione civile del centro servizi Vol.To, circa 300 studenti, e poi i mezzi, le attrezzature e le risorse umane di Dipartimento della Protezione civile nazionale, Regione Piemonte, Prefettura di Torino, Città metropolitana di Torino, Comune di Villar Focchiardo, della Polizia di stato e dell’Arma dei Carabinieri che, messi insieme, raggiungono circa 100 unità nell’arco dei 5 giorni di attività.

Il programma dell’esercitazione, che porta il nome di “Albareta 2109” è peraltro molto fitto: a cominciare dalle lezioni che - inevitabilmente vista l’importanza della novità - saranno dedicate al nuovo codice di protezione civile e alle direttive che hanno mutato profondamente l’assetto della protezione civile e introdotto il tema della resilienza, ovvero dell’indispensabile necessità dei cittadini di conoscere, prevenire e far fronte ai rischi del territorio con consapevolezza.

Il rischio attorno a cui si muoverà l’esercitazione è il terremoto: per questo la manifestazione è ospitata a Villar Focchiardo che, con il vicino comune di Sant’Antonino di Susa e il territorio pinerolese, è uno dei comuni con il più elevato rischio sismico del Piemonte.

In programma ci sono esercitazioni di allestimento tendopoli, salvataggio in acqua, spegnimento incendi boschivi, evacuazione feriti, intervento su scenari alluvionati, ricerca e salvataggio persone scomparse in ambiente rurale e montano.

Per la Città metropolitana di Torino, in particolare, vi sarà un’esercitazione nell’esercitazione, ovvero la predisposizione di tutti i servizi essenziali degli uffici comunali “terremotati” grazie all’Unità mobile di protezione civile, una sorta di “soccorso amministrativo” indispensabile, già sperimentato durante il terremoto in Emilia del 2012.