Si è trattato di un uno degli interventi pù complessi realizzati dal Servizio Viabilità della Città metropolitana di Torino a seguito degli eventi alluvionali 2016 poiché, considerato che la strada consente agli abitanti di Prarostino un agevole collegamento con la pianura nel periodo invernale, nella fase di definizione dell’intervento (pur trattandosi di lavori in somma urgenza) si è dovuto tener conto di:
- morfologia del pendio (scarpata con pendenza di circa 35°, la frana ha interessato marginalmente un giardino di pertinenza di un’abitazione);
- venute d’acqua sotterranea per la presenza di sorgenti nel pendio a monte della carreggiata;
- accessibilità limitata per i mezzi d’opera al pendio su cui fondare l’opera di contenimento;
- vincoli geologici legati alla profondità del substrato roccioso su cui attestare i micropali.
La riapertura al traffico è avvenuta a fine febbraio 2017, e nell’ambito della sistemazione finale del tratto sommitale del versante in frana, considerata l’inaccessibilità ai mezzi d’opera, si è proceduto con tecniche di ingegneria naturalistica per la stabilizzazione superficiale del pendio. In particolare è stata costruita una palificata doppia in legno della lunghezza di
Il costo dell’opera –che è stata realizzata con la collaborazione dello Studio tecnico associato Geologica per il primo sondaggio e la relazione geologica, di Idroterm s.r.l per la rimozione della frana e per le opere di fondazione e di Costrade s.r.l. che ha effettuato la ricostruzione del corpo stradale e la sistemazione del pendio- è di 187mila euro.